Incontro tra Benedetto XVI e il presidente Napolitano al Quirinale

Benedetto XVI si è recato questa mattina al Quirinale per un incontro ufficiale col presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: è la nona volta dal 1870.
All’arrivo del papa, scortato dai corazzieri, la bandiera vaticana è stata issata sul torrino del Quirinale a fianco di quelle italiana ed europea. Oltre al presidente Napolitano, erano presenti Berlusconi, il sottosegretario Gianni Letta, il ministro dell’Interno Maroni, i presidenti delle Camere Fini e Schifani, gli ex presidenti Ciampi e Scalfaro, il sindaco di Roma Alemanno.
Il colloquio tra il papa e il presidente della Repubblica è durato circa mezz’ora, mentre in un’altra sala c’è stato un incontro tra Berlusconi e il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano.
In particolare, sono stati trattati i temi del razzismo e dell’emergenza educativa. Napolitano ha spiegato che sia Stato che Chiesa hanno una “comune responsabilità, su diversi terreni” per “superare quell’emergenza educativa” e “suscitare nel mondo di oggi una grande ripresa della tensione ideale e morale”. Il presidente ha invitato a prendere a esempio i richiami del papa per il “rispetto della dignità umana in tutte le sue forme e in tutti i luoghi”.
Sul tema della laicità, il presidente ha detto che “quale si coglie nel dettato della nostra Costituzione, abbraccia il riconoscimento della dimensione sociale e pubblica del fatto religioso”. La laicità, continua Napolitano, implicherebbe “non solo rispetto della ricerca che muove l’universo dei credenti e ciascuno di essi, ma dialogo. Un dialogo fondato sull’esercizio non dogmatico della ragione [sic!], sulla sua naturale attitudine a interrogarsi e ad aprirsi”. Il presidente afferma di aver apprezzato le parole del papa sulla distinzione tra aspetto religioso e politico, pronunciate in Francia. Il pontefice, di rimando, ha sostenuto che va rivendicata non solo la “libertà religiosa”, ma anche la “dimensione pubblica della religione e quindi la possibilità dei credenti di fare la loro parte nella costruzione dell’ordine sociale”. Rievocando la storia dei rapporti tra Italia e Vaticano, il papa ha dichiarato che la “questione romana” è stata “composta in modo definitivo e irrevocabile da parte della Santa Sede con la firma dei Patti Lateranensi”. Oggi “i due colli” (Vaticano e Quirinale), invece di contrapporsi, “simboleggiano il vicendevole rispetto della sovranità dello Stato e della Chiesa, pronti a cooperare insieme per promuovere e servire il bene integrale della persona umana e il pacifico svolgimento della convivenza sociale”.
Il papa ha affermato che la Chiesa dà all’Italia il suo contributo per “costruire una società solidale, realmente animata dal senso della legalità”, impegnandosi in particolare nel campo educativo, che è “chiave indispensabile per consentire l’accesso ad un futuro ispirato ai perenni valori dell’umanesimo cristiano”. Infatti “la formazione dei giovani è impresa nella quale anche la Chiesa si sente coinvolta, insieme con la famiglia e la scuola”, chiarisce il papa, auspicando che “le comunità cristiane e le molteplici realtà ecclesiali italiane sappiano formare le persone, in modo speciale i giovani, anche come cittadini responsabili ed impegnati nella vita civile”. La Chiesa inoltre, afferma Benedetto XVI, “non si propone mire di potere, né pretende privilegi o aspira a posizioni di vantaggio economico e sociale”.
Accennando al tema del rapporto tra credenti e non in Italia, il papa ha affermato che è necessario prendere come modello san Francesco – di cui ricorre la festività oggi – che sarebbe simbolo di una Chiesa “collaborativa” e “libera”: “In questo santo, la cui figura attrae credenti e non credenti, possiamo scorgere l’immagine della perenne missione della Chiesa, pure nel suo rapporto con la società civile”. “Nell’epoca attuale di profonde e spesso sofferte mutazioni” prosegue il papa, la Chiesa contribuisce “all’edificazione di una società fondata sulla verità e la libertà, sul rispetto della vita e della dignità umana, sulla giustizia e sulla solidarietà sociale”.

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83 commenti

Lucia

Io ho seguito tutto il discorso e vi giuro che ho riso talmente tanto da piangere!
Il papa che mi viene a parlare di “rispetto della dignità umana” di “libertà” di “solidarietà”! Che spasso!!

Colapesce

“Oggi “i due colli” (Vaticano e Quirinale), invece di contrapporsi, “simboleggiano il vicendevole rispetto della sovranità dello Stato e della Chiesa, pronti a cooperare insieme per promuovere e servire il bene integrale della persona umana e il pacifico svolgimento della convivenza sociale””.

“Vicendevole” và sostituito con “a senso unico”, lo Stato del Vaticano ha inviato i suoi austori e le sua propaggini nei gangli dello Stato Italiano.
Proviamo a capovolgere il quadro e ad immaginare che l’attuale senso unico del rispetto della sovranità si inverta, cosa succedrebbe, per esempio, se il Presidente del Consiglio si domandasse in conferenza stampa perché nella celebrazione eucaristica non si sostituisce il vino con la cocacola?
E se il Presidente della Repubblica esortasse i cattolici a disertare la messa finché non si apre il sacerdozio alle donne?
E se un senatore della Repubblica avanzasse una proposta di legge avente come contenuto la nomina (rectius: creazione) statale dei vescovi?
E se la giunta comunale di Roma deliberasse di mettere le strisce blu in Piazza San Pietro?
E se una legge dello Stato ordinasse di mettere un Tricolore in ogni chiesa?
E se lo Stato imponesse alla Chiesa Cattolica di fornire a sue spese un corso di educazione civica tenuto da insegnanti laici nominati dal Ministero della Pubblica Istruzione per quelli che vogliono fare la prima comunione o la cresima?
E se il Comandante Generale dei Carabinieri raccomandasse ai cardinali in conclave di eleggere un papa contrario alla mafia?
Io penso che se si verificasse una sola delle sullodate ipotesi in Vaticano griderebbero al vulnus al concordato.

Manlio Padovan

E pensare che era uno degli intellettuali del PCI! Che PCI!
Il governatore di Bankitalia viene eletto gradito al Vaticano, il presidente della repubblica è gradito al Vaticano, la scuola è gradita al Vaticano, le leggi hanno l’imprimatur del Vaticano,…

Colapesce

Mi correggo: al vulnus griderebbero per moooolto meno. Basti pensare al gay pride del 2000.

Pax76

La questione romana è stata “composta in modo definitivo e irrevocabile da parte della Santa Sede con la firma dei Patti Lateranensi”?
Cioè non se ne può più discutere?
Perché io sarei portato a pensare che uno stato effettivamente laico non dovrebbe privilegiare una credenza rispetto alle altre.

Loryz91

I due capi di Stato si sono incontrati…

Chiedo solo una cosa: quando un capo di Stato fa visita uccificiale al Quirinale si issa anche la bandiera dello Stato ospitato ? ( es. bandiera francese per visita Sarkozy ).

bruno dei

@ lucia
Beh, è vero che Benny fa ridere. Basta vederlo muoversi, prima ancora che apra bocca, Quando poi la apre ha quel tono che suscita immediatamente l’ilarità: sembra una caricatura del pretonzolo di campagna che tutti da bambini abbiamo conosciuto. Io non riesco mai a seguire quel che dice. Il tono di voce è sufficiente.
Piuttosto, mi sembra che, andando avanti con gli anni, la voce di Napolitean vada sempre più assomigliando a quella di Benny. Non vi pare?

Bruno Gualerzi

Incontro anche più che simbolico tra due esponenti di due chiese, dove quella defunta, il PCI, si aggrega al carro di quella ancora in corsa.
E con questi governanti (tutto da non pardere l’inchino da colpo della strega del Berluska), chissà per quanto tempo ancora continuerà a far svolazzare i suoi vestaglioni per le nostre contrade.

Massi

Bravo Colapesce
basta rovesciare il discorso e ne vien fuori un’allertante macchietta delle italiche prostrazioni al regime Vaticano.

tomaraya

@ Lucia
sentire il papa che parla di verità, libertà e giustizia è come sentire totò riina che parla di legalità e non violenza, un insulto all’intelligenza di chi ascolta.

Sergio

Ho acceso la televisione proprio mentre il papa arrivava al Quirinale (accidenti alla televisione!). Figuriamoci se la RAI Vaticana non dava risalto a questa visita. E che spettacolo: corazzieri a cavallo, soldati o carabinieri schierati lungo il percorso, commentatori ben piazzati per dire la propria (Melloni, Magister*). E poi tutte le personalità pronte e prone per rendere omaggio all’illustre ospite. E poi tutte quelle sottane nere svolazzanti con un Bertone molto sorridente. Il pretume che avanza.
Povera Italia che deve sorbirsi questi spettacoli!

Mi è venuto di paragonare l’arrivo trionfale di B16 con l’entrata a Gerusalemme del leggendario Cristo. Mi pare che arrivò su un asinello e qualcuno gli gridò qualche olè. Ma non bastò per evitargli la triste fine.

* Era la prima volta che vedevo Sandro Magister, il cattolico dell’Espresso. L’ho letto per vent’anni senza accorgermi che fosse cattolico: dunque un moderato, anzi a me sembrava un critico della gerarchia, della Chiesa trionfante eccetera. Una volta lo contattai e gli fornii delle informazioni sul caso Haas (il vescovo ultraconservatore che creò un mezzo scisma in Svizzera). Ma poi ho scoperto che è un credente, e che credente. Da allora non leggo più i suoi articoli, anche se è forse uno dei meno peggio, e magari anche intelligente. Qualcuno ne sa di più su Magister?

giuseppe

Ho letto i discorsi di Napolitano e di Benedetto XVI e mi sono sembrati assai equilibrati, orientati a cercare punti di incontro per il bene comune. Ma voi non guardate al bene comune, guardate solo alla vostra ideologia che, per dirla con Napolitano ( che cattolico non é ), é la dogmaticizzazione della ragione non aperta al confronto. Comunque siete e resterete una esigua minoranza, anche se chiassosa e dannosa.

Bruno Gualerzi

@ Sergio
Non è che ne sappia più di tanto su Magister (l’Espresso ormai, dopo che Pansa ne è diventato il vice direttore… chissà perchè mi veniva sempre da associarlo a Magdi Allan vice del Corrierone… lo sfoglio solo quando faccio anticamera dal medico per leggere Bocca, Serra, o Scalfari) in realtà l’ho ascoltato più di una volta in qualche programma TV come vaticanista… e non ho mai dubitato che fosse credente perché mi pareva commentasse le vicende vaticane in modo non molto diverso dagli altri vaticanologi.

frescateo

erano migliaia di anni, che un faraone non veniva in visita da cesare ,l’ultimo ho ultima fù??
Cleopatra, si ; speriamo che cesare non si faccia intrigare…………..dal faraone.

strangerinworld

Ciampi era male ma almeno non era stato nel PCI. Napolitano sta buttando nella spazzatura tutto il suo passato.

Alessandro Bruzzone

Stavo notando che al Papa piacciono tanto le parole accentate sull’ultima sillaba.

Scusate la divagazione ma il resto dei suoi discorsi mi sembrava irrilevante.

Markus

episodio senza senso di una tragicommedia che mi è ormai estranea

Michele Fabbri

Siamo alle solite: con la scusa del razzismo inventeranno altri reati d’opinione. Come ogni dittatura che si rispetti inventeranno anche una polizia politica per arrestare i razzisti (o presunti tali…) e magari ci deporteranno tutti in un Gulag perchè siamo colpevoli …di esistere !

Fabio Rossi

Se non ci foste voi a tirarmi sù con un po’ di sano sarcasmo.
Ho letto la notizia su Repubblica.it(http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/esteri/benedetto-xvi-25/papa-quirinale/papa-quirinale.html) contemporaneamente alla sua comparsa qui su UAAR…
Sono disgustato…. 😡
Espressioni e frasi come:
Napolitano:

Occorre “una grande ripresa di tensione ideale e morale”
“i guasti di una corrosiva caduta dell’etica nell’economia e nella politica”

Pastore tedesco:

“casa degli italiani, popolo di valori cristiani”
la Chiesa ed i suoi membri si attendono che venga loro riconosciuta la libertà di non tradire la propria coscienza illuminata dal Vangelo”(=imporre le loro assurdità. NdR)
ciò sarà “più agevole” ricordando che “tutte le componenti(NdR: cioè cristiani e cristiani?visto che non si accorge che ce ne soo altri pare…) della società devono impegnarsi, con rispetto reciproco, a conseguire nella comunità quel vero(NdR: relativismo?) bene dell’uomo
di cui i cuori e le menti” degli italiani “nutriti da venti secoli di cultura impregnata di cristianesimo, sono ben consapevoli”.(NdR: Ecco lqa vera chicca!!! da travaso di bile! ed ecco la spiegazione della dilagante ignoranza del nostro popolo, la MALNUTRIZIONE!!!!)

Poi aggiungo, riguardo al ” riaffacciarsi “in diversi paesi di nuove manifestazioni preoccupanti”” ci si riferisce forse solo alle persecuzioni ai cattolici da parte degli indù? visto il contesto in cui se ne parla…

Riguardo invece alla proposta tanto “generosa” di dare un contributo alla educazione/indottrinamento e mantenimento nella più oscurantistica ignoranza e grettezza mentale non mi esprimo, ma fa semplicemente paura visto il governo che ci ritroviamo…
Non so quando e se si potranno riattaccare i cocci lasciati da questo regime.

Lucia

Ah, poi non so se avete sentito il discorso, ma ad un certo punto b16 ha addirittura detto che la chiesa cattolica rifiuta ogni tipo di ingerenza nella politica italiana e che non vuole favoritismi rispetto alle altre religioni…

E allora perché non bruciamo il concordato tutti insieme, visto che siamo daccordo da entrambe le parti? 🙂

agnese

il discorso al tiggì non l’ho seguito,perchè quasi subito mio padre ha detto:quel ciondolo sembra un nodo scorsoio!io un po’ ridevo,un po’ dicevo yo brother perchè quei ciondoloni fanno davvero TROPPO rapper
poi si sa,dice sempre le solite scemenze,ogni sua fatwa è identica alla precedente…
@fabio rossi
come,non sei contento delle nostre radici cristiane?di quanto è bella la nostra civiltà grazie a loro??????
@lucia
beh,la parte “non vogliamo interferire con i vostri affari” è una delle sue migliori gag comiche

Monicavita

@Lucia
Quoto in pieno la tua idea, ma, secondo me, all’ultimo momento, B16 si tirerà indietro… 🙂

wolf

Ho visto la scena della visita esilarante e adeguata ai tempi dell’Italiettanazionalpopolarecattocredentebastaprostituteperstradalimenamotuttististranieriebastacostiintelletualiateirompicog… Un prosternarsi al pastore di tutti i presenti (pseudo rossineriebianchi), sorrisi e inchini di mi consenta so tanto liberale quando mi pare. Che pena e quello che fa pena sono i milioni e milioni di italiani che godono nel vedere uno spettacolo teatrale così penoso.

Fabio Rossi

Bhè…. io credo che per digerire questo “memorabile” avvenimento non mi basterà una badilata di alka-seltzer. Scusate, vomito e torno.

Se poi penso a quel suo modo di parlare: la sua sola fortuna è di non doversi presentare, con quel suo accento da sturm truppen, ma ci pensate? Penedetto Sedicesimen!

Enrico

* Fabio Rossi

Io invece la penso diversamente e credo che le cause delle difficolta economiche di molte italiani derivani dalla caduta di moralità. La mia esperienza personale mi dice ad esempio che molti operai che chiedono anticipi sullo stipendio hanno poi telefonini ultra costosi segno che a differenza dei loro padri nonni troppo spesso antepongono l’apparire all’essere segno di una caduta di moralità.

Licurgo

La Chiesa inoltre, afferma Benedetto XVI, “non si propone mire di potere, né pretende privilegi o aspira a posizioni di vantaggio economico e sociale”.

Questa si commenta da sé.

Bruno Gualerzi

@ Michele Fabbri
Mi pare d’aver capito che per te l’unica dittatura del secolo scorso è stata quella sovietica. Bene, guarda allora che c’è stato – anche se tutti fanno a gara per rimuoverlo e magari rivalutarlo – qualcosa che si chiamava fascimo, autore di un certo Concordato e alleato col nazismo… che i gulag non ci sono più (o in ogni caso Putin li ha modernizzati)… che qui comunque siamo in Italia dove i razzisti ci sono davvero… e in quanto ai reati d’opinione, sono considerati tali – anche se non ancora tutti perseguibili penalmente – quelli che riguardano governo e Vaticano… anzi, prima Vaticano e poi governo.
Quindi non ho capito bene chi dovrebbero essere per te i fautori di questa nuova dittatura.

Valentino Salvatore

Ho aggiunto un paio di frasi emblematiche che non avevo trovato prima in altri articoli.

giuseppe

L’attenzione che avete per il papa é commovente. Viene da pensare che si tratti di odio-amore non confessato. Chissà quanti tormenti nascosti nell’animo, quanti dubbi laceranti che provocano tanta rabbia. E comunque il fatto di parlarne tanto giova alla nostra causa; sarebbe più difficile se fosse ignorato. Del resto, visto che siamo una massa di superstiziosi o di poveri cretini che si sono bevuti il cervello perché scaldarsi tanto ? Se siamo dei poveri pazzi e illusi, la grande razionalità del vostro progetto trionferà. O no ? Attenti che rischiate di finire come Cavour, che prima ha combattuto la chiesa, ma alla fine della vita ha voluto il prete.

gianfranco

Secondo me è andato semplicemente a chiedere conto dei 35 milioni di euro persi dall’ 8 per mille 2006…

enrico mini

Beh, vergognarmi di essere italiano non è più un problema…mi ci hanno costretto ad abituarmi ormai da anni. Comunista, visto questo e molti altri comunisti o ex, non mi fà vergognare visto che non lo sono mai stato. L’unica soddisfazione è che, essendo sbattezzato, non sono più “proprietà” di quella associazione a delinquere che è la ccar.

Cosimo

@Giuseppe
“Ma voi non guardate al bene comune”
Invece ci guardiamo e come! E’ il Vaticano che si pappa MILIARDI DI EURO l’anno dalle casse dello Stato. E l’economia italiana è una delle peggiori d’Europa. E questo sarebbe il bene comune? Semmai solo del Vaticano!

“guardate solo alla vostra ideologia che, per dirla con Napolitano ( che cattolico non é ), é la dogmaticizzazione della ragione non aperta al confronto”
La ragione è SEMPRE aperta al confronto. E’ la Chiesa che ha dichiarato guerra alla ragione, dai tempi di Galileo http://www.corriere.it/cronache/07_novembre_30/papa_enciclica_ateismo_marxismo_spe_salvi_eef82d94-9f33-11dc-8807-0003ba99c53b.shtml

“Comunque siete e resterete una esigua minoranza, anche se chiassosa e dannosa.”
Ahahahah!!! Guarda che non siamo più nel Medioevo. Chi non la pensa come il papa non può più essere bruciato vivo. Nè torturato. E la fiducia della gente nei confronti della Chiesa inizia a calare http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/politica/eurispes-istituzioni/eurispes-istituzioni/eurispes-istituzioni.html
E così anche il numero di persone che firma l’8×1000 a favore della Chiesa, mentre aumentano le firme a favore dello Stato http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/economia/cei-ottopermille/cei-ottopermille/cei-ottopermille.html
E poi mi spiegheresti perchè saremmo dannosi?

Ydnac

[ot ma neanche tanto] Alle 2 di notte va in onda su RAI1 il film luther con tanto di bollino *rosso*… e poi ci si lamenta del papa che legge la bibbia in tv. Disparità di trattamento? Voglio il bollino rosso anche a tutti i film pasquali e a cantalamessa il sabato! 🙂

Sergio

Abbiamo assistito all’orgia del potere. I potenti che si felicitano a vicenda di essere lassù, e i sudditi sotto ad applaudire. L’ateo napolitano che ci invita ad ascoltare il papa, il papa che senza tanti complimenti rivendica prerogative e privilegi. Che schifo. Io ho resistito solo dieci minuti, ho visto giusto l’arrivo di Sua Santità e le facce di bronzo dei potenti (per me è particolarmente disgustosa quella di Gianni Letta in odore di Quirinale al posto di Berlusconi – ma è dubbio che questo vanesio personaggio rinunci alla carica più prestigiosa – grazie Craxi di questo bel regalo socialista che ci hai fatto, il Berlusca re d’Italia lo dobbiamo a te).

Dichiaro che San Francesco non mi sta più simpatico – non è vero che attrae credenti e non credenti. Era un mistico pazzo e nessuno vorrebbe vivere come lui oggi, nessuno, nemmeno i francescani. Ho letto le vite canoniche di Salvatorelli, Sabatier, Raoul Manselli, e poi c’è quel canto stupendo della Commedia dedicato al “poverello”. Ma credete che Sua Santità andrebbe in giro coperto di stracci come il poverello? Sarebbe lesivo della sua dignità di Viceiddio, perbacco. Fra parentesi: ieri Cacciari ha acceso una lampada votiva ad Assisi. Forza, Massimo, ancora un piccolo sforzo: anche tu ciellino, o focolarino, o pentecostale o che cavolo vuoi, purché cristiano.

@ Bruno Gualerzi

Nego nel modo più assoluto che gli italiani siano razzisti e xenofobi. Visto che apprezzi Sartori dovresti conoscere il suo pensiero in materia: Sartori dice fra l’altro che “la paura del diverso” (questo significa xenofobia, e non odio per il diverso) è iscritta nei nostri geni”. Leggiti il suo “Pluralismo, multiculturalismo e estranei” (Rizzoli), citato qui alcuni giorni fa e con favore o interesse da Valentino Salvatore. E uno smilzo libretto.
La mia affermazione – che gli italiani non sono razzisti – susciterà probabilmente scandalo fra i benpensanti di questo forum, soprattutto di sinistra (il minimo che posso aspettarmi è di “negare l’evidenza” e di essere quindi io stesso un razzista, e della peggior specie – un criptorazzista).
Comunque le prove che tu hai dato sin qui di intelligenza e buona educazione m’inducono a pensare che non risponderai come ho indicato, cioè in modo stupido e volgare.

Comunque questa è un argomento che non si può affrontare in due righe. Mi limito lo stesso a chiederti: come definisci il razzismo (in modo sintetico ovviamente)?
Quello che io trovo assolutamente sconvolgente è l’assoluta mancanza di buon senso di buona parte della gente in certe questioni. Buon senso di cui però non difettano solitamente.

Papa, napolitano, dittatori di Bruxelles (strapagati e ignoti) che ci accusano di razzismo, che condannano ogni forma di discriminazione.
Discriminare, come ben sai, significa originariamente scegliere: noi scegliamo, cioè discriminiamo in continuazione, scegliamo sempre il meglio o quello che riteniamo tale: al mercato, negli affari privati, nei sentimenti, nelle letture, negli svaghi, sempre.
Discriminare significa cogliere le differenze, pensare significa vedere le differenze, distinguere. Chi non sa fare distinzioni non pensa, ripete pappagallescamente le cose che ha sentito.
Ciao.

Manlio Padovan

Approposito di quanto ho scritto ieri alle 17,34, m’è venuto un dubbio: che gli Stati Uniti, tramite il Vaticano, ci abbiano minacciato di guerra se non ci allineiamo ai cristiani?
All’armi, all’armi…o giovani!

Michele Fabbri

@Bruno Gualerzi
I reati d’opinione sono una vergogna e dovrebbero essere tutti aboliti, che si tratti dell’apologia di fascismo o del vilipendio alla religione ! Quanto al tipo di dittatura in cui viviamo non è difficile constatare che siamo in un regime neocomunista: i pilastri del mondo in cui viviamo sono la società multicriminale e il femminsmo, nel caso qualcuno non se ne fosse accorto…

POP

Dopo il discorso che ha fatto non riconosco più Napolitano, mi viene solo il voltastomaco.

saibaba

la chiesa inoltre*afferma-b2per8-* non si propone mire di potere,ne privilegi o* aspirapolveri *o posizioni di vantaggio economico e sociale, forse non era informato che esiste il conkordato, 8/mille,ecc….visto che non vive sulla terra…………

Valentino Salvatore

Mi trovo d’accordo con quello che dice Sergio su san Francesco, certe cose dobbiamo dircele. Consiglio la lettura del breve ma calzante tratteggio che ne fa Giordano Bruno Guerri sul suo “Gli italiani sotto la Chiesa”.

Per una breve e interessante biografia controcorrente di san Francesco consiglio “Lo stregone di Assisi”, di Andrea Armati.
http://www.uaar.it/ateismo/opere/160.html

A volte mi sembra che il termine razzismo sia elasticizzato un po’ troppo, anche per attitudini che non lo sono affatto. Se uno leggesse il libro di Sartori già citato da Sergio secondo certi parametri darebbe anche a Sartori del “razzista”, il che mi pare francamente fuori luogo.

lorenzo a.

provo a guardare le cose positive:
-napolitano non si è inginocchiato ne buttato a pelle di leone ai piedi del monarca vaticano,
– non sembrano scaturire immediate concessioni per la ccar,
– il papa che dice di prendere a modello san francesco la spara così grossa che anche un prete si metterebbe a ridere

il piccoletto è costretto dalla società mediatica a continue presenze in pubblico ma non essendo un “animale da palcoscenico” tutto risulta scialbo e poco efficace, spero che vivrà almeno altri 30 anni.

Angelo Ventura

Non so se Ratzilla è più nauseante quando parla di “umiltà” ( a proposito, il giorno di San Francesco, il “Poverello D’Assisi” è passato sotto silenzio, e vedendo il Papa impaludato in porpora e ori, capisco anche perchè) o quando, untuosamente, rivendica alla sua Chies una “libertà” che in Italia nessuno si sogna di negarle e che è, in redaltà, l’inaccettabile pretesa di imporre i propri retrogradi “valori” anche a chi non li condivide. Crederò al papa c he parla contro il razzismo quando parlerà anche contro l’omofobia.

Sergio

Ecco il ritratto crudo di San Francesco che ne fa il Guerri:

“Francesco rinunciò a qualsiasi volontà personale che non fosse l’umiltà, e vide nella critica – quindi nell’esercizio dell’intelligenza – solo una forma di superbia: nel testamento dispose addirittura che i francescani non studiassero o commentassero la regola dell’ordine. Al contrario di altri riformatori, che finirono sul rogo, era molto ignorante. Unico fra i grandi pauperisti a non polemizzare mai con la Chiesa, Francesco è il campione della fede contro l’intelletto, dell’ubbidienza cieca ai rappresentanti terreni di Dio. E fu lo strumento grazie al quale la Chiesa potè ripresentarsi al mondo anche con le vesti di una nobile purezza: poteva quindi arrogarsi il diritto di punire i contestatori. Già prima della morte di Francesco, nel 1215, un concilio istituì ufficialmente l’Inquisizione.”

“Ma Valdo è una figura non meno grande e non meno cristiana, che ha preceduto Francesco. Però il frate di Assisi ha, per così dire fatto carriera, è diventato santo e protettore d’Europa, il suo ordine prospera ancora. I seguaci di Valdo sono ridotti a sparute minoranze, che però hanno sempre saputo lottare e soffrire per una libertà di pensiero e di azione che non esiste nei francescani.”

“… Francesco d’Assisi, il quale sosteneva le stesse idee di Valdo, ma era disposto a subire il controllo papale e ne accettava i dogmi e gli strumenti di potere.”

(Giordano Bruno Guerri, “Gli Italiani sotto la Chiesa”, Mondadori, pp. 42-44)

giuseppe sbattezzato

l’attuale capo di stato italiano così prostrato ai piedi delle santità vaticane non è mai stato né comunista né laico: impossibile, qualcosa gli sarebbe pur rimasto!

giuseppe sbattezzato

l’autonominatosi “benedetto” (non così certamente per le italiche virtù e fortune) sembra faccia “bene” il suo mestiere di papa re mistificante – sti politici così inchinati e genuflessi perché non fanno apertamente una proposta neoneoguelfa? troppo per l’ipocrisia o aspettano il tempo opportuno?

14 luglio

Napolitano è abituato a prostrarsi, dai fatti di Ungheria in poi, dal bolscevismo al papismo il passo è assai breve !

giuseppe sbattezzato

i miglioristi! nella tradizione “migliore” dell’intrigo di lunga vista come quando tanti anni fa “per sbaglio” il pci approvò la tv per il protetto di craxi alias berlusconi.

Bruno Gualerzi

@ Sergio
Ho letto solo ora i tuoi ultimi interventi, uno dei quali mi chiama in causa a proposito del razzismo. Cosa debbo dirti?
Ben venga qualsiasi riflessione atta a prendere di petto termini e concetti dati per scontati, sempre prossimi al luogo comune, e bisognosi di approfondimento proprio per non lasciarli imputridire. Vorrei soltanto che, scoperta una crepa in un edificio, non ci si lanciasse a demolire tutto l’edificio… Perchè, se dovessi, prima di utilizzare un termine, rivolgermi a destra e a manca per verificare se il mio modo di usarlo non sia vittima di un qualche stereotipo, mi condannerei all’afasia.
Ora, non so cosa dica Sartori, ma credo di essermi dotato di una dignitosa, e comunque legittima, cultura e di una mia altrettanto legittima visione della storia, soprattutto recente, in base alle quali non ritengo ancora di dovermi ricredere troppo sulla mia idea di razzismo. Che sia paura del diverso e non odio del diverso o viceversa, che sia o non sia iscritta nei nostri geni (cosa non c’è ‘iscritto nei nostri geni’, se si usa l’espressione in senso figurato e non scientifico!!!!), che venga il termine razzismo – come per chissà quanti altri, se non tutti – usato a proposito o a sproposito, resta il fatto che milioni di persone sono state, e continuano ad essere, discriminate perchè considerate ‘diverse’, portatrici di ‘valori’ (in realtà disvalori) estranei alla propria tradizione, ritenuti inaffidabili, prima che come persone, perchè appartenenti ad una etnia, una cultura, una civiltà, una tradizione che li definisce in toto… e insomma, ci siamo capiti…
Ecco, e quando io ritengo di riscontrare queste situazioni, naturalmente magari sbagliandomi o forzando il mio giudizio, mi sento legittimato a parlare di razzismo.
Queste situazioni le riscontro in Italia? Io sì.

Per quanto riguarda Francesco d’Assisi, ho una mia opinione, ovviamente discutibile, in merito a figure del genere… tra le quali io metto anche Gesù Cristo. Ed è questa:
esiste un limite temporale oltre il quale certi personaggi tramandati della storia, cessano in qualche modo di contare per quello che sono stati realmente (anche perché, più si va lontani nel tempo, più le testimonianze si fanno aleatorie, interpretabili sempre meno filologicamente e sempre più ideologicamente), e contano per ciò che sono riusciti ad incidere nell’immaginario, positivo e negativo che sia. Diciamola così: non interessa più molto chi fosse veramente Gesù o Francesco d’Assisi, ma il giudizio che più conta è quello relativo al cristianesimo e al francescanesimo.
Esempio. Quanto dice Giordano Bruno Guerri per ‘smitizzare’ questa figura, può essere solo un tassello da inserire in una critica del francescanesimo che però potrebbe reggere anche senza questo tassello. Questo significa che lo storico non possa fare il suo mestiere quando si oltrepassa il limite di cui parlavo? Naturalmente no… ma le sue ‘scoperte’ diventano spesso solo conferme o smentite di qualcosa che ormai vive di vita propria..

giuseppe sbattezzato

purtroppo 17 secoli di potere “spirituale” lasciano il segno; l’italia è quella che è anche per questa ingombra presenza; tra le grandezze di Bonaparte non si può dimenticare quella di essersi autoincoronato e di aver imprigionato il papa re

giuseppe sbattezzato

l’autonominatosi “benedetto” (non così certamente per le italiche virtù e fortune) sembra faccia “bene” il suo mestiere di papa re mistificante – sti politici così inchinati e genuflessi perché non fanno apertamente una proposta neoneoguelfa? troppo per l’ipocrisia o aspettano il tempo opportuno?

un commento ancora in fase di approvazione –

iononcistopiù

…la sinistra italica, i ns comunisti del cashmere e dei salotti buoni sono stati lasciati a piedi dagli elettori ed ora salgono sul carro di coloro che secondo previsione dovrebbero “durare” ancora qualche anno. Nessuna conversione ideologica solo paraculismo della peggior specie e che nulla di buono può far presagire.
Il contratto prevede che la sinistra che fino ad oggi “tentava” qualche presa di posizione verso lo strapotere di b16 e compari ora deve ammutolirsi completamente se vuole che b16 ed i suoi ogni tanto assestino qualche buona bordata al cainano (famigliA rom immigrati) al fine di riequilibrare la situazione che lo vede ormai quasi senza oppositori…
In pratica la sinistra si è messa sotto la protezione di b16 contro il cattivone (per finta) col parrucchino…alla fine tutti questi patti scellerati li paghiamo noi…economicamente, socialmente e culturalmente ahimè.

Asatan

Immagino che con tutela della liberta’ e dei diritti dell’uomo intendano:

– reintroduzione del cattolicesimo come religone di stato
– obbligo dipresenza alle ore di indottrinamento religioso a scuola
– totale depauperamento della scuola pubblica per finanziare la priata cattolica
– tassazione maggiorata per i non cattolici
– obbligo di dichiarare lapropria appartenenza religiosa e di indicarla sui documenti

Tanto per inziare

Poi sosterranno i vari “uomini della proviedenza” per tornare al nazi-fascismo in allegria

Toptone

Per Giuseppe.

I danni li fa il tuo papucolo con le sparate contro la contraccezione et similia, con i suoi ermellini e ori pagati da tutti noi e il suo cicaleccio quotidiano sulle televisioni del divorziato (compìto sepolcro imbiancato, fa pure penosa rima).

Guarda che la parola “confronto”, prevede ed impone un DIALOGO. Il tuo Nazinger fa SOLO e SOLTANTO M-O-N-O-L-O-G-H-I.

Monologhi, soliloqui, vaniloqui al balcone e in TV. Se n’è accorto pure lui: infatti molti cattolici non lo seguono.

E fanno bene!

lacrime e sangue

1) religione come fatto pubblico = manifestazione pubblica della fede = cattolicesimo in politica, negli uffici pubblici, nella scuola pubblica, in piscina, in teatro, al bar… OVUNQUE. Discriminazione delle minoranze.
2) “le comunità cristiane e le molteplici realtà ecclesiali italiane sappiano formare le persone, in modo speciale i giovani, anche come cittadini responsabili ed impegnati nella vita civile”. = NOI, Preti, manipoliamo i cervelli fino a ridurli all’obbedienza verso il politico. In cambio…
3) La Chiesa “non si propone mire di potere, né pretende privilegi o aspira a posizioni di vantaggio economico e sociale”, apertamente. I parlamentari saranno i suoi bracci secolari…

Magar

@Sergio
Come diceva Mario Pirani qualche giorno fa:
alla sua base [del razzismo] c´è proprio, come elemento insito fondamentale, la paura dell´altro. Che si è sempre inverata nei casi più ricorrenti nella paura dell´ebreo, del negro, dello zingaro, del diverso sessuale, attraverso secoli di persecuzioni, stragi e genocidi. Lo stesso teorico del revisionismo tedesco, Nolte, sostiene che «nella misura in cui Hitler e Himmler addossavano agli ebrei la responsabilità di un processo che li aveva gettati nel panico (il trionfo del bolscevismo, ndr), portarono l´originario orientamento di annientamento dei bolscevichi entro una nuova dimensione (l´annientamento degli ebrei)».
Il «panico» di Hitler si rifletteva nella «paura percepita» da milioni di singoli cittadini tedeschi. In Italia oggi non siamo a questo ma la «paura percepita» di cui parlano i succitati professori non è solo il risvolto dell´ondata migratoria ma della predicazione di disprezzo, odio e diffidenza che ha accompagnato l´azione della Destra e che porta non solo i più scalmanati ma tanti uomini d´ordine e, talvolta, chi dovrebbe tutelarlo, a tollerare l´inevitabilità della «giustizia fai da te».

gigetta

@ cosimo
chi usa il cervello è sempre dannoso i cattolici non sono dannosi perchè ne sono sprovvisti.
il bene comune è quello dei prelati non quello dei cittadini italiani
ebbene si io non guardo il bene comune dei rappresentati della chiesa ma il bene comune dei miei concittadini tutti. dei lussi della chiesa non me ne preoccupo anzi se posso non contribuire a far avere alla chiesa soldi che servirebbero a persone in difficoltà non contribuisco volentieri.

Angelo Ventura

Per Sergio
Volere o no, San Francesco è stato importante per aver tentato una riforma della Chiesa. per far sì che le sue idee fossero ascoltate ha capito che l’unico modo era di ostentare sottomissione e obbedienza….giusto per non finire sul rogo. Ma la critica, implicita, c’è stata.
E ho capito cosa vuol dire la leggenda di san Francesco che parla con il lupo e lo fa diventare innocuo: il “lupo” è la Curia Romana. Che poi il Papato sia poi diventatopiù corrotto che mai con Bonifacio VIII per non parlare del Papa Borgia e via dicendo, e che lo stesso ordine francescano abbia tralignato, non toglie valore alla critica implicita nel comportamento di San Francesco. Volere o no, una lezione di umiltà e semplicità alla Chiesa l’ha data.

Sergio

Accendo la televisione, e chi ti vedo? La faccia sorridente e amabile di Schifani. Passi. E’ in studio e la moderatrice domanda: “Quali sono i suoi rapporti con la fede?”
Ma è un’ossessione, non se ne può più! Ma gli italiani sono tutti rincretiniti? E’ un bombardamento continuo, possibile che nessuno si ribelli a parte noi? Dove sono i fisolofi? (non è un refuso, un prestito da Belli: Er caffettiere fisolofo).

Televideo Rai, domenica 5 ottobre

Il papa:

“La parola di Dio deve essere posta al centro della nostra vita, dalla cultura al lavoro, dalla scuola alla famiglia.”
Oh che bel programma. Si salvi chi può!

Sergio

Angelo Ventura:

“Volere o no, San Francesco è stato importante per aver tentato una riforma della Chiesa. per far sì che le sue idee fossero ascoltate ha capito che l’unico modo era di ostentare sottomissione e obbedienza….giusto per non finire sul rogo. Ma la critica, implicita, c’è stata.”

Questa è un’interpretazione tua che penso pochi condividano. Non credo che Francesco abbia voluto tentare una riforma della Chiesa, né che abbia mai avuto paura di finire sul rogo.
La sua è stata, secondo me, una totale imitatio Christi per ispirazione e convinzione senza intenti critici. L’imitazione giunge all’identificazione con le stimmate.
Non ha mai polemizzato contro la Chiesa, non penso per far passare il messaggio, ma più probabilmente per rispetto di un’istituzione che considerava divina. Francesco, era troppo remissivo, non aveva la stoffa di un Führer. Difatti l’hanno anche emarginato, alla fine non contava più un tubo, era “solo” il fondatore dell’ordine a cui i seguaci tributavano un certo rispetto pro forma.
L’importanza del personaggio per la fede popolare e la storia della Chiesa è però fuor di dubbio.

Sapevi che le stimmate non furono mai viste, o solo dai suoi fedelissimi, e che non c’è menzione di questo prodigio nemmeno nella bolla di canonizzazione? Il miracolo era considerato evidentemente inaudito e scandaloso, blasfemo (Francesco = Cristo).
Chiara Frugoni ha scritto un libro fondamentale in merito: L’invenzione delle stimmate, Einaudi, 1993.

Sergio

Bruno Gualerzi:

“… resta il fatto che milioni di persone sono state, e continuano ad essere, discriminate perchè considerate ‘diverse’, portatrici di ‘valori’ (in realtà disvalori) estranei alla propria tradizione, ritenuti inaffidabili, prima che come persone, perchè appartenenti ad una etnia, una cultura, una civiltà, una tradizione che li definisce in toto… e insomma, ci siamo capiti… ”

Tutti noi, per una semplice inclinazione naturale, ci aggreghiamo a persone più o meno simili a noi, che la pensano più o meno come noi, che ci sono per qualche ragione simpatiche, che consideriamo affidabili ecc. Abbiamo bisogno di queste persone come dell’aria per respirare. Verso il “diverso” c’è sempre, almeno inizialmente, una certa diffidenza che è assolutamente logica e legittima. Il nuovo vicino di casa è dapprima osservato per vedere che razza di tipo è: è un maleducato, un prepotente, un antipatico ecc.? Quando dico, con Sartori, che la xenofobia (paura del diverso) è iscritta nei nostri geni, significa che la naturale diffidenza (iniziale) fa parte delle autodifese istintive della persona: niente di più ridicolo e falso che gettare le braccia al collo al primo venuto, di dargli subito del tu ecc.
Solo col tempo la diffidenza svanisce (può però anche rafforzarsi a ragion veduta e divenire ostilità aperta, odio feroce). Queste sono reazioni comuni, indipendenti dall’etnia.

Il massiccio innesto di persone di cultura, religione, lingua diverse – si può parlare persino di una mutazione antropologica e culturale dell’Italia – stimola reazioni di rigetto della popolazione autoctona o crea per lo meno una situazione di disagio generale che può sfociare in atti criminosi.
Se io mi comporto male col mio vicino – che non posso proprio vedere – sono un maleducato. Se posso gli faccio magari anche dei dispetti (gli buco le gomme). Tutto ciò rientra nei comportamenti umani diffusi. Gli stessi atti o atteggiamentei verso uno straniero invece sono bollati automaticamente come forma di razzismo. In Svizzera ci sono circa quaranta associazioni di neri: si lamentano degli sguardi astiosi degli svizzeri. Dunque anche la diffidenza, la ruvidezza, la freddezza nei loro confronti vengono considerate espressioni di razzismo. Sono invece piuttosto espressioni di disagio, di difficoltà ad accettare una situazione nuova.
Ormai non si parla (in Europa!) che di razzismo dilagante che sarebbe addirittura il male dei tempi moderni (come il nazismo, il fascismo, il comunismo e l’antisemitismo ieri).

Ma le razze non esistono, e dunque il termine – oltremodo ingiurioso – di razzismo è fuori luogo. C’è un problema di convivenza che deve essere in qualche modo risolto. A me pare che taluni, specie a sinistra, brandiscono oggi la bandiera dell’antirazzismo come ieri quella dell’antifascismo. I buoni contro i cattivi. Ridicolo.

Sai che io vivo da mezzo secolo in Svizzera e non posso nemmeno votare a livello comunale? La Svizzera, che è una delle più antiche democrazie e ha un sistema politico unico al mondo (con 100’000 firme puoi modificare la costituzione!) sicuramente presenta dei deficit quanto all’integrazione degli stranieri, ma non mi è mai venuto in mente di chiamare gli svizzeri razzisti. Pur essendo escluso dalla vita politica mi trovo abbastanza bene.

In conclusione: più psicologia e meno slogan sprezzanti per i propri compatrioti. Certo la psicologia non è mai stato il forte della sinistra. Il risultato lo vedi: Gorbaciov, Napolitano, d’Alema, Veltroni, Bertinotti e compagnia bella ai piedi del papa! Avevamo scherzato compagni: una bella confessione generale e poi a messa!
Le discriminazioni sono riprovevoli e da condannare, ma non ogni atteggiamento di diffidenza e ostilità è un crimine.

Francesco

pregate per la XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che come tema la Parola

Dujihlios

Le nostre sono e resteranno parole al vento. Sono pochi coloro i quali apertamente dimostrano le proprie idee e rivendicano i diritti sanciti dalla Costituzione. Siamo capaci di riunirci- convocarci compostamente davanti a palazzo Chigi e sfilare fino al Qurinale?
In Silenzio e con cartelli scritti, magari imbavagliati. Rivendicare lo stato laico delle istituzioni della nostra Repubblica, rivendicare il diritto a non essere vessati dalle continue ingerenze del Vaticano e dei suoi affiliati? Rivendicare il diritto di non essere nè cattolici nè chrustiani!
Dujihlios
avete la mia autorizzazione a divulgare l’indirizzo e-mail

Popinga

@ Colapesce
Ripeto: sei un grande.
@ Massi
Sull’intervento di Colapesce ti dò ragione. O non posso? E’ autoconsolatorio? Oddio, non posso più scrivere ad altri commentatori che condivido le loro argomentazioni? [Seguito della discussione sull’antisionismo, ndr]
@ Michele Fabbri
Non ci sono più le stagioni di una volta. E rosso di sera bel tempo si spera.

Marco T.

“Non vi è ragione di temere una prevaricazione ai danni della libertà da parte della Chiesa e dei suoi membri i quali peraltro si attendono che venga loro riconosciuta la libertà di non tradire la propria coscienza illuminata dal Vangelo” (dal discorso di Ratzinger al Quirinale, 4 ottobre 2008).

Cosa vuol dire davvero questa frase? Secondo me due cose.

1) Chi ha la “coscienza illuminata dal Vangelo” (qualunque cosa ciò voglia dire, anche tenendo conto che diverse sette religiose oggi dicono di averla) gode ipso facto di un particolare privilegio, che non ha alcun bisogno di essere ulteriormente “giustificato”. Come al solito, presumendo di avere un accesso riservato a certe verità, tutte manifestazioni dell’unica Verità, la Chiesa esige un assegno in bianco. Con pari fondatezza uno potrebbe rivendicare la libertà di non tradire la propria coscienza illuminata dal “Manuale di Epitteto” o dalle opere del Marchese de Sade, se non addirittura dal “Mein Kampf”. Dunque, quello che chiede Ratzinger di per sé non ha senso.

2) Invece un senso precisissimo, ma laterale e opportunamente camuffato dietro la formulazione vuota e altisonante, la frase ce l’ha. Ratzinger in sostanza sta esigendo (e ottenendo, nel silenzio compiacente dei nostri politici: basti vedere l’inchino spezzaschiena di Berlusconi, che si è preventivamente fatto fare dei massaggi tonificanti in Umbria per evitare il colpo della strega) la libertà della Chiesa di contestare (liberissima) e (eventualmente) violare e indurre i fedeli a violare le leggi vigenti e future dello Stato italiano, laddove queste dovessero entrare in collisione con le coscienze illuminate di volta in volta dalle opportune interpretazioni vaticane dei Vangeli. Basti pensare alle leggi vigenti e possibili relative a tutte quelle questioni riconducibili al problema della vita (aborto, ricerca sulle staminali, testamento biologico, eutanasia, ecc.), per non parlare della scuola e della famiglia, non a caso al primo posto nella lista degli interessi “pastorali” della Chiesa. Là dove ci sono bambini e giovani da indottrinare la Chiesa piscia come i cani, per marcare il territorio di caccia.
Ma non c’è solo questo. La Chiesa è sempre riuscita a fare passare il messaggio che quel che il Vangelo (ovvero lei stessa) detta alla coscienza sia in qualche modo eticamente superiore a qualsiasi altra cosa, compreso il senso civico e il rispetto di tutte le leggi umane. Per esempio, alcuni preti hanno frequentato e frequentano liberamente noti mafiosi (anche latitanti) in nome di principi desunti dal Vangelo (la pecorella smarrita, il pentimento davanti a Dio e fesserie simili) e nessuno si permette non dico di arrestarli per favoreggiamento ma almeno di additarli al pubblico disprezzo morale e civile, perché la figura del “padre spirituale” continua a godere di un prestigio e di un privilegio a priori che nessuno osa mettere in discussione.

kefos93

@ Dujihlios

Temo sia ancora presto, troveremmo già apparecchiate numerose cataste di legna!!
Ma non è detto…

Bruno Gualerzi

@ Sergio
Solo una cosa. Guarda combinazione io ho fatto la prima vera esperienza del razzismo (scusa, trovagli l’origine e le motivazioni dove e come vuoi, oltre che il nome giusto, ma per me è quella brutta bestia che ti dicevo) proprio in Svizzera nei primi anni ’60 dove ero andato per lavorare, prima in una fabbrica e poi come tuttofare in un ristorante. Ebbene, non tanto su di me che avevo fatto questa scelta più per mettermi alla prova che per vera necessità, quanto sui miei compagni (italiani, ma anche, allora, soprattutto spagnoli e turchi, tutti comunque emigranti non certo per turismo) ho potuto misurare tutto il disprezzo che, pur con le dovute eccezioni, veniva scaricato su di loro. Non fastidio, diffidenza, ma chiara espressione (un pò di psicologia la conosco anch’io) della proiezione sul diverso promosso a capro espiatorie di tutte le più inconfessate frustrazioni. Che evidentemente, almeno allora, condizionavano i comportamenti anche di tanti pur democratici svizzeri
Ecco, e ti garantisco due cose:
si trattava di una barbarie insopportabile, generatrice a sua volta di desideri di rivalsa repressi, ma pronti ad esplodere alla prima occasione favorevole;
questa stessa barbarie l’ho incontrata di nuovo in tanti miei connazionali alle prese con i ‘diversi’ di casa nostra.
A questo punto non mi interessa, per ragioni politiche, affermare che ‘gli italiani sono razzisti’ o, al contrario, ‘gli italiani non sono razzisti’, ‘lo sono sempre stati’, ‘non lo sono mai stati’: in Italia – come in chissà in quanti altri posti – il razzismo (ripeto, dai tu il nome più sociologicamente corretto a questa cosa) c’è e dilaga.

Popinga

@ Sergio e Bruno Gualerzi
“Credo nell’intelligenza universale, con l’eccezione di qualche cantone svizzero” (Woody Allen, in “Provaci ancora, Sam”).

Massi

Il razzismo è speculare al servilismo.
A chi è debole con i forti poi viene naturale e sente quasi come un “diritto” l’esser forte coi deboli. Perciò sessismo, macismo, nonnismo, bullismo e quant’altro sono strettamente imparentati col razzismo da una parte e divinizzazione del potere, arrivismo, desiderio di successo ad ogni costo e quant’altro dall’altra. E questo, ponendoci la giusta attenzione, possiamo vedere che va oltre e ha radici più profonde di ciò che emerge e comunemente chiamiamo razzismo.

Sergio

@ Bruno Gualerzi

Quell’esperienza che hai fatto tu in Svizzera è vera, gli italiani erano davvero malvisti, disprezzati e insultati e quello che scrivi me lo ricordo bene, anche se non l’ho vissuto sulla mia pelle (stavo in collegio, poi all’università, avevo solo amici e conoscenti svizzeri, ero dunque più o meno integrato, non ero “al fronte”, in fabbrica o in un cantiere).
Ora gli italiani sono ben visti e le nuove teste di turco sono i balcanici, i neri e altri gruppi (gli asiatici, i tamil, sono invece più tollerati).

Adesso qualcosa di simile sta avvenendo in Italia. Ma bisogna anche chiedersi: perché la gente reagisce così? A tutto c’è una spiegazione.
Avrai forse già sentito che se la percentuale di stranieri supera una certa percentuale scatta automaticamente la crisi di rigetto: sembra il 7%. Alcuni dicono che questa è una fesseria. Si potrà discutere della percentuale, ma che una forte presenza di stranieri causi disagio è innegabile, indipendentemente dall’etnia. La Toscana è diventata una colonia degli europei del nord (svizzeri, tedeschi e altri che hanno i soldi per comprarsi case e terreni). Affari per chi vende, ma come si sente la gente? Come prevenire il disagio? O come porvi rimedio?

Intanto ragionando e non insultando. Alla fine scrivi:

“A questo punto non mi interessa, per ragioni politiche, affermare che ‘gli italiani sono razzisti’ o, al contrario, ‘gli italiani non sono razzisti’, ‘lo sono sempre stati’, ‘non lo sono mai stati’: in Italia – come in chissà in quanti altri posti – il razzismo (ripeto, dai tu il nome più sociologicamente corretto a questa cosa) c’è e dilaga.”

Più del nome mi sembra conti la cosa: cos’è il cosiddetto razzismo? Perché è così diffuso, anzi dilaga? Ragioniamo, cerchiamo di capire cosa succede e cerchiamo delle soluzioni. Lo sdegno buonista non mi piace. Ciao.

Fra parentesi: io sono – e resto – italiano. Una volta volevo prendere la cittadinanza svizzera, poi non ci ho più pensato e adesso non la voglio nemmeno più. Per quanto integrato non sono svizzero, anche dopo cinquant’anni. Adesso potremmo cominciare a discutere su che cosa significhi essere italiano…

Lorenzo G.

Gli italiani non sono razzisti? Mah…mi sembra che una simile affermazione contrasti un pochetto con tutto quanto ben sappiamo e andiamo ripetendo nei commenti di queste ‘Ultimissime’ ormai da un bel po’, perlomeno da quando partecipo anch’io, sia pure saltuariamente e come “osservatore esterno”.

Ma gli italiani non erano, sostanzialmente, una massa incolta di ignoranti col cervello ammorbato dalla tv? Non si dichiaravano tutti cattolici, l’italiano medio non era cattolico per tradizione, anche se poi fa come gli pare? Non hanno quella cultura machista e cattomofobica che li porta a disprezzare o deridere i gay? Non sono una massa di pecoroni molto poco avvezzi a ragionare con la propria testa? Non c’era cultura scientifica e razionalità zero in questo paese?

E noi atei? E chi fa scelte di vita per qualunque verso diverse dalla massa (come il classico sposarsi e fare figli)? Non siamo ancora guardati con sospetto (io personalmente no, ma da quando sono qui ho letto più di una testimonianza in questo senso)? Non c’é una sostanziale “scarsa simpatia” – chiamiamola così – per le minoranze qui in Italia? Tutto questo e tanto altro che non riporto……Non é forse così? Questo non é forse razzismo?

Dimenticavo: e le frasi della gente come si parla di questi “diversi” a vario titolo e soprattutto degli stranieri? Non ci vuole mica tanto, basta prendere il primo che capita e mettercisi a parlare di determinati argomenti, extracomunitari primo fra tutti.
Ho letto i commenti sui problemi attuali con gli stranieri in Italia e sull’eccessiva elasticità che si attribuisce talvolta al termine razzismo e c’é sicuramente del vero, senza dubbio, sicuramente fra la sinistra estremista, tanto per fare un esempio, e anch’io concordo sulle conseguenze di una immigrazione incontrollata e senza alcuna logica. E su questi argomenti non vado oltre perchè sarebbe una discussione troppo lunga.

Ciò non toglie che discriminazioni di qualunque genere (intese proprio come razzismo, non come “scelta”) esistano, come dicevo poc’anzi: ora, alla luce di tutto quanto sappiamo e diciamo sempre di cui sopra, come si concilia questa realtà col fatto che gli italiani non sarebbero nel modo più assoluto razzisti? A me pare che una simile affermazione ci faccia a pugni, anzi, a coltellate!
Mi sembra un po’ un rinnegare tutto o gran parte di quello che qui é sempre stato detto, più o meno. Sarebbe un po’ come dire, che so, che “la televisione italiana é fra le migliori del mondo e non c’é alcun bisogno di cambiarla”: ecco, se uno qui – ovviamente non catto-troll, ma ateo e magari membro Uaar – se ne uscisse con una frase di questo genere, non vi verrebbe da rimanere un pochettino sconcertati? Spero di non aver fatto un esempio stupido o improprio, era solo per cercare di rendere l’idea.

giuseppe

giuseppe sbattezzato scrive:

5 Ottobre 2008 alle 11:56
purtroppo 17 secoli di potere “spirituale” lasciano il segno.

Ma come ? Non siete voi a dire che l’Europa non ha radici cristiane ? Eppure 17 secoli non sono pochini.

Beppe66

Nessuno ha fatto caso che il papa ha anche rivendicato il Quirinale… ha detto chiaramente che era il suo e i papi sono stati strappati da quelle mura…. A quando il dono del palazzo al vaticano ?

giuseppe

saibaba scrive:

5 Ottobre 2008 alle 08:33
la chiesa inoltre*afferma-b2per8-* non si propone mire di potere,ne privilegi o* aspirapolveri *o posizioni di vantaggio economico e sociale, forse non era informato che esiste il conkordato, 8/mille,ecc….visto che non vive sulla terra…………

Certe cose dette da uno che si fa chiamare saibaba mi fanno sbellicare dalle risate !!!

Popinga

Giuseppe, scrivi, come tutti in Europa, con un alfabeto latino, denomini i giorni della settimana con il pantheon greco-latino, percorri strade disegnate dai romani, la base della tua filosofia, qualunque essa sia, è greca, quella del diritto è romana, e mi vieni a parlare di radici cristiane? Senza la cultura greco-latina, pagana, non esisterebbe neanche il tuo cristianesimo così come oggi lo conosci. Il Credo che reciti fu imposto ai vescovi del Concilio di Nicea da un imperatore romano di cultura greca, che coniava monete con il Sol Invictus. La tua affermazione sull’esistenza storica di Gesù non è falsificabile, nel senso che non può essere sottoposta al vaglio della scienza per mancanza di riscontri oggettivi. O un libro è una prova? Allora credo all’esistenza storica di Ulisse e anche di Edmond Dantés.

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