Padre Peter Gumpel, postulatore della causa di beatificazione di Pio XII, ha affermato che Benedetto XVI non ha intenzione di andare in Israele finché non verrà rimossa la didascalia posta vicino alla foto di Pio XII presso il museo dello Yad Vashem, che mette in risalto l’ambiguità di quest’ultimo pontefice nei confronti del nazifascismo e dello sterminio degli ebrei. Inoltre, secondo Gumpel, mancherebbe solo la firma di Benedetto XVI per dare il via alla beatificazione di Pio XII, ma che il papa ha delle remore in quanto questo atto potrebbe minare i rapporti con gli ebrei. Gumpel inoltre critica il rabbino Shear Cohen che qualche giorno fa è stato accolto nel Sinodo ma si sarebbe permesso di criticare Benedetto XVI e Pio XII.
Il direttore della sala stampa vaticana, padre Lombardi, corregge il tiro smorzando i toni, dicendo che la questione della targa “per quanto rilevante”, non si può considerare “determinante”, e che il viaggio in Israele “è nei desideri del papa, ma che per ora non è stato ancora concretamente programmato”.
Padre Molinari, altro postulatore della causa per Pio XII, oggi rincara la dose, criticando “alcuni ebrei che odiano la Chiesa” (che “continuano ad insegnare anche nelle sinagoghe” cose del tipo che “nostro signore Gesù Cristo sarebbe nato da un rapporto tra un soldato romano e una prostituta”) e addirittura parlando di un complotto diffamatorio e trasversale contro Pio XII, in cui sarebbero coinvolti “ambienti estremisti legati al comunismo” (tra cui “anche il Kgb”) e “certi sessantottini che non amano Pio XII” addirittura “in seno alla Chiesa”.
Risponde il ministro degli Esteri israeliano. Benedetto XVI è sì un “ospite gradito e amato”, ma su Pio XII afferma: “non si possono chiudere gli occhi di fronte al controverso ruolo storico di papa Pio XII ed al suo comportamento nei giorni in cui migliaia di ebrei venivano quotidianamente mandati al massacro”. Il ministro inoltre “non commenta le dichiarazioni di persone che non sono state autorizzate a parlare a nome di papa Benedetto XVI” (riferendosi evidentemente a Gumpel) e conclude: “fintanto che gli archivi del Vaticano non saranno aperti per i ricercatori, la questione storica resta aperta e dolorosa”.
Intanto, l’International Jewish Commitee on Interreligious Consultations (IJCIC), guidato dal rabbino David Rosen, verrà ricevuto il 30 ottobre in udienza dal papa: probabilmente verrà sollevata anche la questione della beatificazione di Pio XII – che verrà ripresa anche nel prossimo incontro biennale tra lo stesso comitato e il Vaticano, previsto a Budapest tra 9 e 13 novembre.
Il presidente dell’Anti-Defamation League, Abraham Foxman, ha chiesto al comitato di Rosen di prendere una “posizione forte” nei confronti del Vaticano, affinché apra completamente gli archivi della seconda guerra mondiale.
Di recente sono emersi ulteriori documenti inglesi e americani, destinati a suscitare ulteriori polemiche.
In uno di essi, dell’ottobre del 1943, è riportato l’incontro tra l’inviato straordinario della Gran Bretagna Sir D’Arcy Osborne e il papa: il primo chiede a Pio XII di essere più determinato, in un momento in cui “la denominazione ‘Città aperta’ è una farsa, l’Urbe è alla mercé dei tedeschi che sistematicamente la privano di tutti i rifornimenti e della manodopera, che arrestano ufficiali italiani, giovani e carabinieri e che applicano metodi spietati nella persecuzione degli ebrei”. Pio XII avrebbe però glissato, rispondendo che i tedeschi si sono comportanti “correttamente” col Vaticano e che egli non avrebbe elementi per lamentarsi, in quanto i tedeschi “finora hanno rispettato la neutralità” della Santa Sede.
Del dicembre del 1943 è invece il rapporto di una conversazione tra l’ambasciatore tedesco Ernest von Weiszaecker e Pio XII. Secondo il resoconto, inviato ai servizi segreti Usa da una talpa nel ministero degli Esteri tedesco, il papa “si augura che i nazisti mantengano le posizioni militari sul fronte russo e spera che la pace arrivi il prima possibile”. Questo per impedire l’espansione del comunismo, che rischia di essere “l’unico vincitore in grado di emergere dalla devastazione bellica”. Il papa avrebbe voluto infatti “l’unione delle antiche Nazioni civilizzate dell’Occidente per isolare il bolscevismo in Oriente. Così come fece Papa Innocenzo XI, che unificò il continente contro i musulmani e liberò Budapest e Vienna”.
Gli studiosi che hanno visionato i documenti (Mario J. Cereghino e Giuseppe Casarrubea) spiegano che “Pacelli si sente a suo agio con l’ambasciatore tedesco. Con il rappresentante inglese assume un atteggiamento freddo, facendo leva su un giudizio del tutto formale tanto da suscitare la inusitata reazione del diplomatico”.
Beatificazione Pio XII: postulatori polemizzano con Israele, ma spuntano documenti inediti
35 commenti
Commenti chiusi.
“Sicut erat demostrandum”!
@ Antonio II°
C’è un detto: non esiste più sordo di chi non vuole sentire, non esiste più cieco di chi non vuol vedere. A certi personaggi del mondo cattolico, grandi o piccoli che siano, puoi mettere tutte le prove più inoppugnabili che esistano al mondo ma essi, con innumerevoli salti mortali, avanti ed indietro e con la faccia come le natiche, troveranno sempre argomentazioni per contraddire tutto quello che gli metti sotto il naso.
Beh, da certe dichiarazioni si evince che l’antisemitismo è un problema superato.
Su Marte però. Forse.
Non sono ducumenti nuovi. Ricordiamo anche:
1) H. H. Tittmann, assist. del rappr. pers. di Roosvelt presso il Vaticano: il silenzio di Pio XII “minava il suo prestigio morale e la fede nella chiesa e nel santo padre medesimo” (1942)
2) Tittmann chiese apertamente al papa di prendere posizione sullo sterminio degli ebrei nel settembre del 1942: la condanna degli “incredibili orrori”
3) 10 ottobre, risposta del vaticano: non si può sapere se sia vero che gli ebrei vengono maltrattati e uccisi
4) Himmler si congratulò con Ciano per la “discrezione” del papa (visita a Roma, ottobre 1942)
5) Ernst von Weizsaecker, ambasciatore tedesco a Roma, riferì a Berlino il 17 ottobre 1943: aveva paura che il papa parlasse del rastrellamento degli ebrei romani
6) il papa tacque anche il 18 ottobre: deportazione ad Auschwitz di oltre 1000 ebrei romani
7) Dialogo tra Pacelli e dott. Senatro, corrispondente dell’Osseratore Romano (e non della Pravda), che chiedeva al papa di criticare i tedeschi per lo sterminio: citazione “Caro amico, non dimentichi che milioni di cattolici sono arruolati nell’esercito tedesco. Devo dunque sottoporre questa gente ad un conflitto di coscienza? [obbedire a me o a Hitler]”
8 ) Il segretario di Sato vaticano, Luigi Maglione, riferendo le riflessioni di Pacelli, scrisse che “il destino dell’Europa dipendenva dalla vittoriosa resistenza della Germania sul fronte orientale.”
9 ) Padre Leiber, uno dei segretari di Pacelli, ricorda che il papa dichiarava il bolscevismo un pericolo maggiore del nazionalsocialismo.
Ed ora il commento dei Gesuiti sul silenzio del papa:
“La Chiesa ha dimenticato di dire ‘Tu non lo farai!’, la Chiesa ha perso di vista i comandamenti, o la Chiesa tace perchè è convinta dell’inutilità di una predica chiara e ferma? Si è forse estinta ‘l’imprudenza’ di S. Giovanni Battista, o la Chiesa ha dimenticato l’uomo e i suoi diritti fondamentali?”
Alfred Delp, gesuita, ad una conferenza di sacerdoti, Fulda, 1943…
Fulda, per i cattolici che ci seguono, è in Germania.
1943, invece, significa piena dittatura hilteriana.
Germania 1943: vuol dire che questo gesuita aveva più coraggio del pacelli.
Oppure era più cristiano.
Fate voi.
Scrivo alle 14.20 di domenica…
Vediamo quante ore resto in moderazione.
Così, per divertirmi, vi dico che in questo momento su Rete 4 (detta “slurp”) sta andando in onda il cartone animato su Escrivar.
Sì, proprio quello.
Con mamma che lo dedica a dio fin da piccolo, con l’ostia messa in bocca a messa, lui che ci gode come un mandrillo, invece di giocare si sente “chiamato” etc.
Dialogare con i cattolici è possibile… purché alla fine abbiano ragione solo e sempre loro.
Da poco alcuni atei sono stati invitati ad un dialogo ” amichevole” dai cattolici bambinidigesù, ma nonostante l’invito sia stato accettato altrettanto ” amichevolmente ” , pur bussando educatamente, viene vietato l’ingresso!!
Ovvero, vieni, ma se non credi come noi, non potrai entrare… figurati poi contestare !
La logica del dialogo proposto dai cattolici…
“Benedetto XVI non ha intenzione di andare in Israele finché non verrà rimossa la didascalia posta vicino alla foto di Pio XII presso il museo dello Yad Vashem, che mette in risalto l’ambiguità di quest’ultimo pontefice nei confronti del nazifascismo e dello sterminio degli ebrei.”
Mi auguro che tale didascalia venga scolpita nel marmo!
B XVI può comunque andare altrove, anche a ….
All’epoca dei fatti Herr Ratzinger era dalla parte degli sterminatori, non solo tacito oportunista!
“nostro signore Gesù Cristo sarebbe nato da un rapporto tra un soldato romano e una prostituta”
Ma si, deve aver visto brian di nazareth…
Mi piace la logica di B16:
“Fisto che nudrite tei tubbi su P12, azpetto a beatifikarlo, potrezte intanto cancellaren la tarca/dimenticare i dubbi?
Vatto?
Peene!
Atesso io poteren peativikaren, krazzie.
Scherzi a parte tutta l’ipocrisia della situzione trascende il ridicolo. Lui non beatifica(o meglio rallenta, aspetta) se loro cancellano la targa…
E l’oro incassato per far fuggire i NZ in Sudamerica? Non se ne parla più?
HAHAHA, sono andato a vedere il sito bambinidigesù, l’idea che hanno di pensiero umano ateo è oscena!!!
hahahahahaha
scusate l’OT
perchè non essere chiari? anche i papi(forse soprattutto loro!) sbagliano…o pacelli era realmente convinto che il nazifascismo fosse un bene!
per il vaticano sicuramente …si pensi al concordato!
Per i credenti Maria è stata fecondata attraverso l’orecchio dallo Spirito Santo… insomma dalla Parola, dal Verbo. Ma i non credenti cosa dovrebbero pensare? Ad un caso di partenogenesi? Ma nella specie umana non ne risultano. Di conseguenza per i non credenti qualcuno deve pur averla fecondata. Sarà stato un soldato romano o un ebreo, che ne sappiamo? Sempre ammesso che la storia non sia totalmente inventata. L’ipotesi del soldato romano la faceva già Celso un medico da cui prese il nome il “filosofo” Paracelso.
Ehm, e vogliamo dimenticare il nunzio apostolico che nel ’43 ignorò la supplica degli ebrei italiani di intercedere per l’abolizione delle leggi razziali, in vista di una loro modifica per i “loro punti meritevoli”, e una “discriminazione soave” degli ebrei?
E vogliamo dimenticare la circolare A GUERRA FINITA che proibiva di riconsegnare i bambini nascosti e battezzati nei conventi ad eventuali membri superstiti delle loro famiglie non cristiane?
Una cosa che mi sconvolge è la famosa operazione ODESSA, riporto da Wikipedia:
O.D.E.SS.A. percorreva anche la cosiddetta “Via dei Monasteri” (detta anche ratline o Rattenlinien ovvero la “via dei ratti”) chiamata così per il fatto che i fuggiaschi riparavano nei luoghi di culto, memori di una tradizione medievale per cui tali luoghi erano inviolabili e quindi sicuri per definizione, tra l’Austria e l’Italia, dove il clero cattolico anticomunista faceva passare i nazisti ricercati attraverso una lunga serie di “case rifugio” di religiosi. Oltre a ciò l’organizzazione manteneva importanti contatti con il personale delle ambasciate di Spagna, Egitto, Siria e di numerosi Paesi sudamericani. Altro fondamentale scopo di O.D.E.SS.A. era l’esportazione di ingenti capitali che molti ufficiali tedeschi avevano accumulato negli anni del nazismo, confiscando beni, preziosi, gioielli e quant’altro ai deportati nei campi di sterminio.
Secondo Simon Wiesenthal, O.D.E.SS.A. venne istituita nel 1946 per aiutare i nazisti in fuga. Tuttavia le poche fonti, come alcune interviste della ZDF (canale televisivo tedesco) con ex membri delle SS, suggeriscono che O.D.E.SS.A. non fu mai la singola organizzazione segreta di livello mondiale descritta da Wiesenthal,[senza fonte] ma che ci furono diverse organizzazioni, pubbliche o segrete (compresi la CIA, il Vaticano, e diversi governi latino-americani) che aiutarono ex membri delle SS.
Alcuni rapporti del Consiglio per la Sicurezza Nazionale statunitense rivelano che l’allora servizio americano aveva ampiamente coperto la fuga in Sudamerica ad alcuni elementi delle SS, in virtù dell’eventuale apporto nella lotta all’imminente minaccia comunista.
Sul piano giuridico la chiesa può beatificare chi vuole, sul piano morale se ne assumerà le responsabilità davanti ai suoi sostenitori. Personalmente, essendo stato Pio XII un capo di stato, nessuno può impedirmi di giudicarlo. Starà a me farlo in modo serio al fine di non screditarmi come persona. Se la chiesa però pretende di imporsi culturalmente a tutti (fatto per me inaccettabile) dovrebbe quantomeno togliere ogni dubbio su se stessa, ponendosi di fronte alla storia, aprendo pubblicamente i suoi archivi segreti.
il servizio del tiggì2 di ieri sera(se non erro,eh)era disgustosamente revisionista
“nuove prove,pio-pio 12 si è molto sbattutto per difendere gli ebrei”.su marte,mi vien da pensare
@aldo
‘sta menata di maria fecondata tramite orecchio non la sapevo…belìn,meno male che per noi donne reali non vale!
Alcuni ebrei romani furono aiutati da dei civili e dei religiosi nell’ottobre del 1943. Questo fatto viene accreditato a PioXII come indicatore della sua propensione per la causa ebraica. Su i rimanenti 5.000.000 di ebrei piu’ un numero imprecisato di rom e dissidenti vari Pio XII non spese mai un “et”. Sarebbe bastata una bomba sulla linea ferroviaria per interrompere i treni che andavano in Polonia nei campi di sterminio e salvare migliaia di persone. Per tutta la guerra, nessuno si curo’ di loro, neppure PioXII. Le linee ferroviarie rimasero intatte e i carri bestiame andavano e venivano. Adesso ci vengono a dire che gli ebrei li ha salvati lui. Che lo facciano santo passi, tanto ormai hanno fatto santa tutta la feccia d’Europa ma che piglino anche per i fondelli con del revisionismo d’accatto questo e’ troppo.
i buddisti (la maggior parte) accettano come mitologie le varie storie miracolose su budda, perché i cristiani non fanno altrettanto? forse perché tolti gli aspetti soprannaturali non gli resta quasi più nulla? la triplice religione monoteista “del libro” è una accozzaglia di tutto e il suo contrario: persone razionali dovrebbero sfedentarsi da ciò se fossero oneste.
Sono sempre molto riduttivi: se critichi la chiesa lo fai perché la odi…
Quanta superficialità in questa gente…
i cattolici “credono” nel valore oggettivo dei sacramenti, quindi se i bambini erano stati battezzati erano cattolici e non più ebrei!
nei secoli passati in alcuni periodi gli ebrei venivano messi in gattabuia e lì battezzati contro la loro volontà attraverso le sbarre, se poi ripudiavano la religione vera come apostati potevano essere messi a morte (certo attraverso il braccio secolare).
Credo che B XVI stia facendo allontanare tutte quelle persone che PAPA Giovanni Paolo II era riuscito a conquistare
Stefano Grassino scrive:
19 Ottobre 2008 alle 18:31
Sul piano giuridico la chiesa può beatificare chi vuole, sul piano morale se ne assumerà le responsabilità davanti ai suoi sostenitori. Personalmente, essendo stato Pio XII un capo di stato, nessuno può impedirmi di giudicarlo. Starà a me farlo in modo serio al fine di non screditarmi come persona. Se la chiesa però pretende di imporsi culturalmente a tutti (fatto per me inaccettabile) dovrebbe quantomeno togliere ogni dubbio su se stessa, ponendosi di fronte alla storia, aprendo pubblicamente i suoi archivi segreti.
Ma l’eventuale beatificazione di Pio XII é un fatto squisitamente ecclesiale e religioso. Nessuna imposizione alla società; quelli che lo pregheranno saranno solo i cattolici. Quindi perché tutta questa preoccupazione ? Da come ne parlate sembra che crediate ai santi e volete pure selezionarli voi.
Così come fece Papa Innocenzo XI, che unificò il continente contro i musulmani e liberò Budapest e Vienna”.
E meno male per voi, altrimenti sareste già condannati a morte per il fatto di rinnegare la fede. Dovreste ringraziare il papa : vi ha salvato la vita! Ah! Ah! Ah!
Ma hanno fatto santo escriva’, strenuo sostenitore della dittatura franchista, che ebbe a dire
“sangue necessario” in merito agli eccidi dei falangisti, hanno fatto santo stepinac complice del genocidio operato dagli ustascia nei confronti dei serbo-croati, per me facciano pure santo pio XII, e poi anche mussolini, hitler e pinochet: sempre meno gente da’ loro credito, e quegli che glielo danno lo fanno unicamente per opportunismo.
Gli Ebrei non sono i politici italiani. Lì il signor Benedetto numero 16 non conta nulla e i suoi giudizi ancora meno.
@Claudio r
Non dimentiarti che scrivà ha anche creato la setta nota come Opus Dei… roba che fà sembrare Scientology una mammola.
http://www.odan.org
Da “Chiesa e nazismo” di Ernest Klee (Enaudi)
Negli anni del dopoguerra Roma è il luogo di pellegrinaggio preferito dai nazisti in fuga; nella città eterna essi trovano nascondiglio e i documenti falsi per fuggire all’estero…
Il 15 maggio 1947 il funzionario americano per la sicurazza Vincent La Vista invia da Roma a Wasshington un rapporto top secret: il Vaticano è la “più grande organizzazione implicata nel traffico imllegale di emigranti… Secondo La Vista il maggior beneficiario di questo traffico di passaporti è un folto gruppo di nazisti tedeschi [uno dei principali artefici di questo traffico il vescovo Hudal]
Alois Hudal di Gaz. Nel 1933 è stato consacrato vescovo nella chiesa dell’Anima dal segretario di Stato cardinale Eugenio Pacelli, il futuro papa Pio XII… Nel 1937 è stato pubblicato il suo libro “I fondamenti del nazionalsocialismo”, da lui inviato a Hitler con la dedica “al Sigfrido della grandezza tedesca”. Hudal… sognava un “nazionalsocialismo cristiano”; il suo slogan elettorale: “Ecclesiae et Nationi” , ovvero: “Per la Chiesa e la Nazione”… Giovanni Battista Montini [futuro papa Paolo VI] (sotto l’intestazione del “Segretariato di Stato di Sua Santità) scrive il 4 aprole i949 a “Vostra Reverendissima Eccellenza, Monsignor Luigi Hudal”: “Reverendissima eccellenza, ho il gradito compito di consegnare a Vostra Reverendissima Eccellenza la qui acclusa somma di 30.000 mila lire come sostegno strordinario che il Santo padre si compiace di dare benevolmente a dei cittadini austriaci”…
@Antonella
G.P.II° era solo uno show man e questo papa è la sua continuazione in senso peggiorativo perchè non hà la comunicabilità dell’originale.
@Massi
Possono fare quello che vogliono ma la storia sarà sempre lì a ricordargli il vecchio e saggio detto popolare: “il diavolo fà le pentole ma non i coperchi”.
>Ma l’eventuale beatificazione di Pio XII é un fatto squisitamente ecclesiale e religioso.
No, affatto. E’ un segno di come si sta muovendo un’organizzazione politica potente come il Vaticano, ed e’ soprattutto un fatto politico. Se il vaticano sta scegliendo lo scontro tra religioni piuttosto che il dialogo – provocando la sensibilita’ di altri gruppi come sta facendo regolarmente – ci sara’ come conseguenza un inasprimento del conflitto tra questi gruppi, in una chiara tendenza allo scontro. Anche l’onorificenza a Maroni, per esempio, e’ un segnale.
> quelli che lo pregheranno saranno solo i cattolici
Pio XII non lo pregheranno non solo i cattolici, ma neanche il papa, non credere che siano tutti ingenui come te (tu davvero credi che il papa creda a dio? No dai!). E’ una mossa politica, ed e’ in direzione dello scontro tra poveracci (necessario in tempi di recessione: trovare un nemico per il popolo). E’ il fatto di premiare chi divide (Maroni cavaliere). E’ fascismo, caro, e’ per questo che siamo preoccupati. Per me potrebbe beatificare i paracarri, non li pregherebbe lo stesso nessuno ma farebbero molto meno danni.
@Sandra
E comunque quando un uomo assume una carica pubblica di un certo rilievo (ed il papa volenti o nolenti ce l’ha) tutto ciò che dice deve essere ben ponderato, in quanto le ricadute finiscono per smuovere molto le acque. Dò ragione a Sandra in questo suo intervento.
ma perchè sentire parlare di complotto giudaico-bolscevico non mi sembra una cosa così nuova? ma l’amico di israele e neocattolico che ha da dire?
al complotto non potevano ovviamente i massoni inglesi:
“The unholy legacy of Pius XII” dall’independent di oggi.
http://www.independent.co.uk/news/world/europe/the-unholy-legacy-of-pius-xii-966934.html