Rabbini fondamentalisti contro Tzipi Livni: “è una donna, non può guidare Israele”

Tzipi Livni, recentemente eletta leader di Kadima, il partito di maggioranza relativa in Israele, sta ora cercando di formare un governo. Ha ottenuto l’appoggio del partito laburista, ma non basta: le servono ancora tredici seggi. Livni sta dunque trattando un’allenza con il partito ultraortodosso Shas, che vanta dodici deputati nella Knesset. La presenza di Shas indirizzerebbe l’esecutivo su posizioni religiose: tuttavia, la guida spirituale di Shas, il rabbino Ovadia Yosef, sta subendo forti pressioni, interne ed esterne, affinché non sostenga il tentativo di Livni, in quanto il governo di quest’ultima “consegnerebbe Gerusalemme ai palestinesi”.
Il partito del Giudaismo Unito nella Torah (Utj, 4 seggi), avrebbe invece già detto no a un governo Livni, e sempre per motivi religiosi: poiché Mosè Maimonide, commentando la Bibbia nel XII secolo, aveva sostenuto che “il re non può essere donna”, l’UTJ ha stabilito che il governo israeliano non può essere guidato da una donna.

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32 commenti

Colapesce

L’UTJ ha stabilito che Israele dev’essere un paese arretrato.

Aldo

Hanno ragione, il re non può essere una donna. La regina invece sì! ^_^
Io li costringerei a mangiare un irace vivo.

Fede

Ma chi li ha votati sti estremisti?
Israele: altro paese di fondamentalisti da evitare a tutti i costi.

agnese

perchè non espatriano?così i palestinesi sono più contenti…

Stefano Grassino

Adesso che mi ricordo: qualche anno fà (credetemi è vera) la società dei trasporti pubblici Israeliano tagliò il personale per mancanza di fondi e tolse i bigliettai dagli autobus. Fino ad allora per venire incontro a questi signori alcuni mezzi erano divisi in due per permettere che non vi fosse promiscuità tra i sessi. Da una parte un bigliettaia e dall’altra un bigliettaio. Con il nuovo sistema furono immessi i distributori automatici con grande scandalo per gli iscritti della Torah perchè un oggetto maschile stava a contatto con delle donne. Vi prego, non mettevi a ridere perchè a mio avviso son cose da far piangere.

Maria

Ma forse Stefano Grassino non è mai stato in Israele. Avrebbe molte sorprese rispetto alla sua Siena

cesare

Golda Meir ha governato per molti anni Israele e non mi risulta che ci siano mai stati problemi di sorta. Anzi è considerata uno dei “padri” dello stato ebraico. Israele è uno stato laico e democratico. Purtroppo in tempi di guerre di religione viene sempre fuori la feccia della religione, il fondamentalismo.

Toptone

Stavolta concordo in tutto e per tutto con Cesare.

Questa notizia è assurda e assurdi sono questi rabbini gonfi di rabbia.

wolf

La solita visione delle religioni monoteistiche abramiche nei confronti della donna. Meglio il paganesimo classico, che errore a Roma 1700 anni fa con Costantino e le sue visioni “celestiali”.

cesare

@ Toptone
non sono Cesare (che interviene sui blog della UAAR da posizioni cattoliche) ma cesare (c minuscola).

g.b.

wolf scrive:

18 Ottobre 2008 alle 16:16
La solita visione delle religioni monoteistiche abramiche nei confronti della donna. Meglio il paganesimo classico, che errore a Roma 1700 anni fa con Costantino e le sue visioni “celestiali”.

Mi dispiace, ma ti sbagli, non sui monoteismi, ovviamente, ma sul paganesimo classico, che non era più aperto verso le donne di quanto lo siano i monoteismi, soltanto non aveva una teologia altrettanto rigorosa. La donna ad Atene non stava molto meglio di quanto stia ora in Arabia Saudita e anche a Roma era in una posizione di chiara inferiorità rispetto all’uomo. Solo una cultura pienamente laica e razionalista concepisce l’idea di parità fra i sessi.

Aldo

Le matrone romane avevano comunque un potere molto maggiore rispetto alle donne palestinesi che a quel tempo erano un po’ come le attuali musulmane nei paesi integralisti. Col diffondersi del cristianesimo la donna romana (dell’impero) ha perso sempre più potere. C’è stata certamente un’involuzione.

Stefano Grassino

@Maria
@Per tutti

La tua è una risposta che denota malafede o mancanza di intelletto.
Primo tu non sai in quali rapporti sono con i miei ex paesani.
Secondoe soprattutto non ho parlato dello stato d’Israele ma di una “minoranza” che considero a mia personale ragion veduta degli assurdi fondamentalisti. Ti pregherei di non mettere in bocca alle persone cose che non dicono perchè questa si chiama disonestà intellettuale e falsità ideologica. Non perdo altro tempo convinto di aver a che fare con una persona non all’altezza di un serio, sereno e rispettoso dialogo come questo sito merita.

lacrime e sangue

Mi ripeto, tanto non c’è nulla di nuovo…

La libertà della donna è indice della sanità sociale di un Paese.
Dove non c’è libertà, le donne sono femmine e stanno in casa, insieme con le minoranze, schiacciate e spesso anche schiavizzate.
Ricordiamoci che i neri africani vennero affrancati realmente tra XIX e XX secolo, in contemporanea con le donne.

Il grado di libertà femminile è un indice della qualità di uno Stato e ci indica anche come stanno i “diversi”.

bruno dei

La religione è quell’aspetto dell’umano agire grazie al quale puoi sparare le più infami caxxate su qualsiasi argomento e pretendere che la gente non solo non ti rida in faccia, ma addirittura ti prenda in considerazione con fare pensoso e meditativo.

Aldo

Le religioni rappresentano un aspetto fondamentale dell’essere umano e pertanto io le studierei da un punto di vista antropologico. Per capire quindi come sono nate e qual è il loro ruolo. Spesso si dice “non servono a niente”. Il problema invece è che servono a molto, forse a troppo.

Monicavita

Per Fede
Israele non è un paese di fondamentalisti. Solo il 25% della popolazione si dichiara “osservante”: fra questi ci sono anche gli ultraortodossi.
Magari avessimo anche in Italia la stessa percentuale di laici dichiarati.

Aviva

Il fatto è che in Israele sono una frangia di religiosi fondamentalisti a non volere donne in politica, in Italia invece se sei donna e magari anche brava il segretario di un partito proprio non lo fai. Vi segnalo una pagina su Livni da un sito al quale collaboro
(cliccare su ritratto di signora)
Aviva
http://www.liberelaiche.it

Stefano Grassino

@Monicavita

Infatti Israele è l’unico stato laico e democratico di quella zona (gli Ebrei provengono tutti dall’europa ed hanno chiaramente una mentalità più aggiornata rispetto alle altre etnie). Questo per ribadire alla Sig.ra Maria che conosco bene Israele. Nonostante ciò vi sono delle sacche di oltranzismo religioso ultrafanatiche che da sole rischiano di compromettere la politica di laicità di quello stato. I nostri cattolici invece sono numerosi ma alla fin fine molto annacquati e una volta usciti da messa di quello che ha detto il prete……….. si hanno rapporti prematrimoniali a iosa, si usano profilattici, si abortisce (in un modo o nell’altro) etc.etc. e se si dà retta al papa lo si fà solo per convenienza di moneta.

tomaraya

quando golda meir divenne capo dello stato erano altri tempi, allora la dirigenze israeliana era laica e socialista, i rabbini non contavano molto. è dagli anni 70 che la destra religiosa israeliana si è affermata, prima erano un paese normale pure loro.

Monicavita

@Stefano Grassino
La politica di Israele è complicata dal numero grosso di partiti e dal fatto che le coalizioni, sia di destra che di sinistra, hanno sempre bisogno dei 6 o 7 seggi degli ultraortodossi per raggiungere la maggioranza. Così per arginare questa ingerenza religiosa nella vita politica, gli Israeliani non hanno ancora scritto la loro Costituzione.
Ma dal punto di vista delle leggi riescono a produrre maggioranze diverse che consentono loro di promulgarne di più avanzate delle nostre, a partire dal riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali, al diritto di adozione da parte delle coppie gay. Con buona pace del nostro ordinamento che teoricamente taglia fuori il Vaticano (in senso lato), ma di fatto ne esegue gli ordini per mancanza di coraggio dei nostri politici.
Certo sarebbe meglio non avere bisogno dei voti degli ultraortodossi, così come sarebbe meglio non avere il Papa e i cattolici invadenti, o i leghisti in Italia, ma se dovessi scegliere qual è la soluzione migliore opterei per avere gli ultraortodossi: sono più ridotti di numero, molto, molto più isolati rispetto alla stragrande maggioranza della popolazione, e un po’ meno fastidiosi dei leghisti:)

Stefano Grassino

@ Monicavita

In questo (sembra un paradosso) Israele è aiutata dal fatto di essere sempre in guerra: questo fà si che alla fine, di fronte al pericolo comune anche gli ultraortodossi (che non sono stupidi, oltranzisti ma non stupidi) accettino di ingoiare la loro parte di rospi. Già che ci siamo potremo portarli in padania ad ingoiare qualche leghista ma forse, poveri ultraortodossi non meritano simile condanna. Ti immagini, solo per un istante, dover ingoiare Borghezio?

Monicavita

@Per Stefano Grassino
Sarebbe difficile spalancare tanto la bocca. Ma il peggio sarebbe doverlo digerire.

Ibli88

a Aldo.
E’ vero, il Cristianesimo Antico di mazzate non ne risparmiò alle donne. Cambiarono le leggi, soprattutto, e il potere femminile e insieme al potere la dignità, calò di colpo. Si pensi all’adulterio: reato che potevano commettere solo le femmine e la cui pena di conseguenza si abbatteva solo sulle femmine; era previsto il rogo ovvero la ”pena cullei”: si prendeva la disgraziata, la si rinchiudeva in un sacco catalafato con un cane un gallo una vipera una scimmia dopodichè la si gettava in mare o nel più vicino corso d’acqua. Al marito adultero invece al massimo qualche multa. Oppure si rinchiudeva la femmina in un monastero, finchè il marito non la perdonava. E se il marito non la perdonava e cioè si risposava o moriva anzitempo, peggio per lei: ci rimaneva dentro a vita. I giuristi considerano questa clausura forzata l’antenato nientepopodimenoche dell’ergastolo.
Però non è tutto bianco e nero, attenzione. Ci sono ampie zone grigie.
Punto numero uno: se il Cristianesimo le donne adultere te le infilava nel sacco con una-vipera-un-gallo-una-scimmia eccetera o te le faceva monache di clausura, è anche vero che il Cristianesimo rivalutò, a modo suo ma almeno in qualche modo, il sentimento coniugale: ponendo fine ad esempio alla pratica barbara del matrimonio diplomatico cioè il matrimonio combinato sicchè ti sposavi solo se lo volevi, niente genitori. (Tutto ciò ovviamente nella Teoria, e nelle Origini: fino a 50 fa in Sicilia si faceva lo stesso. E non solo se eri una nobildonna cioè se avevi i soldi: anche se eri contadina o pescivendola o lavandaia ).
Punto numero due: la misoginìa o il misoginismo prescindono dal monoteismo. Soprattutto ahimè, in Occidente. Pensa al diritto greco: una tragedia. Rinchiuse nel gineceo notte e giorno,le femmine uscivano solo se accompagnate da un uomo o dalle serve e solo durante le Grandi Dionisie cioè le feste in onore di Dioniso, o al massimo se ti capitava un funerale. A confronto, nel Vicino Oriente Antico (parlo del III-II millennio avanti cristo, bada: con Maometto cioè dopo il VII-VI secolo dopo Cristo, la dignità delle donne non dovette aspettare molto prima di fottersi egregiamente), le donne erano libere. Sempre meno libere dell’Uomo, va bene, sempre sottomesse all’Uomo, d’accordo, ma libere. Tanto libere che i Greci pensavano a loro come a delle buttane e basta. (Libertà s’intende, sempre nei limiti e nelle forme consentite dai tempi).
Punto numero tre: le matrone romane erano potenti, è vero. Colte, ricche e potenti. Ma non piaceva a tutti, non garbava a tutti la loro cultura la loro ricchezza. La loro libertà, soprattutto sessuale. Specie, appunto, se erano matrone, cioè nobili, di stirpe nobile. Sto parlando della Satira seconda dell’arrabbiato Giovenale, che cristiano certo non era, che riassunta diceva: a essere poveraccia non conti niente, sicchè puoi scopare con chi ti pare e quando ti pare ; ma se sei ricca no, hai un dovere preciso, un imperativo categorico preciso a cui obbedire: il matrimonio vale a dire la fedeltà coniugale (con tutto il bene e il male che ne conseguono, aggiungo: bene cioè potesta all’uomo anzi al maschio, male cioè vincoli per la donna ).
Per finire: piacerebbe anche a me trovare nel monoteismo la sorgente di ogni male, la bocca del vaso di pandora, la porta dell’Orco cioè dell’Inferno. Sarebbe bello nonché facile: basterebbe far saltare qualche chiesa bruciare qualche bibbia magari rifare il calendario. (Qualcuno l’ha già fatto, che io sappia: qualcuno tipo Robespierre e il giacobinismo cioè il fascismo rosso; qualcuno tipo Stalin e il comunismo cioè ancora il fascismo rosso).
Voglio dire: non è sempre colpa della religione in quanto tale, di Dio o degli dei in quanto tali. Non c’è solo la fede nel Dio soprannaturale che ti punisce se non ti confessi e mangi carne il venerdì. C’è un altro dio, più reale, che non aspetta che tu muoia per punirti, per mandarti all’Inferno. Questo dio anzi questo diavolo ha mille nomi. Corporativismo. Statalismo. Comunismo o comunitarismo. Dunque Fascismo. Un fascismo che si esprime anche con il Monoteismo. I nomi veri però si ha paura a pronunciarli, paura o vergogna, così troviamo solo eufemismi, formule apotropaiche, camuffamenti cioè modi belli di dire cose brutte: BenedelloStato, BeneComune, Stabilitàsociale.
Donde il misoginismo, l’omofobia, l’antiabortismo, l’antieutanasismo.
Che succederebbe infatti se la donna venisse meno al suo dovere di madre e di moglie cioè se smettesse di imboccare figli e marito? L’uomo non potrebbe più lavorare, i figli non nascerebbero o crescerebbero male, e la società si sfalderebbe, il-BenedelloStato-il-BeneComune-la-Stabilitàsociale si fotterebbero.
Che succederebbe ancora se un beldì deliberassimo di diventare tutti omosessuali? Il-BenedelloStato-il-BeneComune-la-Stabilitàsociale si fotterebbero ancora meglio, perchè sarebbe la società per prima a fottersi, a non esistere. La società anzi l’umanità. Se tutti abortissimo cioè ammazzassimo, pure. Se tutti morissimo d’eutanasia cioè ci suicidassimo, idem.
In-fondo-all’io-c’è-sempre-un-noi, è il motto del diavolo misogino-omofobo-antiabortista e pro-life. Un noi che non tiene conto dell’io, che soffoca l’io, aggiungo. Come se la Società fosse un soggetto vero, di carne e ossa, che respira mangia vive, e gli uomini cioè i tanti piccoli ‘io’ che la compongono, che la determinano, solo idee astratte o piccoli accessori, senza corpo, senza coscienza, senza possibilità d’intendere e soprattutto volere.
Il Dio Unico cioè il dio-di-abramo-di-giacobbe-eccetera è solo una delle tante manifestazioni di quest’idea malsana di vedere il mondo e le cose, di questo modo barbaro di concepire e realizzare la socialità-dell’animale-uomo.
Un ateismo veramente maturo non può prescindere da un sano antifascismo, cioè dalla politica. Altrimenti Cristianesimo-Ebraismo-islam diventano mali eterei, carnefici incorporei, e noi si polemizza contro un nemico invisibile, che non esiste.

Aldo

Certamente. Io sono il primo a dire che la religione è solo uno dei canali attraverso i quali si esprimono molteplici problemi e frustrazioni umani. Sarebbe semplicistico pensare che la religione sia la causa di tutti i mali. In quanto alla donna cristiana, ricordiamo anche che col cristianesimo fu eliminata la possibilità (ancora invalsa nell’islamismo) di ripudiare la propria moglie. Il matrimonio fu reso indissolubile e, per quanto possa sembrare strano, fu un primo passo per i diritti della donna. Per inciso altro passo importante fu la separazione tra Stato e religione (date a Cesare, ecc.). Insomma il cristianesimo ha introdotto nella civiltà palestinese molti criteri d’innovazione. Altro è l’aspetto relativo alla società romana del tempo. In quanto a diventare tutti gay… dovremo lavorarci molto, ma ci riusciremo!!! ^_^

Ibli88

a Aldo
Sono d’accordo 🙂
Certo, si risolverebbero molti problemi. Però niente Drag Queen, sennò siamo punto e accapo! 🙂

PS. Se non ho capito male, studi scenze religiose? Io ho cominciato da poco questi studi, magari ci si confronta e si scambia qualche idea.

Magar

@Ibli88
Se le studi, magari ti conviene sapere che si chiamano “scienze” religiose… 😉

Monicavita

Per Aldo
se, come dici tu, il cristianesimo ha introdotto molti criteri d’innovazione nella società palestinese dell’epoca, devo pensare che ad un certo punto ha perso la strada e si è fatto raggiungere e superare. Nell’ebraismo, per esempio, è ammesso il divorzio, richiesto dall’uomo o dalla donna e i divorziati possono risposarsi in seconde nozze in Sinagoga. Inoltre non esistendo un capo supremo ed infallibile come accade per la ccar, nell’ebraismo le discussioni sui temi sensibili sono sempre aperte e in continuo progresso. Insomma, diciamocela tutta, se proprio vogliamo dare credito alla storia delle “sacre” scritture, dobbiamo ammettere che il messaggio di Cristo è stato innovativo perchè quell’uomo era un ebreo e poteva permettersi di discutere con i maestri rabbini in sinagoga a dodici anni; ci fosse stata già la ccar non sarebbe stato ritenuto degno di esprimere opinioni, soprattutto se diverse da quelle del papa 🙂

Ibli88

a Magar,

grazie. Ora cambio corso di Laurea. Quella i dimenticata mi ha devastato la coscIenza.

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