Un nuovo sondaggio è ora disponibile sul sito UAAR. Questa la domanda: “Cosa pensi dello sbattezzo?”
Sei le possibili risposte:
– E’ un atto sacrilego
– Non serve a nulla, perché il battesimo è un sacramento indelebile
– Per chi non crede non ha alcun senso
– Esistono tante motivazioni valide per ‘sbattezzarsi’, ed è quindi giusto farlo
– Ho avuto genitori assennati: non avendo ricevuto il battesimo, non ne ho alcun bisogno
– Non so, ci devo riflettere
Nota: avevamo già effettuato giusto due anni fa lo stesso identico sondaggio. In occasione della giornata dello sbattezzo, siamo interessati a verificare se e quanto sia cambiata l’opinione in merito.
Si è nel frattempo concluso il precedente sondaggio. La domanda era: “Secondo Benedetto XVI, “i soldi non sono niente, solo la parola di Dio è solida”: cosa ne pensi?”
Questi i risultato:
44% Al papa non interessa nemmeno più la coerenza di quanto sostiene: vuole solo cogliere pretesti per ritagliarsi l’ennesimo spazio sui mezzi di informazione
44% Le parole del papa sono incoerenti, considerata la ricchezza accumulata dalla Chiesa
6% Il paragone religioso è discutibile, ma il papa fa bene a denunciare la vacuità del sistema finanziario mondiale
5% Il papa ha perfettamente ragione
1% Sono parole che fanno riflettere anche i laici
Esistono tante motivazioni valide per ‘sbattezzarsi’, ed è quindi giusto farlo
chi ha detto che è sacrilego????
@tomaraya: ma B4x4 & C.
Ma come non l’hai capito?
La numero 4
Una delle motivazioni che mi spinge a ” sbattezzarmi ” è la ferma volontà di informare la Chiesa Cattolica del mio essere ateo e che l’essere stato battezzato lo ritengo un atto assolutamente non vincolante.
Io non appartengo a nessuna Chiesa.
E’ giusto che si sappia.
Antonio – socio UAAR da 4 anni. Orgogliosamente.
e se pure fosse sacrilego che vuol dire, è comunque legale, mi basta solo questo. comunque il fatto che ci sia gente che pensa sia sacrilego mi fa spanzare dalle risate.
Trovo la 5 molto molto molto discutibile.
Ci sarebbe parecchio da discutere sul fatto che, in molte realta’ italiane datate qualche decennio rispetto ad oggi, fosse segno di poca assennatezza battezzare il proprio figlio.
Anzi, forse piu’ il contrario. Ci sono tanti modi piu’ importanti di dimostrare l’assenatezza nell’educazione dei figli.
Esistono tante motivazioni valide per ‘sbattezzarsi’, ed è quindi giusto farlo
non potevo che rispondere così
@ tomaraya
secondo me giuseppe e paolo
Son contento di essere nella 5,anche se speravo in un po’ più di compagnia…sigh…
D’altronde è un peccato non poter appendere una scomunica in salotto 🙁
No,scherzo,soccontento: 🙂 🙂 🙂
Eh, magari la 5. Vada per la 4, anche se mi spiace di non poter partecipare insieme a tutta la UAAR il 25.
La 4. Sono stato battezzato perchè mia madre é, diciamo, “un po’ credente”, ma non ha mai avuto troppa simpatia per chiesa e preti (e non ci va mai), e non é assolutamente una bigotta; mio padre invece é ateo, pur non avendo molta cultura, e non li può proprio vedere, esattamente come me. Si sono sposati in chiesa, ma all’epoca (1969) era la norma (obbligata).
Dimenticavo: naturalmente ho intenzione di sbattezzarmi anch’io, prima o poi. Prima non me ne importava granchè, dato che non é certo un sacramento che abbia abuto qualche importanza per me; o essere battezzato o no, per me non cambiava nulla. Poi mi sono reso conto che, di questi tempi, é giusto dare un segnale. Devo quindi chiedere ai miei dove sono stato battezzato di preciso perchè francamente non me lo ricordo! Anche se mi pare che da piccolo mi dissero che ero stato battezzato in ospedale dove ero nato (e dove lavoro ora, proprio al piano di sotto!).
La mia scelta per lo sbattezzo deriva dalla crescente distanza e dal fastidio per le posizioni che un po’ su tutti i fronti la chiesa assume.
In effetti a lungo ho pensato che non fosse una questione importante, che essendo già convinto del mio rifiuto del dio dei cattolici e di ogni altro dio, non valesse proprio la pena pensare all’eventualità di comunicarlo a lor signori. Ma la crescente invadenza del dogmatismo, l’interferenza con la vita civile che li porta ad occupare sempre più il campo della nostra (della mia) quotidianità, su ogni aspetto di essa per quanto piccolo e poco rilevante, mi ha convinto che è un mio dovere civico segnare una linea netta di distacco. Quindi dico loro: ‘Noli me tangere!’
L’idea che il sacramento del battesimo sia indelebile mi infastidisce non poco: vuol dire che siamo stati marcati a fuoco? Però se ci penso fino in fondo è anche comica: certo che per loro è indelebile, vorrei ben vedere; sarebbe come pretendere che ti venga restituito il tuo peccato originale, che il battesimo stesso ha proprio cancellato in maniera definitiva. Insomma, va bene, rinuncio al mio peccato originale, ma è troppo se gli chiedo di non rompermi più le scatole?
Se volessi provocarli direi loro che noi oggi siamo un po’ come erano i cristiani delle origini, nascosti nelle catacombe. perseguitati per il loro credo, che dovevano affrontare modi di pensare e di sentire strutturati e apparentemente incontrovertibili: allo stesso modo oggi siamo noi a rappresentare lo ‘scandalo’ di una non-fede che è pazzia agli occhi dei bravi cattolici, ma che è la virtù forte ed autorevole di fronte all’umanità vessata da una fede stanca e retriva, che è fonte di ritardo illiberale su ogni fronte della vita umana.
Mi sbattezzo perchè è giusto farlo, perchè è un atto che ha valore eticamente rilevante.
Saluti a tutti.
esistono tante motivazioni giuste per sbattezzarsi, ed è quindi giusto farlo… e come dice giustamente bruno “è troppo se chiedo a ‘sti preti di farsi un pò da parte?” Sì, perchè essi sono i portatori dell’integralismo più bieco e retrivo… generalizzo? No, enuncio un’evidenza che pare non si riesca ancora a cogliere: ma ci rendiamo conto che un’essere umano per morire deve chiedere il “permesso” a un nullafacente approfittatore di prete? Che per poterti esprimere artisticamente devi “fare i conti” con la morale cattolica, ovvero sì tette e culi , ma non la verità sull’intreccio tra mafia e chiesa, tra traffico d’armi in africa e missioni , no alla verità sui preti pedofili e sulle coperture del papa, ma scherziamo , il parlamento in Italia non può fare un passo senza l’accordo con il vaticano… Basta, non ne posso più! e scusate lo sfogo… lettura consigliata fortemente per capirci un pò di più: Habemus Papam di David A. Yallop… non rilassante.
Io, alla affermazione “ci sono tante motivazioni per farlo” avrei aggiunto un “oggi”.
Naturalmente è quella risposta che voterò.
La 4 (già fatto).
L’imposizione è battezzare chi non può scegliere di farlo!
In qualche film tipo “Una pallottola spuntata” avrebbero messo una freccetta lampeggiante vicino all’opzione: Esistono tante motivazioni valide per ‘sbattezzarsi’, ed è quindi giusto farlo. Cmq a parte gli scherzi, sì… voterei proprio quella!! ^_^
Non ho risposto al sondaggio perché non c’è l’opzione che sceglierei.
Mi fa piacere che ci sia la possibilità di sbattezzarsi. Chi sbattezzandosi si sente meglio, più libero, fa bene a farlo.
Io non ne sento la necessità, perché credo che il battesimo sia privo di valore. Sono stata battezzata, ma non mi sento battezzata.
Non ce l’ho neppure con i miei genitori: a quei tempi era ritenuto normalissimo battezzare tutti i bambini, se non mi avessero fatto battezzare mi avrebbero trasformata in un caso anomalo. E seguire qualche anno di dottrina è stato utile per capire come la pensano i cattolici e decidere con cognizione di causa di non credere.
E se ci si sbattezza per non risultare nelle statistiche dei credenti… beh, basterebbe ricordare a chi usa questi dati che il numero di battezzati non coincide affatto con quello dei credenti.
Condivido l’ultima frase di SilviaBO. Penso anch’io che tale considerazione sia di gran lunga più efficace dello “sbattezzo”.
La 4……le carte sono già pronte.
Sono tra i novelli futuri sbattezzati del 25.10 (raccomandata già spedita), quindi ho risposto con la 4, ma effettivamente ritengo che, nel sondaggio, sarebbe dovuta essere presente una risposta di questo tenore “E’ giusto avere la possibilità di sbattezzarsi”.
Perchè che lo si faccia o che non lo si faccia, la cosa piu’ importante è che lo sbattezzo sia possibile, date le sue implicazioni (vedi “Catechismo” ecc..) e il suo significato.
E’ una questione di libertà di pensiero e di autodeterminazione: “scelgo io cosa credere e se credere; non sono suddito di nessuno”.
Lo sbattezzo puo’ essere un mezzo per far capire alla gerarchia che le persone, non tutte almeno ( spero ) sono pronte a genuflettersi. La chiesa si intromette di continuo, pero’ il vero problema da noi in Italia e’ la classe politica che lo consente.
ciao.
Sacrilego rifiutare l’iscrizione ad un fans club (ccar) a cui si è stati iscritti da neonati e quindi senza neanche saperlo?
ho bruciato il mio certificato di battesimo ad 11 anni credendo che ciò bastasse per sbattezzarsi, all’epoca sarei stata così felice di partecipare ad un vero sbattezzo, mi sarebbe sembrato di fare una grande impresa…comunque è un gesto importante dal punto di vista politico civile, non si può essere incorporati in maniera irreversibile in una organizzazione politico-religiosa prima di essere capaci di intendere e volere, ma tanto come ha detto Bagnasco qualche giorno fa l’autodeterminazione non è valore primario per la Chiesa…
Visto come stanno le cose (e non vedo all’orizzonte migliorie future),
ritengo che l’atto individuale di “sbattezzo” sia più che doveroso da parte
di un non credente. Non solo per contribuire a sfoltire la sudditanza
nominativa in possesso della chiesa, ma soprattutto, per l’importanza
sostanziale di questo burocratico gesto (da molti sottovalutato), che in primis
altro non è che un atto politico.
Si sa già il risultato del sondaggio. Ci sono dubbi ?
…e comunque é vero che non serve a nulla perché il battesimo é indelebile. Se uno non ci crede non é cosi, ma per noi resta un fatto. Ho già detto che tra qualche anno rideremo per i pentiti dello sbattezzo.In quel caso per riammetterli nella chiesa sarà necessaria una dichiarazione formale e pubblica. E credo ne sentiremo delle belle.
Così, senza polemiche, quando e dove esattamente il Vaticano, ma va bene anche la CEI, (proprio non ce la faccio a chiamarle “Chiesa” questi due organi) NEL CONCRETO, dati alla mano, si fanno forza del dato “N° dei battezzati” per imporre le proprie idee?
A Giuseppe
Sono assolutamente convinto che nessuno sbattezzando si pentirà in futuro. L’unico pentimento sarà dovuto al fatto di non essersi sbattezzati per tempo in precedenza.
Ma quanti sono oggi gli sbattezzati d’Italia? E quanti se ne aggiungeranno il 25?
Qualcuno sa i numeri?
Ritengo lo “sbattezzo” un atto civile da compiere quando non si condivide la linea di chi ci ha rilasciato la tessera di adesione,(peraltro non richiesta, se non per interposta persona).Ha lo stesso valore dello stracciare la tessera del partito al quale ci siamo iscritti a suo tempo ed ora non rispecchia più le nostre idee. Significa semplicemente che non si accetta alcuna forma di sottomissione ed è l’unico mezzo per informarne chi quella patente ci aveva imposto.
“Ho già detto che tra qualche anno rideremo per i pentiti dello sbattezzo.In quel caso per riammetterli nella chiesa sarà necessaria una dichiarazione formale e pubblica. E credo ne sentiremo delle belle.”
Bella questa battuta…
Mi sono sbattezzata perché da non permetto a nessuno di mettermi un marchio addosso, tantomeno ad una banda di ipocriti sessuofobi affetti da peste emozionale.
Avrei anche lasciato perdere, perché lo sbattezzo avrebbe significato automaticamente riconoscere la validità di quell’atto, ma per questi signori la possibilità che altri esseri umani possano condurre liberamente la propria vita é un affronto, perciò, con lo sbattezzo ho dato le dimissioni da suddita, manifestando la mia volontà e la mia autodeterminazione.
Giù le mani dalla mia vita!!!
Ops…Luciazeta/emmeesse…
Fede scrive:
21 Ottobre 2008 alle 19:41
A Giuseppe
Sono assolutamente convinto che nessuno sbattezzando si pentirà in futuro. L’unico pentimento sarà dovuto al fatto di non essersi sbattezzati per tempo in precedenza.
Ma ci sono casi di ex-mangiapreti illustri ! Cavour, per fare un nome, o Bartolo Longo che poi fondo’ il santuario di Pompei. Dai, stai sereno, io non nego che ci sono credenti che diventano atei, dico solo che l’altro caso é più comico e i credenti che abbandonano la fede sono già poco convinti prima. Noi possiamo citare tanti nomi illustri dell’anticlericalismo che sono passati dalla nostra parte, mentre voi…Insomma Ruini non diventerà mai ateo, ma Odifreddi potrebbe diventare cattolico. Ai posteri l’ardua sentenza.
Giuseppe scrive: “Ho già detto che tra qualche anno rideremo per i pentiti dello sbattezzo.In quel caso per riammetterli nella chiesa sarà necessaria una dichiarazione formale e pubblica. E credo ne sentiremo delle belle.”
Tanto per mettere le mani avanti: non valgono le cose dette sotto morfina o per demenza senile che fa riaffiorare le memorie infantili del catechismo! Attenzione perche’ questi sono capaci di presidiare gli ospedali con i ciellini e estorcere e distorcere dichiarazioni dai moribondi, e poi diffondere numeri su conversioni in extremis.
Perche’ una dichiarazione formale e pubblica? Non e’ piu’ come ai tempi dell’inquisizione?
il battesimo è una questione religiosa.
io non sono religioso.
ergo l’essere battezzato o meno è del tutto irrilevante nella mia vita.
sbattezzarmi sarebbe dare peso ad una cosa che non ne ha (oltre che una perdita di tempo)
è un po’ come bestemmiare: non ha senso per un ateo, lasciamolo fare ai cattolici 😉