Pavullo (MO): preside rifiuta benedizione a scuola

Carlo Prandini, preside dell’Istituto Ipsia Marconi di Pavullo (MO), ha negato a don Paolo Soliani, parroco del paese, il permesso di benedire alcuni nuovi locali della scuola per difenderne il carattere laico, durante l’inaugurazione in presenza delle autorità e dei cittadini del luogo. Le istituzioni locali interpellate ostentano “imbarazzo” e fastidio per il gesto di un preside arrivato da pochi mesi e considerato di fatto un guastafeste. Emblematico ciò che racconta proprio l’assessore comunale Stefania Cargioli: “Per tutta la settimana abbiamo provato a convincerlo che non era il caso di impedire la benedizione della scuola e che avrebbe fatto meglio a parlarne col provvedditore”, visto che la prassi era consolidata. Infatti il preside, già una settimana prima aveva contestato il fatto che fosse ammessa la benedizione della scuola, ma nessuno aveva accolto le sue posizioni: al momento dell’inaugurazione, ha quindi chiesto al parroco di non benedire la scuola. Il presidente della provincia modenese Emilio Sabattini, dichiarandosi “sorpreso” per la decisione del preside, gli chiede un “gesto distensivo per superare lacerazioni e contribuire a rinsaldare il senso di appartenenza di una comunità”. Provincia e comune, afferma Sabattini, hanno finanziato i lavori della scuola e “hanno ritenuto di invitare il parroco a impartire la benedizione, come del resto era indicato nel biglietto di invito”. Sabattini cerca di trarsi d’impaccio spiegando che il “taglio del nastro non è avvenuto in presenza degli studenti, quindi non ha in alcun modo toccato l’attività didattica”, come se l’oggetto del contendere fosse quello e non il fatto che sia considerata assolutamente normale la benedezione religiosa di edicifi pubblici e laici.

Il pacato ma fermo rifiuto del preside ha suscitato le aspre critiche del centrodestra, tanto che la deputata del Pdl Isabella Bertolini ha promosso un’interrogazione parlamentare. “L’atto intollerante del preside dell’Istituto Marconi di Pavullo, che ha negato la benedizione dei nuovi locali della scuola, è di una gravità assoluta” attacca Bertolini, la quale arriva ad affermare addirittura che in questo caso “la laicità dell’istituzione scolastica non è stata tutelata, bensì calpestata e con essa è stata offesa la maggioranza delle persone che si riconoscono nei valori e nei riti cristiani”. “Non si possono liquidare gesti del genere come malintesi o incidenti, bensì come atti di arroganza, figli di quel relativismo culturale che tanti danni sta facendo nel nostro Paese, come negli altri Paesi occidentali”, continua Bertolini, intimando: “è necessario fare piena luce sull’episodio, chiarendo se il gesto del preside sia frutto di una volontà personale, certamente discutibile, o di ordini imposti dall’alto. E’ necessario che il dirigente scolastico rimedi all’errore, scusandosi per avere offeso il sentimento della maggioranza dei cittadini e garantendo quella benedizione che tutti si aspettavano”.
La Lega promette un’ulteriore interrogazione, con toni ed espressioni simili a quelli della Bertolini. Anche Giovanardi – sottosegretario alla presidenza del Consiglio – afferma: “al di là della cattiva educazione del Preside che ha bloccato il parroco proprio nel momento in cui stava per impartire la benedizione alla presenza di tutte la autorità”, ritorna in questo caso “la fondamentale questione della difesa della nostra identità, della nostra cultura e dei nostri valori essenziali tra cui sicuramente ha un ruolo fondamentale la radice cristiana”.
La sinistra esprime invece solidarietà verso il preside, ritenendo “ingiustificati” gli attacchi verso di lui. In un comunicato congiunto di Rifondazione, Comunisti Italiani, Verdi, Sinistra Democratica e Partito Socialista si denuncia il fatto che il preside sia stato “lasciato solo da tutti coloro che, quali autorevoli membri delle istituzioni pubbliche, avevano il dovere di rappresentare l’intera comunità e garantire quindi che lo svolgimento della cerimonia di inaugurazione avvenisse nel rispetto costituzionale di laicità che la nostra Repubblica ha sancito ormai da molti decenni”. Si spiega inoltre che “tutte le religioni vengono rispettate”, ma “sanno di non poter esigere esclusive fuori dai loro luoghi di culto”: “dobbiamo evitare che le confessioni religiose diventino argomento di scontro tra le persone, dobbiamo evitare che gli spazi pubblici siano ‘giurisdizione’ di una parte, ma anzi, siano veramente la casa di tutti dove ci si incontri con reciproco rispetto e riconoscimento”.

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85 commenti

gigetta

se non erano tutti d’accordo in linea di principio ha ragione il preside ma così è passato dalla parte del torto. si impegn invece a togliere i crocefissi dalle aule quello si che è un segno di laicità

Roberto Grendene

Questi politici clericali sono piu’ papisti del papa.
Pure la Curia Arcivescovile di Bologna dice di evitare atti di culto (e la benedizione lo e’) contro il parere del consiglio dell’istituto scolastico.

http://www.bologna.chiesacattolica.it/irc/insegnamento/irc/atti_culto_scuola.php

In questo caso il dirigente scolstico era contrario, e a quanto si legge il consuglio non aveva deliberato sull’argomento (altrimenti in dirigente non poteva opporsi ad una delibera del consiglio di istituto)
Incredibile, arriveremo a farci difendere dalla Chiesa contro il clericalismo di certi politici.

paniscus

Da notare che i politici locali che si sono schierati dalla parte del prete erano tutti di centrosinistra, eredi lontani della storica emilia rossa… :((((

Lisa

RedGod

Ben fatto! Anche grazie all’ impegno indomito dell’ UAAR abbiamo la possibilità di leggere queste piacevoli notizie……

Andrea B.

“Infatti il preside, già una settimana prima aveva contestato il fatto che fosse ammessa la benedizione della scuola, ma nessuno aveva accolto le sue posizioni”

Quindi, da gentiluomo, pare avesse pure avvertito…e ci hanno “rinsistito”. In bocca al lupo che ne avrà tanto bisogno…

Druso

Massimo appoggio al preside: ha fatto bene!
Ho apprezzato anche la presa di posizione a sinistra. A quanto pare, la batosta elettorale è servita a svegliarli un po’: da qualche tempo sono tornati seri.
Purtroppo, il parlamento è saldamente in mano ai bertolini, casini, binetti e lo hanno dimostrato ancora una volta.

vico

il pd deve decidere se essere un partito laico o confessionale. il preside ha agito correttamente e ha dimostrato di avere la schiena diritta.

@paniscus
la bertolini è della pdl ed è peggio, dal punto di vista della laicità di una binetti al cubo

Kaworu

la radice cristiana per me è come quella della mandragora: velenosa.

Razionalismo

Mi paiono scontate le reazioni scomposte della Bertolini, che ha un vocabolario standard ratzingeriano (dittatura del relativismo).
Anche dalla Lega non giunge nulla di nuovo, quando si parla di riti con acqua santa sono cattolici integralisti, quando il catechismo dice che è un dovere aprire le frontiere e accogliere milioni di immigrati, meglio se infedeli da convertire, i leghisti diventano anticlericali.

c.d.

bilancio della giornata:
milionesimo atto di imposizione del culto in un edificio scolastico pubblico in provincia di modena
milionesima puntata di porta a porta dedicata a padre pio in stile odifreddi contro resto del mondo
milionesimo sproloquio antiliberale del papa riportato a reti unificate da tutti i mass media
milionesimo incremento di ginecologi obiettori

e noi non possiamo fare niente di niente, se non abbandonare la nave che affonda prima che sia troppo tardi:

se si manifesta si viene ignorati dai media se non dipinti come pericolosi estremisti
se si ricorre ai tribunali si incappa in giudici clericali che te la fanno pagare
se dopo decenni di tentativi si riesce a spuntarla in tribunale ti cambiano la legge nel giro di settimane

l’ottima iniziativa del 25 ottobre, per quanto successo possa avere, non fara neanche il solletico al clericofascismo imperante

ammesso che ci si arrivi al 25 ottobre, a questi ritmi potrebbero anche abolire la liberta di religione e ripristinare il sacro romano impero entro 2 settimane:

sul giornalino della parrocchia che mi arriva a casa posso gia trovare le lamentele di alcuni parrocchiani che accusano il consiglio pastorale di scarso proselitismo nei confronti dei non religiosi, considerati degli schiavi da liberare.

lezioni scolastiche sospese in tutta la regione per offrire l’olio a san francesco (?????? non sono ancora riuscito a capire come riescano a fare cose del genere…)

inoltre abbiamo i vescovi che negano a voce alta l’autodeterminazione degli individui, il comune di roma che commemora i caduti papalini del 20 settembre, una borsa che cola a picco, un governo orgogliosamente nazionalista e socialista, i ministri che inneggiano a dio, patria e famiglia, una serie preoccupante di pestaggi nei confronti di supposti extracomunitari. faremo la stessa fine della repubblica di weimar, soltanto un pochino piu lentamente in assenza di incendi a montecitorio. sono seriamente preoccupato.

Simone De Lorenzis

Nel nostro Paese la laicità è guardata con sospetto. Basta segnare un limite all’ingerenze della Chiesa rispetto alle istituzioni LAICHE, che molti fanno il broncio, o urlano al “laicismo”, intelligente invenzione linguistica che manifesta:

1-Ignoranza della storia, ovvero di ciò di cui sono state capaci il potere politico E quello religioso alleati contro l’espressione più piena della libertà: quella di manifestazione del proprio pensiero senza la conseguenza della gogna, della censura, o della pena capitale. Non è un caso che lo Stato Vaticano abbia abolito quest’ultima solo pochi anni orsono, e che sugli altri due ancora si trastulli, sia pure con mezzi più simbolici (e il licenziamento di fior di scienziati e intellettuali dalle Sue propaggini culturali – università, istituti di ricerca, ecc. ecc. – non è certo nemmeno tanto simbolico…).

2-Istinto predatorio non bilanciato da senil saggezza:
lo spirito delle leggi, che in Vaticano devono ancora apprendere, è quello di limitare un potere, affinché non prevarichi l’esercizio di un altro. La libertà che trova un limite nella libertà altrui, è la più grande, geniale e banale allo stesso tempo, invenzione di qualche secolo fa, ma già preconizzata da filosofi e pensatori di ogni latitudine. Perfino qualche profeta religioso deve aver pensato che IO MI PIGLIO TUTTO E TI COMANDO, oltre a essere una faticaccia, mette il sottoposto in una condizione di rovinare la vita a te che lo comandi, per i suoi mugugni di schiavo, e di non poterti GODERE l’altro come PARI, piuttosto che di sottoposto ubbidiente e incline alla lobotomia.

Ma la Chiesa no. Non ammette che ci siano versioni diverse del “suo” catechismo: non c’è una relazione di minoranza, un governo ombra, un’opposizione strutturata e rispettata come tale (forse per la nostra mentalità cattolica, questo avviene anche in Parlamento), il diritto di replica, un best-seller a 4 mani (“Ratz contro Odif – sfida all’OK Corral” non sarebbe male…). La Chiesa Cattolica, aliena agli astuti richiami di antica saggezza, piuttosto che piegarsi si spezza. Aliena a se stessa, ai suoi – si dice – insegnamenti, piuttosto che servire gli uomini, serve i suoi interessi di corporazione economica e politica a sfondo ideologico: l’ultima Unione Sovietica che ci rimane, dopo Cuba: Stato-Religione, Papa-Re, potere ideologico e temporale in una sola incontrastata mano, falsificazione sistematica della storia, elevazione a feticcio dei Santi-dello-Stato(vaticano) per ammansire le folle, ecc. ecc.

Ma l’UBBIDIENZA, oltre a non essere una virtù, è ricettacolo di un veleno che si trasmette tra le generazioni, laddove la RICERCA del proprio modus vivendi attraverso il confronto con gli altri farebbe di ogni essere umano una dea, ovvero un semplice e mortale uomo.

Questo preside ha fatto semplicemente il suo dovere, e – a mio modesto avviso – meno urlerà contro, e si farà tranquillamente i fatti suoi, più le parole della fascistissima Bartolini le moriranno in gola. I nostri mezzi di comunicazione sono diventati un covo di vipere armate solo di ideologia, costitutivamente incapaci di riportare la notizia “on the ground”, e a rapportarle al nostro modo di vivere quotidiano. C’è da scommettere che, qualsiasi cosa dirà, il preside modenese verrà tacciato di ogni male: sarebbe meglio per lui a questo punto agire sicuro delle Leggi e della Costituzione (come se lo fossero, almeno! Ma senza di esse, il Buio) e tacere. Ovvero: fare l’opposto dei grassi cicadidi che ci governeranno oggi, come altri che ci governarono ieri.

Leo55

Mi sembra superfluo commentare l’accaduto.
Massima solidarietà e sostegno al preside: ma non basta.
Episodi come questo sono destinati a moltiplicarsi e il far fronte alle isteriche, scomposte, arroganti e supponenti reazioni della “politica ufficiale”, ormai , come giustamente qualcuno faceva osservare, più clericale della chiesa stessa, il far fronte a questi attacchi, dicevo, richiede una mobilitazione ed un’organizzazione capillare sul territorio.
Invito l’UAAR a stabilire delle linee organizzative che raccordino tutte le realtà territoriali, magari servendosi di questo sito. La logica dei circoli territoriali , così come stabilita dallo statuto, non appare del tutto sufficiente ad offrire un utile supporto organizzativo ed a favorire lo sviluppo del proselitismo: molte volte accade, e lo scrivente ne è testimone, di sentirsi drammaticamente isolati in piccole realtà territoriali…….magari ignorando completamente l’esistenza di iscritti all’UAAR che abitano a pochi chilometri di distanza, con cui si è dialogato o polemizzato su questi blog…..ma della cui identità si è sembre e solo conosciuto il solo Nick Name.

Sergio

Fino ad ora consideravo la Bertolini una semplice deficiente, perfetta serva del suo padrone miliardario, ma dopo aver letto le sue incredibili dichiarazioni qui sopra sono sconvolto: c’è un grado di servilità e abiezione che lascia esterrefatti.

Presto ci sarà la benedizione coatta di tutte le abitazioni della penisola: chi rifiuta sarà denunciato.

Sandra

Una buona notizia dal nord del bigotto nord-est :NON è stata fatta la solita messa di inizio scuola in orario di lezione,sembra che nessuno se ne sia accorto e nessuno se ne è lamentato.

MASSIMA SOLIDARIETA’ E SOSTEGNO AL CORAGGIOSO PRESIDE MARCO PRANDINI!

Anch’io,nel mio piccolo,ho sempre rifiutato la benedizione nelle case dove ho abitato.La prima volta avevo 16 anni ed un laboratorio con mio padre…scandalo nel paesino con tanto di menzione in chiesa.Dalla mia esperienza diretta ho imparato che GLI ATTI DI ARROGANZA sonoi loro,provano in mille modi a convincerti fino all’intimidazione di chissà quale catastrofe su di te e tutti i tuoi familiari,castighi divini e quant’altro.Sbattezzo di massa!

Andrea77

Grande coraggio da parte del preside: santo subito! Eheheh…
E’ un segnale, piccolo solitario segnale che qualcosa si sta muovendo.
Ma…ma…vedete quanti muri si devono abbattere ancora???
Quali reazioni ha suscitato un gesto che in un normale paese laico dovrebbe essere consuetudine!!
Eppure, da noi, è consuetudine la benedizione religiosa.
Paradossalemente la laicità viene identificata nella benedizione del prete, non nel gesto del preside.
Non penso sia solo colpa dei politici.
E’ l’ambiente sociale e culturale italiano che mediamente è imbevuto del millenario equivoco che essere italiani significa essere cattolici.
Le reazioni comuni a questo gesto dimostrano come in realtà non si tratta di un semplice atto religioso, ma di una identificazione ben più profonda. E dimostra quanto ancora ci sia da attendere prima che l’Italia possa pervenire, in alcuni luoghi, ad una laicità compresa e condivisa.
Ricordo che quasi ovunque il prete o l’autorità religiosa è chiamata a benedire l’edificio pubblico. Non ho memoria di edifici non benedetti.
Quindi…olio di gomito e lavorare sodo…

Manlio Padovan

Spero che il bravo Enrico Matacena, di cui ricordo bene il calore dialettico ed argomentativo, non si lasci scappare l’occasione per una dimostrazione di solidarietà al preside. Se ha bisogno del mio appoggio, sono a sua disposizione.

Gab

Bisognerebbe trovare il modo per esprimere la nostra solidarietà direttamente al preside Prandini che ha avuto un coraggio gigantesco, anche se fa impressione pensare che per prendere una decisione come la sua al giorno d’oggi ci voglia coraggio. Forse non è stato diplomatico, ma ha fatto la cosa giusta e adesso purtroppo sarà lasciato in solitudine iin quel piccolo, oscurantista paesino dell’Appennino!

fab

Negli ultimi anni, si è fatto dei presidi i padroni di fatto delle scuole, con poco meno del diritto di vita o di morte su tutti i sottoposti (per fortuna non tutti i presidi ne approfittano).

Quindi si è voluto fare della scuola una proprietà di fatto del preside.

Quindi, se un preside non vuole riti magici nella sua proprietà, i riti magici non si fanno. Punto.

Gab

Sulla Gazzetta di Modena è possibile esprimere il proprio pensiero sulla faccenda. Facciamolo! Bisogna iscriversi, ma secondo me ne vale la pena!

rodolfo argentati

Ennesima conferma che siamo in un regime talebano che calpesta continuamente i principi costituzionali. La Bertolini si dimentica volutamente del principio che in fatto di credi differenti, conta il dissenso non la maggioranza.

Nemo

E’ giusto anche rilevare che il tipo di attacco e di reazione che ha suscitato l’atteggiamento di questo preside è perfettamente settario: in sostanza nessuno può dirgli dove sbaglia, ma lo invitano a non alzare la testa, a uniformarsi al gregge, come gesto distensivo, per quieto vivere. Quindi può anche aver ragione, aver perfettamente ragione, ma siccome offende i sentimenti del beota credente, deve addirittura scusarsi “per avere offeso il sentimento della maggioranza dei cittadini”.

In sostanza, gli strepiti della Bertolini possono anche liquidarsi facilmente. Più drammatico e difficile aggredire l’atteggiamento “civile” di quanti vorrebbero un suicidio culturale e intellettuale, un autoimposizione del silenzio, in nome della convivenza.

Rothko61

Non conosco i retroscena, ma il preside avrebbe potuto dirlo al prete in anticipo ed evitare il “gran rifiuto” nel corso della cerimonia.
Non credo che il sacerdote si sarebbe presentato con i suoi “ferri del mestiere”, se avesse saputo di non dover benedire la scuola.
Ma forse il preside – e lo capisco – ha voluto sollevare il problema e fare un po’ di clamore.
Altrimenti, nessuno oggi ne parlerebbe.

alberto

Si riempiono la bocca con l’identità
Sulla mia carta d’identità c’è solo scritto cittadinanza italiana.
E’ sufficiente quello.
Mai e poi mai vorrei ci fosse scritto anche qualcosa di religioso (e neppure di ateo, d’altronde).

Nemo

leggendo il post mi è parso di capire che il preside aveva espresso con abbondante anticipo la sua posizione…

Gab

Per Rothko61
A scanso di equivoci : il preside li aveva avvisati che non avrebbe consentito la benedizione e lungi da lui l’idea di suscitare tanto clamore. Ma chi si sarebbe aspettata tanta intraprendenza in un oscuro preside di provincia?

Rothko61

@Nemo e Gab

Se il prete era stato avvisato in anticipo, ben gli sta!
Bravo il preside!

Stefano Grassino

@c.d.
Non si fugge, si lotta. Come vedi il preside ha avuto l’appoggio di partiti che fino a ieri si chinavano anch’essi alla ccar, in cerca di voti. Qualcosa stà cambiando e ieri in circoscrizione (vedi ultimissime: mozione al municipio VI di Roma) è passata a larghissima maggioranza la mozione del PD da presentare al sindaco contro l’assessore Cutrufo ed il Gen. Torre. Un membro del PDL ha fatto un bellissimo intervento contro l’ingerenza della ccar ed i privilegi di cui gode, dichiarandosi favorevole alla mozione ma astenendosi per protesta contro un centrosinistra che quando era al governo, si è prodigato in innumerevoli genuflessioni verso la chiesa. Grandi applausi da parte dell’UAAR.

@Leo 55

Se sei d’accordo parlo personalmente con i gestori del sito per avere la tua e-mail e ci teniamo in contatto. Ti và?

Ivo Mezzena

Bravo! Auguri! Per quel poco che conta, il preside ha tutta la mia solidarietà!

Asso di picche

Propongo di inviare al Preside (indirizzo mail? ) lettere di sostegno e solidarietà, per non farlo sentore isolato in questa azione di laicismo che vede contraria, come al solito, la sola destra. Mi chiedo, inoltre, come mai questa destra è sempre pronta a difendere i “valori della cristianità” espressi dal Vaticano? Sarà mica per ottenere i voti del greffe devoto?

Gregorio

Il preside ha agito secondo le proprie idee, secondo “la laicità che la nostra Repubblica ha sancito ormai da molti decenni”…come viene detto… purtroppo io non vedo questa grande laicità dello stato.. Appoggio il preside perchè la Laicità è importante e al contrario di quanto dice il papa, il razionalismo accoglie molte idee..riesce a condividere e discutere apertamente, al contrario di “religioni” autoritarie come la “nostra”. Destra o sinistra non importa. Qui noi dobbiamo lottare per la laicità dello stato!

darik

Leo55 scrive:
7 Ottobre 2008 alle 06:37

Mi sembra superfluo commentare l’accaduto.
Massima solidarietà e sostegno al preside: ma non basta.
Episodi come questo sono destinati a moltiplicarsi e il far fronte alle isteriche, scomposte,
……….cut

hai perfettamente ragione! per questo io cerco di tirare avanti (non è facile, l’indifferenza è
tanta) un gruppo laico locale nella valdisieve (fi).
per facilitare incontri o contatti sarebbe opportuno ke ognuno indicasse almeno la zona di
residenza per consentire un contatto via email; ovviamente se lo si desidera.

darik

ormai , come giustamente qualcuno

Gregorio

Asso di picche io ci sto. Scriviamo una mail al preside. Ha la piena mia solidarietà!

Gab

Nota Bene: gran parte degli esponenti delle istituzioni che si sono espressi negativamente sono del PD

Gab

Nota Bene: gran parte degli esponenti delle istituzioni locali che si sono espressi negativamente sono del PD

darik

x asso di picche

mi pareva di aver fatto un invito simile al tuo (forse da altra parte?)
comunque ciò mi pare il minimo ke si possa fare.
lasciarlo solo in una situazione difficile sare mero menefreghismo.

darik

Alessandro Bruzzone

Ormai è evidente che il PD è un partito confessionale.

Relativamente ai commenti delle “istituzioni” presentati: laicità significa libertà di espressione per tutti, poste sullo stesso piano maggioranza e minoranze. Ora, al di là del fatto che questa netta maggioranza cattolica è tutta da vedere, visto che mi pare che la crisi della credenza religiosa in Italia sia un dato, resta il fatto che la supposta “maggioranza” non può imporre i suoi segni “sacrali” ovunque, tantomeno nei luoghi pubblici.
Quindi i vari Cargioli, Sabattini, Bertolini, Giovanardi e pecorume vario dicano meno scemenze e imparino piuttosto a fare il loro mestiere, tutelando tutti, non solo la parte che gli interessa arruffianarsi. E BASTA con questa sciocchezza delle “radici”: non sono una pianta, sono un essere umano con una testa e le mie idee me le faccio io, non me le impongono un manipolo di politucoli corrotti e faziosi.

Alessandro Bruzzone

Ah, dimenticavo: massima solidarietà al preside.

Maurizio

Carlo Prandini, rarissimo e prezioso esempio di coerenza e professionalità.
Tutti in Italia, hanno da imparare da persone come lui.

Colapesce

Purtroppo l’onorevole Giovanardi ha contro la matematica e la statistica. La prima perché ogni volta che apre bocca c’è la matematica certezza che sta per dire uno sproposito, la seconda perché le serie storiche ci mostrano che egli non ha mai detto una cosa giusta. Quella che lui ha interpretato come “…cattiva educazione del Preside…”, è in realtà la durezza del comprendonio di persone a cui non è bastata una settimana per capire che la risposta è “no”.

Chinsky

Grazie, signor Prandini.
Grazie per il coraggio, la coerenza, la fermezza, la ferma difesa di valori che molti non sanno piu’ nemmeno riconoscere.

Fabio Rossi

Ho aggiunto il mio commento(peccato solo 1000 caratteri), mi chiedo se lo pubblicheranno visto quanto è manifestamente di parte la gazzetta di Modena.
In ogni caso lo aggiungo qui sotto…tanto per non perderlo.

Fabio Rossi

Credo che chi fa giornalismo abbia il dovere di fare un’informazione completa, qui invece leggo solo dell’intervista al prete(passato poi come vittima ed eroe per il solo fatto che non ha potuto stendere il braccio del vaticano su un’istituzione pubblica), E l’opinione del preside? di quella non si parla? e del fatto che non è stato modificato il programma del giorno andando contro la decisione del diretto responsabile di istituto nonostante avesse preavvisato da una settimana che non poteva essere fatta la benedizione? La Bertolini dovrebbe invece chiarirsi le idee riguardo a laicità e cottolicizzazione, a Giovanardi invece chiederei a chi si riferisce quando parla di “nostra” identità in quanto credo si stia dimenticando la percentuale considerevole di Italiani non credenti.
Inoltre, non vi è stato divieto verso il prete di presiedere alla cerimonia ma solo di impartire/imporre la benedizione. Cercate di non stravolgere ulteriormente la realtà. Pieno appoggio al Preside!

stefano

è un atto di indubbio coraggio, in un italia dove ormai la necrolatria (visto Bruno il Vespone ieri sera su rai1???) la superstizione e il dogmatismo la fanno da padroni.

Alessandro Bruzzone

Bisognerebbe che le forze laiche, in casi come questi, organizzassero raccolte firme di sostegno a chi viene ingiustamente criminalizzato.

MetaLocX

“visto che la prassi era consolidata”
Bè, gran bella scusa.

Cavolo. Quell’uomo è stato quasi sottoposto ad un linciaggio per non aver acconsentito ad una pratica superstiziosa in locali pubblici.
Ha fatto benissimo: la scuola non può da un lato insegnare cultura ed a ragionare, mentre dall’altro insegna la superstizione.

“(…)bensì calpestata e con essa è stata offesa la maggioranza delle persone che si riconoscono nei valori e nei riti cristiani”
Assolutamente vergognoso. Ogni rara volta che non viene permesso agli integralisti cristiani di esercitare la loro prepotenza sul prossimo, tirano fuori assurdità del genere. Parlano di essere stati offesi, di essere stai imbavagliati, ecc.
Insomma: Devi subire e basta.
Cmq, notate anche il valore populista della frase, offesa la MAGGIORANZA delle persone. In India molti induisti si ritengono offesi dalle pratiche di conversione dei cristiani, ma scommetto che in tal caso la giustificazione populista non vale.

Toptone

La Bertolini è proprio una da lasciar lievitare nei propri deliri.

Giovanardi vada a leccare lucide le pantofole griffate del papa, quando ha tempo, tra una smarronata e l’altra.

Che Paese di cialtroni.

fresc ateo

GIUSTO HA RAGIONE LO FA’ ANCHE PER SALVAGUARDARE L’INFORTUNI DEGLI ALLUNNI ;
E SE GLI SCHIZZANO COL L’ASPERSORIO UN OCCHIO??? LUI MAGARI E’ INDEMONIATO ???VOI VEDERE CHE RESTEREBBE CIECO .HAAAAAAAA HAAAAAA
BRAVO GRANDE ITALIA E SCUOLA LIBERA DAI FATTUCCHIERI

cartman666

noto con estrema vergogna che il pd e’ diventato sempre piu’ succube della chiesa, che vergogna Uolter!

Andrea

Premesso che poco importa che il pretucolo fosse o meno stato dal preside avvisato (in ogno modo lo era), in quanto lo stato italiano è laico, e quindi lo stato italiano per legge deve essere al di sopra delle parti nei confronti delle migliaia di religioni che imperversano in questo mondo, semmai era il prete a chiedere autorizzazione al preside per la benedizione.

In ogni modo, vorrei farvi notare l’importanza di fondo di questo fatto, che si somma agli altri tantissimi che si verificano sempre più spesso: il meccanismo è in moto. Al di là del risultato che nella fattispecie si otterrà, ormai sempre più spesso l’arroganza e presunzione della chiesa viene apertamente messa in discussione. Questo è davvero quello che conta. Gli italiani cominciano a dimostrare apertamente che sono stanchi di questo cattolicume. Diamo tempo al tempo, e la chiesa cattolica si rimpicciolirà alla stessa stregua delle altre religioni presenti in Italia, certo, forse non basterà questo secolo, ma l’intelligenza, l’istruzione, la civiltà, vinceranno sicuramente contro quel castello di menzogne che è la chiesa cattolica.

Ciao a tutti

emiddio

stessi ragionamenti fatti dai miei prof quando tolsi il crocifisso in classe…

poi da “maleducato” passai a “irrecuperabile” quando il giorno seguente appesi al muro tutti i simboli religiosi (buddismo islamismo cristianesimo induismo ecc)

LA FEDE RENDE CECHI…anke le persone piu intelligenti nn si rendono conto delle ca**ate che sparano in questi casi!

paniscus

“Non conosco i retroscena, ma il preside avrebbe potuto dirlo al prete in anticipo ed evitare il “gran rifiuto” nel corso della cerimonia.
Non credo che il sacerdote si sarebbe presentato con i suoi “ferri del mestiere”, se avesse saputo di non dover benedire la scuola.”

A quanto ho capito leggendo vari altri approfondimenti, la cosa era stata GIA’ proposta al preside tempo prima e discussa in consiglio di istituto, e la risposta era stata GIA’ negativa da un pezzo. Non credo che si sia tentato di impedire l’invito al sacerdote, ma di sicuro la scuola si era espressa chiaramente contro gli atti specifici di benedizione: il parroco poteva benissimo presenziare, esattamente come l’assessore o altri notabili del luogo, ma NON svolgere atti rituali.

Quindi questi qui hanno deliberatamente ignorato le repliche della scuola, hanno ugualmente fatto stampare i volantini in cui si parlava di benedizione, e hanno ugualmente detto al prete di prepararsi a benedire l’edificio, che era stato invitato per quello.

In pratica, si sono presentati lì con atteggiamento diverso da quello accordato prima, contando sul fatto di provarci comunque, e sperando di mettere il preside di fronte al fatto compiuto, dando per scontato che non avrebbe avuto il coraggio di fare una scenata imrpevista e che avrebbe acconsentito per quieto vivere.

Invece è andata diversamente.

Lisa

Leo55

@Stefano Grassino

Torno solo ora dal lavoro e mi spiace di non aver potuto vedere prima il tuo messaggio.

Certo che sono daccordo a sentirci via E-mail e non ho difficoltà a fare conoscere il mio indirizzo di posta , per cui autorizzo i gestori del sito a comunicarlo a Stefano Grassino.

Il mio auspicio, però, era rivolto ai referenti ed ai dirigenti dell’UAAR, affinchè ideassero modi e strategie per fare conoscere tra loro gli iscritti che abitano in zone vicine o addirittura nello stesso comune o paese. Spesso accade di abitare nello stesso stabile, con persone che la pensano come noi, ovvero che sono iscritte all’UAAR, ma di ignorarne completamente l’esistenza. Auspichere una crescita esponenziale di questa associazione, fino ad arrivare ad essere presente in ogni paese, anche più piccolo e remoto, per fare sentire la propria voce e per non lasciare soli tutti quelli che aspirano ad una vera laicità dello Stato.

Manlio Padovan

Ho spedito al preside 3 mail di appoggio e alla Bertolini una di disprezzo.

bruno dei

Cavolo, ho visto il sondaggio sul Resto del Carlino…
Siamo maggioranza!
Votiamo!

Giovanna

Roberto Grendene scrive:
“Incredibile, arriveremo a farci difendere dalla Chiesa contro il clericalismo di certi politici.”

Sembra incredibile, ma è proprio così! La maggior parte del katto-politici di questi tempi, per non parlare dei cosiddetti katto-intellettuali (stile Rosa Alberoni o Magdi Allam, tanto per citare solo un paio di esempi freschi freschi per le Ultimissime UAAR), ormai non perdono alcuna occasione per esercitare il ruolo di “gendarmi” della fede e delle sante tradizioni, tanto da far apparire talvolta anche uno come b4x4 quasi più bonario e moderno di loro. Ovviamente è tutto un tranello: alla CCAR fa solo comodo che ci sia qualcuno che faccia il lavoro sporco al suo posto.
A me questo ricorda parecchio il ruolo che hanno sempre avuto (e tuttora hanno, almeno nella realtà in cui risiedo) i classici bacchettoni di parrocchia, spesso persone piuttosto meschine e arcigne che sublimano le loro frustrazioni in vari ruoli: dal catechista alla perpetua (o aspirante tale), dal sacrista al barista da oratorio. Una serie di personaggi sempre attivi nel cercare di farsi le scarpe tra loro e di primeggiare agli occhi del “don” ma comunque compatti nel difendere i sacri valori contro le “pericolose” novità rappresentate da chi non si conforma con le leggi parrocchiali. I preti più furbi riescono a trarre notevoli vantaggi da questo vivace pullulare di servi bacchettoni e intriganti, altri invece restano travolti da tanto zelo e se la svignano appena possono.

Fabio Rossi

Anche sulla Gazzetta di Modena ci stiamo facendo sentire! bene così!

Per quanto riguarda la possibilità di contattarsi e conoscersi credo che il forum potrebbe servire al caso, se è attivo. Io sto cercando adesso di registrarmi.

Lamb of God

Se proprio volete benedire un luogo pubblico la prossima volta assicuratevi di coinvolgere anche un Rabbino, un Imam, un Druido, un Gran Cerimoniere, un Bramino, un Auror di Scientology e così via; cribbio, non vorrete privilegiare la sola Chiesa Cattolica ed il suo Dio? Mi pare ben misera cosa! Perchè non chiamare anche qualche pastore cristiano? Perchè non un Valdese, un Metodista, un Luterano, un Battista, un Avventista o un Anglicano? Poi, perchè escludere satanisti, scintoisti e animisti? Mi potete rispondere oppure volete fare infuriare gli dei? Ah, comunque io faccio il tifo per Zeus e non mi sento rappresentato.

loredana

vergogna vergogna vergogna se mia figlia frequentasse questa scuola la toglierei immediatamente consiglio a tutti di farlo

sand

@ Manlio
per favore potresti darmi la email della bartolini
grazie

Giovanna

Isabella Bertolini è chiaramente un’altra aspirante perpetua di b4x4.

Ema

@Roberto Grendene

Il consiglio di istituto non ha tale potere in quanto l’azionedi benedizione di un edificio pubblico va contro la costituzione. Quindi anche se tutti i mebmri del consiglio (eccetto il Dirigente Scolastico) avessere tentato da far approvare la cosa in sede di cosniglio, il Dirigente avrebbe avuto il potere di negarla!

E’ il dirigente scolastico che deve difendere la legalità dell’istituzione!

terzog

W la laicità a 360° e la “par condicio”, quindi via i crocefissi, le benedizioni ma anche tutti gli altri simboli, a partire dalla bandiera italiana, da quella europea fino alla foto del presidente della repubblica: siccome non tutti sono cittadini italiani e non tutti si riconoscono in questi simboli (religiosi e non), come ho già detto in altre occasoni, VIA TUTTI I SIMBOLI, BANDIERE, FOTO, FRASI, ECC. ECC. …..SOLO QUESTA E’ VERA LAICITA’ E RISPETTO.
Ognuno a casa sua attacca e adora ciò che vuole, ma in ambienti pubblici solo muri nudi o materiali didattici.

Finchè non applicheremo una laicità vera , profonda e a 360° OVVIAMENTE I POLITICI AVRANNO SCUSE PER GIUSTIFICARE ATTI COME QUESTO.

pierluigi

finalmente!!!!!!!!!!!speriamo solo che sia il primo di una serie di atti volti a eliminare la religione almeno dalle istituzioni pubbliche e si riesca una volta per tutte ad eliminare i crocifissi nelle aule, o le preghiere del mattino, e infine l’ORA DI RELIGIONE! w il preside di pavullo!

pastafarian

@ lamb of god
e un Pastafariano no? sei settario e in questo caso non mi sento rappresentato neanch’io 🙂

RedGod

Onore a Carlo Prandini! I vescovi benedicano le loro verginelle cattoliche!

terzog

@Lamb of god

i tuoi perchè hanno una risposta che tutti conosciamo: finchè esisteranno simboli e credi vi saranno persone che in essi credono, e più sono più fanno maggioranza e tradizione .
E’ assodato che in Italia la tradizione sia cattolica, mentre in altri paesi è di altro tipo.
In uno stato di diritto fuziona che si rispetta la maggioranza e la tradizione.
Insomma, per farla breve, la soluzione è una sola: ELIMINARE TUTTI….DICO TUTTI, I SIMBOLI, SIA RELIGIOSI CHE CIVILI, E COSì FINALMENTE APPLICARE IN PIENO E FINO IN FONDO IL PRINCIPIO PER CUI TUTTE LE PERSONE VEDANO RISPETTATA LA PROPRIA SENSIBILITA’, RELEGANDO FEDE E CREDENZE AL PRIVATO DI CASA PROPRIA.

Se anche in questo blog tale opzione non viene considerata, approvata e applicata, cosa pensate che possa accadere…..DUE PESI E DUE MISURE, quindi la chiesa ricatterà sempre lo stato. Ed è ovvio: diritti e doveri devono valere per tutto e per tutti, altrimenti a parole si dicono certe cose, e a fatti se ne fanno altri.

Se non si cambia in questo senso (laicità totale e integrale), non vedremo mai esaudire i ns principi.

Eugenio

Bertolini…Giovanardi…ma che cavolo dite ????
A me risulta che l’ Italia sia uno stato laico…una repubblica fondata sul lavoro…non su una religione…

“questione della difesa della nostra identità, della nostra cultura e dei nostri valori essenziali tra cui sicuramente ha un ruolo fondamentale la radice cristiana”.

la difesa della nostra identità cristiana ? ma a che titolo vi arrogate il diritto di parlare a nomi di tutti ? radici cristiane ? io sono ateo e non ho nessuna radice cristiana…e come me credo tanti altri…

OCCHIO….QUI C’ E’ PUZZA DI FASCISMO….

Aldo

E adesso come si fa? Se quei locali non sono benedetti non funzioneranno a dovere. Bisogna provvedere immediatamente! Ma siamo sicuri che tutte le aule di tutte le scuole siano state benedette almeno una volta? Qui è in gioco il futuro di milioni di persone!!

Barbara

@Bruno dei

Alla faccia dei politici che si ostinano ad affermare che gli italiani son cattolici!il fatto è che son VIGLIACCHI per convenienza e di facciata lo sono certammente poi in cuor suo ognuno si regola come meglio crede.
Mi fa ridere B16 che rispolvera l’enciclica di 40 anni,dico 40 anni fa! e mette al rogo i contraccettivi.Caro B16 e company ,ma ke ne sapete voi della vita reale o siete su Second Life???!!!!!

Maurizio

@ loredana
se non ti aggrada la scuola pubblica, puoi sempre mandare tua figlia a studiare presso un istituto privato, tipo salesiani e simili che magari dicono anche la messa ogni settimana, l’istruzione di tua figlia ne avrà sicuramente un’immenso vantaggio.

Simone De Lorenzis

Ragazzi quanti commenti STOP

Va bene mi presento STOP ateo senza vergogna STOP
Gli steccati devono cadere STOP

Nome STOP Cognome STOP
Outing STOP

Bologna STOP

Si accettano donazioni in parole STOP

enrico mini

io, mio malgrado, ho studiato anche dai salesiani. La messa era quotidiana (non settimanale) e alla sera c’era il rosario (quotidiano)! Poi c’erano gli esercizi spirituali e varie amenità. Sono dei veri benefattori. Sai quanti atei e anticlericali hanno generato?

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