Lombardia: Consiglio di Stato boccia restrizioni regionali su Ivg

Il Consiglio di Stato, con l’ordinanza 5311/2008 del 7 ottobre, respinge il ricorso presentato dalla Regione Lombardia contro la precedente ordinanza del Tar sulla legge 194. Il Tar aveva infatti accolto a suo tempo le ragioni di un gruppo di medici e della Cgil che contestavano le linee guida restrittive imposte dalla regione (che abbassavano il limite per l’interruzione terapeutica della gravidanza da 24 a 22 settimane e 3 giorni). Secondo il Tar infatti la Regione non poteva porre vincoli e ostacoli o condizionare la libera scelta delle donne, riaffermando che i medici sono tenuti al rispetto della legge.
Secondo movimenti di difesa dei diritti delle donne e attivisti, queste linee guida servivano proprio a creare un clima “ostile all’aborto e limitare l’applicazione della 194”: ricordiamo che nella sanità lombarda è molto influente la componente cattolico-ciellina, legata al presidente di Regione Roberto Formigoni.
Nino Baseotto, segretario generale Cgil Lombardia, spiega: “Questo pronunciamento del Consiglio di Stato ci dà ragione sul metodo (la procedura d’urgenza), ma soprattutto nel merito, con il vincolo per la Regione Lombardia di ritirare le proprie linee guida. Siamo probabilmente in presenza di una sentenza destinata a fare giurisprudenza, sia sul piano dei diritti delle donne, sia rispetto al delicato equilibrio nei rapporti tra Stato e Regioni”.
Lo scontro però continua: nei principali ospedali lombardi, appoggiati proprio dalla Regione, si dice comunque che non cambierà nulla, nonostante la decisione del Consiglio di Stato. La Regione conferma inoltre che le linee guida continueranno ad essere applicate perché accolte dai codici di autoregolamentazione in quasi tutti gli ospedali della Lombardia.

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9 commenti

Maurizio

…cioè? i codici di autoregolamentazione possono essere diversi dalla legge?
beh allora, mi autoregolamento anch’io come credo meglio, ok?

AlexJC

ora autoregolamento il mio lavoro in base alle mie convinzioni morali, se mi chiedono di dare in prestito un libro del papa non lo concedo perchè è un libro contrario alle mie convinzioni morali…

iononcistopiù

…ah la sanità lombarda…quella in mano al sig. formigoni e compari che fanno e disfano come gli pare secondo i migliori dettami di parrucchino….

iononcistopiù

secondo me in Lombardia si dovrebbe indagare un pò…non sarebbe male se l’attenzione della magistratura puntasse sugli “affari” che fanno costoro con la sanità e così si potrebbero vedere meglio che cosa intendono per: “le linee guida continueranno ad essere applicate perché accolte dai codici di autoregolamentazione in quasi tutti gli ospedali della Lombardia”.

Giuliana

Io trovo comunque scandaloso che non si faccia di piu’ per la prevenzione. All’aborto non ci si dovrebbe arrivare, punto! Dovrebbe veramente essere una soluzione limite per casi limite (stupro, gravi malattie del feto o della madre). In questo campo tutti latitano.

J.C. Denton

@Giuliana
Verissimo… non è solo colpa della Chiesa comunque, in questo caso (anche se mantiene responsabilità gravissime). I media, religione e servilismo a parte, non aiutano continuando a esaltare quella concezione diseducativa del sesso presso i giovanissimi… basterebbe poco nelle scuole per convincere gli studenti che prendere qualche precauzione non costa nulla e mette al sicuro da tutti i rischi.

Asatan

@J.C.Denton

Me se quando su uno dei mei due blog ho presentato la petizione per introdurre l’educazione seussuale come materia obbligatoria mi hanno risposto “c’è già nei programmi di biologia, dici bippate, ed è pure troppo”.
Se per “educazione sessuale” intendono le cavolate su “la rietta ell’amore per una famiglia felice” che fecero a me immagino di si.

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