Eluana Englaro in condizioni gravissime

Eluana Englaro, in stato vegetativo permanente da quasi diciassette anni, è dall’altra notte in condizioni gravissime: lo ha reso noto Franca Alessio, sua curatrice. La donna, di 36 anni, ha subito un’emorragia interna, come ha confermato anche il neurologo Carlo Alberto Defanti. Gli interventi dei medici sono ora inevitabilmente limitati dalla constatazione che ogni azione potrebbe costituire accanimento terapeutico.

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28 commenti

agnese

è accanimento terapeutico da SEDICI anni!perchè operare un corpo morto e continuare a torturare la sua famiglia e i suoi amici?

Sailor-Sun

Forse ci siamo.
Comunque, emorragia interna? Causata da che?
Secondo me qualcuno le ha dato un colpetto o inserito del suo pastone qualcosa per farla morire prima che venisse decretato un pericoloso precedente.

Stefano Grassino

La storia ci insegna che i preti son capaci di tutto. Scusate se da ateo faccio un atto di fede ma secondo me, in confronto a loro, satana è un agnellino.

Kaworu

non mi stupirei, sailor sun…

magari l’amorevole suora che la cura da sedici anni ha ricevuto amorevoli ordini.

Ann

Ragazzi, la suora è una delle poche dotate di cervello…ha cacciato a pedate gli imbecilli che lasciavano bottiglie d’acqua davanti al cancello della clinica e ha dichiarato che secondo lei la ragazza non ha mai avuto un barlume di coscienza in 16 anni. Conoscendo il padre di Eluana, se ha lasciato la figlia in quell’istituto è perchè ci lavorano delle brave infermiere.
Le persone in coma per molti anni possono poi morire per insufficienze multiorgano, c’è un limite a quello che il corpo può subire…per fortuna…

anto86

“è dall’altra notte in condizioni gravissime”. il che si gnifica che prima stava bene……..
questa povera ragazza è sedici e dico sedici anni in un letto tetuta, si fa per dire, in vita da delle macchine.
tutta la mia vicinanza al padre per la battaglia che sta conducendo.

@ sailor-sun
mi sa che non hai tutti i torti

antonietta

Già amorevoli ordini per non creare precedenti pericolosi. Non possiamo certamente scegliere di morire dignitosamente, la morte deve essere per forza anticipata da atroci sofferenze e umiliazioni!
Che spirito caritatevole e amorevole hanno i preti…

stefano

come molti di voi avranno già letto da qulache parte sul web, l’emorragia si è arrestata in modo spontaneo.
ora vedremo cosa decideranno i “supremi custodi della morale”.
è uno spettacolo macabro, una specie di reality girato nella stanza di un ospedale con protagonista una povera ragazza, speriamo davvero incapace di provare qualsiasi sensazione altrimenti il dolore sarebbe davvero indicibile.

Kaworu

magari grideranno al miracolo e la faranno santa…

già mi vedo la schiera di vecchie bizzocche in preghiera davanti al letto.

DF1989

“Eluana Englaro, in stato vegetativo permanente da quasi diciassette anni, è dall’altra notte in condizioni gravissime”

Ah, perché negli ultimi sedici anni, invece, ha goduto di ottima salute?

Sailor-Sun

@ Stefano: Il dolore indicibile lo starà provando il padre.
E non mi stupirei se gridassero al miracolo: “il Signore vuole che questa ragazza viva, interrompere l’alimentazione sarebbe non solo un atto disumano, ma andrebbe a constrastare la volontà divina” o robe così.
Comunque non credo sia stata la suora a compiere il tentato omicidio (se di questo si è trattato), non tutti gli affiliati della CCAR sono così cinici, anzi la maggior parte agisce in buona (?) fede.

Kaworu

è la stessa domanda che mi son fatta io, DF1989…

manco fosse capitata un’emorragia a una persona che prima saltava e scherzava -_-

juan valdez

L’unica cosa che spero e che Eluana possa trovare la pace finalmente, e che questo assurdo e irragionevole calvario di dolore possa alla fine interrompersi per lei e per suo padre e per tutti coloro che la volevano e la vogliono bene.

UDM

@Stefano Grassino
“La storia ci insegna che i preti son capaci di tutto”.

Ben detto!!!!!!!!!!

andrea pessarelli

non è molto corretto secondo me avanzare dei sospetti se non si hanno elementi per sostenerli. è un atteggiamento inoltre controproducente per la causa dei laici, perchè è facilmente attaccabile, e perchè produce l’effetto di screditare anche le ragioni inoppugnabili con l’aumento della confusione. sono ore drammatiche per i famigliari di eluana, e in queste ore bisogna sorvegliare il diritto e evitare il baccano piuttosto che alimentare polemiche infondate

Alessandro Bruzzone

Capisco la rabbia, ma ragazzi evitiamo accuse in assenza di prove.

Per il resto, spero per Eluana che sia la volta buona. Una donna così torturata… mah. Non ci sono parole.

Sergio

Forse Bagnasco sta pregando perché Eluana superi anche questo difficile momento e resti ancora a lungo tra noi – che le vogliamo tanto bene e assistiamo stupefatti alla sua incredibile volontà di vivere. Eluana ci dimostra che la vita è bella, un dono di Dio indisponibile, che va affrontata con cristiana rassegnazione fino a quando lo stabiliranno appunto il Dio o i suoi rappresentanti in Terra (il Bagnasco, il Bertone, il Ruini, il Ratzinger, il Volonté, la Binetti, il Formicone, il Bottiglione ecc.).

marisa

veamente sono con te Eluana spero con tutto el mio cuore che un giorno no tanto lontano podrai riposare come vorresti farlo…ti mando un baccio enorme e prego che dio stia enssieme a te…scusa el mio Italiano…marisa

nihil

Povero Beppino! Credo che lo si debba in qualche modo ringraziare per questa battaglia che è utile anche a tutti noi che crediamo nella autodeterminazione, che crediamo che il corpo sia nostro e che spetti solo a noi decidere della sua sorte. In questi anni ha dimostrato una grande forza, una grande intelligenza e una grande moralità, combattendo alla luce del sole, invece di muoversi nell’ombra come fanno molti. Muovendosi tra tribunali, giornalisti, dovendo rispondere ai numerosi attacchi che gli vengono di volta in volta rivolti…
Forza Beppino! Siamo con te! Sentitamente!

Elettra

Se ci fossero nella Chiesa coerenza ed amore per il prossimo che soffre , la stessa ricorderebbe il cireneo che si fece carico della Croce.
Nel caso di Welby c’è stato, nella persona di un medico coraggioso.
Qui suore ‘caritatevoli’ non hanno di meglio da dire che :”Lasciatela a noi”, a significare che il padre se ne voglia ‘disfare’. Tutto va bene,è ben curata.
Lo stato da vegetale di Eluana per loro è vita. La sofferenza della donna e della sua famiglia non contano, ‘ i peccati ‘da espiare sì.

Ivano

Io invece penso che l’emorragia non si sia affatto arrestata spontaneamente ma ch le sia stato somministrato o fatto qualcosa per bloccarla.

Ann

Scusate, mi sto prendendo su un altro forum con un tizio, voi cosa gli rispondereste?
COPIO E INCOLLO LA DISCUSSIONE, non sono le mie opinioni, ma quelle di un anonimo utonto di yahoo…
—-
Ma consegnare la vita della propria figlia allo stato, credo che rappresenti una forma di delirio.
Mi spiego. Qual è il problema di questo signore? Finire la sofferenza di sua figlia? Beh
Anche qui ci sarebbe da dire.
Nel senso che al di là della finta pietà che cerchi celare sotto quel barbone bianco, e la pateticità con la quale hai postato questa domanda, in realtà non credo che si possa dire che Eluana soffra.
No.
La “vita vegetale” non è sofferenza. E’ solo “vita inutile” per i sostenitori di una vita efficentista (quella che ha orrore delle malattie, e si propone- in una società di calciatori e veline. di eliminare i sofferenti con le sofferenze.
Ovviamente tra qualche anno un uomo dalla immaginazione impoverita come te si domanderà “quale crudeltà a mantenere in vita gli anziani, i dementi, e gli handicappati” (ovviamente i pochi che via via fuggiranno alle maglie dell’aborto-che-eliminano-le-sofferenze-…
Ma la vita inutile o inefficiente è vita a tittolo pieno.
Lo avrebbe ricordato anche un tale che si chiamava Ippocrate.
Ma sto divagando…
Il problema di Beppino Englaro NON è affatto quello di togliere la sofferenza alla figlia. Se lo fosse basterebbe un cuscino e qualche minuto di questi diciassette anni.
Io lo farei. Se (SE) pensassi che mia figlia sta soffrendo le pene dell’inferno, le premerei un cuscino sulla bocca.glielo metterei eccome…
E sarei certo della relativa impunità. Considerato il NULLA accaduto al “medico” (il virgolettato è dovuto alla sua personale interpretazione del giuramento di Ippocrate, appunto) che ha concluso la vita di Welby.
No, Beppino Englaro ha un altro problema, e la conseguente ossessione. Ovvero un problema giuridico. Non gli interessa affatto che la figlia “bla bla bla”… Gli interessa IL DIRITTO di porre fine a quella vita. Un diritto mediato dallo stato. Vuole che gli venga riconosciuto un diritto. Fruirne è solamente l’espediente.
Non nego affatto (come potrei?) il dolore per quella figlia. Ma una delle difese principali dall’eccesso di dolore è il potersi ossessionare con qualcosa.
E poi l’irresponsabilità.
Che forse Beppino non lo sa (e i giornalisti ********* si guardano bene dall’informarlo) che l’operazione T4 con il quale i nazisti uccisero tra il 1938 e il 1941 200000 handicappati e “untermenschen”, cominciò ESATTAMENTE COSI’: con una padre, il signor Knauer (il Beppino Englaro del 1938) che chiese a Hitler il “diritto” di porre fine alle sofferenze del figlio deforme. Da 1 a 2000000, assai meno consenzienti, il passo è assai breve.
Nel 1941, il regime nazista produsse un film “Ich klage an” dove si fece credere ai sempliciotti teutonici, che si stesse parlando di autodeterminazione nel morire, e invece si preparava ben altro. §
Ora svelo l’arcano.
Nel processo che si svolge per condannare l’immancabile scienziato che aveva ucciso la moglie, pur amandola, paraplegica (quanta prevedibilità in questi cliche) l’avvocato della difesa nella arringa dice “LO STATO CHE DA A TUTTO IL DIRITTO DI VIVERE DEVE CONSENTIRE IL DIRITTO DI MORIRE”.
Il giorno in cui ho letto questa frase riportata dal bellissimo Burleigh Wipperman “Lo stato razziale”, ho compreso la ragione per la quale mi sarei sempre battuto contro l’aborto e la dolce morte. E- deluderò i miei detrattori- NON E’ UNA RAGIONE “RELIGIOSA”.
Ovvero che in quella frase la conseguenza è vera SOLO se è vera la premessa. Si può chiedere allo stato di morire solo se EGLI ci ha consentito di vivere.
E questo io trovo ripugnante.
Nel 1942 il personale del T4, momentaneamente licenziato, trovò purtroppo lavoro nella endolusung del popolo ebraico.
Loro le camere a gas le aveva già progettate.

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