Regno Unito: induisti vogliono cremazioni all’aperto

Il caso è giunto alla corte suprema inglese. Davender Kumar Ghai, un guaritore sessantanovenne di Newcastle, a capo di un gruppo che unisce induisti e sikh, vuole che sia possibile effettuare anche nel Regno Unito il rito compiuto da quasi quattro millenni nel subcontinente indiano: la cremazione del corpo del defunto. Ovviamente non si sta parlando della cremazione effettuata nei numerosi forni pubblici attivi in territorio anglosassone, ma della pira all’aperto, su cataste di legno, che in India e Nepal si svolge sulle rive di un fiume (nel quale, al termine della cerimonia, vengono poi riversate le ceneri del defunto). “La cremazione all’aperto è un nostro diritto, religioso e nativo”, sostiene ora Ghai. Due anni fa il guaritore fu indagato per aver compiuto una cremazione clandestina, ma la vicenda fu poi lasciata cadere.

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31 commenti

stefano

“La cremazione all’aperto è un nostro diritto, religioso e nativo” esatto, nativo di casa vostra.
e basta con ste ca…te! si adeguino alle leggi del paese che li ospita e se vogliono cremare i cadaveri ben venga, ma devono farlo secondo le prescrizioni igeniche inglesi e non indiane.

giuseppe

Nel regno unito ormai c’é spazio per qualunque scemenza. Ecco cosa produce un modello di società scristianizzata !

bruno dei

Di quella pira l’orrendo foco…
Viene il sospetto, a forza di sentire parlare i religiosi di qualsiasi fede, che il loro credo non consista che nella banalità del rito.
A cosa crede chi crede?
A una serie di pratiche, sempre altamente circondate da un’aura di superstizione. Toccagli quei riti e gli crolla il mondo in testa.
Parlano tanto di trascendenza, ma è solo per nascondere il piacere feticistico che provano a eseguire le loro abluzioni, le loro prediche, i loro scuotimenti di capo, le loro fustigazioni, etc…
Ragazzi di tutte le fedi, non sarà ora di provare a crescere un po’?

Roberto Grendene

il messaggio di giuseppe mette in luce il volto di tanti credenti, che pretendono liberta’ di religione e rispetto per la religione, ma solo per la loro.
A questi sembrano scemenze le credenze altrui, sulle quali fanno grasse risate, ma cambiano improvvisamente espressione diventando seri e accigliati se provi a far notare che ci sarebbe da ridere allo stesso modo dei preti esorcisti, del cilicio, del peccato originale, ecc.

Marte

@Roberto Grendene,
infatti il messaggio di giuseppe mette in luce che nelle società cristianizzate c’è spazio unicamente per le scemenze crisitane, e non delle altre religioni. E questa è comunque una cosa negativissima.
Basta con le scemenze di qualunque religione. Vogliamo vivere con i piedi per terra?

saibaba

@ san giuseppe

nel regno unito ormai c’è spazio per qualunque scemanza.ecco cosa produce un modello di società scristianizzata!
almeno loro li bruciano all’aperto da morti,quando c’era la tua bella società kristianizzata li bruciavate all’aperto da vivi.
post skittum o avuto una visione ,ho capito chi è san giuseppe!

il 5 segreto di fatima , ve lo farò sapere,

Luciazeta

E le emissioni di CO2?
Il protocollo di Kyoto?
Affascinante però, l’immagine del Tamigi fumigante. Fa molto steampunk.
Mi ricorda i quadri di Turner, l’anno senza estate, Frankenstein…

Aldo

La ritualità sembra sempre più importante di qualunque questione morale. Se non ci sono problemi io concederei a quegli indiani un posto apposito ove poter cremare i loro defunti. Ma gettarne le ceneri nel Tamigi direi proprio di no! ^_^

Chinsky

I riti, le formule, i canti, le processioni, la ripetitività, le parole ripetute in coro, l’aura di mistero, di grandezza e grandiosità.. togligli l’odore di incenso e ritroverai lo stesso principio di quelle scenografie e manifestazioni di massa che utilizzavano fascismo e nazismo.
ma le religioni hanno una marcia in piu’: il controllo non è solo sulla tua vita, ma pure sulla tua morte e nell’aldilà..

L’importanza della ritualità è direttamente proporzionale alla quantità di fuffa e maneggi che devono nascondere.

Aldo

Per la Chiesa l’Antico Testamento non conta praticamente più nulla o quasi, il Nuovo solo a chiacchiere. Ma allora cosa conta. Secondo me contano i quattrini. li contano e li ricontano per assicurarsi che non manchi nulla ^_^

giuseppe

saibaba scrive:

17 Ottobre 2008 alle 08:10
@san giuseppe
posso rivelarlo?

Sfogati pure. Tra l’altro con quel nome mi stai pure simpatico. Ma ogni tanto ti manderei volentieri a quel paese.

Aldo

Scusa Giuseppe, noi conosciamo molto bene la società “cristianizzata” e mi pare che di scemenze ce ne siano fin troppe. Non mi pronuncio su quella scristianizzata, ma credo che la scemenza sia l’unica religione cui aderiscono indistintamente tutti: la religione delle religioni per così dire ^_^

saibaba

@giuseppe san
non puoi mandarmi a quel paese .
ci sono già , abito vicino a te,,,,,,,,,,,

Stefano Bottoni

Mi sarebbe venuto da dire che gli induisti bruciano i morti, mentre i cristiani (con buona pace di giuseppe) bruciavano i vivi… ma non sarebbe stato corretto, visto che comunque era prassi (e a quanto ne so in alcune regioni indiane lo è ancora) che le vedove venissero gettate vive sulla pira del defunto marito.
Dunque non posso far altro che esprimere disgusto per OGNI rito di OGNI religione.
Sono a favore della cremazione, quando verrà il momento voglio che il mio corpo venga ridotto in cenere, ma ovviamente voglio che ciò avvenga negli appositi forni.
Cremazione fai da te? No alpitour? AHIAHIAHI!!!

Antonio II°

C’è poco da dire!
Quando il rispetto per l’altrui credo sfora nel subire l’altrui credo si diventa vittime.

E qui deve subentrare la ratio logica.

gigetta

@ stefano bottoni

può essere utile per risparmiare spazio e per inquinare un pò di meno. ma il problema della cremazione è che comunque inquina lo stesso. speriamo che si trovi un modo per evitare che anche da morti facciamo scempio del pianeta.
per ora considero la cremazione fatta appunto negli appositi forni crematori il male minore
ma come la vogliono fare questi quì è un delirio degno di un pazzo psicolabile è una cosa che va assolutissimamente vietata senza ma e senza se

saibaba

@stefano bottoni
hai ragione la follia esiste anhe in altre parti del mondo purtroppo««««
daltra parte comunque o cremato o
messo in cimitero è sempre inquinamento, in molti comuni si espropiano terreni per allargare i cimiteri . penso comunque che la soluzione migliore sia la cremazione , ovviamente fatta in appositi forni che non inquinino ,ciao

TonyMontana

Dopo le concessionni ai maomettani ormai da Albione ci si aspetta di tutto, concederanno anche questo, e non mi stupirò che qualche sinistrorso di casa nostra troverà degna di nota tale richiesta; povera Europa come è finita male con dissenate politiche immigrazioniste, che non hanno fatto altro che introdurre altre supestizioni reliogiose, come se non bastava il cristianesimo; quando chiuderemo le frontiere all’immigrazione sarà sempre troppo tardi, prima che vecchie e nuove supestizioni religiose distrugeranno i valori del libero pensiero della Civiltà Occidentale.

Maurizio D'Ulivo

Il problema della società inglese non è certo quello di essere una società scristianizzata, come vorrebbe giuseppe, ma semmai il quasi contrario: il dramma inglese è quello di essere una società fin troppo prona di fronte alle pretese anti-civiche formulate da adepti alle varie religioni, qualsiasi esse siano.

Dopo l’esenzione dall’obbligo del casco per i rastafari a causa delle loro chiome voluminose, e dopo l’esenzione dal divieto di fumare cannabis per i medesimi (lo dico da antiproibizionista, ma da antiproibizionista per tutti e non solo per alcuni!), il tutto in nome della loro convinzione religiosa, è del tutto normale che adesso ogni religione avanzi pretese di godere di esenzioni varie dalle norme del vivere comune in nome delle proprie superstizioni.

L’esempio di quanto accade in GB non dovrebbe suscitare alcuna nostalgia di una società cristianizzata ma, semmai, dovrebbe alimentare il rimpianto per una società che avrebbe potuto essere davvero laica e invece, evidentemente, non è riuscita ad rimanerlo abbastanza.

Fede

Se vogliono che i loro morti vengano cremati non c’è problema.
Si mettano a tavolino con chi di dovere sotto l’occhio vigile dei medici, i quali possono stabilire se è pericoloso o meno per la salute delle persone effettuare cremazioni all’aperto.

enrico mini

Io voglio essere impagliato e conservato in una teca di cristallo nel salotto buono.
Come la mettiamo?

Nietzche---

Nel regno unito ormai c’é spazio per qualunque scemenza. Ecco cosa produce un modello di società senza razionalità! Le religioni!

Nathan

@enrico mini
non male la tua idea, ma avrei qualcosa di meglio: io penso di aderire alla restaurata religione dell’antico Egitto, naturalment nel giusto ruolo di Faraone, e quindi voglio essere opportunamente imbalsamato e messo in una piramide di adeguata grandezza

@saibaba
bella la tua osservazione comparativa sui roghi dei morti e quelli dei vivi. Purtroppo bisogna notare che i fanatici induisti, oggi, nel 2008, oltre che qualche vedova nei villaggi sperduti bruciano anche cristiani
PS perche hai preso il nickname di un santone indiano produttore di cenere? Ricorda il famoso detto di valcaRENGHIai bei tempi di ReNudo: “attenti, il GURU vi INGURA!”

Seriamente:
Tentando una classifica provvisoria CONTEMPORANEA di nocività delle varie religioni e sottovarietà delle stesse direi che i fanatici islamisti tipo wahabiti, talebani, pasdaran etc stanno decisamente ai primi posti, insieme a certe orrende sette evangeliche amerikane (non potremo mai perdonarli di averci procurato due presidenze George W, catastrofe planetaria), ma anche i fanatici indù non sfigurano in questa triste graduatoria. La CCAR, che mi sembra sia la più abborrita statisticamente dai frequentatori di questo sito, non può onestamente essere messa oggi ai primi posti, nonostante gli sforzi di restaurazione reazionaria del papa attuale, innanzi tutto perchè attualmente i cattolici non ammazzano nessuno, fino a prova contraria. Dopo il Concilio Vaticano II sembrava anzi la CCAR essere diventata un grande e forte fattore di progresso per il genere umano, soprattutto in certi paesi dell’America latina. Ora lo è sempre meno, ma questi processi storici hanno sempre una certa inerzia. Comunque le restaurazioni non riescono mai!
Anche se piuttosto silenziati e silenziosi, esistono tantissimi cattolici, preti e pure vescovi che hanno idee diverse da CL, l’Opus Dei e altri gruppi integralisti.
Tra gli ebrei la situazione mi appare variegata: gli ebrei “laici” sono in genere progressisti e pacifisti ma i fanatici religiosi sono terribili (pensate al Goldstein che ammazzò una trentina di palestinesi che pregavano a Hebron o all’assasino di Rabin) e sono sostenuti dai fanatici della destra religiosa cristiana amerikana.
Infine i buddisti mi sembrano attualmente i più innocui, ma non vorrei sbagliarmi.
Nathan

giuseppe sbattezzato

strani paradossi “storici”, la ccar argine ai fanatismi come la mussolini al razzismo; il problema non è la religiosità ma le organizzazioni “religiose” (= organizzazioni di potere che sfruttano il sentire “religioso”: parassitismo nocivo)

giuseppe

saibaba scrive:

17 Ottobre 2008 alle 16:18
@giuseppe san
non puoi mandarmi a quel paese .
ci sono già , abito vicino a te,,,,,,,,,,,

Era solo una battuta, preceduta da una apprezzamento positivo.

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