Città di Castello: fulmini cattolici contro il festival della scienza “anticlericale”

Nell’ambito del Festival della Filosofia della Scienza, in corso di svolgimento a Città di Castello (PG), ieri e l’altro ieri si sono svolte le giornate di filosofia delle scienza. Illustri i relatori: in programma Piergiorgio Odifreddi, Giulio Giorello, Corrado Augias, Armando Massarenti, Chiara Lalli, Paolo Rossi, Furio Honsell, Stefano Moriggi, nonché l’ex presidente del Comitato Nazionale di Bioetica, il cattolico Francesco D’Agostino. La qualità degli intervenuti e il successo di pubblico non hanno tuttavia evitato l’insorgere di polemiche da parte cattolica. L’ufficio per i Problemi Sociali, il Lavoro, la Giustizia e la Pace della Diocesi di Città di Castello aveva già fatto sapere, dal suo blog, che si attendeva “un coro univocamente indirizzato ad attacchi alle istituzioni del Cattolicesimo ed in particolare al Papa Benedetto XVI”, trasformando dunque la manifestazione in un “Teoria (o Apologia) dell’Anticlericalismo”. “Un’occasione perduta”, dunque, come hanno poi ribadito alcuni consiglieri comunali. Nicola Morini, di Castello Libera, ha ripreso tel quel le parole dell’ufficio della diocesi, criticando dal suo sito quasi tutti i relatori, definendo l’iniziativa “Un festival della filosofia anticlericale” e preannunciando un’interpellanza in consiglio e un intervento al ministero (che patrocinava l’iniziativa). Ma anche Stefano Bravi (Margherita) ha criticato l’amministrazione di centrosinistra per aver dato l’occasione a Corrado Augias di criticare il papa.

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42 commenti

DF1989

“Ma anche Stefano Bravi (Margherita) ha criticato l’amministrazione di centrosinistra per aver dato l’occasione a Corrado Augias di criticare il papa.”

E per quale ragione non si dovrebbe poter criticare il papa? Con tutte le fregnacce che spara ogni giorno, ci mancherebbe anche che non lo si criticasse!

Alessandro Bruzzone

Come implicitamente osserva DF 1989, qui sopra, non sono tanto gli attacchi clericali che infastidiscono, quanto la ruffianaggine di certi politici.

agnese

parlare SOLO di anticlericalismo?perchè,nella vita non c’è null’altro di meglio da fare,nessun contenuto da proporre?IMMENSAMENTE RIDICOLI!

Vash

La chiesa mette bocca su tutto e critica tutto quello che non obbedisce ai suoi dettami, è logico poi che i destinatari degli insulti ecclesiastici ricambino il favore o perlomeno facciano notare tutte le volte che sono stati insultati o bloccati!

Paolo P.

La filosofia è NATURALMENTE anticlericale : o si pensa o si crede e quindi è naturalmente contro chi vorrebbe imporci di non pensare!

lacrime e sangue

Com’è che le scelte dei politici non sono ancora chiare a qualcuno?

Non si tratta di fede.

Si tratta di poltrone.
Un popolo di cittadini – istruiti, pensanti, democratici – è nemico del Politico di professione, del parassita che intende trasformarsi in casta para-nobiliare, con trasmissione interna del potere.
Un popolo appecorato – abituato a credere, obbedire e …. (quando necessario, ai potenti) – è invece perfetto: lo si ottiene con l’alleanza trono-altare.

Stefano Grassino

Chiusi nel loro mondo, refrattari al dialogo, incapaci di rispondere alle argomentazioni tentano di salvarsi in calcio d’angolo con “mistero di dio”. Cosa pretendono dalle persone che hanno l’intelletto? Che queste si annullino per loro? Ma la figura peggiore, come sempre, la fanno i politici. Non conosco quelli di altri paesi ma quelli italiani, la dignità la portano sotto la suola delle scarpe.

rosalba sgroia

Commeno simile lasciato nel post successivo:
Fa paura far parlare coloro che amano essere liberi da dogmi e imposizioni perché sanno che hanno una grande forza propositiva, la forza delle idee, il coraggio della libertà e della responsabilità.

L’anticericalismo s’impone laddove i clericali sono contro l’UMANITA’ e contro la libertà degli individui.

Satana

In realtà il papa è aspramente criticato anche da ebrei, musulmani, protestanti, ortodossi…
Però la Chiesa vive in un atteggiammento di totale sudditanza psicologica verso le altre religioni. Misteri della Fede…

giuseppe

Se l’incontro era di carattere squisitamente scientifico, non si capisce perché doveva essere utilizzato per attaccare il papa. Se é cosi, la protesta era inevitabile.

Toptone

E questa è l’ennesima prova che la chiesa vorrebbe tappare la bocca a tutti quelli che non le obbediscono ma la criticano, con buona pace della democrazia.

In contemporanea, da’ sfogo alla sua artefatta schizofrenia strillando che “non ha spazi e non ha voce”.

Soltanto nelle dittature si vedono simili sconci. Nei Paesi seri alla chiesa dicono di parlare e poi andare a nascondersi.

Massi

La fede nella assurdità religiose fa proseliti fin tanto la religione dominante è la sola a potersi permettere di esporre le proprie assuddità (da ciò tutta la protezione mediatica che vediamo schierata intorno al papa).

Otto Permille

La moda dei “festival” oramai dilagante è tale per cui avremo fra poco il “festival della ginecologia” o il “festival della fisica atomica”. Siccome, da studioso, ho sempre considerato (e lo ripeto) queste cose delle rassegne per i soliti “tromboni”, senza nessun approfondimento scientifico, è inevitabile che infine tutto scada al battibecco col prete del paese.

Fede

Tutti a firmare la petizione a favore del preside della scuola di Pavullo!!!!!!!!!!!
Troverete il link sulla pagina UAAR pubblicata oggi 19 ottobre alle 20:20 in ultimissime.
Grazie!!!

Fabio Rossi

Dal sito ufficio problemi sociali pace eccetera:

“Duole anche ricordare, come altri hanno già fatto, che è prodotto ideologico di epoche che ci siamo lasciati alle spalle da tempo riproporre un’opposizione tra scienza e fede ed anche tra scienza ed etica”

Forse loro stanno cercando di lasciarselo alle spalle quel prodotto ideologico ma l’opposizione esiste ancora, anzi, è mooolto attuale. Forse chi ha scitto il trafiletto non ascolta il B16, a me non sembra che lui questa opposizione se la sia lasciata alla spalle…

“Vorremo quindi soltanto far presente che le stesse critiche, fatte per esempio al comitato scienza e vita, si sono poi dimostrate infondate, visto quanto è successo dopo il referendum sulla legge 40 e l’importante, fondamentale, sviluppo della ricerca sulle staminali adulte”

Si racconta che tanto tanto tempo fa, deli omini col cappello rosso dicevano a tutti di non andare a votare al referendum sulla ricerca sulle staminali eccetera…

Poi non capisco una lamentela, anzi due.
Primo: da quando in qua l’Ufficio per i Problemi sociali il lavoro la Giustizia e la Pace è diventato il curatore delle pubbliche relazioni dell’università di Perugia, c’è un rettore e dei professori che se volevano essere invitati al festival potevano farlo presente loro.
Secondo: se questi cattolici vogliono essere invitati a un festival sulla scienza nessun problema…quando li mandano gli inviti a: Laura Balbo, Carlo Flamigni, Margherita Hack, Dànilo Mainardi, Piergiorgio Odifreddi, Pietro Omodeo, Floriano Papi, e tutti gli altri ricercatori per partecipare ai loro sinodi conferenze episcopali? non ci tengono alla loro presenza?
Ci auguriamo che la Curia di Roma “sia più attenta nel programmare attività culturali favorendo un dialogo vero e scientificamente serio e non cedendo a più facili trovate giornalistiche che spesso non rappresentano un contributo positivo alla ricerca scientifica e alla ricerca della verità”.

Fabio Rossi

Per non parlare del fatto che quando B16 parla, tutte le domeniche, non fa mai un dialogo, ma un monologo. Vedi fatti della Sapienza di Roma dove poteva incontrare professori e studenti con cui DIAlogare di questi temi e ha preferito, non trovando il solito auditorio di CLini sbavanti e pecoronamente sottomessi alle sue parole, ha referito “telare”.

Toptone

Oh sì, infatti negli incontri “squisitamente religiosi” il papucolo non perde occasione di parlare di scienza (materia che non conosce) e di quello che dovrebbe fare e non fare.

Ergo, è giusto che si parli di lui nei convegni “squisitamente scientifici”.

Questo per rispondere all’ennesimo commento strabico di Giuseppe.

Nathan

Le notizie su questa questione non sono molto chiare, ma mi sembra di capire che l’Ufficio ..etc.etc della Diocesi abia diramato un comunicato di critica PREVENTIVA al convegno suddetto, forse dopo aver visto qualche nome dei relatori.
Atteggiamento quantomai ridicolo, ma essendo l’Italia un paese libero (ancora per quanto? sigh!) chiunque dovrebbe essere libero di criticare chicchessia.
Scandaloso è l’atteggiamento dei politici, prostrati a qualunque capriccio o paturnia clericale, a prescindere.
Non so se nel convegno qualcuno ha criticato il papa, probabilmente si, può darsi Odifreddi, che proprio non riesce a resistere alla tentazione, ma allora?
Il papa, oltre che INFALLIBILE per chi accetta i dogmi cattolici, è forse anche INCRITICABILE, per chiunque?
Sono enormementre preoccupato da questo andazzo, che sembra riportarci ai tristi tempi di Giordano Bruno e Galilei (si Giuseppe, sempre quei due, non li ricorderemo mai abbastanza!) in cui per poter svolgere attività filosofica o scientifica era requisito indispensabile manifestare sempre e comunque la massima devozione al Santo Padre, a scanso di guai serissimi.
Allora successe che la scienza moderna nacque in Italia, ma la chiesa cattolica l’ha soffocata nella culla. Dopo di allora, per qualche secolo il contributo italiano al progresso scientifico e filosofico è stato piuttosto miserello, comparato ai paesi protestanti o alla Francia, in cui c’era una maggiore libertà di critica, anche verso le istituzioni ecclesiastiche. Per la Spagna, altro paese ove imperava la Santa (sic) Inquisizione era ridotta pure peggio. Ora pero loro hanno Zapatero, e noi invece, purtroppo, una destra trionfante più papista del papa, e una cosiddetta opposizione di centro-sinistra bloccata su questi temi da un nucleo strategico di teodem (Binetti e non solo…).
Mala tempora currunt
Nathan

Massi

Il papa, come tutti (anche i matti) “ha sempre ragione”: quando parla da solo.
La diversità (da tutti gli altri, anche i matti) sta nel fatto che questa è la dimensione (quella del parlar da solo) perseguita anche in pubblico e purtroppo, spessissimo ottenuta.

Alessandro

Dunque da quel che vedo il programma è vario e dubito che sia concentrato sull’anticlericalismo. Certo parlando di filosofia della scienza possono essere messe in luce quelle situazioni di conflitto tra etica religiosa ed etica laica. In questo senso che qualche critica venga fatta al Papa o alla CCAR non mi pare improbabile. Peraltro il Papa e la CCAR sono passibili di critica esattamente come qualsiasi altra istituzione religiosa, politica, sociale, come anche qualsiasi persona singola. L’importante è che le critiche siano mosse nel merito e non gratuite per puro amor di polemica. Non avendo letto gli interventi dei relatori non so esattamente quale sia il merito del problema, anche se mi sembra di capire che la critica della curia sia stata preventiva. Il che certo non è carino.

Stefano

@ Agnese

“parlare SOLO di anticlericalismo?perchè,nella vita non c’è null’altro di meglio da fare,nessun contenuto da proporre?IMMENSAMENTE RIDICOLI!”

Sono daccordo con l’intervento di Agnese riguardo al discorso del Papa a Pompei. Non ha parlato di camorra ma di anticlericarismo. Questi cattolici sono veramente ridicoli…

(Chi di spada ferisce di spada perisce…) 🙂

Andrea77

Ignoranza, ignoranza e ignoranza.
Altro non si può dire di chi protende ad istituzionalizzare un dogma religioso: l’infallibilità papale e conseguente divieto di critica.

Sembra si sentano offesi dal libero pensiero.

In realtà, episodi simili dimostrano quanto ancora in Italia si stia “lottando” per sottrarre il potere temporale alla casta sacerdotale.

Andrea77

@ Giuseppe

Se il papa attacca la scienza risulta inevitabile che questa non rimanga inerme a prendersi schiaffi in faccia.

Don’t worry, be happy.

rothko61

@ giuseppe che scrive:
“Se l’incontro era di carattere squisitamente scientifico, non si capisce perché doveva essere utilizzato per attaccare il papa. Se é cosi, la protesta era inevitabile.”

Ci vuole un po’ di coerenza nella vita.
Se tu ritieni che nei luoghi di scienza non si possa parlare del papa, allora vale anche il contrario: il papa non vada nei luoghi di scienza.
Perché Ratzinger voleva andare all’Università de La Sapienza di Roma a pontificare?

fresc ateo

SE CI SI DOVESSE mettere contro tutte le manifestazioni faziose e supertiziose arroganti che fanno loro , i catto sai che proteste gionaliere in tutta la nazione.

MM

come dice giuseppe, io c’ero, e Odifeddi piu’ che giorello… hanno fatto semplicemente un fuori tema si sono occupati di fede e ragione. Che c’azzecca con la filosofia della scienza. Giuardiamo avanti…

bardhi

@ rothko61

“Se tu ritieni che nei luoghi di scienza non si possa parlare del papa, allora vale anche il contrario: il papa non vada nei luoghi di scienza.”

mi dispiace ma non funziona cosi x giuseppe e tutti i cattolici, il Razzi di turno ha sempre ragione e po intervenire su qualsiasi cosa ma ma non vale il contrario quindi….

Andrea

Le critiche, se oggettive, devono sempre essere accettate, in qualunque occasione.
Ben diverso è il comportamento della chiesa e dei suoi componenti, la quale vuole sempre giudicare e mai essere giudicata.
Ratzinger è certamente criticabile sotto vari aspetti, e non vedo il problema nel farlo.

Ciao a tutti

MM

Ma la questione e’ che cosa c’entra in riferimento alla filosofia della scienza. Cioe’ se il tema, coem dice il concvegno. è parlare di teorie scientifiche e dei progressi della filosofia della scienza, mi pare si dia troppa importanza a fattori esterni, dando cosi’ ragione a chi critica per essere andati fuori tema e per non avere argomenti altri dalla critica al Papa. Parliamo di cose… non facciamo polemiche: vale per i cattolici e per i non credenti. Usiamo la ragione.

Sara

@ MM
ma quale fuori tema? giusto tre giorni fa il papa se l’è presa con la scienza, non vorrai che gli scienziati stiano zitti? E poi in Italia il vaticano sta facendo un’azione pesante contro la scienza e il libero pensiero, che certi discorsi neanche al tempo di Voltaire li facevano più…
Vedi il caso Englaro, l’aborto, l’inseminazione artificiale, la polemica contro il darwinismo, ecc. ecc. ecc.
Perché gli scienziati non dovrebbero prendere le distanze dalla fede, visto che il metodo scientifico (argomento principe della filosofia della scienza) è quanto di più lontano dalla fede? che la fede è una mala pianta da estirpare, per far crescere un popolo sano?
Lo sanno, loro, e lo sa anche il papa, che invece vuole un popolo malato da guarire, da buono sciamano metafisico. Se usi la ragione non usi la fede, e le reazioni indignate e assolutiste dei prelati e dei politici pelosi la dicono lunga sulla ragione che avevano gli scienziati di parlare del tema.

Arturo

Sara
secondo me molti di voi non hanno neppure letto quello che ha detto il papa sulla scienza, si va avanti per pregiudizi poco laici, inoltre ero presente agli incontri e anche per me Odifreddi ha sviato dal tema principale. Da voi mi aspetterei maggiore precisione.

Antonio II°

@ MM

Vorrei sapere quale più grande ostacolo alla filosofia-scientifica sia più importante della mera applicazione della filosofia-metafisica, e che tipo di filosofia usi la chiesa se non esclusivamente quest’ultima!

Ergo…se parli degli ostacoli….!!

giuseppe

Toptone scrive:

20 Ottobre 2008 alle 01:21
Oh sì, infatti negli incontri “squisitamente religiosi” il papucolo non perde occasione di parlare di scienza (materia che non conosce) e di quello che dovrebbe fare e non fare.

Ergo, è giusto che si parli di lui nei convegni “squisitamente scientifici”.

Questo per rispondere all’ennesimo commento strabico di Giuseppe.

Rispondo a te e al tuo amico che contestava le stesse cose. Il papa non parla di scienza, nel senso che entra nelle questioni scientifiche in quanto tali. Il suo discorso é sempre in ordine al rapporto con l’etica o con la religione. Non dice mai : la scienza fa schifo, non deve ricercare, intervenire etc. Al contrario, in questi convegni che dovrebbero essere scientifici, si approfitta della situazione per dare delle frecciate ai cattolici. Non mi pare che nei laboratori di ricerca sia un argomento utile.

luxio

Ma perchè non si fanno una bella connesione a banda larga e si scaricano un po’ di pornazzi?

gigetta

@ rothko61

lungi da me difendere il papa…ho anche “difeso” chi non l’ha voluto.
ma penso che “volesse” andare alla Sapienza perchè qualcuno facendo un pò come gli pareva lo ha invitato.
non penso che ci sarebbe andato senza inviti è sempre in mezzo ma non così…
trovo di pessimo gusto la scelta di chi lo ha invitato non il fatto che lui abbia “cortesemente” accettato l’invito

kefos93

@ Giuseppe
è attuale il caso Cédric Tornay, ( riesumato finalmente ) mi spieghi come la Fede possa dimostrane il “suicidio” in casa Esterman, quando il bossolo espulso dalla sua pistola ( automatica o semiautomatica, non un revolver ) è stato rinvenuta al di fuori ?

Penso che saranno catzinger!!
No problem, basta un dogma!

Bye, bye

Toptone

Per Giuseppe,

infatti nei laboratori di ricerca (ho una zia biologa genetista, precaria) le scemate del papa sono prese a ridere finquando le sue pretese non vengono fatte proprie da qualche politico che taglia i fondi per bloccare gli studi.

Vedi l’ultima finanziaria che saccheggerà i fondi del 5xmille e quelli alla ricerca per darli ai BANCHIERI per le loro salsicce marce “derivate”.

Scusa, perchè solo il 5xmille e non anche l’8xmille…?? Giusto per inciso, sai…

Il papa si permette non solo di dire alla scienza quello che può o non può fare, dove può o non può arrivare, ma si arroga pure il diritto di essere il SOLO a formularne i confini. Visto che, secondo lui, solo la religione è la “fabbrica” dell’etica e chi non crede non ha nè principi nè valori.

E, per dirlo, ha a disposizione tutti i media di tutte le reti in tutti i giorni di tutti i mesi.

Quindi, non dire che lui “non entra nel merito”, perchè ci entra eccome!

Le recentissime polemiche sulle ricerche del CERN – cioè contro la ricerca di BASE da cui le scienze applicate dipendono – sono emblematiche.

Per non parlare della pessima Legge 40, voluta ed ispirata da lui e approvata dai suoi politicanti lacchè.

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