Il vescovo di Gap ed Embrun e presidente della Ceem (Commissione episcopale europea per i media), monsignor Jean-Michel di Falco Leandri, ha presentato i risultati di un’indagine promossa dal Ccee (Consiglio delle conferenze episcopali europee) sul tema “Chiesa e media” ai partecipanti dell’assemblea plenaria del Ccee in corso a Esztergom (Ungheria). Sul tema è in corso di elaborazione un testo sui mezzi di informazione a disposizione delle Conferenze episcopali, annuncia il prelato, in vista della prossima assemblea della Ceem.
L’informazione “laica” è comunque molto influenzata da notizie di stampo religioso: “Generalmente viene riservato molto spazio per i momenti forti della vita dei Pontefici (morte di Giovanni Paolo II, elezione di Papa Benedetto XVI, o viaggio apostolico del Papa in un determinato paese), della vita della Chiesa locale (elezione nuovo vescovo, inaugurazione Chiesa, ecc.)”, conferma de Falco Leandri. Molto spazio è dato anche “ai tempi importanti della vita liturgica (Natale e Pasqua), alla domenica (in numerosi paesi vi sono trasmissioni della santa messa domenicale o la presenza di un programma a carattere religioso)”.
Si parla spesso di Chiesa per i temi “legati alle attività caritative, educative, sanitarie o la presentazione di testimonianze di vita, di storie vissute di persone più o meno conosciute; o ancora di attività pastorali particolari”. Il parere della Chiesa viene in particolare richiesto “su temi sociali ed etici”. In genere, continua il religioso, “la presenza maggiore e a volte anche di migliore qualità si riscontra nei media locali piuttosto che in quelli nazionali”: infatti a livello nazionale “la Chiesa gestisce propri spazi televisivi o radiofonici che permettono una presenza di maggiore qualità”. In alcuni paesi “su alcuni temi, il parere del cardinale e della Chiesa è particolarmente sollecitato e ben accetto in quanto vi è una forma di riconoscimento del suo ruolo nella vita pubblica e nella società”.
In sostanza, conclude de Falco Leandri, “in molti casi la Chiesa è percepita ancora come una istituzione eminente per la promozione dell’uomo e la salvaguardia di valori di fronte alla cultura materialista e liberale”.
Come la Chiesa “attira” i media
17 commenti
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E se lo dicono loro!
Solo un accenno ai media locali. Abito in una provincia tradizionalmente considerata tra le più ‘rosse’ d’Italia. Ebbene, sia la TV locale ‘di destra’ che quella ‘di sinistra’ (insomma, Don Camillo e Peppone) fanno a gare per arrivare prima e con più servizi a ‘servire’ la curia propagandando ogni sua iniziativa, religiosa o sociale che sia. Mai, dico mai, nemmeno per scherzo, una qualche critica nei loro confronti. Non parliamo poi dei giornali.
Cosa fare per non continuare – come molti qui giustamente lamentano – a piangersi addosso. Non riesco a vedere altra strada che, intanto aderire alle iniziative UAAR e, rifacendomi alla mia esperienza nella scuola, lavorare per linee interne in quel campo cercando di formare coscienze il più possibile libere, istintivamente avverse ad ogni tentativo di indottrinamento, fosse pure ‘ateo’… visto tra l’altro che anche in questo post sono molti gli insegnanti.
Altra considerazione ricavata dalla notizia.
Qui, nel blog, si dice sempre che fuori d’Italia il papa e il Vaticano nessuno (o comunque pochi) se li fila…
Come mai allora questa notizia, non solo arriva dalla laica Francia, ma da un organismo che riguarda l’Europa intera? Stanno barando? In questo caso non lo credo.
Non e’ vero che fuori dall’Italia nessuno si fila preti e religione. Io vivo in Inghilterra, e qualche tempo fa c’e’ stato il sinodo della Chiesa anglicana – vi assicuro che se ne parlava su tutti i giornali e tutte le reti TV, a partire dalla BBC!
Inoltre, i media danno parecchio risalto ai pronunciamenti di Rowan Williams (il “papa” anglicano) e al suo vice John Sentamu che e’ un super conservatore!
Mal comune mezzo gaudio?
@ Bruno Gualerzi
No, non stanno barando. Semplicemente una notizia del genere nella maggior parte degli stati non se la fila nessuno, mentre in altri invece…
Comunque la cosa più triste è la conferma di ciò che già sapevamo: la chiesa non impone la sua presenza nei media. Sono i media che se la auto-impongono.
Hai mai letto “Contra uno” di La Boètie? E’ liberamente scaricabile su http://www.liberliber.it, e anche se è la traduzione settecentesca di un libello del cinquecento è di agevole lettura.
Comunque può essere riassunto in una frase: -Cessate di obbedire al tiranno, e il tiranno cadrà da solo-.
Mah, sono sempre stati bravi nella propaganda (fide o no).
Io più che altro rimango basito di fronte alla totale mancanza, non dico di critica – che è sperare troppo – ma di prudenza dei media, i quali quando parlano dei presunti miracoli ne parlano con un linguaggio assertivo che trasforma i fenomeni o le esperienze raccontate in verità accertate.
a Stefano Bottoni: il sito http://www.liberliber.it non risponde; meglio: dice che non c’è quell’indirizzo. Mi aiuti, per piacere? Grazie.
La home page completa è la seguente:
http://www.liberliber.it/home/index.php
Comunque è strano, se digito http://www.liberliber.it mi si apre automaticamente.
Un piccolo suggerimento: provate anche a scaricarvi e leggere sempre dallo stesso sito: “Gesù Cristo non è mai esistito”. E’ un testo di 103 anni fa, e mi domando se al giorno d’oggi vi sia qualcuno (sì, pochi ma ce ne sono) che abbia la pazienza di raccogliere tutto quel materiale e scriverne le ovvie conclusioni senza mezze misure nè ipocrisie.
Scusate, ma c’è una bella differenza tra i media stranieri – specie anglosassoni – e quelli italiani.
Come diceva il post di Bruno Gualerzi, qui in Italy i preti parlano a ruota libera e senza contraddittorio.
Invece, nel Regno Unito – tanto per fare un esempio – la BBC da spesso la parola anche ai responsabili della Secular Society, organizzazione laica che ai preti fa il pelo e il contropelo con argomentazioni taglienti come lame.
Epici risultano essere i “duelli” in TV tra gli opposti “schieramenti”: di solito di fronte a fatti inoppugnabili perchè scientifici, i preti rispondono con le solite formulette, facendoci figure barbine colossali. Vedere per credere.
Ecco perchè in Italy parlano solo e sempre loro, da soli, suonandosela e cantandosela. Chiaro il concetto?
(OT)
Ultimissime di ieri: i Conservatori (sì, quelli della Thatcher!) stanno cercando di intercettare il voto – udite! udite! – degli omosessuali britannici dicendo che “i loro diritti non si toccano” e che “il partito si sta emendando dalle passate politiche di odio nei loro confronti” e che “l’uguaglianza è un obiettivo del partito”.
AHAHAHAHAHAHAHAH!! Pazzesco! Puro surrealismo! Il Italy per vedere un autodafé del genere da parte della nostra maldestra ci vorranno come minimo 100 anni.
(fine OT)
Dimenticavo:
una pazza come Rosa Alberoni in Inghilterra sarebbe costretta ad andare in giro in incognito per evitare sberleffi e pernacchie.
Fate voi le differenze con questo Paese di vecchi e per vecchi….
Con l’indirizzo completo esce tutto. Grazie
@ tutti i bricconcelli che partecipano al blog…
Bricconcelli, io lo so cosa avete pensato quanto avete letto che “generalmente viene riservato molto spazio ai momenti forti della vita dei Pontefici (morte di GPII)”…
Lo sapete che avete commesso un peccato mortale??? Vergognatevi!!!
Eppure c’è un denominatore comune fra questi elementi (media e religioni) che, pur non riconosciuto, ne è alimento fondante e che quotidianamente passa sotto gli occhi di ciascuno in miriadi di forme espressive di altri da sé, ciascuna con la pretesa di essere “assolutamente vera” (ma nelle quali forme ognuno trova la massima difficoltà a riconoscere anche le proprie in senso relativo): è il desideri di ciascuno di aver a che fare con “risoluzioni univoche e perfette”, ciascuno par suo.
Perciò chi su questo specula ha facile gioco su tutti quegli altri che si pongono un qualche limite razionalistico.
Ora, si provi ha osservare che, sebbene lungi dal vero, la Chiesa e i media pongono i propri discorsi quali discorsi univoci, sulla base non del vero ma della propria autoritas: cioè della possibilità di far arrivare simultaneamente a milioni di persone lo stesso unico messaggio.
I media perché mezzi resi tali dalla loro stessa natura.
Le religioni per la pretesa di esser tali “per volere divino”.
Ma entrambi trovando terreno fertile nel desiderio di univocità che è di ognuno per se stesso e alimentandolo ulteriolmente.
In sostanza, conclude de Falco Leandri, “in molti casi la Chiesa è percepita ancora come una istituzione eminente per la promozione dell’uomo e la salvaguardia di valori di fronte alla cultura materialista e liberale”.
Rispetto a questa conclusione, che, come dice del resto Falco Leandri vale “in molti casi” e quindi non in tutti, mi pare che la situazione italiana sia piuttosto diversa. Infatti in Italia la chiesa se la fa proprio con quelli che rappresentano, anche se nella forma casereccia e paesana del berlusconesimo, il materialismo (inteso non come materialismo storico o dialettico, ma solo come esaltazione della ricchezza e del successo sociale) e il liberismo economico (anche in questo caso con grosse riserve, come si è visto nel caso Alitalia). In realtà l’imprenditore nostrano non è uno che si cimenta nel libero mercato, ma semplicemente uno più furbo degli altri nel trovare gli agganci giusti.
Questa politica degli “agganci giusti”, propria del berlusconesimo, a cui servono i voti cattolici, è stata fatta propria anche dalla chiesa, che copula con il berlusconesimo per ottenere prebende e potere.
berlusconi, cattolico come il mio gatto, mette le sue televioni al servizio della chiesa e la chiesa gli dà in omaggio il voto delle pecorelle (mai nome fu più adatto) cattoliche, grazie alle quali ottiene una solida maggioranza per farsi i cavoli suoi (e qualche regalino alla ccar).
Qui sta la differenza rispetto all’Inghilterra e agli altri paesi.
L’opposizione è fottuta perchè non ha le televisioni. Don Abbondio (questo è il vero volto della chiesa) avrebbe detto: “Perchè non hai le televisioni? Se le avessi avute sarei stato dalla tua parte.”
@ Stefano Bottoni
Il libro di Emilio Bossi su Gesù l’ho letto un annetto fa per preparare la tesi (dato che l’aveva letto nel 1904 Mussolini quando ancora era socialista): devo dire che a suo modo è ancora attuale e porta avanti un discorso interessante di critica religiosa rivolta anche al cristianesimo e alla figura di Gesù, che è rimasto minoritario persino a sinistra.
@PER TUTTI
Come la Chiesa attira i media
Vi ricordo che dal 5 all’11 ottobre in diretta su Rai 1 ci sarà la mratona della lettura della Bibbia-
@ cesare
Ritengo perfetto il quadro che hai fatto sulla particolarità della situazione italica.
Ultimissime di ieri: i Conservatori (sì, quelli della Thatcher!) stanno cercando di intercettare il voto – udite! udite! – degli omosessuali britannici dicendo che “i loro diritti non si toccano” e che “il partito si sta emendando dalle passate politiche di odio nei loro confronti” e che “l’uguaglianza è un obiettivo del partito”.
AHAHAHAHAHAHAHAH!! Pazzesco! Puro surrealismo! Il Italy per vedere un autodafé del genere da parte della nostra maldestra ci vorranno come minimo 100 anni.
Prima di sentire un affermazione simile in italia bisogna che i diritti vengano conquistati…questo si è molto difficile!