Sinodo: attriti con rabbino e protestanti

 

Il rabbino di Haifa, Shear Cohen, il primo non cristiano invitato ufficialmente in un Sinodo, che era stato presentato come simbolo dell’apertura cattolica al mondo ebraico e che aveva dovuto egli stesso subire le critiche degli ultraortodossi, fa sentire la propria voce generando imbarazzi tra i vescovi. Per prima cosa, Cohen ha criticato aspramente il presidente iraniano Ahmadinejad durante un discorso sull’interpretazione del testo biblico. Inoltre, nel successivo incontro con i giornalisti, ha contestato la possibile beatificazione di Pio XII: “Siamo contrari alla beatificazione di Pio XII, non possiamo dimenticare i suoi silenzi sull’Olocausto. […] Non va preso come modello né proclamato beato perché non ha levato la sua voce di fronte alla Shoah. Non ha parlato perché aveva paura o per altri motivi suoi”. Il rabbino aggiunge addirittura che non sarebbe venuto se avesse conosciuto l’intenzione del Sinodo di commemorare ufficialmente i 50 anni dalla morte di Pio XII.
Anche i protestanti presenti hanno contestato quelli che chiamano “i paletti del Sant’Uffizio”, quando il cardinale Levada ha condannato le “intepretazioni soggettive della Bibbia” e ha definito il magistero “interprete autentico della parola di Dio”. Il presidente degli evangelici Domenico Maselli ha dichiarato: “sull’interpretazione della Bibbia, non ci faremo imporre nulla da nessuno. Sarebbe un passo indietro molto grave nel dialogo tra cristiani”. Proprio sull’interpretazione della Bibbia la Chiesa ha intenzione di dare delle direttive più precise: il cardinale Ouellet parla dell’opportunità di “un’enciclica” in merito, perché sono tante le “errate interpretazioni della Bibbia”, anche a causa di “confusione propagata da fenomeni mediatici come il Codice Da Vinci” e del “clima di tensione, spesso malsano” coi teologi, sempre meno in linea rispetto al magistero.
Il Sinodo però cerca una nuova strategia: l’alleanza con l’islam per la “difesa della sacralità della vita”, per “affermare l’importanza sociale della religione” e soprattutto contro “secolarismo” e “liberalismo”, come dice esplicitamente lo stesso Ouellet.

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30 commenti

Guidus

Due domandine.

1. I numerosi passaggi della bibbia in cui dio ordina di sterminare tutti, donne bambini e animali (!) compresi, come vanno interpretati per conciliarli con l’idea di un dio buono?

2. Se si riesce a dare una risposta, come si può evitare che essa non sia espressione di (scusate il termine) relativismo? Al papa non piace!

Rasoio di Occam, rasoio di Occam…

lacrime e sangue

Come volevasi dimostrare…

Ho più volte scritto in questa sede che lo scopo della Chiesa cattolica era la santa alleanza con l’islam e con le frange più estremiste del cristianesimo (ortodossi e teo-con americani), al fine di ottenere la cancellazione fisica del loro più pericoloso nemico:
non le altre fedi, non il fanatismo, non la guerra

ma la libertà di non credere, la libertà di scegliere, la libertà di pensare e di agire senza dogmi

Colapesce

Il cardinale Ouellet si preoccupa della “confusione propagata da fenomeni mediatici come il Codice Da Vinci”, ma non farebbe meglio a preoccuparsi delle traduzioni manipolate (e approvate dalle Conferenze Episcopali) dei testi sacri?

Fabio Rossi

alleanza con l’islam […] per “affermare l’importanza sociale della religione” e soprattutto contro “secolarismo” e “liberalismo”

Che bello… fino a ieri si scannavano fra loro ma oggi si vorrebbero unire per scannare tutti in insieme e fraternamente noi.
Quando dicevo che gli islamici insieme ai liberi pensatori sono le nuove streghe di questa moderna inquisizione mi sbagliavo…evidentemente le streghe da mettere al rogo siamo solo noi razionalisti.

Giuseppe Recanati

Rabbini e protestanti possono strepitare quanto vogliono, la Chiesa non rinuncerà mai alla sua cattedra magisteriale. È la sua ragion d’essere e da essa derivano tutti i suoi strumenti di potere, dal controllo delle coscienze fino all’approvvigionamento finanziario. Il dialogo fra confessioni o fra religioni non può che nascere morto.

Rothko61

Pio XII sarà proclamato santo, come ormai consuetudine del Vaticano. Lo sarà anche Ratzinger. E’ evidente.
Che il rabbino abbia ragione, dal punto di vista storico, è incontestabile.
Quanto alle scritture, ognuno se le legga come gli pare. Tutti liberi di prenderle alla lettera o di reinterpretarle. Tutti pronti a nuove guerre sante perchè la mia interpretazione è più giusta della tua…
A me piace come le presenta George Carlin (una valida alternativa ai Tre Porcellini e a Cappuccetto Rosso).

Bruno Gualerzi

“Cari amici ebrei, ortodossi e protestanti, il copyright sulla bibbia è nostro e a qualcuno di voi al massimo possiamo concedere di leggerla in TV, basta che non si azzardi a interpretarla. Di questo benedetto (si fa per dire) ‘libero esame’ ne abbiamo già piene le scatole, come del ‘libero pensiero’, del liberalismo, del libertarismo e di ogni altro ‘ismo’ che abbia a che fare con la libertà. La volete capire o no che se continuate così va a finire che andremo a cercare il dialogo, invece che con voi, con i mussulmani!
E per favore, soprattutto voi ebrei, giù le mani da Pio dodici!”
(Esternazione ‘fuori onda’ del card. Quellet)

gigetta

@ Guidus
lo sterminio di donne e animali direi che è quasi perfettamente riuscito infatti in Nicaragua mi pare e in Irlanda crepano per gli aborti clandestini che è una meraviglia. gli animali servono per fare i loro spuntini pasquali a base di agnello anche se ormai è risaputo che gesù sempre sia esistito non ha mangiato agnelli a pasqua
gli animali come le donne sono “inferiori” quindi dio è coerentemente buono con le creature fatte a sua immagine e somiglianza gli uomini il resto è fatto per gli uomini di conseguenza questi ultimi possono farne ciò che vogliono.

non vedo nessuna incoerenza in tutto ciò anzi il fatto che un bambino malformato possa essere ucciso dal padre e non dalla madre quando ancora è in fase di formazione è in linea con la bibbia. si vede che queste cose sono giuste ma poi perchè farsi tanti problemi non lo sai che noi non possiamo capire i progetti di dio?

tomaraya

“Il Sinodo però cerca una nuova strategia: l’alleanza con l’islam”
e adesso chi glielo dice a ferrara, pera e tutti gli atei devoti che vedevano nel vaticano un argine contro l’inevitabile islamizzazione dell’occidente? mannaggia, non ci può fidare più di nessuno. ottima notizia che d’ora in poi ci sarà per tutti i catto una sola e insindacabile interpretazione dei testi sacri. considerato che la linea la detta ratzy aumenterà il numero di catto che lo manderà a quel paese. resteranno solo il papa e i 4 cattotroll che vengono da ste parti.

Jeeezuz

mi fanno ridere pure gli Evangelici che sull’interepretazione della bibbia non si fanno “imporre nulla da nessuno”. Vogliono continuare a credere che i dinosauri non siano mai esistiti…

Stefano

Continuo a ritenere assolutamente incredibile che un testo che dovrebbe essere la parola di un dio onnipotente, onnisciente e misericordioso debba essere “intepretata”. In realtà, lo è perché, tenendo fermo il principio che di testo ispirato si tratta, occorre conciliare il contenuto disgustoso con principi morali che lo condannano. Da lì gli equilibrismi per giustificare l’ingiustificabile. Se fosse parola di dio, la Bibbia andrebbe inclusa tra le tante cose non riuscite di questo apprendista stregone…

Guidus

Gigetta:

si vede che queste cose sono giuste ma poi perchè farsi tanti problemi non lo sai che noi non possiamo capire i progetti di dio?

accidenti, me ne dimentico sempre…

Francesco M.Palmieri

Lasciate che i “credenti” si azzuffino tra loro, in nome ciascuno dei suoi valori “non negoziabili”

E’ uno spasso !!

AlexJC

e pensare che qualcuno ha ancora la faccia tosta di definire Pio XII “il papa che salvò gli ebrei”…

San Gennaro

Un rabbino, un imam e un pope fecero un’alleanza con un papa. Il papa, religioso superbo, si affacciava dalla finestra e spaventava i credenti; quindi catturò l’8 x 1000 e lo fece in quattro parti. In virtù dell’alleanza, il rabbino, l’imam e il pope si avvicinarono ai soldi, ma il papa disse ai suoi compagni: “La prima parte è mia, perché sono il papa e il mio nome è famoso; la seconda è mia, perché sono forte; poi mi darete la terza parte, perché io so’ io e voi nun siete un (ci siamo capiti). E se qualcuno si azzarda a toccare la quarta parte (ci siamo capiti).

cesare

Dico la mia sui due argomenti in discussione:
1) santificazione di Pio XII: secondo me ci sono due tipi di santi: i “santi subito”, quelli che la devozione popolare riconosce immediatamente come tali (ad es. padre pio) e i “santi raccomandati per ragioni di tipo ideologico” (tipo escrivà de balaguer), fondatori di potenti lobbies cattoliche che sperano di incrementare il loro prestigio, e conseguentemente anche i loro affari, con la santificazione del loro ex leader (probabilmente in questa categoria entrerà anche don giussani, come a suo tempo è entrato anche il pedofilo don bosco). E’ ovvio che pio 12° rientra in questa seconda categoria. Problema: per quale motivo (ideologico e (forse) economico) si vuole la santificazione di uno che non aveva nessun carisma, nessuna “aura” di santità, ma era in realtà un personaggio freddo, scostante, ambiguo, maniacalmente sessuofobico, che non ha mai suscitato nessun trasporto popolare, ma solo l’attenzione del clero più conservatore?
2) l’interpretazione della bibbia: tutti quelli che si ostinano a leggere la bibbia come un testo sacro sono costretti dalla loro ideologia a interpretarlo in maniera univoca, con il risultato (veramente ridicolo) di contraddirsi continuamente (es: Galileo fu condannato per aver contraddetto la bibbia, ma poi assolto grazie ai suoi stessi argomenti, cioè che certi passi biblici andavano “interpretati” tenendo conto del contesto. Addirittura gli hanno chiesto scusa! Però adesso si sono dimenticati di tutto e ci riprovano con Darwin). Non sarebbe più logico leggere la bibbia semplicemente come un testo letterario, per sua natura problematico e aperto a tutte le interpretazioni? Se uno ci vuole vedere anche un significato religioso sono fatti suoi. don giussani leggeva in chiave religiosa anche l’ateo Leopardi. Per quanto mi riguarda non prendo come verità assolute nè la bibbia nè Leopardi (anche se il secondo mi sembra molto più credibile)

Antonio

Gira e rigira il nodo di fondo resiste sempre!
Negare il relativismo è stato un sintomo della malattia millenaria della chiesa, il possesso della Verità, e pensare di riavvicinare delle religioni che si autoproclamo, ogniuna, come portatrice del’unica Verità non può che sfociare in questa situazione di stallo.
Quindi, per la chiesa cattolica, è innegabile che non esista e non possa esistere altra interpretazione della bibbia che quella proclamata da lei, ergo, al nocciolo della questione, gli altri…che ce stanno affà…lì!

Massi

Parafrasando a mio intendere ciò che leggo nell’ultimo numero del L’Ateo (5\2008).
L’anti relativismo della Chiesa cattolica (e non solo) deriva soprattutto dal fatto che il relativismo implica la parità di autorità dei soggetti che partecipano al dibattito, e questo, per la Chiesa cattolica risulta una difficoltà insormontabile, in quanto relega la Chiesa ad essere uno dei tanti soggetti del dibattito e non la depositaria della “verità rivelata”.
Dunque, nei fatti la Chiesa, ponendosi all’interno di un dibattito (come quello sopra citato) si rende essa stessa partecipe di un sistema relativista, che però non condivide per principio.
Ne consegue che o si comporta con la solita doppiezza buonista o dichiara guerre di religione (e può fare tutte e due le cose gridando “pace, pace” ma alleandosi con chi fa la guerra, come sempre nella sua storia ha fatto).

Monicavita

Due considerazioni:
1)Che inaudita faccia tosta un cattolico che critica: “le interpretazioni soggettive della Bibbia”
2)Che stile impeccabile quello dei cattolici di proclamare beati e santi alcuni discutibili personaggi: ma hanno tale scarsità di eroi?

Stefano

Il problema non è il relativismo.
Per inciso lo ritengo infondato.
Il problema è la ricerca della verità. Il miglior modo per ricercarla si è dimostrato il metodo scientifico. Di sicuro non inferenze tratte da dogmi non dimostrati e non dimostrabili. Chi usa questo “metodo” e insieme la parola “verità” può farlo solo corrompendo fino a snaturare del tutto il concetto di vero. Si tratta, in buona sostanza, di un classico esempio di “petizione di principio”, quindi di fallacia scartabile a priori. Da qui la “violenza”, dapprima fisica, ora verbale, nei confronti ci chi osa solo mettere in dubbio le fesserie che propagandano. Sono semplicemente intellettualmente disonesti.

Antonio

@ Stefano

Tutto giusto, ma se togli il relativismo rimangono solo dogmi!
Ergo il bisogno di dichiararlo “il nemico”!

Il metodo logico scientifico applica il relativismo in toto, tanto è vero che obbliga alla falsificazione e alla verificazione…proibiti assolutamente dalla chiesa.

giuseppe

Quelle su Pio XII sono volgari calunnie e lo sapete benissimo. Anche in questo caso la chiesa cattolica tende la mano, ma gli altri preferiscono dare calci. Ci siamo abituati.

giuseppe

Stefano scrive:

7 Ottobre 2008 alle 17:01
Il problema non è il relativismo.
Per inciso lo ritengo infondato.
Il problema è la ricerca della verità. Il miglior modo per ricercarla si è dimostrato il metodo scientifico.

Non tutte le verità sono verificabili con il metodo scientifico.

tomaraya

@ giuseppe
la questione pio 12 non è ancora chiara, ci sono zone d’ombra che vanno esplorate. e agli ebrei ultimamente le mani le avete tese molto poco o male, non basta una visita in sinagoga se poi dici che l’unica salvezza possibile è cristo, sostenendo che tutti gli altri si stanno sbagliando. voi con gli ebrei non volete dialogare, ma come avete fatto negli ultimi 2000 anni convertirli dall’errore di non riconoscere in gesù il messia. solo che ora non potete più chiuderli nei ghetti e costringerli a mettersi abiti particolari per farli riconoscere.
niente da dire della sacra alleanza con quei simpaticoni di aitollà, meglio amadineggià di zapatero? ah già, con i chierici iraniani la vedete alla stessa maniera quando si tratta di discriminare donne e minoranze varie.

enrico mini

mio padre diceva che è opportuno dare sempre e comunque ragione a due categorie di persone:
– i “preti” di qualsiasi religione
– i matti

@ giuseppe,
hai ragione!

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