Iraq: fondamentalisti islamici contro cristiani

Dalla fine del regime di Saddam Hussein il clima tra le varie comunità religiose è diventato in Iraq più teso. Da tempo a Mossul vengono compiuti singoli omicidi di cristiani da parte di fondamentalisti islamici: in marzo è stato ad esempio rapito e ucciso l’arcivescovo caldeo Paulos Faraj Rahho. Dalla fine di settembre però c’è stata una ripresa preoccupante di queste violenze, con una dozzina di morti – di cui 4 solo ieri. Il governatore della regione Duraid Kashmula fa sapere che circa 1000 famiglie cristiane “hanno lasciato le loro case a Mossul per rifugiarsi nei villaggi cristiani a nord e ad est della città”, a causa degli omicidi compiuti da “criminali di Al Qaeda”. Alla fine degli anni Novanta i cristiani in Iraq – di varie confessoni – erano circa un milione: oggi sono scesi a 500.000. Il vice patriarca caldeo, Shlemon Warduni, ha chiesto ieri con un appello alle radio che finisca “questa dolorosa campagna” contro i cristiani.

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30 commenti

Stefano Grassino

Cari cristiani, ringraziate gli U.S.A. che per la loro sete di petrolio hanno eliminati Saddam Hussein. Quando un laico è al potere, si riesce sempre in qualche modo a tenere a bada i religiosi. Certamente non era un tenero ma quando si ha a che fare con gli invasati di tutte le fedi, volente o nolente, se vuoi limitare i danni, quello dovevi fare.

Magar

@Stefano Grassino
“Quello dovevi fare”?? Intendi il massacro di Dujail del 1982 (150 morti, tra cui anche bambini) la brutale repressione delle rivolte del 1991 (anche con punizioni collettive) o la strage di Halabja, dovuta all’uso di gas tossici?

http://en.wikipedia.org/wiki/Dujail_Massacre

http://en.wikipedia.org/wiki/1991_uprisings_in_Iraq#Suppression_of_the_uprisings

http://en.wikipedia.org/wiki/Halabja_poison_gas_attack

Non mi pare che con quel “laico” lì il livello di fanatismo sanguinario fosse inferiore…

tomaraya

cari cristiani iracheni, lo sapete bush ha deciso di bombardare la vostra nazione per ordine del padreterno in persona? sapete vero allora chi dovete ringraziare? la pulizia etnica in iraq ha coinvolto circa 4,5 milioni di persone tra profughi interni e negli stati vicini.
ps. ai cristi che vorrebbero affermare che dio non c’entra niente con la guerra vi dico già subito: dimostrate che dio non ha parlato a giorgbabboliu.
George Bush: ‘God told me to end the tyranny in Iraq’
http://www.guardian.co.uk/world/2005/oct/07/iraq.usa

fabio l'anticristo

vabbè per tanti secoli è stato il contrario! un po per uno non fa male a nessuno!

c.d.

“dolorosa campagna” contro i cristiani.

ah, in iraq non si chiama “difesa delle radici islamiche”? non si finisce mai di imparare…

Lucia

@ Stefano Grassino

Tu stai veramente dicendo che se cristiani e musulmani si ammazzano in Iraq è colpa degli Stati Uniti??????????????????????????????????????????????????????????????????????????????

Vico

@lucia
prima dell’invasione usa vivevano in iraq, perfettamente integrati un milione di cristiani, tra cui spiccava tarek aziz vice di saddam, oggi sono in fuga dall’iraq. Ora non trovo molte spiegazioni possibili oltre a quella di stefano grassino. Probalmente cose come Abu Graib o le reiterate violenze sulle popolazioni, i bombardamenti indiscriminati come falluja hanno creato un clima che fa odiare chiunque abbia un legame culturale con quelli che oggi sono percepiti come invasori.
E l’ipocrisia della esportazione della democrazia crolla di fronte al fatto che in afganistan si tratta con i talebani perchè “la guerra non si può vincere”
Vorrei ricordanti che il genio di bush aveva pensato bene di chiamare desert storm crociata infinita.
Pensa cosa succederà quando gli usa lasceranno l’iraq:stato religioso scita al sud, idem sunnita al centro, stato curdo al nord in guerra con la turchia, che già oggi bombarda con i suoi f16.
E chiediti xchè papà bush che avrebbe potuto abbattere saddam non lo fece.

Magar

In un commento in attesa ricordavo in che modo Saddam riusciva a tenere sotto controllo i vari gruppi etno-religiosi dell’Iraq: violenza, sangue e brutalità.

Stefano Grassino

@ Magar
@ Lucia

Non scandalizzatevi troppo ma la natura umana non la cambia nessuno. Tito è stato un dittatore che ha riempito le galere yugoslave e fatto sparire un pò di gente (credo). Dopo è andata peggio. Saddam idem. Sono i popoli, specialmente se fomentati dalle religioni (vedi ex yugoslavia e iraq) a richiedere la brutalità di un dittatore. Cara Lucia ma tu lo sai che il gas per Shabra e Chatilia sono le ditte che producono chimica (americane ed europee) che hanno rifornito Saddam? Quando gli faceva comodo per fare la guerra all’Iran allora erano grandi amici, poi quando Saddam ha deciso di vendere il petrolio in euro e non più in dollari è diventato improvvisamente un mangiatore di bambini.

Lucia

@ Stefano Grassino

Innanzitutto non hai risposto alla mia domanda. Io ti ho chiesto se secondo te è colpa degli stati uniti se cristiani e musulmani si ammazzano.

Seconda cosa: tu quindi vorresti tornare al regime fascista? No, perché se apprezzavi tanto Tito e Saddam, allora anche Mussolini ti piaceva…

Mi sembri solo uno dei tanti anti-americanisti-a-prescindere…

Alessandro

@Lucia

Presumo che quello che Stefano intendeva dire fosse che la destabilizzazione causata dall’intervento americano ha dato il via libera a tensioni che sotto Saddam erano controllate. E’ un dato di fatto che durante il regime di Saddam Hussein l’Iraq era il Paese “arabo” dove i cristiani erano di fatto più liberi. Precisando che non intendo in alcun modo valutare positivamente il regime di Saddam, ci mancherebbe, è una banale constatazione.
Peraltro è altrettanto banale costatare che, per quanto sia in linea di massima positivo mettere fine a una dittatura bisogna essere sicuri di avere un progetto sicuro per il “dopo”, altrimenti si creano situazioni fuori controllo. Se fosse così facile portare la democrazia ovunque credo che si sarebbe già intervenuto anche in molti altri Paesi. IMHO.

Fabio Rossi

Spero che dagli atti di alcuni estremisti non si passerà a una comoda generalizzazione di tutto l’Islam, dico comoda perchè non farebbe altro che fomentare quelle forme di razzismo che stanno prendendo sempre più piede nel nostro paese.
Ricordiamoci che anche qui in Italia le vittime dell’intolleranza non sono state pohe.
Riguardo alle cause o alle “colpe” di questi eventi si dovrebbero avere più informazioni per non arrivare a conclusioni affrettate. Come sono avvenuti gli omicidi? sono state esecuzioni sommarie di piazza? attentati? Ci sono state rivendicazioni degli autori? hanno inneggiato alla guerra santa o parlato di ritorsioni o altro?
Potrebbe esserci una connessione col disordine civile causato dalla campagna militare degli USA ma non solo. Qualcuno ricorda le affermazioni di B16 di due anni fa e le reazioni del mondo Islamico? “Mostrami pure ciò che Maometto ha portato di nuovo – aveva detto un imperatore bizantino, citato da Ratzinger – e vi troverai soltanto delle cose cattive e disumane…” Il link per l’articolo del 15 settembre 2006 di Repubblica: http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/esteri/benedettoxvi-4/pakistan-pretende-scuse/pakistan-pretende-scuse.html

Mi pare che ultimamente la “informazione” lasci sempre più a desiderare, al riguardo ancora non capisco perchè gli Indù se la stiano prendendo solo con i Catolici, considerando che in India l’80% della popolazione è Induista(divisa in varie sette), il 15% Musulmana, il rimanente 5% non è costituito solo da Cristiani, ma anche da Buddisti, Jainisti(soprattutto nel nord dell’India) Parsisti(minoranza in declino), vi sono presenti da sempre una varietà di religioni diverse e culture.
Le cose non dette mi preoccupano più di quelle dette.

kefos93

“” Lucia scrive:
12 Ottobre 2008 alle 14:38

@ Stefano Grassino

Innanzitutto non hai risposto alla mia domanda. Io ti ho chiesto se secondo te è colpa degli stati uniti se cristiani e musulmani si ammazzano. “”

Secondo me è colpa loro, di cristiani e mussulmani.
Se smettessero di credere sicuramente si metterebbero d’accordo.

Stefano Grassino

@ Lucia

Lucia calmati e non fare la filo americana. Quel popolo ha tante colpe e dove mette il naso attizza, getta benzina su di un fuoco che già divampa. Ha già risposto molto bene Alessandro e tu dimostri un limite cilturale e conoscitivo molto scarso. Io sono per il socialismo, il libero pensiero e soprattutto l’antifascismo ma quando mi trovo di fronte a delle guerre di religione che possono causare sofferenze immense, preferisco un dittatore come Tito alla guerra dei Balcani. Scelgo il male minore. Come dice Kefos93 il problema sono le popolazioni indigene ma non scordiamoci che il mondo occidentale (noi) i propri interessi sulla pelle degli scemi li sà fare bene. Aiutare gli altri a farsi la guerra è moralmente un reato gravissimo se non giuridicamente, quantomeno moralmente e politicamente.

Vico

vorrei poi ricordare che uno degli sponsor di saddam erano proprio gli usa e la luna di miele finì con l’irangate ovvero la vendita da parte degli americani di armi agli iraniani per girarne gli utili ai contras, alla faccia degli stati canaglia. Ma come successe anche a panama dopo un po’ gli americani si stancano dei loro dittatori. Consiglio la visione di Panama deception, premio oscar per il miglior documentario che racconta della “conquista di panama e delle migliaia di effetti collaterali americane degne del miglior saddam. Ps la regista dopo aver vinto l’oscar non ha più fatto film.
E per finire se in iran ci sono i nipotini di komheini non sarà colpa deegli americani che fecero abbattere mossadeq che avrebbe fatto dell’iran uno stato moderno?

Mikele

Inutile stare a discutere di chi è la colpa: la gente muore e se continua a morire nessuno sarà esente da colpe. Invece di rinvangare le colpe del passato, si pensi a costruire un futuro migliore

Daniela

mi viene in mente un libro di Amartya Sen “Identità e violenza”, il quale scrive che l’imposizione di una sola appartenenza, sia essa una religione o una civiltà, è divenuta troppo spesso il preludio all’esercizio della violenza e del settarismo belligerante.
Cito da iBS:
“E’ palese – scrive Sen da vero pensatore cosmopolita (è un indiano di casa a Cambridge e ad Harvard) – che ciascuno di noi appartiene a molti gruppi”: la stessa persona può essere, senza la minima contraddizione, “di cittadinanza americana, di origine caraibica, con ascendenze africane, cristiana, progressista, donna, vegetariana, maratoneta, storica, insegnante, romanziera, femminista, eterosessuale, sostenitrice dei diritti dei gay e delle lesbiche, amante del teatro, militante ambientalista, appassionata di tennis, musicista jazz”. Per contro, argomenta Sen, le classificazioni che ci vorrebbero suddividere esclusivamente sulla base di una religione o di una civiltà spacciate per dominanti, negano non solo questa pluralità del nostro essere uomini e donne, ma dimenticano anche la nostra comune appartenenza al genere umano. E così facendo innescano la spirale delle violenze, dei soprusi e delle guerre in nome delle tradizioni, veri e propri “abusi dell’identità” collettiva che viene imposta sopra i diritti degli individui.
Da leggere tutto questo libro. Le tradizioni e la religione che privilegiano la comunità all’individuo, sono strumenti aberranti che schiacciano l’individuo e lo rendono schiavo e stupido.
Da leggere tutto il libro di Sen, fa parte anche della biblioteca dell’uaar.

tomaraya

@ Vico
se un milione di cristiani erano perfettamente integrati lo stesso non si può dire di milioni di sciiti e kurdi. il babbo e i fratelli di moqtada al sadr, giusto per citarne un paio, sono stati assassinati dagli squadroni della morte di saddam.
@ Lucia
l’invasione americana dell’iraq è stato un disastro senza se e senza ma. hanno scoperchiato un vaso pieno di guai senza avere una pallida idea su come gestire il dopo saddam. non ci sono giustificazioni. gli americani erano già in iraq, la tattica che usavano era quella del contenimento. saddam non andava più da nessuna parte, solo che era un fattore di stabilità, conveniva a tutti i paesi dell’area che gli sciiti non pigliassero il potere, voleva dire spalancare la via all’iran, e peggio si è creata la cintura sciita, che partendo dal confine tra afghanistan e iran arriva attraverso il sud iraq e la siria fino agli hezbollah. come pensi che sia arrivato agli hezbollah l’arsenale di missili che ha permesso a mille miliziani addestrati dalle truppe d’elite iraniane di bloccare l’offensiva israeliana nel libano del sud, offensiva portata avanti da forze numericamente superiori appoggiate da carri armati ed aerei? semplicemente i camion che partivano dalla siria con aiuti umanitari dopo uno dei disastrosi terremoti in iran sono tornati pieni di missili anticarro, iraniani, russi e cinesi di nuova generazione capaci di sfondare i formidabili carri armati israeliani. i camion passavano sotto gli occhi degli iracheni che tifavano hezbollah mentre gli americani cercavano di evitare autobombe, attentatori suicidi e ied.
ps. 15000 miliziani, armati fino ai denti e addestrati in iran sembra siano rientrati in iraq, così come sembra che il grande aiatollà al sistani abbia acconsentito a giustificare la resistenza armata, sciita all’invasore anche senza emettere una fatwa, in maniera più discreta, ma cambia poco. e al sistani è iraniano…..

Otto Permille

Dobbiamo distinguere tra politica e religione. Saddam era sanguinario come politico, come dittatore, ma non perché sunnita. I sunniti sono, rispetto agli sciti, un po’ come i protestanti rispetto ai cattolici. Il fatto che Saddam, da dittatore politico, abbia tenuto sotto il tacco della scarpa gli sciiti, questo ha garantito un minimo di pluralismo religioso in Iraq.

vico

@tomaraya
concordo con il tuo post, saddam era un dittatore sanguinario, ma non è che i turchi con i curdi si siano comportati meglio di lui. Il problema, come precisavo nel secondo post, dell’arretratezza del medio oriente è in parte dovuto al fatto che le grandi potenze e gli usa in particolare hanno sempre preferito i dittatori, più facili da controllare.
L’oggetto del post era il cambio di atteggiamento da parte degli islamici iracheni, e quello mi ero limitato a commentare.

Stefano Grassino

Morale della favola. dal Libano all’Iran è tutto un vespaio. Americani, quelli già si odiano e si ammazzano tra di loro che è una bellezza, ci mancavate giusto voi che per i vostri sporchi interessi andavate lì a smuovere ancora di più quel nido di vespe. Vero Lucia?

Magar

Indipendentemente dalla malnata invasione del 2003 (peraltro giunta quando il ras aveva già perso parecchia della sua carica virulenta), Saddam Hussein era una belva sanguinaria che ammazzava donne e bambini, quindi considerarlo “un male necessario” per mantenere l’ordine fra le varie etnie irakene mi sembra una forma di cinismo, del tutto sorda alla cultura dei diritti umani.

P.S. Il concetto di “popolo che ha tante colpe” mi fa rabbrividire: un tempo non avevamo stabilito che la responsabilità è individuale?

vico

@magar
ci mancherebbe altro correggo subito l’errore,ti garantisco solo formale, i responsabili sono i governi americani, in particolar modo quelli repubblicani, e le lobby di potere che li eleggono. Gli americani, come popolo sono vittime esattamente come gli iraqeni, basti pensare agli standard scolastici o sanitari degli usa, e i soldati americani sono insieme vittime e carnefici di un sistema di cui anche saddam era un prodotto.

giuseppe

fabio l’anticristo scrive:

12 Ottobre 2008 alle 10:48
vabbè per tanti secoli è stato il contrario! un po per uno non fa male a nessuno!

Ti devi vergognare per quello che dici. E’ questa l’etica laica alla quale dovremmo soggiacere ? E poi quel nome ” fabio l’anticristo” rinnega il tuo credo ateo. Sei un ammasso di contraddizioni.

Lucia

@ tomaraya

Sono d’accordo con quello che dici.
Quello che io contestavo è il fatto che penso che le guerre religiose non siano dovute agli USA, ma siano dovute alle religioni.
Mi sembra troppo facile usare gli stati uniti come capro espiatorio universale… Avranno pure tante colpe, ma le guerre religiose no. Quelle sono causate delle religioni.

GIANNI

voi siete la dimostrazione vivente che Gesù è Dio e che tutto quello che ha detto è verità:”hanno perseguitato me perseguiteranno anche voi…” strano che dei razionalisti non colgano questo fatto…

Aldo

Le religioni sono sempre un ottimo pretesto per guerre e scontri tra popolazioni. Quando non si ha a portata di mano una Bibbia o un Corano, si può sempre usare qualche gagliardetto sportivo. E’ la divisa quello che conta. Non a caso si chiama “divisa”, serve a dividere.

vico

@gianni
hanno perseguitato me perseguiteranno anche voi…considerato gli atei che i tuoi hanno bruciato suppongo che cristo fosse uno di noi.

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