Tortoreto (TE): il preside stoppa i volantini pro-catechismo

Il parroco di Tortoreto (TE), don Gregorio, si dichiara sorpreso: “Abbiamo soltanto segnalato i corsi di catechismo nella scuola, come si è sempre fatto. Non capisco cosa ci sia di male”. A detta di Vinicio D’Antonio, preside dell’istituto comprensivo Volta, la questione è molto semplice: “O si dà il permesso a tutti o a nessuno. Sono cattolico praticante, ma la legge parla chiaro. Nella nostra scuola ci sono minoranze religiose di cui bisogna tener conto”. E anche figli di non credenti, molto probabilmente. Per cui, d’ora in poi, iniziative del genere saranno vagliate dal consiglio d’istituto.
Immaginabili le polemiche, già riprese dalla stampa locale: secondo il vescovo di Teramo-Atri, Michele Seccia, si tratta di una “questione opinabile. Il rispetto delle minoranze diventa una legge di democrazia ma stiamo parlando di una proposta, non di un’imposizione”. Il problema, sembra far capire il preside, è che tutti debbano avere un’identica opportunità di proposta.

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62 commenti

kefos93

Ogni tanto una buona notizia.
Mi chiedo se il prete paga le tasse per fare pubblicità alla sua Azienda.

Sandra

Si’ una buona notizia. La parrocchia in questione ha cosi’ tanti soldi da buttar via per informare su una cosa che sanno anche i muri, cioe’ che si puo’ fare la comunione? Perche’ visto che vogliono genitori credenti che seguano i figli nel percorso di fede, costoro dovrebbero gia’ recarsi alla messa e essere informati sui corsi del catechismo, quindi il volantinaggio e’ del tutto superfluo.

marco

vi consiglio un sito dv potete cm dire parlare cn persone che possono illuminarvi…
http://www.pretionline.it così se avete dei dubbi vedrete che vi passano o più che altro vi fanno rendere conto che siete dalla parte sbagliata…e visto che siete scettici e pensate che gli esorcisti siano dei truffatori e basta in quel sito qualcuno ne trovate con diverse esperienze alle spalle..magari fatevi un pò raccontare cosa hanno visto potrebbe essere molto interessante…

Kaworu

@marco

guarda sinceramente non mi interessa farmi dire da uno senza bulbi oculari che ci vede, se capisci il paragone… è evidente che non ci vede.

Kaworu

@marco

comunque te continua a leggere sull’uaar, magari ti renderai conto di esser dalla parte sbagliata.

Magar

A quando, per par condicio, i volantini di Lotta Comunista distribuiti in classe dagli insegnanti?

Stefano

@ marco

uno che crede agli esorcismi è per definizione dalla parte sbagliata!
Se trovi un indemoniato seganalalo al CICAP, ci pensano loro…
Ma roba da matti, cosa bisogna sentire…

Kaworu

@stefano

ma perchè al cicap?

bastano uno psichiatra o uno psicologo.

giuseppe

Non credo che se i protestanti ricordano ai loro fedeli iscrizione e modalità dei corsi di catechismo le scuole dicano no.Vale per tutti. Quando i genitori vedono il biglietto, se sono cattolici rispondono e se non lo sono cestinano.E’ cosi semplice ! Come al solito si scatenano polemiche per nulla. E in questo caso l’intento é persecutorio nei confronti dei cattolici.

Stefano

@ Kaworu

dallo psichiatra o dallo psicologo devono andare singolarmente sia l’esercista sia l’esorcizzato, il CICAP gradirebbe molto “smontare” l’intera sceneggiata, solo che non glielo consentono…

fabrizio

@marco

Si intravedono veramente ottime letture e ancor più profonde esperienze a sostegno delle tue parole, vanne fiero. Contento te!

Mikele

Da non credere: un cattolico che ha capito cosa vuol dire laicità! Ma perchè non possono essere tutti così?!

Lola

Secondo me né la chiesa cattolica né le altre dovrebbero distribuire volantini a scuola. Non vedo alcuna necessità di dare pari spazio alle confessioni nella scuola; semplicemente… distribuiscano i volantini altrove!!!

Kaworu

@giuseppe
ahhahahaha i cattolici perseguitati… in italia…

ma hai idea di quello che scrivi o no?

Alessandro

Mi chiedo se sia così difficile accettare che la religione si eserciti solo nei luoghi deputati ad essa o che comunque le iniziative religiose vengano rese note solo agli interessati. Per esempio in Germania, dove vivo da qualche mese, quando si chiede la residenza viene chiesta la confessione religiosa. Ovviamente ci si può dichiarare atei. Da lì a poco sarà la comunità della propria confessione più vicina al vostro indirizzo a contattarvi per darvi ogni informazione sulle attività di culto o di socializzazione previste.
Il concetto è: sono religioso, mi dichiaro tale e vengo informato al mio indirizzo privato di ciò che la confessione cui appartengo mi offre. Nessuno mi da volantini a scuola, in università, in metropolitana o in qualsivoglia altro luogo.
E’ vero Giuseppe che se uno non è interessato può cestinare. Ma francamente, permettimi, lo trovo uno spreco di carta. Un pò come la pubblicità del supermercato sulla buca delle lettere che spesso la gente rifiuta a priori con un semplice avviso.

Stefano

@ giuseppe

cerchiamo di chiarirci: in cosa consiste la “persecuzione” dei cattolici?
Non vogliamo perseguitare nessuno. Desideriamo che lo Stato, in tutte le sue espressioni, sia laico. Ciò non vuol dire chiudere le chiese o proibire i riti religiosi. Ogni fede si esprime all’interno della propria comunità, senza marcare l’attività degli organismi statali.
Significa semplicemente che le leggi, dovendo riguardare tutti, non devono imporre divieti in considerazione di particolari credenze religiose. In materie delicate (divorzio, aborto, eutanasia, ricerca scientifica) devono regolamentare possibilità. I seguaci di ogni religione riceveranno consiglio dai propri “preti” riguardo a come comportarsi. Pertanto la possibilità di divorziare o abortire, proibita dalle loro credenze, non sarebbe per loro attuabile, pena, diciamo, la scomunica. Immagina se i Testimoni di Geova diventassero maggioranza: a te andrebbe bene subire il divieto di trasfusioni di sangue?
Ogni religione si dovrebbe finanziare con il contributo dei propri fedeli e non con le tasse di tutti i cittadini.
Ora, a me questa prospettiva non sembra assolutamente persecutoria, a meno che, disonestamente, tale si voglia definire il venir meno di privilegi ingiustificati.

lacrime e sangue

@tutti
Date un’occhiata alla home page di pretionline segnalata dal catto-devoto: l’ultima foto a dx, con le due belle ragazze avvinghiate in dolcissimo abbraccio.
Non sono sorelle, non sono suore, cosa sono? Sembra una foto del gay pride…
‘Sti preti moderni…

Volantini a scuola come se si trattasse di una campagna pubblicitaria…
Presto troveremo gli inviti cattolici anche dentro Postalmarket.

andrea pessarelli

@ giuseppe: già è vergognoso che sia consentito inculcare ai bambini una credenza patogena quale la dottrina cattolica, ma adescarli nella scuola pubblica (dove già peraltro sono ingannati nell’ora di religione) è proprio inaccettabile. per quanto riguarda il tuo vittimismo di tenore pretesco, hai mai considerato che la nostra ostilità alla chiesa cattolica possa magari essere giustificato dalla necessità di difenderci dalla sua invadenza nelle nostre istituzioni e di conseguenza nelle nostre vite private? ti sei mai domandato come mai non ce la prendiamo ad esempio con i valdesi (con i quali anzi vi sono non sporadiche occasioni di dialogo costruttivo), o con le comunità ebraiche, o con gli hare krsna? sai perchè? perchè loro coltivano la loro fede e non pretendono che da essa discedano principi e regole validi per tutti. voi cattolici invece volete conformare la società intera alle vostre sciocchezze tanto illogiche quanto nocive alla salute e alla democrazia… BURP!.. scusate mi è scappato

Paguro

@ giuseppe
Se a un ragazzino di famiglia cattolica viene dato a scuola un volantino in cui lo si invita a passare all’ateismo, probabilmente ci sarà una bella denuncia. Basti pensare che nel forum dell’uaar viene richiesta l’età per l’accesso, mentre in un forum come cattolici romani no, anche se sono entrambi dei Forum “faziosi”. Quindi questa uscita sul fatto che i volantini del catechismo sono propositivi e non impongono nulla è una bagianata: quando vivremo in un paese dove tutti possono fare volantinaggio ai minori forse (e dico forse, ci sarebbero pure altri problemi morali) potrò essere d’accordo, se no viva la laicità, a scuola si impara a pensare, se uno vuole ingabbiarsi il cervello lo fà fuori

paniscus

Ma sono l’unica alla quale, da un punto di vista laico, quell’argomentazione stona e sembra una maldestra autozappata sui piedi?

Insomma, quando la si finirà di “sostenere” (per modo di dire) la laicità dello stato con la motivazione che “si potrebbero offendere i credenti di altre fedi”? Mi spiego meglio, l’argomento è vero, è giusto, quanto si vuole, ma non è quello il punto!

Anche perché, purtroppo, è controproducente da un punto di vista di sensibilizzazione pubblica.

Nell’immaginario collettivo dell’italiano quadratico medio, specialmente nei paeselli di provincia, il concetto di *credente di un’altra fede*, in automatico, significa quasi esclusivamente *immigrato*, e di solito musulmano.

E verso gli immigrati, la ‘gggente quadratica media di cui sopra, non prova in genere alcun senso di condivisione paritaria, ma diffidenza, rancore e semmai è convinta che si tratti di “ospiti che devono adeguarsi alle nostre usanze senza fiatare”, o addirittura di “prepotenti che arrivano da fuori e che pretendono di dettare legge in casa d’altri”.

Quindi, va a finire che anche chi non è credente e non gliene può fregare di meno del crocifisso o dei volantini parrocchiali, si mette a guardarli con simpatia e a difenderli perché la prende come un’affermazione della propria identità per far abbassare la cresta agli stranieri. L’esistenza delle ragioni di italiani laici che non sono ospiti di nessuno, non viene neanche presa in considerazione.

E quindi, socialmente, quell’argomentazione proprio non funziona.

Bisognerebbe avere semplicemente il coraggio di dire che i crocifissi e i volantini parrocchiali nella scuola non ci devono stare perché la fede religiosa è personale mentre la scuola è laica e non deve occuparsi di fede, tutto qui.

E questo dovrebbe valere in automatico ANCHE se i frequentatori della scuola fossero tutti cattolici!

Lisa

Otto Permille

La questione mi sembra che sia stata più formale che sostanziale. Un tempo nella scuola si distribuiva tutto, compresa la pubblicità delle figurine dei calciatori. La scuola rischiava di trasformarsi in un luogo per farsi pubblicità a buon mercato. Quindi questa prassi è stata abolita anche per le proteste delle famiglie. Quindi adesso non si distribuisce più niente. al massimo si danno pubbicità ad iniziative di natura culturale o di interesse scolastico affiggendo il relativo manifesto all’albo.

Magar

@Lisa
Sì, però le “minoranze religiose” di cui si parla potrebbero essere anche costituite da cittadini della Repubblica italiana (e.g. ebrei, valdesi), non classificabili e nemmeno percebili (spero!) come “ospiti”. Questo DEVE essere fatto capire anche alla gggente, altrimenti rischia di regredire anche la situazione delle minoranze religiose storiche d’Italia.

In generale, comunque, hai perfettamente ragione, argomentazioni come “ci sono i figli degli immigrati musulmani” in questo periodo è particolarmente controproducente.

paniscus

“..Sì, però le “minoranze religiose” di cui si parla potrebbero essere anche costituite da cittadini della Repubblica italiana (e.g. ebrei, valdesi), non classificabili e nemmeno percebili (spero!) come “ospiti”….”

A me è capitato di sentirmi dire in faccia, proprio a me personalmente mentre mi sbracciavo a spiegare che ero laica e del tutto italiana, che “in Italia c’è la religione cattolica e chi non è d’accordo deve tornarsene al paese suo”.

Quale sarebbe il paese in cui devo tornare, non è chiaro.

🙁

Lisa

MetaLocX

Insegnare a ragionare e contemporaneamente insegnare a credere non ha alcun senso. Così si crea confusione per niente.
Il catechismo lo si può tranquillamente pubblicizzare in chiesa.

Sandra

>Non credo che se i protestanti ricordano ai loro fedeli iscrizione e modalità dei corsi di >catechismo le scuole dicano no.
Ti risulta che l’abbiano fatto? Se si’, vorresti per cortesia indicare dove e quando e con quali modalita’?
>Quando i genitori vedono il biglietto, se sono cattolici rispondono e se non lo sono >cestinano.
Se sono cattolici non hanno bisogno del biglietto, perche’ in quanto credenti c’e’ un appuntamento settimanale in chiesa che si chiama messa, dove possono ricevere tutte le informazioni del caso. In questo caso il biglietto non serve, nel caso di genitori non cattolici neppure, ergo il volantinaggio e’ un puro spreco di carta, poco rispetto ambientale, e di denaro, poco rispetto dei contribuenti.
O forse significa che c’e’ sempre meno gente che va in chiesa e devono fare le promozioni?

luxio

Scusate, ma questa volta non condivido l’azione del preside.
Conosciete la mia opinione sui preti, ma qui si comincia a diventare ridicoli.

Andrea

@ Paniscus

Quelle che hai sentito sono le identiche argomentazioni che spesso mi sento dire anche io, e a cui aggiungono anche: “LORO nei loro paesi ti costringono a girare col velo, ti impediscono di portare un crocefisso, etc etc quindi in Italia devono fare come vogliamo noi!”.

Tutto questo ovviamente trascurando le motivazioni di italiani atei o di altre confessioni religiose, e con una argomentazione da asilo, “han cominciato prima loro”.

A parte che oramai la situazione sta diventando simile, costruire una moschea per dei musulmani in Italia sta diventando quasi altrettando difficile che costruire una chiesa in territorio islamico.
E’ un circolo vizioso, un modo di pensare da cui è difficile dissuadere la gente.

Fede

Vinicio D’Antonio Santo Subito.
“La bella che è addormentata, ha un nome che fa paura, libertà, libertà, libertà” Da i “Carbonari”, Fabrizio de Andrè.

Barbara

Consiglio di distribuire i volanti pro-catechismo nelle sedi appropiate:le chiese!!

monica

Il preside ha fatto bene. Solo apparentemente il volantinaggio a scula è un atto innocente perchè si basa sulla convinzione che la chiesa all’interno delle sedi scolastiche pubbliche possa fare ciò che vuole.

Però mi fa piacere che la chiesa avverta l’esigenza di farsi pubblicità: significa che ha paura e che sta perdendo proseliti.

Comunque Gesù faceva proseliti dando il buon esempio non con il tre per due.

Sabo

Capisco l’ingenuo “stupore” del prete, il binomio italiano = cattolico è duro a morire, specialmente nei piccoli centri, dove spesso la principale festa è quella del patrono dove tutti si aspettano che tutti partecipino . Del resto basta guardare i servizi dei vari tg, quando qualche efferato atto viene commesso in un piccolo comune, il parroco viene regolarmente ascoltato e le sue considerazioni sulla vittima o sul colpevole puntualmente registrate come se continuasse ad essere l’unico tutore della moralità dell’intera comunità. Anche di coloro che non credono!

Manlio Padovan

Come avete fatto altre volte, dateci qualche indirizzo e-mail, della curia e della scuola o del preside, per fare giungere la nostra posizione a chi di dovere.

paniscus

Andrea:
“…Quelle che hai sentito sono le identiche argomentazioni che spesso mi sento dire anche io, e a cui aggiungono anche: “LORO nei loro paesi ti costringono a girare col velo, ti impediscono di portare un crocefisso, etc etc quindi in Italia devono fare come vogliamo noi!”. …”

——

Eh certo. IO che sono italiana devo beccarmi i simboli di una religione che non condivido “per reciprocità”, perché in Arabia Saudita non possono costruire chiese.

Geniale, no?

Fra l’altro, la gente sembra non aver chiara una cosa: che i paesi musulmani in cui ci sono effettivamente questi divieti sono pochissimi, e quasi per nulla rappresentati dalle comunità immigrate in Italia.

In pratica, il problema del divieto assoluto di qualsiasi manifestazione di fede non islamica esiste solo in Arabia Saudita (e dubito che tra le famiglie di immigrati che fanno gli operai e i braccianti e che mandano i figli alla nostra scuola pubblica, ci siano dei sauditi), e l’obbligo del velo per tutte le donne è generalizzato in pochissimi altri paesi.

Nella maggior parte dei paesi musulmani da cui vengono effettivamente gli immigrati, non c’è nessun obbligo di velo per legge, né per le straniere né per le donne autoctone che appartengono a minoranze non islamiche.

La stragrande maggioranza degli immigrati musulmani socialmente visibili da noi, viene da due posti: Egitto e Marocco.

In nessuno dei due è vietata la pratica di altri culti, o c’è l’obbligo del velo. In Egitto c’è una numerosa comunità di cristiani locali, hanno le loro chiese, vanno in giro con il crocifisso non solo appeso alla catenina, ma molto spesso anche tatuato sulla pelle, e le donne cristiane col cavolo che portano il velo! E se lo portassero, sarebbero guardate molto male, verrebbe percepito come una presa in giro, o almeno come una cosa molto ridicola. Ai non musulmani non viene assolutamente chiesto di fare il digiuno del Ramadan, e c’è pieno di locali pubblici frequentati da non musulmani in cui gli alcolici si trovano. In Marocco più o meno la situazione è simile, e non ho MAI sentito parlare di una turista costretta a mettersi il velo.

Quindi, ‘sta gente pensa che sia giusto negare a un gruppo di musulmani egiziani la dsponibilità di una stanza per riunirsi perché in Arabia Saudita non si possono costruire chiese; o che sia giusto imporre crocifissi e benedizioni a un musulmano proeveniente dal Marocco, perché in Iran le italiane sarebbero costrette ad andare in giro col velo.

Quanto ai laici, semplicemente non esistono.

Geniale, no?

Lisa

saibaba

@giuseppe (intento persecutorio nei confrontidei cattolicisti )….se in una scuola cattolica fosse distribuito il piccolo manuale di umanesimo ateo di calogero martorana pensi che non ci sarebbero proteste da parte di alcuni genitori????se non ricordo male ci furono addirittura interrogazioni parlamentari!

saibaba

@giuseppe o magari prova a distribuire il volantino per la giornata dello sbattezzo 25ottobre ???

Stefano Bottoni

Vinicio D’Antonio, esempio di corretta applicazione delle leggi, indipendentemente dalla propria fede.
Una cosa scandalosa, specie quando si parla di argomenti religiosi…
Questa non sarebbe neppure una notizia, se non vivessimo in vaticalia. Sarebbe il classico esempio di common sense (“buon senso”).

Aldissimo

Buona notizia, con riserva:
possibile che i non credenti non se li sono MAI filati, ma hanno dovuto aspettare i musulmani per cominciare a parlare di rispetto per i non cristiani?

Barbara

@Aldissimo

Perchè non abbiamo avuto il coraggio di far sentire la nostra voce!

Ivano

@ Manlio Padovan

sono riuscito a trovae solo l’indirizzo e-mail del vescovo, Michele Seccia: vescovo@teramo.chiesacattolica.it

Purtroppo su internet non ho trovato quelli del parroco e del Preside. Spero che qualcun altro ci riesca

Aldo

Ormai la religione è tornata ad essere a tutti gli effetti strumento di lotta politica. Vedremo rispolverati gli scudi crociati. La corona del rosario verrà usata come arma impropria dai facinorosi ^_^

Stefano Grassino

@ Aldo

Quando la lotta si fà dura, in campo entrano i duri. Quello che disse il commissario del popolo sul Don vale anche per noi: NON UN PASSO INDIETRO.

Manlio Padovan

Grazie a Ivano; ho inviato la seguente e-mail:

Per la questione Tortoreto.
Lei è con tutta evidenza cittadino palese dello Stato italiano; ma, come capita a chi ama tenere il piede in due staffe, è cittadino occulto di uno Stato straniero, la cui divisa veste, del quale cura gli interessi in contrapposizione allo Stato italiano che, se non sbaglio, la paga e paga profumatamente la sua organizzazione ancorché storicamente criminale e sempre su posizioni di arretratezza civile (capita, purtroppo, in un paese in mano ad una banda di buffoni: ecco perché il paese non cresce)..
Il problema non è, come lei ha affermato, il rispetto delle minoranze, bensì il rispetto della laicità dello Stato e delle sue istituzioni che in base alle deliberazioni della Corte costituzionale e della Corte di cassazione, entrambe istituzioni dello Stato italiano, non ammettono deroghe se non ai falsi ed agli ipocriti.
Ho scritto cosa estremamente semplice e logica…chi vuole intendere intenda. Ma a chi non vuole intendere…

Manlio Padovan Papozze RO

Il Filosofo Bottiglione

le parrocchie usano spesso la scuola per far le loro propagande. volantini sulle attività parrocchiali, sull’apertura dell’oratorio, attività scout. non solo: progetti organizzati dalle associazioni parrocchiali con il patrocinio (dineros) del comune che coinvolgono la scuola, ecc.
le parrocchie, in qualità di associazionismo, riescono ad infiltrarsi facilmente in molti campi con diverse attività, soprattutto per quanto riguarda i giovani.
ed è proprio sui giovani che giocano la loro retorica. bisogna ammettere che non sempre è pura retorica, poichè qualche risposta aggregativa la offrono veramente.
però, i dirigenti scolastici devono mettere un freno o, quanto meno, regolamentare la propaganda religiosa all’interno delle scuole, è una questione di buon senso. i cattolici non se la devono prendere.
inoltre, nella fattispecie si trattava di “corsi di catechismo”, nemmeno di sport all’oratorio.

lorenzo a.

è bello sapere che esiste ancora qualcuno che sa mantenere la schiena dritta, è ancora più bello sapere che questa persona lavora in una scuola, perchè là dove si formano i giovani: un esempio vale più di cento prediche.

giuseppe

saibaba scrive:

13 Ottobre 2008 alle 13:51
@giuseppe (intento persecutorio nei confrontidei cattolicisti )….se in una scuola cattolica fosse distribuito il piccolo manuale di umanesimo ateo di calogero martorana pensi che non ci sarebbero proteste da parte di alcuni genitori????se non ricordo male ci furono addirittura interrogazioni parlamentari!

Saibaba come nome é tutto un programma. Mi chiedete se ci sono e perché non rispondo. Il motivo é semplice : molti dei miei interventi non li vedo pubblicati. Sarà censur ? Arriverà questo ? Francamente mi sono rotto.

andrea pessarelli

oh ti sei rotto… che peccato! davvero un peccato, nel vero senso della parola, poichè rinunci per superbia alla missione della predicazione che ti è stata comandata. come apostolo della fede non hai avuto molto successo.

enrico mini

@ giuseppe,
certo che per riuscire a far “censurare” molti dei tuoi interventi, considerato il tono e spesso i contenuti di quelli che ti vengono pubblicati … ma cosa cavolo ci scrivi?

gigetta

@ giuseppe

vorremmo essere tutti perseguitati come lo siete voi cattolici quì in Italia!

rodolfo argentati

LAICITA’, VIVA LA LAICITA’, SEMPRE, OVUNQUE E COMUNQUE!

saibaba

@giuseppe anche giuseppe come nome è tutto un programma……………..

saibaba

@giuseppe…..scusa …anche san giuseppe come nome è tutto un programma………….

Andrea

@Marco
Sono appena andato sul sito dei preti che hai menzionato.
Ma dove è il forum?
Volevo porre alcune domande riguardanti la pedofilia accertata dei preti, la denuncia che ratzinger ha sulla schiena per favoreggiamento alla pedofilia, i castighi del levitico sulla bibbia, ed altre.
Ma pare che non ci sia modo.
Aiutami.

Ciao a tutti

Andrea

@giuseppe
Se ti sei rotto vai altrove, anche perchè di costruttivo non hai mai portato niente.
Alle mie domande per esempio non hai mai risposto.
Se sei stato censurato probabilmente sei andato troppo oltre con gli insulti.

Ciao a tutti

Andrea

A scuola la scienza, i miti e le leggende nei luoghi di culto.

Ciao a tutti

Fabio Rossi

Quoto gli interventi di paniscus e Andrea.
Troppo spesso in effetti questi comportamenti(impugare la religione cattolica come la “nostra” in contrapposizione alla “loro”) sviano da argomenti quali il diritto e la libertà di pensiero, fomentano il razzismo, vanno a rafforzare la CCAR che gode così i frutti del malcontento e dell’intolleranza.

Per quanto riguarda il volantinaggio, il prete poteva semplicemente fare informazione durante l’ora di religione, visto che purtroppo ancora esiste,
MA NEMMENO SI PUO’ CONFONDERE LA PROMOZIONE CON L’IMPOSIZIONE.
Direi di fare attenzione a quali posizioni prendiamo. Mi duole fare l’avvocato del diavolo ma se devo scegliere fra libertà per tutti o censura per tutti io scelgo sempre la libertà. Se il prete vuole fare volantinaggio come han sempre fatto i testimoni di Geova libero di farlo, la vera par condicio vorrebbe invece che gli sia tolta l’ora di irc spesso usata per abusi ideologici.
Ricordo che a scuola(elementari)quando ancora l’ora di religione era obbligatoria per tutti e si doveva addiritura dire la preghierina all’inizio delle lezioni, che il prete durante la sua ora distribuiva adesivi da attaccare sui campanelli per dire testimoni di Geova che erano benvenuti “solo per pregare insieme”, lamentandosi del loro proselitismo. Per non parlare di quando suddetto prete pretendeva senza avere un titolo di studio adeguato di fare educazione sessuale a modo suo, con tanto di terrorismo sulle pratiche abortive. Gli era permesso davvero di tutto, senza che ci fosse la possibilità per nessuno di controargomentare.

@piccolo-uomo
Faccio un O.T. e me ne scuso, ma non essendo riuscito in tempo a rispondere a piccolo-uomo riguardo al passo Efesini 6, 5 lo faccio ora:

Il fatto che il rapporto padrone/schiavo sia ammantato con l’esortazione ai primi a non essere troppo cattivi con i secondi non mi incanta affatto, resta il fatto che un testo che viene presentato con assoluta verità e legge suprema dettata da dio ammette lo schiavismo e lo accetta. Il brano seguente che tu hai riportato lo conferma. Allora come dice Aldo si potrà trovare anche nel vecchio e nuovo testamento qualcosa di buono che non si può scartare a priori, come lo si può trovare nel Kalevala, nel Buddismo, nel Tao-Te-Ching, nelle religioni e filosofie degli Indiani del Nord America, in quel che resta dei Miti Nordici, Celtici, Greci e Romani, ecc… Io sono agnostico ma ho trovato spunti interessanti nel filosofo S.Agostino, che per altro aveva forti influenze del culto di Mytra a cui aveva aderito prima della conversione. Ma come dice sempre Aldo la religione si è evoluta con l’evolversi della società, in pratica quella religione è ispirata da persone, non da Dio.
Come distingui allora fra i precetti da seguire e quelli che sono dovuti a un malcostume del passato di una società arretrata? Con spirito critico e secondo il tuo metro di giusto e di bene, ma searrivi a tanto sei tu che fai la tua “religione” o la tua etica. Quindi abbracci il relativismo o per lo meno devi rifiutare l’assolutismo. Non ti pare?

Andrea

@Fabio Rossi
Se il prete vuole fare volantinaggio come i testimoni di geova lo faccia, ma non a scuola (come non fa e non deve farlo nessuna altra religione), in quanto la scuola è una istituzione dello stato, uno stato laico.

Ciao a tutti

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