Pressing del Forum Famiglie: sostegni, ma solo a “vere” famiglie

Il Forum delle associazioni familiari, che ha organizzato l’anno scorso il Family Day, si attiva ancora presso le istituzioni: oggi i suoi delegati ha incontrato il ministro Rotondi per esporre le richieste su previdenza, scuola e fisco e sostegno alle famiglie “fondate sul matrimonio”. In una contestuale nota del Forum si richiede inoltre che “non vengano introdotte forme surrettizie di famiglia e che la definizione di famiglia resti quella contenuta dall’art. 29 della Costituzione”: chiaro invito allo stesso ministro Rotondi, promotore assieme al ministro Brunetta di un disegno di legge per concedere alcuni diritti alle coppie di fatto. Il Forum domani sarà ricevuto domani dallo stesso presidente Napolitano, per sollecitare interventi dallo Stato a sostegno delle famiglie, già richiesti con la petizione “Fisco a misura di famiglia” consegnata a Napolitano il maggio scorso e fatta circolare in Parlamento.

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57 commenti

Aldo

Il bello è che questi personaggi di famiglie ne hanno quasi sempre almeno due ^_^. Sono tutti divorziati e risposati. Tranne Casini. La Sacra Rota ha dichiarato nullo il suo matrimonio. Ci son voluti due figli prima di rendersi conto che qualcosa non andava.

Popinga

Chiedo che non vengano introdotte forme surrettizie di finanziamento al clero e che la definizione di scuole ed istituti di educazione resti quella contenuta dall’art. 33 della Costituzione, senza oneri per lo Stato.

gigetta

ma almeno la famiglia creata senza l’intervento dei pretazzi può avere diritti? se io mi sposo in comune la mia famiglia può avere diritti concessi PGR dai cattolici o mi devo proprio sposare in chiesa? 😀

Kaworu

ah perchè le altre non sono famiglie…

e i divorziati e risposati sono famiglia?

immagino di no, secondo la logica di questa gente.

Enrico

* gigetta

In uno stato laico, com’è l’IOtalia, si se ti sposi in comune sei sposato per lo stato. Sono i conviventi a non essere una famiglia.

Magar

@Enrico

Infatti, padre, madre e figli non sono una famiglia, sono una barbabietola…

MetaLocX

Persone che hanno a cuore la “famiglia” intesa come istituzione, ma non le persone che la compongono.
Eppure io credo che una famiglia sia (e non è poco) un nucleo di persone che vivono insieme.

Purtroppo alcune persone sono contrarie ai principi civili della democrazia, preferendo esercitare la propria prepotenza a danno del prossimo. Vergognoso.

Firetrip

Da ex convivente (10 anni) e neo sposo (qualche mese) rimango ancorato al quanto detto anche precedentemente in altro caso.

Anche se le motivazioni dei tizi citati sono sbagliate è giusto non riconoscere diritti a chi non si assume i doveri legati al matrimonio (quello civile, l’altro è una carnevalata).

Se voglio i diritti del matrimonio me ne devo assumere anche i doveri.

Io ribadisco lamia contrarietà a PACS e/o DIDORE che dir si voglia.

La costituzione parla chiaro in nessuna sua parte dice che il matrimonio debba essere fra uomo e donna e/o vieta che sia tra uomo uomo e/o donna donna!

Uno stato “veramente” laico dovrebbe semplicemente basare il matrimonio sulla volontà dei richiedenti non sul sesso di appartenenza!

Kaworu

@magar

ma anche madre e figli soli, madri & figli, padre & figlio e via dicendo evidentemente per questi beceri non sono famiglie…

Aldo

L’ideale sarebbe estendere il matrimonio alle coppie omosessuali come in Spagna dove non si parla più di marito e moglie, ma di coniugi. I PaCS però sono un’altra questione e va valutata a parte. Ovviamente sono favorevole ai PaCS.

Enrico

concordo con Firetrip.

* Kaworu

Un genitore solo forma una famiglia con i figli qualora la solitudine sia per cuase di forza maggiore. Nel caso di due conviventi non esiste nessun legame serio tra i due genitori che si uniscono carnalmente ma non si impegnano ad onorarsi vicendevolmente.

Magar

@Kaworu
Ovvio, ma il nostro amico escludeva dal novero delle famiglie persino banali unioni eterosessuali tra conviventi non sposati.

gigetta

@ Enrico
guarda che lo so benissimo ma al giorno d’oggi la chiesa sarebbe ben lieta di toglierci anche questa possibilità d’altronde con il matrimonio concordatario già si è preso una bella fetta.
e comunque per tua informazione i conviventi e i loro figli SONO FAMIGLIA! che ti piaccia o meno

gigetta

p.s. ti ricordo che comunque per Santa madre chiesa saremo due concubini visto che non ci sposiamo con il vestito bianco e la pillola in borsetta davanti a dio 🙂 come fanno i tuoi colleghi molto coerenti

Ydnac

Meno doveri uguale meno diritti (pacs, dico o doremi); più doveri uguale più diritti (matrimonio). Ma accessibili a tutti, etero e non. Sembra così strano?

giuseppe

Firetrip scrive:

15 Ottobre 2008 alle 20:11
Da ex convivente (10 anni) e neo sposo (qualche mese) rimango ancorato al quanto detto anche precedentemente in altro caso.

Anche se le motivazioni dei tizi citati sono sbagliate è giusto non riconoscere diritti a chi non si assume i doveri legati al matrimonio (quello civile, l’altro è una carnevalata).

Se voglio i diritti del matrimonio me ne devo assumere anche i doveri.

Approvo in pieno.

Kaworu

@enrico

quindi sei perfettamente d’accordo col matrimonio omosessuale?

(se sei d’accordo con firetrip, lo sei)

oltretutto se i due genitori conviventi e che si amano e che hanno figli non sono sposati perchè in attesa di divorzio, come la mettiamo? quei figli non hanno famiglia?

Enrico

* Kaworu

Matrimonio è implicito che non può essere tra persone dello stesso sesso perchè forma coppie sterile. Sull’argomento abbiamo già discusso.

Kaworu

@giuseppe

lo farei anche domani, se i tuoi colleghi non rompessero mortalmente le balle per questo…

sai, non tutti in quest’italietta ridicola si possono sposare, anche se vogliono.

Nietzche---

@ giuseppe
approvi in pieno anche il suo (quell’altro è una carnevalata)?
E comunque quello che lui dice è ciò che diciamo tutti, se avessi letto tutto il suo commento avresti visto che arriva alle nostre stesse conclusioni in materia di omosessualità.
Noi anche chiediamo il matrimonio (che per me si potrebbe anche chiamare Pippo, la sostanza è la stessa), ma per tutti.

Lorenzo G.

@ Firetrip

E durante quei 10 (DIECI) anni di convivenza ti avrebbe proprio fatto schifo se qualcuno ti avesse riconosciuto anche i diritti delle coppie sposate? Se te li avessero riconosciuti tu cosa avresti fatto, li avresti rifiutati con sdegno, preferendo restare senza diritti (fra i quali, che so, tanto per citare un caso, il diritto alla pensione di reversibilità del convivente)?

Ma a te personalmente (e a milioni di coppie sposate come te) cosa cambia personalmente se alle coppie non sposate (come eri anche tu prima) venissero riconosciuti quei diritti? E la società intera, come cambierebbe in peggio? E’ questo che dovreste spiegarci voi “contrari”.

Roba da pazzi, io più sento questi discorsi, meno riesco a capire come si possa…non arrivare a capire tutto questo……

Toptone

Non vi preoccupate. E’ solo una questione di tempo.

Questo miserabile Paese e la sua miserabile casta religiosa sputò sulle Costituzioni democratiche dei Paesi nordeuropei all’indomani della loro promulgazione, perchè riconoscevano libertà fondamentali da questi figuri considerate “immorali” e “assurde”.

Quando gli altri erano democrazie avviate, l’Italietta era un’accozzaglia di stati e staterelli dove quello Pontificio non brillava certo per diritti umani e libertà. Anzi… (e non infierisco).

Sempre all’avanguardia i nostri gonnelloni, eh?

Perciò, se tanto mi da tanto, noi avremo finalmente PACS CUS DIDORE DUDUDU DADADA quando gli altri Paesi avranno altri e “scandalosissimi” diritti e libertà.

E i gonnelloni strilleranno di conseguenza, come fecero ieri e stanno facendo oggi.

Ma, come hanno perso ieri, perderanno domani e domani ancora.

Kaworu

@enrico

non è implicito proprio per niente.

siccome sai anche te che non sono sterili.

bla bla bla quante menate inutili…

le coppie ETERO sterili invece sono sterili per davvero, e secondo il tuo ragionamento non si dovrebbero sposare.

io son senza figli (e non sterile) fintanto che non decido di fare un viaggio in belgio 😉

quindi, secondo la tua logica mi posso sposare.

Kaworu

ah comunque enrico, nel caso non sapessi leggere, firetrip ha scritto:

“Uno stato “veramente” laico dovrebbe semplicemente basare il matrimonio sulla volontà dei richiedenti non sul sesso di appartenenza!”

vai a rileggerti il messaggio, nel caso.

Magar

@Kaworu
Dove trovi la pazienza per discutere ancora con ‘sti muri di gomma? Rigirano sempre due-tre pseudo-argomenti lisi, ti costringono a ripetere sempre le stesse cose.

L’importante per loro è che gli omosessuali non si possano unire legalmente, perché la Natura, dunque Dio (ops, ma è Spinoza… vabbè, tutto fa brodo) ha deciso che non possano avere figli alla maniera, appunto, “naturale”. Le coppie etero di ultrasessantacinquenni pure, ma lasciamo da parte i dettagli…

San Gennaro

Questi familisti del c… come al solito mistifihano.
E’ vero che l’art. 29 dice che …, ma è anche vero che l’art. 30 dice, tra l’altro:
“La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.”
Però sull’art. 30 i familisti del c… non insistono troppo …
SEPOLCRI IMBIANCATI!

paniscus

“….Anche se le motivazioni dei tizi citati sono sbagliate è giusto non riconoscere diritti a chi non si assume i doveri legati al matrimonio (quello civile, l’altro è una carnevalata).

Se voglio i diritti del matrimonio me ne devo assumere anche i doveri.”

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Guarda che se si dà un qualche riconoscimento alle convivenze, AUTOMATICAMENTE questo comporta anche l’assunzione di doveri. Non ci arrivi sul serio?

Magari alcuni di questi diritti e doveri saranno gli stessi del matrimonio e altri no, però sempre di impegni reciproci si tratta.

Per esempio, a me pare evidentissimo che, se venisse riconosciuto il diritto al sostegno economico fra conviventi, esisterà anche l’obbligo di accollarsi il sostegno economico medesimo da parte dei suddetti conviventi. Non mi pare difficile da capire.

Quindi, il ricorrentissimo tormentone per cui “i conviventi vogliono tutti i diritti senza asssumersi nessun dovere” è nient’altro che un luogo comune che dal punto di vista logico è ridicolo, sullo stesso livello della storiella per cui “ci sono sette femmine per ogni maschio” o “usiamo solo il 10% del nostro cervello”.

saluti
Lisa

paniscus

Enrico:

“Matrimonio è implicito che non può essere tra persone dello stesso sesso perchè forma coppie sterile. Sull’argomento abbiamo già discusso.”

Guarda che quello di avere figli non è uno scopo istitutivo necessario del matrimonio CIVILE.

Per la chiesa forse sì, ma per lo stato sicuramente no.

Non mi risulta che per sposarsi in municipio sia necessario prendersi l’impegno di avere figli, o dichiarare di desiderarli, né che un matrimonio civile possa essere dichiarato nullo per mancanza di figli.

Né mi risulta che lo stato vieti il matrimonio civile a una donna in menopausa (alla quale oltretutto, data l’età, quasi sicuramente non sarebbe nemmeno consentito di adottare).

Lisa

Lisa

paniscus

E aggiungo ancora: se proprio si vogliono osteggiare i riconoscimenti delle convivenze con l’argomento che “tutti si possono sposare se vogliono”, bisogna prima affrettarsi a fare due semplicissime premesse.

Ovvero, chi è che VERAMENTE non può scegliere?

Sostanzialmente, due categorie: le coppie dello stesso sesso, e i separati in attesa di divorzio, costretti ad anni di trafile burocratiche snervanti e costose anche nel caso che la separazione sia assolutamente consensuale e che si siano già messi d’accordo da soli su tutto.

Quindi, francamente, delle due l’una:

– o si accetta la questione del riconoscimento delle convivenze,

– oppure si accetta il matrimonio omosessuale e l’abolizione assoluta della “separazione legale”, che probabilmente non esiste più in nessun altro paese civile.

Invece no, questi pretendono di negare completamente entrambe le cose. Esattamente come quando si oppongono all’aborto e CONTEMPORANEAMENTE anche all’educazione sessuale e ai contraccettivi…

Lisa

Chinsky

Miss. Paniscus, lei mi ha tolto le parole di bocca.

ma mi viene in mente un’altra piccola cosa: I pacs, didore o altro sono considerati non necessari, immorali, addirittura lesivi per la “vera” famiglia e quindi automaticamente dannosi per la società.
Ora, andiamo a vedere i paesi in cui i pacs, didore o come li volete chiamare sono stati approvati e sono attivi da tanti anni: non mi pare che la società sia andata allo sfacelo nè che la morale sia regredita a livello di barbarie, nè che non si facciano piu’ figli (anzi).
Insomma.. a volte basterebbe un po’ di logica per vedere come certe argomentazioni sono totalmente false e fuorvianti.
Nonostante tutto, non riesco a capire quale sia la vera motivazione di questo forum famiglie (come mai al plurale, allora capiscono che non esiste “la” famiglia?). Non riesco a capire questo accanimento, questa dedizione alla causa, questa totale intolleranza nei confronti di coppie, etero e non, che si amano e che vorrebbero assumersi quei doveri e avere quei diritti che le coppie sposate hanno. Ma sopratutto non posso capire come possano credere che per sostenere la famiglia basti questo. In Italia, tra economia, alloggio, lavoro, scuola, società.. i veri problemi non sono certo i pacs!

Barbara

Basterebbe(come è stato già detto)estendere il matrimonio agli omosessuali e sveltire le pratiche di divorzio così si potrebbe fare a meno dei Pacs e company.La gente non si sposa fondamentalmente per questi motivi l:1)e pratiche di separazione e divorzio sono lunghe e costose 2) il matrimonio non è concesso a coppie dello stesso sesso.

Giuliana

Sono pienamente d’accordo con tutti quelli che hanno dichiarato che se una coppia si sposa debba avere diritti e doveri, mentre se PER SUA VOLONTA’ vuole rimanere una coppia “di fatto” non avra’ ne’ diritti, ne’ doveri. E’ quel che vogliono! Mi sembra fortemente incoerente da un lato proclamare di essere una coppia libera da ogni legame e ufficialita’, e dall’altro pretendere invece le conseguenze di tale legame ufficiale.
Ovviamente, a scanso di equivoci, per me “coppia” significa sia coppia etero che gay, e il matrimonio e’ quello in Comune ai sensi del Codice Civile.
Se ci sono figli, questo e’ un altro discorso. I figli devono venir tutelati in quanti tali, indipendentemente dall’avere genitori sposati, conviventi o avere una madre single.

Ivo Mezzena

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tomaraya

due persone convivono da 12 anni, hanno un figlio di quell’età cresciuto con amore e conoscenza e non sono una famiglia? chiamiamola in un’altra maniera, non famiglia ma che so magdalena e facciamo una legge per garantire e magdalena. alla fine se non è zuppa è pan bagnato. così i catto sono contenti che la loro famigliola complessata non verrà confusa con altro, e noi che non ci vogliamo sposare si campa comunque tutti felici e contenti.

@ Kaworu
un consiglio di cuore, quando parti per il belgio non farlo sapere troppo in giro, con i tempi che corrono potrebbero perquisirti al ritorno per cercare il corpo del reato.

Giuliana

Secondo me si sta travisando il vero problema, che e’ quello di consentire il matrimonio anche alle coppie dello stesso sesso. Io non riesco ancora a capire perche’ mai ci sia bisogno di un secondo istituto giuridico a tutela della coppia quando ce n’e’ gia’ uno, il matrimonio. Perche’ mai dovremmo avere due istituti giuridici (matrimonio + pacs o dico o didore etc) che avrebbero esattamente la stessa funzione? Uno dei due sarebbe di troppo!
Non ci piace la parola matrimonio perche’ si confonde con quello religioso? Bene, facciamo una petizione per cambiarla, ma non creiamo duplicati inutili (i latini, in materia di leggi, dicevano “ne bis in idem”!) Le coppie etero sono gia’ tutelate, sta a loro scegliere di esserlo o no. Il vero problema lo hanno le coppie gay ed e’ per loro che bisogna battersi.

bardhi

ma i figli delle famiglie non “vere” sono figli finti?? Bella l’idea, aiuto solo le “vere” famiglie e i figli delle altre possono anche soffrire, intanto e colpa loro che genitori non sono sposati.

Aldo

L’espressione “contro natura” era usata in passato dalla Chiesa con riferimento alla natura biologica dell’uomo. Quando è stato a tutti evidente che l’omosessualità è qualcosa di assolutamente naturale, la Chiesa o almeno alcuni teologi hanno aggiustato il tiro. Contro natura significa contro la natura dell’uomo. Ma di quale uomo? Dell’uomo civilizzato, cioè del cristiano, anzi del cattolico. Insomma “contro natura” significa semplicemente non in linea con la dottrina cattolica. E questo taglia la testa al toro ^_^

Asatan

@bardhi

Beh l’antico testamento è molto chiaro in merito: i fligli illegittimi e tutta la loro discendenza sono dannati in questa e nella prossima vita. Il perchè non è molto chiaro, ma le cose stanno così. Tant’è che quando re David si fece la moglie di un’altro e poi mandò il cornuto a morire non fù punito David, dio fece morire il figlio che gli era nato da Betsabea.

Alla fin fine il monoteismo non ha MAI saputo cosa fossero giustizia ed equità, si è sempre avvalso della legge del più forte.

@Giuliana
Veramente i PACS non garantiscono gli stessi diritti e doveri del matrimonio. Ad esempio NON garantiscono che in caso di separazione un coniuge viva come parassita dell’altro.
Si limitano a regolare:

– Obbligo al muto aiuto (già presente per i conviventi anceh senza pax)
– Diritto di accesso all’asse ereditario
– Diritto di visita e decisione in caso di malattia del partner
– Pensione di reversibilità

Quanto meno in paesi civili come Francia e Inghilterra. Si curamente non prevedono assurdità come un ex coniuge a carico a vita, diritto di derubare il coniuge dei guadagni di una vita, ecc….

Il matrimonio tutela il coniuge fannullone che non ha voglia di lavorare. Chi contrae un pax sà di non poter fare il parassita.

Come fà notare qualcuno non si capisce perchè per regolare gli aspetti legali della mia convivenza (si perchè l’impegno serio non nasce dai contratti ma dalla volontà) io debba ricorrere ad una copia in chiave punitiva di un primitivo rito religioso. O non ti sei accorata che il matrimonio civile è la versione punitiva di quello religoso (600 euro e in 6 mesi hai l’annullamento in rota, contro i 3 anni del divorzio).

Io non capisco perchè debba esistere un unica e solo forma punitiva per gestire queste questioni. Se potessi decidere tramite atto notarile a chi lasciare i miei beni in caso di morte senza che gli “eredi legittimi” facciano saltar la cosa, chi può decidere per me in caso di incoscienza e a chi lasciar ela mia sudatissima pensione non potrebbe sbattermene di meno dei pacs. Ma così non è. Si dà priorità alle parentele genetiche, anche quando queste sono disastrose, sopra alla realtà dei veri impegni affettivi di una persona….

Trovo anche curioso come gente che si deinisce razionalista esprima idee così attacate alla superstizione religosa. “Sposarsi significa prendersi un impegno serio, convivere no” peccato che le statistiche dimostrino che le coppie di fatto durino più di quelle sposate. Immagino che la realtà dei dati fatuali conti un niente rispetto ai pregiudizi religioso-sociali acquisiti.

Firetrip

@ Lorenzo
E durante quei 10 (DIECI) anni di convivenza ti avrebbe proprio fatto schifo se qualcuno ti avesse riconosciuto anche i diritti delle coppie sposate? Se te li avessero riconosciuti tu cosa avresti fatto, li avresti rifiutati con sdegno, preferendo restare senza diritti (fra i quali, che so, tanto per citare un caso, il diritto alla pensione di reversibilità del convivente)?

Ma a te personalmente (e a milioni di coppie sposate come te) cosa cambia personalmente se alle coppie non sposate (come eri anche tu prima) venissero riconosciuti quei diritti?

Probabilmente li avrei accettati; ma non sarebbe stato corretto!
Ho voluto quei diritti? Bene, mi sono sposato (in comune davanti al sindaco).
Non vedo perché avrei dovuto usufruire di quei diritti prima che stipulassi un regolare contratto!
Cosa costa ai milioni di conviventi sposarsi?
Non puoi prendere solo una parte del pacchetto; o tutto o niente.
Ribadisco la mia contrarietà a sistemi che riconoscano diritti a chi non ne ha diritto; ribadisco parimenti il mio netto assenso all’apertura del matrimonio a tutti; unici vincoli ammissibili maggiorenni e consenzienti!
_________________________________________

@Enrico scrive:
Matrimonio è implicito che non può essere tra persone dello stesso sesso perchè forma coppie sterile. Sull’argomento abbiamo già discusso.

Questa come bestialità non è male!

gigetta

certo allora facciamo tutti i test per vedere se siamo fertili se poi non lo siamo VIETATO SPOSARSI! o Enrico! ma che scemenze dici!

Luciazeta

@Ai piazzisti della natura:
Non misuro la serietà dei miei intenti con un pezzo di carta.
Il matrimonio é un negozio giuridico, ossia un contratto,rinunciando a stipulare il quale, mi si obietta, non acquisirei determinati diritti/doveri.
Strano, perché la titolare di questi resto io, che li eserciti o no e con altre modalità. Diversamente non sarei un soggetto giuridico.
Amerei perciò sapere se questo Stato mi tutela in quanto individuo/persona fisica o non piuttosto, grazie alla molestia di un clero al quale non ricordo di aver dato il voto, come un qualcosa di inerte che sembra attivarsi in occasione di particolari occasioni.
Se così fosse la mia capacità giuridica ne uscirebbe limitata.
La discussione su convivenze, Pacs e cuccuruccuccù vorrei perciò rispondesse a questa domanda:
vengo tutelata come individuo?Si?No?Mi si riconosce capacità giuridica?
E’ ovvio che per chi parte dalla natura sacroindissolubilsacramentale del matrimonio parlare di queste cose é imbarazzante, ma nel frattempo sono sorti gli Stati si é sviluppato il diritto eccetera siamo qui riuniti e se il titolare di questi diritti, con vostro scorno, resta l’individuo, allora, signori, coerentemente, nessun problema nemmeno per le unioni omosessuali e per relative adozioni, basterebbe un po’ di buon senso applicato al nostro codice.
P.S.:
A proposito, il soggetto giuridico ha anche capacità normativa, dove non arriva la legge spesso supplisce la consuetudine.
Che le intenzioni di tutti questi concubini sparsi per la Penisola sono serie é evidente ormai a genitori nonni vicini di casa ancora perplessi ma sempre più desiderosi di contribuire.
Anche questo é fare educazione e io il piacere di stare assieme alle persone amate lo rinnovo ogni giorno.
Tié!

Giuliana

Saro’ di coccio, come si dice a Roma, ma continuo a non capire. Se i conviventi dovrebbero avere gli stessi diritti degli sposati, allora aboliamo il matrimonio! A che cavolo serve piu’?
(mi domando poi perche’ una coppia debba avere piu’ diritti di un single…forse che i single sono una razza inferiore?)
NB io sono sposata, dopo una convivenza di 3 anni.

Giuliana

Una piccola aggiunta per chi ha parlato di Inghilterra a proposito dei Pacs: sei male informato. In Inghilterra esiste la Civil Partnership, che equivale in tutto e per tutto al matrimonio, per le coppie omosessuali, ma NON esiste alcun riconoscimento giuridico per le coppie di fatto ne’ etero ne’ gay. Questo, sul presupposto logico che chi vuole essere ufficialmente riconosciuto come coppia si sposa (se etero) o stipula una civil partnership (se gay), mentre chi sceglie di non farlo lo fa perche’ vuole rimanere libero nel bene e nel male.
Vivo in Inghilterra da diversi anni e trovo il loro sistema molto logico.

Lorenzo G.

@ Firetrip

“Non vedo perché avrei dovuto usufruire di quei diritti prima che stipulassi un regolare contratto!”
Ma perchè é un’idiozia stratosferica che per usufruire di certi diritti si debba per forza firmare un contratto! In base a cosa chi non lo firma non ha diritto di usufruirne?? Il diritto si valuta in base alle reali situazioni e alle reali necessità delle persone, non in base ai contratti e alla burocrazia.

“Cosa costa ai milioni di conviventi sposarsi?”
Tu quanto hai speso per sposarti? Io non sono sposato, ma mi dicono che al giorno d’oggi non é mica una spesa da ridere sposarsi. C’é anche chi non lo fa per necessità, per risparmiare qualcosa. Evidentemente per te questo non era un problema.
E poi perchè devo essere obbligato per forza a sposarmi per avere dei diritti? E se io, per qualsiasi motivo mio, non volessi sposarmi? Solo per questo automaticamente cosa divento, un cittadino di serie B??

“Non puoi prendere solo una parte del pacchetto; o tutto o niente.”

Leggiti i messaggi precedenti, se non lo hai letti. In particolare quello di Paniscus delle 8,52.

Giuliana

@ Lorenzo G.
Sposarsi in comune non costa niente o quasi. Siamo noi che rendiamo il matrimonio costoso, perche’ lo associamo per forza a pranzi, vestiti, invitati e viaggi! Se ci si limita ad andare a mettere una firma davanti al sindaco, con due testimoni, il costo e’ quasi zero!
In realta’ mi sembra che ci sia gente che e’ contro il matrimonio per partito preso, o magari perche’ la parola gli evoca il matrimonio religioso. Ma la comunita’ non puo’ stare ad adattare le leggi ogni volta per i capricci dei singoli!
Io, personalmente, abolirei del tutto la pensione di reversibilita’, anche per gli sposati. Chi non ha lavorato e non ha pagato i contributi si becca la pensione sociale, come accade ai single. Perche’ chi ha vissuto in coppia deve essere privilegiato? E perche’ una coltivatrice diretta che ha lavorato e sputato il sangue per 30 anni deve prendere meno di 500 Euro al mese di pensione, e la moglie di un mega-dirigente, la quale non ha fatto un caspita per tutta la vita, deve poi avere una reversibilita’ di diverse migliaia di euro?

Per inciso, non ho ancora trovato nessuno che si batta per i single. Cattolici, laici, atei, destra, sinistra, centro, dei single non glie ne importa un fico secco a nessuno. Eppure pare che siano tanti!

Lo so, sono uscita dal seminato…ma l’argomento mi ci ha portato!

Kaworu

@magar

che vuoi farci, sono una persona paziente e tutto sommato non riesco a darmi per vinta…

@tomaraya

dici che mi fanno un’ecografia alla frontiera? 😉 ma le frontiere in teoria non ci sono più… (ad ogni modo la mia idea è andarmene e non tornare a meno di improbabili grossi cambiamenti qui – ma non solo per me personalmente, anche per il lavoro che voglio fare che qui è visto come superfluo)

ad ogni modo ci sono stati dove sono presenti sia il matrimonio (per ambo gli orientamenti sessuali) che i pacs (idem con patate).

io credo che il pacs possa essere una valida alternativa temporanea per chi al momento non può o non vuole accedere al matrimonio (gente in attesa di divorzio per esempio, oppure chi ha iniziato a convivere da poco). poi comunque sta alla libertà di ognuno decidere che cosa fare, se continuare col pacs, non far niente oppure sposarsi.

paniscus

““Cosa costa ai milioni di conviventi sposarsi?”
Tu quanto hai speso per sposarti? Io non sono sposato, ma mi dicono che al giorno d’oggi non é mica una spesa da ridere sposarsi. C’é anche chi non lo fa per necessità, per risparmiare qualcosa. Evidentemente per te questo non era un problema.”

——–

Ecco, io non sono d’accordo su altri punti espressi, ma concordo sul fatto che questa sia una bufala clamorosa.

Il matrimonio di per sé non costa quasi nulla, non è mica obbligatorio fare feste, addobbi e ricevimenti.

Il matrimonio civile costerà in tutto qualche decina di euro di carte bollate, e nient’altro.

E anche quello religioso, lo si può benissimo fare limitandosi alla cerimonia pura e semplice senza nessuno sfarzo aggiunto, e cavandosela con cinquanta o cento euro di offerta libera al parroco, oltre alle poche decine di euro di cui sopra richieste per i documenti civili.

E mi meraviglio che un laico sostenitore dei diritti essenziali confonda “il matrimonio” con “la festa di nozze”, e relativa parata esibizionistica per il parentame e il vicinato.

In effetti, sì, ci sono molte persone per cui la spesa del matrimonio “non è un problema”. Ma non perché abbiano i miliardi da buttar via: semplicemente, perché possono sposarsi anche senza fronzoli accessori.

Nonostante questo, io sono a favore di qualche forma di riconoscimento per le convivenze, sul modello francese. Che non mi sembra abbia fatto male alla famiglia, a giudicare dai tassi di natalità.

Ma sicuramente, tra gli argomenti a favore dei diritti dei conviventi, non ci metto quello che “il matrimonio costa troppo”.

Lisa

paniscus

E comunque, uno spirito critico e razionale vorrebbe che, per stabilire se una certa cosa è utile, è dannosa o è irrilevante, non ci si lanciasse in anatemi di principio, ma si andasse pragmaticamente a osservare come stanno andando i risultati laddove questa cosa esiste già.

Le obiezioni più diffuse contro i PACS sono queste:

– che indebolirebbero e minaccerebbero la famiglia tradizionale;
– che non servono a niente alle coppie etero e sono solo un “trucco” per far passare le unioni omosessuali;
– che sono un inutile doppione del matrimonio.

Ora, quindi, andiamo a vedere se è vero. E prendiamo la Francia che è dietro l’angolo.

Qualche mese fa lessi un articolo sulle statistiche in materia, che purtroppo ora non ho sottomano, ma che mi sono conservata e posso ritrovare.

Da cui risulta che:

– in Francia, dopo più di 10 anni di esercizio normale dei PACS, soltanto il 10-15% di essi riguarda coppie dello stesso sesso. Più dell’80% è sottoscritto da eterosessuali.

– le separazioni tra coppie che hanno fatto un PACS sono DI MENO rispetto a quelle delle coppie sposate.

– più della metà delle coppie che sottoscrivono un PACS, dopo qualche anno si sposano.

– le categorie di coppie eterosessuali che ricorrono più facilmente ai PACS sono due: i vedovi o i divorziati di età matura, che i figli li hanno già avuti o che comunque non ne farebbero più, oppure giovani alla prima esperienza di vita di coppia, che poi spesso si sposano anche (vedi punto sopra). Nel frattempo, sia da conviventi semplici, sia da “pacsati” sia da sposati, fanno molti più figli che da noi.

In pratica, per grosse fasce di popolazione, il PACS è diventato un po’ il sostituto del “fidanzamento”, con la differenza che le coppie si sentono maggiormente tutelate e incoraggiate a schiodarsi dalla casa dei genitori, rendersi indipendenti prima, e fare figli prima.

In definitiva, dove sta questa devastazione della famiglia? Io proprio non ce la vedo.

L’alternativa italiana è il trascinamento pietoso di fidanzamenti eterni tra gente che si mette insieme a 18 anni e si sposa a 35, essendo rimasta a farsi stirare i vestiti dalla mamma fino a quel momento ed essendosi comprata la casa con l’eredità dei nonni ultranovantenni, poi se proprio le va di lusso fa un unico figlio a 39, e si separa a 41…

Lisa

Lorenzo G.

@ paniscus

Il fatto é che in Italia, tradizionalmente, matrimonio é spesso sinonimo di “festa di nozze”: sembra che senza quella, perda molto del suo sapore, e più che altro la si fa per parenti e amici. Se al momento non c’é la possibilità economica di farla, molta gente, magari, piuttosto di fare un matrimonio sobrio e modesto, preferisce rinunciarvi in attesa di tempi migliori.

paniscus

“Il fatto é che in Italia, tradizionalmente, matrimonio é spesso sinonimo di “festa di nozze”: sembra che senza quella, perda molto del suo sapore, e più che altro la si fa per parenti e amici. Se al momento non c’é la possibilità economica di farla, molta gente, magari, piuttosto di fare un matrimonio sobrio e modesto, preferisce rinunciarvi in attesa di tempi migliori.”

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Ok, ma non mi sembra questo un argomento SERIO per richiedere i diritti per i conviventi.

Quella solitamente è gente che si comporta così solo perché tiene più alla forma che alla sostanza, ovvero l’esatto opposto di uno spirito laico e pluralista: quel genere di gente che prima convive allegramente, fa sesso fuori dal matrimonio, usa anticoncezionali, e via dicendo… e poi si sposa in chiesa con una cerimonia tradizionalissima, giurando fedeltà sperticata ai Sani Principi Assoluti delle Famiglie Vere, e sparando a zero su chi fa diversamente (ossia, su chi fa esattamente quello che hanno fatto loro fino al giorno prima).

Lisa

Aldo

Al Family Day intervistarono una donna che disse che per lei la famiglia dev’essere come la Santa Trinità: Maria, Giuseppe e il bambinello ^_^ E menomale che non ha detto bambinello, bue e asinello ^_^ Questa è spesso la conoscenza che molti “credenti” hanno della propria religione.

paniscus

“Al Family Day intervistarono una donna che disse che per lei la famiglia dev’essere come la Santa Trinità: Maria, Giuseppe e il bambinello ^_^ ”

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Quindi (a parte il delirio sulla Trinità) prendiamola in parola: figlio rigorosamente unico, e non concepito biologicamente da quello che figura come padre legale 🙂

Lisa

Firetrip

@Lorenzo G.

Tu quanto hai speso per sposarti? Io non sono sposato, ma mi dicono che al giorno d’oggi non é mica una spesa da ridere sposarsi. C’é anche chi non lo fa per necessità, per risparmiare qualcosa. Evidentemente per te questo non era un problema.

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La spesa, se non hai intenzione di fare una carnevalata; si limita alla marca da bollo da apporre sulle pubblicazioni (se non mi ricordo male €45,00).

Non so tu ma a me effettivamente quei soldi non mi hanno cambiato la vita.

Altre spese non sono NECESSARIE; non mi è servito un abito nuovo; non ho avuto centiania di persone da sfamare, non ho sentito il dovere di noleggiare un auto appositamente ecc ecc.

Il costo del matrimonio lo decidi tu; Non è vero che costa un matrimonio; costa solo se decidi di farlo rendendo ridicola la cosa!

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