Mons. Betori non tiferà più Juventus

“Penso che il mio immedesimarmi con Firenze imponga qualche sacrificio. Non potendo sacrificare la fede, sacrifico un sentimento. Spero che i tifosi viola mi accolgano”. Sono parole di mons. Betori, da poco tempo arcivescovo del capoluogo fiorentino.
Com’è noto agli sportivi, la squadra torinese è particolarmente malvista dalla tifoseria fiorentina. Betori non è il primo vip ‘costretto’ dalle circostanze ad abbandonare la propria ‘fede’ nella Juventus: capitò anche a Emilio Fede quando, chiamato da Silvio Berlusconi a dirigere il Tg4, si fece milanista.

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47 commenti

Stefano

Su queste esternazioni non ho niente da dire, anzi visto che riununcia alla Juventus sono daccordo! 🙂 Non me ne vogliano gli Juventini…

fresc ateo

io sono fiorentino doc da 52anni e mai cambierei la mia fede viola,,,, VILOOLAAAA
A VITA AAA MA CHE SCHERZIAMO , E LUI X ARROFIANARSI I FIORENTINI TRADISCE I PPRORPI COLRI ?????HHEE’ PROPRIO VERO CHE I GIUDA SONO TRA I CRISTIANI.

giuseppe

Kaworu scrive:

17 Ottobre 2008 alle 13:29
i problemi della vita…

Ma ogni tanto rilassati che fa bene alla salute.

fab

In effetti, per immedesimarsi con Firenze sarebbe stato più congruo sacrificare la fede (sai che sacrificio, poi…).

Tiziano

Scusate, ma con tutti i problemi importanti e reali che ci sono in italia e nel mondo, la notizia che mi si propone è la squadra tifata da uno dei tanti cornacchioni? Sarebbe stata una notizia di un certo spessore se la fede abbandonata dal cornacchione non fosse stata quella nella juventus…

Lukokruco

Questo sig.re Betori dimostra evidentemente un carattere fondato sull’ipocrisia ed opportunismo.

Iblis88

:-???
parodia della presa in giro di una satira di una notizia.

Jeeezuz

una vecchia pubblicità della coca-cola recitava: “puoi cambiare la fidanzata, ma non puoi cambiare nè madre nè squadra di calcio”

Francesco Paoletti

🙂 credo che stanotte non dormirò dopo aver letto quest notizia … Ma come ? … Betori non tifa più Juventus ? …. ed ora come faremo ? … soprattutto come farà la Juventus senza più aiuti divini (due anni fa hanno perso la protezione Moggi e poi adesso quella di Via della Conciliazione) … mamma mia : adesoo come farò a sopportare una notiza così tremenda (chissà se riuscirò a superare la notte … sono così preoccupato !)

Kaworu

@giuseppe

io son rilassatissima, mica mi sento mancare la terra sotto i piedi 😉

ad ogni modo considera questa come l’ennesima prova di grande INcoerenza dell’organizzazione in cui credi 😉

Lorenzo T.

Ho letto la stessa “notizia” su un quotidiano stamani… -_-

fabio l'anticristo

da juventino sono contento che un pretaccio in meno tifi la mia squadra del cuore 🙂 a parte gli scherzi…chissenefrega XD

Luca A. Borchi

Opportunismo campanilista condito da luoghi comuni adolescenziali e da un becero
linguaggio da bar. Siamo in presenza di una dichiarazione intrisa di assecondante benevolenza nei confronti di una banalità vincente e aggregante una parte non
spuria della città, dove il prelato s’insedia e seduto su nova sedia enuncia che lui, felicemente costretto, è calcisticamente con loro.
Sono mosse che non meriterebbero menzione, ma per non ridurre la memoria
storica a un baratro senza cause e conseguenze, questa primitiva asserzione
sentimentale rivela il battesimo di una dinamica propedeutica, finalizzata
a un connubio psicologicamente più stretto, inversamente condiviso, che di fatto
struttura a viscerale emotività, quella che gli antropologi, solitamente chiamano,
identificazione tribale.

piero

Bertone non fa eccezione nell’idiozia diffusa di questo paese, che sublima con il calcio (e il cosiddetto sport) tutte le carenze italiane. Che schifo. L’Italia è un paese BASATO sul calcio. A partire dal presidente del consiglio, passando per le solite metafore calcistiche fatte da praticamente tutti i giornalisti e finendo con l’apoteosi del nulla dei campionati mondiali: tutti “fieri di essere italiani” solo perchè undici trogloditi tirano calci al pallone meglio di altri (troglioditi). Facendo dimenticare a milioni di cretini che questo paese ha i servizi e l’economia peggiori d’Europa.

piero

ah, ho fatto un errore: Betori, non Bertone. Ma il senso non cambia

Aldo

Io penso a quei calciatori che quando entrano in campo si fanno il segno della croce. Si può essere più scemi? Dio quale delle due squadre dovrebbe favorire, quella che ha fatto più segni della croce?

vito

a Aldo

“Si può essere più scemi?”
Sì:
– pensare che uno si segni con la croce per chiedere a Dio di far vincere la usa squadra! Farsi il segno della croce dovrebbe essere una richiesta di protezione per la propria incolumità durante la partita. Anche molte mogli e madri di corridori automobilistici sono state spesso inquadrate a segnarsi con la croce all’inizio di una gara dei loro cari.
– denunciare un giocatore per avere, con quel gesto, “provocato la folla”:

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Sport/2006/08_Agosto/27/celtic.shtml

vito

p.s.

ciò non toglie che ci siano molti segni superstiziosi e scaramantici molto simili al “toccarsi gli zebedei” citato pochi commenti più su da qualcuno che professa di essere razionalista!! 🙂

vito

Domanda per chi sceglie le news: se scoprite che un cardinale ha un disturbo di stomaco, pubblicate la notizia? Non capisco davvero perchè degli atei si interessino alla squadra cui tiene un vescovo. Non gliene frega un tubo neanche alla stragrandissima maggioranza dei cattolici.

stefano

per una volta vito ha ragione 🙂
scusate ma non capisco proprio a chi giova sapere della “fede” calcistica di un prete.

Marduk

Della squadra per cui tifa il vescovo ce ne potrebbe anche fregare niente, ma è interessante vedere gli alti papaveri della chiesa pronti a ogni trucco per racimolare un po’ di consenso!!

Kull.

Fede

Betori passa dalla Juventus alla Fiorentina?
Allora sarà la Fiorentina con l’aiuto di dio a vincere dodici scudetti nei prossimi sette anni..

Cesare B

Dato che si parla del nuovo arcivescovo di Firenze, torno sulla vicenda del Cantini, giustamente punito per le sue malefatte almeno dall’autorita’ ecclesiastica, giacche’ quella civile, per insormontabili difficolta’ giurdiche, non poteva farlo. Osservo che la nomina di Betori indica la volonta’ dell’attuale pontificato di stroncare irremissibilmente la carriera di quei prelati che siano stati troppo deboli nel reprimere i comportamenti delittuosi di sacerdoti indegni. E’, infatti, vero (checche’ abbia scritto un amico male informato, confondendo il “codice” d’uno “Stato” immaginario telematico con il vero Codice Penale vigente in Italia) che tecnicamente un vescovo non e’ un pubblico ufficiale e che, percio’, al di fuori di alcuni casi precisamente determinati dalla legge, non e’ tenuto a denunciare alla polizia o alla magistratura i reati di cui venga a conoscenza. Tuttavia e’ moralmente tenuto a farlo, quando colpevoli siano dei preti. In questi casi le sanzioni ecclesiatiche devono essere un di piu’, non un sostitutivo della giustizia penale, quando questa puo’ (e quindi deve) essere applicata. Potete pensare del papa tutto il male che vi pare, ma non potete negare che la vicenda fiorentina dimostri che si e’ messo sulla strada della severita’ contro certe porcherie, sia attive che omissive.
Saluti.

vico

la notizia che un vescovo ha perso la fede,,,,calcistica mi sembra un buon inizio 🙂

Aldo

@ Vito
In genere è proprio per raccomandarsi a Dio per vincere, non ha altri significati.

giuseppe

Aldo scrive:

17 Ottobre 2008 alle 17:39
Io penso a quei calciatori che quando entrano in campo si fanno il segno della croce. Si può essere più scemi? Dio quale delle due squadre dovrebbe favorire, quella che ha fatto più segni della croce?

Puo’ essere che preghino sono per fare una buona partita e non per la vittoria in se stessa !

juan valdez

A me della fede calcistica di Betori e del suo tentativo di “captatio benevolentiae” non me ne frega niente non parliamo poi della sua fede religiosa.
In effetti essendo un ex rugbysta non me ne frega un accidente del calcio stesso e di tutte le chiacchiere che ci girano attorno, nonchè dei personaggi che compongono il suo sottobosco, e se dovessi scegliere tra una finale dei campionati mondiali di calcio con l’Italia e una partita del 6 nazioni con la nazionale di Mallet sceglierei quest’ultima, almeno è più divertente.
” IL RUGBY SONO 30 UOMINI INTORNO AD UNA PALLA OVALE, QUANDO LA PALLA NON C’E’ RIMANGONO GLI UOMINI”
( Jean Pierre Rive- ex capitano del XV francese.)

P.S. Noi rugbysti non ci facciamo la croce quando scendiamo in campo. Non si prega per la sconfitta dell’avversario perchè è antisportivo.

Lorenzo G.

Questa é una notizia che avrebbe ben figurato nella rubrica che teneva Andrea Camerini sul Vernacoliere fino a un po’ di tempo fa: “Chi stracazzo se ne frega news, ovvero le notizie più stronze della settimana”, tratte in genere da rotocalchi e simili. 🙂

Pin8

@piero
mi hai rubato le parole dalla bocca
personalmente sono ateo/agnostico anche verso le fedi calcistiche!

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