Il Québec, considerato fino a cinquant’anni fa l’area più cattolica del nord America, vede un veloce processo di secolarizzazione: le chiese si svuotano, le coppie si sposano sempre meno e calano le pratiche religiose.
Ulteriore segno di questo clima la legge, varata dal governo della provincia, che sostituisce all’educazione confessionale nelle scuole pubbliche il cosiddetto Erc (éthique et culture religieuse) cui devono adeguarsi anche le scuole confessionali (pur continuando ad avere la libertà di insegnare religione). L’Erc si propone di introdurre gli studenti alle varie religioni del Québec, all’educazione civica e alla riflessione critica e responsabile sull’etica.
I cattolici hanno attaccato pesantemente la legge, vista come segno di anticlericalismo, laicismo, multiculturalismo e relativismo culturale, oltre che come attacco al monopolio cristiano, rivolgendosi alla Corte Superiore per dichiararla incostituzionale e mobilitandosi. Il primate canadese, il cardinal Marc Ouellet, ha parlato di “dittatura del relativismo applicata”; monsignor Luigi Ventura, nunzio apostolico in Canada, afferma che tale legge “pare contraddire le norme costituzionali, e forse anche la Carta dei diritti dell’uomo, per quanto riguarda la libertà dei genitori di educare. In realtà, si va a costruire una religione laica. Lo stato si erge a ente di educazione morale”, parlando di “monopolio dell’informazione e degli intellettuali” caratterizzati da “laicismo radicale”.
Il cattolico John Zucchi, docente di Storia della McGill University rimpiange i tempi in cui “tutto in Québec era in mano alla Chiesa: ospedali, sindacato scuola”. Poi però l'”influsso della cultura marxista e l’esplosione dello statalismo” negli anni Sessanta cambiano la situazione, con una progressiva secolarizzazione, supportata anche da moderati cattolici.
Québec: proteste cattoliche contro secolarizzazione
45 commenti
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ma io non capisco…
non ti vuoi evolvere? pace, continua a fare quel che facevi prima e razzola nella tua ignoranza.
mica è obbligatorio avere un cervello.
Questo è proprio il colmo: anche il Que’bec sta sorpassando l’italia!!!
Anche loro hanno capito che lasciare tutto in mano alla chiesa è un errore, che esistono tante campane da ascoltare, che la libertà di pensiero è un valore e che l’imposizione religiosa è una bestialità (“…le chiese si svuotano, le coppie si sposano sempre meno e calano le pratiche religiose.”).
Qui in italia stiamo subendo invece il processo involutivo: sta accadendo esattamente il contrario. E’ pur vero che il vaticano deve estendere il braccio attraverso l’oceano atlantico per rompere i maroni in Que’bec (noi invece ce l’abbiamo in casa come dei fessi), ma sarebbe il caso di riflettere sul fatto che pure li stanno ormai cadendo le fette di salame dagli occhi della gente…
“In realtà, si va a costruire una religione laica” … è la stessa accusa falsa e strumentale che hanno mosso al governo Zapatero quando ha istituito l’ora di edicazione civica nelle scuole. TRADUZIONE (abbiamo paura che il monopolio posseduto dalla religione che viene falsamente fatta passare per “educazione ad essere bravi cittadini) venga spodestato da un’insegnamento vero alla cittadinanza e al vero rispetto di chi è diverso ed ha opinioni e visioni diverse dalle nostre.
Per questa ragione (e per continuare aprendere ordini da uno stato estero) l’attuale governo ha fatto finta di istituire l’ora di educazione civica (mantenendo lo stesso stato di cose che c’era prima: praticamente non ha fatto nulla) ed è per questo che l’UAAR già da due anni sta premendo per una campagna nazionale sull’ora di educazione civica, campagna che “qualcuno” ha pure copiato male (senza risultati) tentando di boicottare quella proposta dall’UAAR
Italia cranaca dell’anno 2027.
Che carino. Vogliono tutto loro, e gli altri devono rimanere a guardare e sopportare
cronaca
Mi ricordo che quando ho fatto io le medie (1977-80) l’ora di educazione civica compariva nei programmi, ma non è mai stata fatta nella realtà. (scuola religiosa)
Al liceo invece…. esattamente lo stesso (primi due anni scuola religiosa, ultimi tre -oooops, quattro…- scuola pubblica). Presente negli orari, ma assente nella pratica. Una vera e propria assurdità.
montreal, capitale dello stato del quebec è una delle città più meltingpotizzate e multireligiose del mondo, era ovvio che prima o poi i politici dello stato prendessero atto della faccenda e agissero di conseguenza, mica sono tutti come i politici italiani.
@ Marte
Del resto l’alleanza micidiale tra b16 e san nano sembra ben avviata a voler accontentare chi qui in Vatikanitaly soffre di questi rimpianti.
I cattolici hanno attaccato pesantemente la legge, vista come segno di anticlericalismo, laicismo, multiculturalismo e relativismo culturale, oltre che come attacco al monopolio cristiano, rivolgendosi alla Corte Superiore per dichiararla incostituzionale e mobilitandosi.
Perché in Québec va bene il monopolio cristiano e in India non va bene quello induista? Una volta si diceva cuius regio eius religio…
Riconoscere pari dignità alle istanze religiose ed etiche di TUTTI i cittadini è dittatura? Introdurre lo studio delle religioni una “deprivazione cultutrale” e violazione della libertà religiosa? I cattolici o sono decisamente in malafede o decisamente pazzi.
@Sol Accursio
Medie nel 92/95 e liceo 95/2000…. tutto statale. Educazione civica sul programma ma mai fatta.
A parte le incredibili contraddizioni, come sempre, che sparano, ma di cosa hanno a lamentarsi?
Parlano come se venisse vietato il professare la loro religione anche dopo l’orario di lezione!
Nel dopo scuola i genitori sono liberi di far diventare i loro figli quello che vogliono!
Sta gente è assurda….è davvero pazza!!!!!!!
Hanno due neuroni che vanno a targhe alterne….peccato che hanno sempre il blocco totale del traffico! Ecco dove sta il loro problema!!!!!!!!!
Michell
@ béal feirste
“cuius regio eius religio” è un concetto troppo relativista e come tale deve essere combatutto da ogni buon cattolico che si rifà alle parole del primate b4x4, le uniche che possono avere valore universale.
@ Giovanna
hai ragione: le parole di b4x4 (non chiamarlo primate: cosa ti hanno fatto i simpatici bonobo?) dovrebbero aver valore universale; dovrebbero infastidire europei, asiatici, americani, africani e australiani!
Fatemi capire: secondo lui non insegnare il cattolicesimo a scuola ai figli di cattolici viola la libertà dei genitori di educare, mentre insegnarlo ai figli di non cattolici no?
@ béal feirste
Non intendevo primate nel senso che hai inteso tu. Chiedo perdono tantissimo a bonobo, gorilla, scimpanzè, ecc. ecc., oltre ovviamene ai vari ominidi che hanno preceduto la nostra specie, per l’equivoco.
Intendo comunque precisare che b4x4, oltre al titolo di vescovo di Roma e sovrano del Vaticano, ha anche il titolo primate d’Italia.
Poveri taliban cattolici, gl’è impedito di fare il lavaggio del cervello ai bambini (ma non a tutti) ora il vaticano dovrebbe convincere hamas ed al queida ad appellarsi all’onu, in nome della libertà di imporre una religione, oggi capita ai cattolici ma domani potrebbe capitare all’islam, qualche laicista potrebbe pensare che le madrasse sono fucine di terroristi-bambini, che dopo anni di indottrinamento fin dalla più tenera età diventano dei robot nelle mani dei mullah, qui si vuole impedire la fanatizzazione delle masse e poi le guerre religiose, il terrorismo fanatico, il semplice potere temporale del clero, che fine farebbe… se non ci fossero le scuole religiose sarebbe un disastro, ogni prete di una qualunque religione sa, quanto è difficile indottrinare e fanatizzare un adulto, invece è molto più facile indottrinare dei bambini. I laicisti sono all’assalto della libertà religiosa, presto potrebbero addirittura proibire le scuole religiose, cristiani e islamici devono unirsi per sconfiggere il nemico comune: il laicismo, la democrazia, il libero pensiero, la libertà di espressione, che spesso sono veri e propri insulti alla religione.
Le parole del “Cattolico John Zucchi” mi inducono a una triste riflessione : i cattolici del Quebec danno colpa agli altri e non a se stessi. Una buona conoscenza dei Vangeli avrebbe dovuto fargli capire per tempo che, pur avendo in mano “ospedali, sindacato, scuola” se non ci si comporta da Cristiani si perde il seguito. E quindi anche ospedali, sindacati,scuole,banche e tutti i templi umani con cui i religiosi sostituiscono, spesso, i templi di Dio. I buddisti Tibetani sono arrivati alla conclusione, già da un 20ennio, che l’ invasione cinese se la sono ampiamente meritata. Se i cristiani, non solo i cattolici, non arriveranno al mea culpa, faranno la fine degli Ebrei. Ma forse è troppo tardi anche per loro.
L’Ontario dichiara guerra al Quebec! Attacco con 10 armate…
…”I cattolici hanno attaccato pesantemente la legge, vista come segno di anticlericalismo, laicismo, multiculturalismo e relativismo culturale, oltre che come attacco al monopolio cristiano, rivolgendosi alla Corte Superiore per dichiararla incostituzionale e mobilitandosi.”
Ma questi sono completamente pazzi! A parte tutte quelle brutte parole (multiculturalismo, laicismo ecc.), è evidente che qualsiasi forma di monopolio culturale (e il monopolio cristiano è una delle peggiori forme dittatoriali, anche se non ha niente di culturale) non può che essere incostituzionale!
@ Giovanna
Le scimmie ti concedono il perdono 😀
@ Colapesce
Mi hai fatto ridere come un idiota! Mi sono venute in mente le notti passate ad attaccare Cita dalla Jaculazia 😀
Che anche in Canada, venga data la colpa ai comunisti! Sarà un caso che i signori Zucchi e Ventura hanno cognomi italiani ? Comunque la decisione dei politici del Quebec è il segno evidente della bontà della teoria dell’evoluzione ( almeno degli umani canadesi ). Certo se si ritorna ai politici italiani, in generale, uno è portato a credere che siano proprio stati creati così. Avete visto Porta a Porta ieri sera ? Nel collegamento con lo studio del Sindaco di Roma,
la poltrona di Alemanno era spostata a sinistra per permettere di vedere alle sue spalle , a destra , la foto che lo ritrae con la sua sposa insieme al papa. C’é forse da attendersi qualcosa ?
Blame Canada! Anche loro ci sorpassano sulla via della laicità
La ricerca del monopolio non è forse la stessa ragione per cui in India gli indù bruciano le chiese cristiane?
la vera paura del cattolicume è di perdere il monopolio a dire sciocchezze illogiche ammantate di presunta sacralità, con tutto ciò che comporta, cioè accumulo di ricchezze e di potere ( sia come verbo che come sostantivo ). Nulla di nuovo sotto il sole.
Qualche noticina:
* il Québec è in fase di liberazione religiosa dagli anni ’60;
* qualcuno ha notato l’insensatezza di “dittatura del relativismo”?
* ‘Sta storia che i genitori sono liberi di deformare i figli, mentre questi non lo sono di sentire varie opinioni, è del tutto contraria a qualunque concezione accettabile di “diritti dell’uomo”;
* trattando di educazione, esistono forse alternative concepibili da persone sane di mente al “monopolio degli intellettuali”? E possono esistere intellettuali non caratterizzati da “laicismo radicale” (il solito laicismo inutilmente aggettivato)?
@Asatan
ho fatto le medie nel 93\96 ed il prof d’italiano, vicepreside ex sindaco democristiano doc e cattolico, ci ha fatto imparare a memoria i primi 12 articoli della costituzione e li commentava. Quando arrivò ad insegnare religione un prete che voleva fare il precetto pasquale (aveva fomentato la prof di musica, una beghina, e per 2mesi suonammo col flauto dolce solo musica liturgica) si oppose fermamente dicendo che la messa andava detta in chiesa ed a scuola si veniva per studiare e non per pregare. Non è proprio tutto così marcio!
“si va a costruire una religione laica”
Che frase meravigliosamente senza senso… Dice tutto e il contrario di tutto.
Ritengo
che il vero problema per uno STATO LAICO e’ far rispettare il proprio Codice Civile.
Purtroppo tutte le “bibbie” delle varie religioni altro non sono che un dettame comportamentale ovvero dei Codici civili ante litteram, ripeto PURTROPPO perchè a differenza del CC statale, non sono impugnabili ” ed incaso di conflitto fra il CC e la bibbia di turno, quello dello Stato è senz altro perdente.
Ritengo
che bisognerebbe ricordare al sovrano dei cattolici quali sono i confini terreni del suo regno.
ed ad ogni cittadino che è buona norma rispettare le leggi dello stato in cui è ospite.
multiculturalismo, laicismo, relativismo culturale.. ecchebbbrutte parole!!
.. ma non hanno ancora inventato la “dittatura della democrazia”, la “costrizione alla libertà”, “l’imposizione del libero pensiero”, la “sottomissione alla possibilità di scelta”?
Sono i re degli ossimori!!
“I cattolici hanno attaccato pesantemente la legge, vista come segno di anticlericalismo, laicismo, multiculturalismo e relativismo culturale”
Tutte coise buone e auspivcabili dal mio punto di vista.
Ma è proprio questo che i cattointegralisti non vogliono. I punti di vista.
O credi (a quello chre dicono loro) o sei un eretico immorale comunista da bruciare.
Il cattolico John Zucchi, docente di Storia della McGill University rimpiange i tempi in cui “tutto in Québec era in mano alla Chiesa: ospedali, sindacato scuola”.
Cioè rimpiange l’irlanda? Istututi magdalene compresi?
appunto i genitori hanno il diritto di educare i figli come vogliono e se io non voglio mandare mio figlio in una scuola “pubblica” confessionale sono liberissima di farlo.
se lo voglio educare secondo un etica atea posso farlo senza la pistola puntata alla tempia dai cattolici.
se voglio dare il permesso a mia figlia a 15 anni di utilizzare i contraccettivi posso farlo benissimo senza sentirmi dire da nessuno che sono una madre priva di morale ecc ecc.
la libertà è questa io atea cresco mio figlio come voglio se poi da grande si fa prete auguri.
il cattolico cresce i figli come vuole a 40 anni sarà già nonno di sei nipotini ecc ecc pur di seguire la dottrina fa sposare la figlia a quindici anni per essere sicuro che perda la verginità secondo i dettami ecclesiastici e continua a sfornare figli finchè non sopraggiunga l’impedimento della menopausa nessuno lo vieta anzi…se si occupano di 20 figli avranno meno tempo per scassare le balle
“Dittatura del relativismo”???
AH AH AH!!!
Perdonatemi quest’altra facezia, ma proprio non posso farne a meno!
Del relativismo vien la dittatura?
Oh mio dio, quale terribile paura!
Ma or che bene ci penso
smaltiti che sono i fumi di incenso…
Dittatura del relativismo?
A dittatura io associo assolutismo!
E pensandoci bene, quale Stato
ha un dittatore assoluto, nominato
nientemeno che dallo spirito santo?
Oplà, come d’incanto
la risposta giunge all’arcano:
E’ IL VATICANO!!!
La miglior difesa è l’attacco!!
Essere il fanalino di coda del mondo mi emoziona, senza dubbio.
Mio cugino si sbaglia; il rispetto dei diritti umani si ottiene con educazione civica al rispetto degli altri e riflessione critica, che porta al rifiuto dell’intolleranza come dell’indottrinamento religioso che si vorrebbe imporre.
Canada, vai forte!
Ci vorrebbe una legge così anche in Italia!
Sì a una religione laica, sì al relativismo1 I preti che parlano di dittatura del relativismo sono come i buoi che danno dei cornuti agli asini
DEVATICANIZZIAMOCI!
la “dittatura del relativismo” mi ricorda un po’ lo slogan del Partito in 1984 di Orwell: “La libertà è schiavitù”.
@ Stefano Bottoni
Sei stra-perdonato, anzi!!! Tanti complimenti per l’arguzia della tua vena poetica!
Il cattolicume canadese si rassegni: o chiedono ad Harper di intervenire pesantemente negli affari interni del Québec (scatenando un putiferio) per bloccare la legge, oppure non vedo vie d’uscita.
La Costituzione canadese è piuttosto robusta, al 90% perderanno.
Questa è la prova-provata – se mai ce ne fosse ancora bisogno – che cattolicismo e libertà sono due parole incompatibili, come l’acqua e l’elettricità.
L’unica libertà che concepiscono è quella di fare quello che capppero vogliono, ora e sempre nei secoli del secoli.
libertà ,eguaglianza, fratellanza =illuminismo e democrazia popolare.( cattolicesimo =
assolutismo, papismo , libri taroccati e il comando ai soli falsi eunuchi)…che bellezza divina.
Giustissime le riflessione dei prelati canadesi. Questa é, a tutti gli effetti, la cultura del relativismo che si vuole imporre come pensiero unico. E’ ora che i cattolici di quella regione si sveglino, senza avere paura di sbattere fuori quei cattolici che si sono lasciati ammaliare dal pensiero debole.
Marte scrive:
3 Ottobre 2008 alle 11:22
Il cattolico John Zucchi, docente di Storia della McGill University rimpiange i tempi in cui “tutto in Québec era in mano alla Chiesa: ospedali, sindacato scuola”.
Che carino. Vogliono tutto loro, e gli altri devono rimanere a guardare e sopportare
Sicuramente era una società più felice, dati alla mano.
…si, perché il laicismo vende fumo, illude di creare una società felice ( solo perché elimina divieti ) e trascina gli uomini nella disperazione.
Sarebbe interessante sapere i “dati alla mano” in questione. Beh, disperate saranno le persone come te. Su fumo e illusioni non insisto troppo, sarebbe impietoso. Certo, si stava meglio quando si stava peggio, no? E via con le frasi fatte.