Nella cittadina lappone di Rovaniemi (Finlandia), il quotidiano locale “Lapin Kansa” ha licenziato la propria direttrice Johanna Korhosen perché gay. Subito sono montate le proteste dei giornalisti e la questione è arrivata alle istituzioni politiche: persino la presidentessa della Repubblica ed ex esponente del comitato per l’uguaglianza sessuale, Tarja Halonen, si dice “attonita” per il licenziamento.
Korhosen doveva sostituire il direttore precedente che era in procinto di andare in pensione, ma è stata subito licenziata perché giudicata “non sincera” durante il colloquio di assunzione. Infatti non avrebbe detto prima di essere lesbica e di convivere con una donna. Il nuovo direttore, Heikki Toumi-Nikula, ha detto a radio Yle: “sarebbe una cosa davvero particolare se una lesbica dichiarata dirigesse il nostro Lapin: il direttore rappresenta tutta l’azienda e tutta la regione, non solo il giornale… E poi, se una persona è omosessuale, tutto ciò che scrive può essere visto nella cornice della sua vita personale. Se fossi un editore, ci penserei due volte ad assumerla”. Il nuovo direttore afferma che il “90% dei lettori” sarebbe d’accordo con lui: “in fondo ho detto ben forte quello che molti pensano, anche in disaccordo con la legge”.
Secondo un’altra versione, alla donna durante il colloquio di assunzione sarebbe stato chiesto se tra i suoi familiari vi fosse qualcuno impegnato in politica e lei avrebbe risposto di no. La sua convivente è invece consigliere di municipio: sarebbe stato questo il motivo del licenziamento.
In Parlamento è previsto un question time sulla faccenda, dati i risvolti in tema di diritti; alcuni ministri hanno chiarito che un licenziamento in base all’orientamento sessuale non è giustifibile.
Finlandia: licenziata dal giornale perché gay
30 commenti
Commenti chiusi.
Quando si leggono certe notizie ci si sente, come italiani, meno soli. Poi si indaga un po’ più a fondo e si scopre che alcuni ministri hanno definito il licenziamento “ingiustificabile”, e che la presidentessa della Repubblica si dice “attonita”. Cose impensabili in Italia, ove regnano il silenzio, la connivenza e la complicità.
ECCO UN’ALTRA NOTIZIA CHE, SECONDO ME, NON HA NIENTE A CHE VEDERE CON QUESTO BLOG.
LA SESSUOFOBIA E ANCOR PIU’ L’OMOFOBIA DELLE RELIGIONI E’ NOTA, MA IL CASO FINLANDESE NON HA ALCUN RISVOLTO RELIGIOSO: E’ DISCRIMINAZIONE SESSUALE E BASTA.
PERCHE’ PARLARNE QUI?
ALLA GIORNALISTA TUTTA LA MIA SOLIDARIETA’.
@Rothko61
se le religioni non buttassero quintali e quintali di m… sopra gli omosessuali oggi queste cose non succederebbero
@Rothko61
Non credo che una notizia come questa sia fuor di luogo qui. In fondo, si tratta di esser razionali e razionalisti. Di agire e reagire nella vita con razionalità. Questo tipo di discriminazioni, vanno necessariamente discusse, combattute e derise e credo che questo blog sia il luogo ideale.
Condivido pienamente con Rothko61. Parlare di omofobia nelle religioni e’ come dire che l’acqua calda e’ calda.
Inoltre, penso ci siano altre notizie piu’ interessanti di questa, tipo che Carlos Santana vuole farsi prete.
Dico sul serio.
@Nemo
Resto della mia opinione. In primo luogo perché le uniche news “intruse” che trovano spazio qui sono quelle a tematica gay, con il rischio di confondere le idee e arrivare alla conclusione che tutti i gay sono atei o che tutti gli atei sono gay.
Io partecipo ad altri blog, anche su siti dedicati alle problematiche omosessuali, dove commento la notizia sulla giornalista finlandese ma dove non mi aspetto di trovare (e infatti non trovo) notizie sul sinodo, sulle discriminazioni religiose, su B16, ecc. ecc.
@Teomondo Scrofalo.
Santana si fa prete?!?!? Che le sue dita non scorrano più sulla chitarra come a un tempo, lo si sapeva. Che abbia sempre sofferto di crisi mistiche, era noto. Che i primi sintomi dell’arteriosclerosi potessero farsi sentire, era da aspettarselo. Probabilmente non fuma più roba buona…
un timore infondato. ho visto un gay a otto e mezzo che raccontava di far parte di un coro parrocchiale. i miracoli esistono c’ è qualche gay cattolico al mondo
Santana ha ringraziato dio per avergli infuso nelle dita l’arte della chitarra (più o meno sono parole rilasciate dal musicista durante l’intervista dove ha dichiarato di ambire alla vita monastica…).
forse è solo gossip per far parlare di se visto che da una ventina d’anni Carlos nn ha molto feeling con lo strumento.
forse è una crisi mistica.
il fatto della giornalista finlandese è uno dei milioni di casi di discriminazione sessuale che accadono nel mondo ogni giorno, dall’italia alla finlandia, dall’arabia saudita agli stati uniti.
@ gigetta
Tu ce l’hai con me… 🙂
Aiutami a capire cosa c’entra questa notizia con l’UAAR.
Se qualche organizzazione gay organizza una manifestazione di solidarietà sarò il primo a partecipare.
Ma che c’entra questo blog?
Se – come dice Nemo – “si tratta di esser razionali e razionalisti”, allora possiamo parlare di arte, di arredamento, di cucina…
Perché no? E’ un errore parlare solo di religione in senso stretto… è lo stesso assunto secondo il quale i teologi si arrogano il diritto di esser i soli a poter parlare sensatamente di etica. Esiste una visione agnostica, atea, razionalista della vita… A volte succedono eventi eclatanti che cozzano brutalmente contro questa visione.
Credo che sia giusto discuterne qui. Secondo me, ovvio 😉
@Rothko61
Anche se non in senso stretto, ma questa notizia, per altro gravissima, a mio modo di vedere ci azzecca eccome su questo sito. Secondo te, chi è che ha creato questa idea, condivisa purtroppo da parecchi, che l’omosessuale sia diverso? La discriminazione che concerne i gusti sessuali nasce dalle religioni, quella cristiana prima di tutte, lo stesso dio dei cristiani ordina addirittura di mettere a morte gli omosessuali. Secondo te in virtù di cosa quel direttore ha pensato che un omosessuale non possa dirigere un quotidiano? Ovviamente in virtù della propria religione. Le religioni sono l’unico pensiero che spinge contro l’omosessualità.
Ciao a tutti
@Andrea
In Finlandia??? Non credo proprio.
In Finlandia i cattolici sono lo 0,1% (beati loro).
L’83 % sono luterani e la chiesa luterana non dovrebbe avere preconcetti sui gay, tant’è vero che la chiesa luterana di Norvegia ha perfino deciso a maggioranza di autorizzare l’ordinazione di omosessuali.
@Rothko61
non ce l’ho con te sto solo cercando di farti vedere oltre la notizia. tutto l’odio che c’ è per i gay da cosa ha origine?? fin da bambini si insegna che i gay sono contro natura che la famiglia è una ecc ecc io ho avuto la fortuna molto grande di avere un altra impostazione ma in generale la realtà dei fatti è quella la chiesa predica l’amore come tutte le religioni ma di fatto fomenta l’odio e lo fa sotto sotto senza che nessuno o quasi se ne accorga anche molte chiese protestanti ragionano così. se ai piccoli si insegnasse che i gay sono persone che si vogliono bene come tutti che fanno parte come gli eterosessuali della natura e che fondano vere e proprie famiglie non ci sarebbe tanta discriminazione nemmeno sul posto di lavoro.
Pienamente d’accordo con Rothko61.
In Finlandia poi sono i cristiani sono quattro gatti.
Pienamente d’accordo con Rothko61.
PS: però i finlandesi sono per l’83% luterani solo sulle carte, la vera percentuale di credenti cristiani sarà sotto il 10%.
@gigetta
Sono d’accordo su tutto con te. Però continuo a credere che questo non fosse il blog più indicato.
Ora non intervengo più perché non era mia intenzione monopolizzare la discussione e, men che meno, far pensare che io ce l’abbia con i gay…
Ciao
Solo un commentino a margine:
l’interessata si chiama Korhonen e, se fosse stata buttata fuori perchè cattolica (in un Paese a maggioranza luterana), ne avrebbe parlato perfino il giornale parrocchiale di Pompu.
Cmq, c’è già una sollevazione generale e l’editore finirà davanti al giudice che, vista la legge, gli farà il cucù a spicchi.
@ Rothko61
La polemica che sollevi non è peregrina. Nell’UAAR convivono molte “anime” (eheh), al di là della distinzione tra i vari tipi di ateismo e agnosticismo e razionalismo “non credente”, esiste anche una distinzione netta tra chi vorrebbe concentrarsi sulla “questione clericale” e chi, invece, interpreta il proprio essere non credente in senso più ampio.
Io mi colloco in questo secondo gruppo, mi considero agnostico e penso che la critica delle religioni e relative istituzioni sia solo un aspetto della questione. Cerco, nel mio piccolo, di sviluppare una visione del mondo razionale, dove i problemi legati a TUTTE le credenze infondate (quindi non solo religiose) vengano superati. Tra queste le discriminazioni sessuali, che stanno in piedi solo a causa di vecchi pregiudizi che non hanno esattamente una fondazione scientifica, se vai a vedere…
Personalmente, se l’UAAR si riducesse a un manipolo di mangiapreti & stop me ne tirerei fuori.
@ Rothko61
“con il rischio di confondere le idee e arrivare alla conclusione che tutti i gay sono atei o che tutti gli atei sono gay.”
Per favore, non diciamo assurdità.
La discriminazione degli omosessuali è una pratica molto diffusa nei paesi non laici, per motivi culturali (se così vogliamo dire…) e religiosi. insomma, nei paesi arretrati.
In paesi laici queste cose non dovrebbero accadere, quando succedono è segno che una parte ancestrale della nostra società è ancora presente.
Ecco un buon motivo per trattare il tema anche in questo blog.
(più terra terra potrei osservare che il mondo non è fatto a compartimenti stagni, e che ogni punto di vista si allarga necessariamente a questioni solo schematicamente “altre”. Del resto lo sanno bene i preti che pensano di poter decidere su tutto… ma il mio commento precedente è in attesa. Sigh…)
quoto Ulv
ad ogni modo mi pare francamente idiota sostenere che una persona omosessuale non è capace di scindere tra “personale” e “lavorativo”.
Il nuovo direttore, Heikki Toumi-Nikula, ha detto a radio Yle: “… E poi, se una persona è omosessuale, tutto ciò che scrive può essere visto nella cornice della sua vita personale. Se fossi un editore, ci penserei due volte ad assumerla”.
Perchè ovviamente un/una omosessuale ha un solo pensiero fisso…..
dispiace leggere notizie del genere di un paese civile (Rovaniemi non è il paese di babbonatale? forse mi sbaglio…)
@Rothko61
Nei paesi protestanti (come in quelli ortodossi) le chiese sono ‘nazionali’, cioè indipendenti l’una dall’altra. Per quanto riguarda la Finlandia, dopo esserci stato per un breve soggiorno (Tampere e Helsinki) posso dire di aver trovato (o almeno di averne avuto la sensazione) soprattutto a Tampere, un paese chiuso e diffidente verso gli stranieri, dove la chiesa luterana ha una forte influenza negativa sulla mentalità delle persone.
rothko61
la notizia c’entra eccome
il motivo e’ la discriminazione.
Non ci si batte per vedere riconosciuti i principi di autodeterminazione del proprio modo di essere, delle proprie convinzioni?
O (egoisticamente parlando ), solo per quelle proprie?
C’è una terza ipotesi sul fatto.
Potrebbe essere che il licenziamento sia dovuto a Babbo Natale, che, nella sua candida casina di Rovaniemi stava tranquillamente riposando in attesa del prossimo natale quando un brutto sogno l’ha risvegliato. In quel frangente scopriva, il poveretto, che la giornalista in questione stava amoreggiando con la sua renna preferita e, al grido di: “Pussa via, brutta lesbica!” la denunciava per atti osceni in luogo pubblico. Di qui l’inevitabile licenziamento della incauta giornalista…
Ma mo’ pure ‘sti finlandesi hanno da fa’ le stronzate? Non c’è più religione!!!
@Edoardo
Grazie per l’informazione. Io non sono mai stato in Finlandia ma avevo letto di un atteggiamento della chiesa luterana nei confronti dell’omosessualità assai più conciliante.
@Alfredo
Non ho mai detto che non ci si debba battere “per vedere riconosciuti i principi di autodeterminazione del proprio modo di essere”.
Ma perché qui, sul sito dell’UAAR? Perché allora non parlare della discriminazione razziale? Perché non parlare di molti altri temi?
La risposta è semplice: perché qui i temi devono essere attinenti all’ateismo, alla laicità dello Stato, ecc. ecc.
Tutto il resto, anche se interessantissimo, troverà ampio spazio in altri blog.
Scusami, ma resto della mia idea.
Ho letto ora l’altra news, quella che riporta le faneticazioni di Radio Maria, secondo cui “liberalizzare l’omosessualità diffonde l’AIDS”.
E’ evidente che questa news ha rilevanza per questo blog, in ragione della fonte da cui proviene.
Quindi, nulla questio.
Ma se l’avesse detto il Mago Zurlì, avrei riproposto le mie perplessità.
Stop. So che vi ho rotto le palle per una questione di lana caprina. Scusate. 😉
Nessuna discriminazione per i GLBT…eguali diritti, accesso al matrimonio omosessuale e all’ adozione. In italia le persone Laiche e rispettose vogliono ciò, io da Cristiano Liberale voglio ciò.
La cosa strana è che abbiano licenziato solo lei. Avrebbero dovuto licenziare, anzi autolicenziarsi tutti, o quasi 🙂 Il mondo è pieno di omosessuali, bisessuali, ecc. E chi non se n’è ancora accorto o finge di non accorgersene fa la figura del fesso.