In un discorso tenuto questa mattina ai partecipanti al 110° Congresso nazionale della Società Italiana di Chirurgia, Benedetto XVI ha paventato il rischio “di abbandonare il paziente nel momento in cui si avverte l’impossibilità di ottenere risultati apprezzabili”. Molto si può invece ancora fare, a detta del pontefice: “se ne può alleviare la sofferenza, soprattutto lo si può accompagnare nel suo cammino, migliorandone in quanto possibile la qualità di vita”. Il papa ha criticato “l’insistenza con cui oggi si pone in risalto l’autonomia individuale del paziente” e ha invitato a “guardare con sospetto qualsiasi tentativo di intromissione dall’esterno in questo delicato rapporto medico-paziente”: si deve rispettare “l’autodeterminazione del paziente, senza dimenticare però che l’esaltazione individualistica dell’autonomia finisce per portare ad una lettura non realistica, e certamente impoverita, della realtà umana”. Ne consegue che, benché “nei contesti altamente tecnologizzati dell’odierna società, il paziente rischia di essere in qualche misura “cosificato””, il parere del medico risulta sempre determinante.
Il papa: troppi esaltano l’autonomia individuale del paziente
60 commenti
Commenti chiusi.
ah, oggi si deve rispettare l’autodeterminazione del paziente??
ma se l’altro ieri definiva l’autodeterminazione alla stregua del male assoluto?!?!?!?!?!?
solo una parola:
SENILITA’
@Lucia
Vedi c’è la “perfida autoderminazione” e la “sana autodeterminazione”.
La prima è quando decid per te stesso
@Lucia
Vedi c’è la “perfida autoderminazione” e la “sana autodeterminazione”.
La prima è quando decid per te stesso quel che tu ritieni essere giusto la seconda è quando decidi di fare come dice Benny 4×4.
Il discorso di oggi da quel che leggo mi sembra un pochino più ragionevole e condivisibile. D’altra parte chiunque veda una persona che sta tentando il suicidio istintivamente interviene per cercare di evitarlo e dare quindi a quella persona la possibilità di valutare ancora una volta la situazione (che spesso può anche modificarsi col tempo). Sul fatto che il malato non debba essere lasciato solo sono d’accordo anch’io. Se la Chiesa riuscirà ad essere meno estremista riconquisterà consensi e si ridurranno le ragioni dell’anticlericalismo.
I discorsi della ovvieta…. e la gente perde tempo a leggere e ad ascoltare banalita del genere. La pieta umana è patrimonio del genere UMANO non del genere cattolico. E lui pontifica.. pontifica.. pontifica… e la gente acclama.. acclama.. acclama.. e i giornalisti scrivono ste banalita come se fossero alti pensieri filosifici mai sentiti prima.. ohhhh..ohhhhh. momamma mia. cosa ha detto!!!!!
Non entro nemmeno nel merito della dichiarazione, ma… a che titolo interviene b16 nel Congresso nazionale della Società Italiana di Chirurgia?
…come capo di stato estero!? …o come insigne chirurgo!?
🙁
Vi rendete conto che non c’è telegiornale o quotidiano che ci risparmi queste farneticazioni?
Credo – seriamente – che tutto rientri in una precisa strategia mediatica: occorre martellare di notizie, quel che conta è essere in video, sulla stampa, ovunque.
I contenuti contano meno della presenza.
La coerenza è un inutile orpello.
E’ importante perfino essere nei blog atei a commentare le notizie, tanto da noi tutti trovano spazio.
Provate voi a scrivere qualcosa in un blog cattolico e sarete costantemente censurati.
Provate a telefonare alle false dirette su radio maria…
Conclusione: può darsi che B16 non avesse nulla di intelligente da dire al Congresso nazionale della Società Italiana di Chirurgia, però C’ERA !!!
“senza dimenticare però che l’esaltazione individualistica dell’autonomia finisce per portare ad una lettura non realistica, e certamente impoverita, della realtà umana”.
parla di realtà uno che vive nella bambagia, con 10 persone che si occupano della sua ssantissima persona, uno che gli legge, uno che gli scrive, uno che gli fa il letto, uno che gli fa da mangiare, è ovvio che abituato com’è a sto paradiso terrestre spera di allontanarsene il più tardi possibile.
Tanto per cominciare non si dice “cosificato”, ma “reificato”. Capisco però che un termine di indiscutibile ascendenza marxiana e marxista non può stare in bocca a cotanto padre santo. In ogni caso, uno che blatera a sproposito di reificazione, e sostiene che la realtà umana esce “certamente impoverita” dal riconoscimento dell’autonomia individuale è veramente un cialtrone. Ma che risolva i suoi problemi ontici, piuttosto. Semmai, “cosificata” è la sua idea (arcaica) di Essere.
Il tg la7 ha detto questa notizia oggi e non l’ho capita, la rileggo ora e non la capisco ancora.
Insomma cosa consiglia ratzy?
si deve rispettare “l’autodeterminazione del paziente, senza dimenticare però che l’esaltazione individualistica dell’autonomia finisce per portare ad una lettura non realistica, e certamente impoverita, della realtà umana”
Questa frase mi sembra contraddittoria, prima dice “fai quello che vuole il paziente” ma subito dopo dice “se il paziente vuole troppo la sua umanità viene impoverita” o qualcosa di simile, mi sembra delirante come frase.
Credo possa essere tradotta con “se il paziente vuole quello che vuole la chiesa fallo, se no no”
Se è così, no comment.
Per Maurizio:
A titolo di prestatore di anello da baciare.
“Lettura non realistica” : siamo al neorealismo vaticano.
“Cosificate, cosificate, qualche cosa resterà.
Il Papa è sano di mente, anche troppo state tranquilli. Il suo messaggio è lampante: quando il paziente chiede di vivere, pur senza speranza alcuna e nella più assoluta sofferenza ma con l’aiuto della fede e soprattutto in una clinica di proprietà del clero ma convenzionata, allora nessun medico associazione tribunale o familiare potranno intervenire per chiedere la fine dell’inutile supplizio; se invece egli chiede di morire non ci dovranno essere intromissioni dall’esterno perchè la vita è di dio e solo lui può decidere. Tra l’altro dio si preoccuperebbe molto, in questo caso, di non far perdere il paziente che tanti soldi porta alle casse della clinica in oggetto.
Il problema è che continuano a invitarlo dappertutto. E’ la guest star. Se la cerimonia degli Oscar si tenesse in Italia, gliela farebbero presentare, con tanto di suora-valletta.
“Guardare con sospetto qualsiasi tentativo di intromissione dall’esterno in questo delicato rapporto medico-paziente”.
BWAHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHHA!!!!
“guardare con sospetto qualsiasi tentativo di intromissione dall’esterno in questo delicato rapporto medico-paziente”
appunto cominci lui a non mettersi in mezzo.
qualcosa mi dice che tra poco non avremo neanche più il diritto di firmare il consenso informato
Se si potesse soffrire per conto terzi e Ratzinger si offrisse di sobbarcarsi i dolori dei malati, io avrei più rispetto per la sua opinione.
Ratzinger non soffre e non s’offre.
Autodeterminazione… Una bestemmia al cospetto di dio!
La difesa del rapporto medico-paziente è strenua… finchè il medico è ‘fidato’.
Comunque quello che trovo assolutamente ributtante in questi discorsi di benny (a proposito, quando potremo festeggiatre il primo giorno in cui non dice nulla su nessun argomento?) è il trattare gli esseri umani come bambini stupidi da accudire: esseri privi non solo di intelletto, ma di qualsiasi principio etico e capacità di sentire.
Per benny siamo tutti al massimo degli undicenni da controllare ed aggiogare al suo dio onnipotente: come si può consentire ad un bambino di, nientepopodimenoche, autodeterminarsi?
E purtroppo credo che non abbia tutti i torti. Visto il credito di cui gode c’è da pensare che effettivamente il mondo sia pieno di bimbetti immaturi bisognosi di una tutela.
Sbattezziamoci tutti. Urliamogli che siamo stanchi della sua miserevole tutela!
Semmai troppi esaltano l’egotismo e la brama di potere di Maledetto XVI.
Un’altra contraddizione, un’altra manifestazione di ipocrisia: se è il paziente a chiedere l’eutanasia (Welby ne è un’esempio) allora la chiesa fa pressioni alla legge italiana affinché venga tenuto in vita contro la sua volontà, mentre nel caso il paziente in coma vegetativa (come la Englaro) in cui è il tutore a prendere una decisione chissà come si intromettono loro a dar voce a chi non può nemmeno pensare!
Ma d’altronde sarà sempre così: questi Ned Flanders sanno solo imporre agli altri quello che loro non hanno mai provato (e, dovendolo provare saranno loro stessi a andar contro le loro prediche da perverso lavaggio del cervello)…
VOGLIO VEDERE RATZINGER FRIGGERE IN OLIO BOLLENTE PER ANNI E ANNI:
VEDIAMO SE POI LA CHIEDE O NO QUESTA MORTE.
Traduzione:
Bisogna rispettare l’autodeterminazione del paziente, finché il paziente fa quello che voglio io.
Natzi, ma va a cag..e!
Ogni giorno prego Anubi affinché anche lui si trovi in quelle condizioni, poi vediamo.
Ma si puo’ dire cosificato? Ratzi e’ diventato un fine inventore di neologismi.
A parte questo la solita minestra riscaldata.
non prego Anubi ma vorrei vedere cosa succede
i buon officianti gli daranna una mano sicuramente
omicidio di stato o eutanasia
Aldo scrive:
20 Ottobre 2008 alle 17:48
Il discorso di oggi da quel che leggo mi sembra un pochino più ragionevole e condivisibile. D’altra parte chiunque veda una persona che sta tentando il suicidio istintivamente interviene per cercare di evitarlo e dare quindi a quella persona la possibilità di valutare ancora una volta la situazione (che spesso può anche modificarsi col tempo). Sul fatto che il malato non debba essere lasciato solo sono d’accordo anch’io. Se la Chiesa riuscirà ad essere meno estremista riconquisterà consensi e si ridurranno le ragioni dell’anticlericalismo.
Condivido e aggiungo una cosa. Posso capire tante contestazioni che si fanno alla chiesa su temi morali particolarmente delicati. Ma per quanto riguarda gli interventi del magistero nel caso citato é molto più chiaro, per chi osserva senza pregiudizi, che c’é molta delicatezza e un interesse vero nel trovare soluzioni che rispettino la dignità umana. Se almeno su queste cose si potesse discutere trasversalmente, senza capricci ideologici, ci guadagneremmo tutti.
@Loryz91
non arriverà mai al punto che dici tu. non ricordi l’altro papa: lasciatemi andare alla casa del padre.
il cosificare vale solo per i comuni mortali cioè noi possiamo tranquillamente essere “cosificati” (perchè lui dice una cosa ma intende esattamente il contrario per esempio non “cosificare” nella sua lingua è “non cosificarsi” ma lasciare che noi vi “cosifichiamo” per spiegarla con i suoi neologismi) i clericali papa in primis hanno una dignità che va rispettata, dignità che noi purtroppo secondo loro non abbiamo
Il papa ha fatto il suo lavoro anche oggi, ma … si può dire lo stesso dell’organizzatore del convegno? Cosa è accaduto? Erano forse finiti i fondi per invitare un relatore che fosse minimamente accreditato a parlare? Secondo Giuseppe questo papa è in pozzo di scienza, ma siamo ormai di fronte ad una vastità di sapere che ha dell’incredibile! Anche se in realtà, a mio parere, il papa svolge ovunque la solita lezione, indipendentemente dal contesto. Ergo, deve essere cacciato a pedate soprattutto l’idiota che l’ha invitato.
Problema etico insolubile per un cattolico. Sto guidando un treno ad alta velocità e mi accorgo che sto investendo 5 operai. Però ho la possibilità di azionare elettronicamente lo scambio per cambiare binario immettendomi su un altro binario dove si trova 1 solo operaio (per cui ne ammazzerei solo 1 al posto di 5). Che cosa devo fare? Per un cattolico questo caso non ha soluzioni. Infatti Ratzinger rifiuta il relativismo etico per cui nessuno è autorizzato a fare la scelta “1 al posto di 5”. Quindi, sul piano logico, un feroviere cattolico deve bloccarsi e non far nulla. Questo però significa ammazzarne 5 al posto di 1. Questa è una conseguenza logica della teolgoia di Ratzinger.
“cosificato” oh mamma!
Nessuno gli ha spiegato che in italiano si dice “reificato”?
Parola che dovrebbe ricordagli anche quello che succede nella più classica delle istituzioni totali: gli orfanotrofi. http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200810articoli/37479girata.asp
Ma si sa, l’affare è grasso, non solo dal punto di vista economico (l’articolo sottostima i costi), ma anche da quello dell'”evangelizzazione”.
saluti
Quoto Maurizio.
Però per B 8×2 ( ma anche 8 per mille ) si ripropone la gatta da pelare della Guardia Svizzera De Tornay probabilmente ” suicidata ” ma lasciata nel dimenticatoio!
Quell’uomo non ha la minima comprensione, sensibilità e pietà nei confronti delle persone e delle loro sofferenze e dei loro problemi, che puntualmente confonde con i “peccati”. Non è altro che un punitore, non a caso è il fine teologo che ha sdoganato l’inferno.
E.C.: Tornay Cedric non De Tornay, pardon.
“guardare con sospetto qualsiasi tentativo di intromissione dall’esterno in questo delicato rapporto medico-paziente”
OFFIAMENTE TRANNE ZE LO TIKO IO, JA!
Mi fa schivo quell’ometto viscido.
Viva l’esaltazione individualistica dell’autonomia!
………Troppi esaltano l’autonomia di 16 volte benedetto……. TROPPI!!!!!!!!!
Autonomia individuale contrapposta all’autonomia di gruppo?
Cosificazione?
La persona umana distinta dalle persone non umane?
Mi sembrano slogan, avrà un consulente di Mediaset?
Mi chiedo solo: perchè invitare il papa al congresso nazionale della società italiana di chirurgia?
Per caso, oltre ad essere un “fine teologo” (mah!) è anche un apprezzato medico?
Resto basita!!!
Si è ancora incantato. Cambiategli la mitria… ehm la puntina. E che muoia come vuole lui e ci lasci morire come vogliamo noi.
@Agnostica. Chi dice di curare i malati per spirito cristiano ma a carico del sistema sanitario nazionale? A chi appartengono la maggior parte degli ospedali privati? Come fai ad avere la convenzione se non ti appoggi al politico cattolico di turno?
Approvo in pieno quanto detto da Lucia, quando ad un individuo si aprono le porte della geriatria, deve pensare a curarsi, evitando di andare in giro a dire stronzate.
Il Papa ogni tanto aggiusta il tiro, cambia un po’ le parole (a volte sono i giornalisti a cambiarle), salvo poi tornare sui suoi passi come al solito. Quel che dice la Chiesa ormai è noto e non credo che potrà cambiare. Forse passando da un papa all’altro può esserci qualche piccolo cambiamento, ma nel corso di un pontificato non credo. Il Papa ha bisogno di parlare ogni giorno per questioni propagandistiche. Io al pari di molte altre pubblicità aggiungerei in coda: “Può avere effetti anche letali, leggere attentamente le avvertenze e le modalità d’uso”.
Colapesce scrive:
20 Ottobre 2008 alle 18:56
Ratzinger non soffre e non s’offre.
Giovanni Paolo II soffriva molto e diceva le stesse cose. Non é che per affemare dei principi bisogna essere per forza all’interno di una data situazione. Sarebbe come dire che non si puo’ affermare che la droga fa male se non si é pure drogati.
L’autonomia e l’autodeterminazione individuale arricchiscono la persona! No a ratzinger, ignoriamolo, mente saprendo di mentire!
vorrei vederlo tanto alle prese con la realta’ di quello che dice .
Certo che è veramente triste e sconcertante vedere i chirurghi andare come scolaretti di fronte ad un capo religioso per sentirsi dire che gli ammalati devono essere curati ,e non devono essere abbandonati ecc ecc. Nessuno di costoro si chiede : ma che sta dicendo questo? Io devo stare qui ad ascoltare queste parole che offendono la mia intelligenza la mia cultura il mio saper muovere le mani ( si spera bene ). Che ne sà quest’ometto col suo vestitino bianco ,quasi fosse un infermiere, di come ci si possa trovare davanti ad un paziente con un’ ulcera perforante che rischia di provocare una peritonite e dover elaborare in pochi minuti, e nel miglior modo possibile l’intervento ? Se mi trovassi io seduto in quel salone, sentirei la mia sedia diventare rovente, il che mi indurrebbe ad alzarmi, interrompere cortesemente l’oratore dicendogli ” Scusi signor Ratzinger, ma perchè non va a ………………………………….. Rileggendo poi meglio l’articolo ho visto che il convegno era nazionale, mi consolo pensando che se fosse stato internazionale, col cavolo l’avrebbero invitato!
Ma non si dice REIFICATO?
VA bene che è tedesco, ma il latino dovrebbe saperlo…
Altri commenti mi sembrano superflui.
Giuseppe,
Giovanni Paolo II diceva una cosa e faceva il contrario. Sennò avrebbe accettato stoicamente di essere curato e attaccato alle macchine per il prolungamento della sua vita.
Invece lui ha deciso di lasciarsi morire e tutti hanno obbedito.
Questo perchè alla chiesa non serve un capo assoluto moribondo attaccato alle macchine, incapace di intendere e di volere. E Wojtyla lo sapeva benissimo.
Non c’è stato neanche bisogno di testamento biologico, pensa tu.
Cioè, in soldoni, il calvario è sempre quello comminato agli altri.
Si al pieno possesso del corpo e della mente dellapersona,autodeterminazione, legge sul tetamento biologico e sull’eutanasia. Eutanasia non è UCCIDERE, ma solo UN GRANDISSIMO ATTO D’AMORE!!!!!!!!!!!!!!!!
Quest’uomo ci sta preparando l’Inferno.
Dobbiamo, ognuno come crede, moltiplicare le occasioni di incontro e godimento, uscire dalla rete.
La cosiddetta “gente”trasformata in pubblico dai media in realtà é molto più stufa di quanto questi miserabili imputriditi non vogliano farci credere.
@ Toptone
infatti ma è sempre così il dolore è bello solo addosso agli altri.
che dire se c’ è un dio speriamo abbia pietà di loro che nella vita sono stati tanto crudeli con il prossimo che dovevano amare come se stessi
… se ha detto reificato è perché da un lato fa il “comunicatore”, ma soprattutto perché sa che un’elevatissima percentuale di chi lo ascolta è di bassissima levatura culturale e che latino e Marx(ismo) per il cattolico medio sono ugualmente sconosciuti, incompresibili ed alienizzanti.
Perché credete che gli faccia piacere la messa in latino? Solo per recuperare qualche tradizionalista? O perché così gli astanti non avranno neppure l’opportunità di capire a che cosa rispondono “amen”? Puta caso che un papaboy una volta o l’altra si concentri sul credo e scopra che a quelle cose non crede???
Dopo la “sana” laicità ecco che arriva la “sana” autodeterminazione!
“…l’esaltazione individualistica dell’autonomia finisce per portare ad una lettura non realistica, e certamente impoverita, della realtà umana”
frottole
Toptone scrive:
21 Ottobre 2008 alle 12:38
Giuseppe,
Giovanni Paolo II diceva una cosa e faceva il contrario. Sennò avrebbe accettato stoicamente di essere curato e attaccato alle macchine per il prolungamento della sua vita.
Invece lui ha deciso di lasciarsi morire e tutti hanno obbedito.
Frottole. Non c’era bisogno di essere medici per capire che era già arrivato alla fine da un pezzo. Ed ha continuato a combattere sino alla fine.
Ma scusate, che cavolo ci faceva B16 al 110° Congresso nazionale della Società Italiana di Chirurgia???
Un congresso di scienza si invita LUI? Miei cari medici, sveglia!
@ giuseppe
Senti, forse Gigetta non ha mangiato con il papa, come tu l’hai ripresa una volta, ma non venirci a raccontare che tu hai dormito con GPII !
@ giuseppe
invece è vero
con tubi e tubetti si tengono in vita anche i morti. perchè non ci hanno almeno provato ad intubarlo sarebbe ancora quì tra di noi aveva il parkinson non certo il cancro allo stadio terminale…si poteva tenere in vita esattamente meglio di un malato di SLA.
lui ha RIFIUTATO LE CURE capito? il papa ha detto che non abbiamo nessun diritto di rifiutare neanche le cure
“Lasciatemi andare alla Casa del Padre” era tutto pronto per intubarlo ma lui non ha voluto..altri non hanno la stessa fortuna, non possono scegliere di non essere intubati perchè non devono urgentemente essere rimpiazzati da nessuno
http://www.aduc.it/dyn/eutanasia/noti.php?id=140433
gigetta scrive:
21 Ottobre 2008 alle 18:17
@ giuseppe
invece è vero
con tubi e tubetti si tengono in vita anche i morti. perchè non ci hanno almeno provato ad intubarlo sarebbe ancora quì tra di noi aveva il parkinson non certo il cancro allo stadio terminale…si poteva tenere in vita esattamente meglio di un malato di SLA.
lui ha RIFIUTATO LE CURE capito? il papa ha detto che non abbiamo nessun diritto di rifiutare neanche le cure
“Lasciatemi andare alla Casa del Padre” era tutto pronto per intubarlo ma lui non ha voluto..altri non hanno la stessa fortuna, non possono scegliere di non essere intubati perchè non devono urgentemente essere rimpiazzati da nessuno
In questo caso sarebbe stato accanimento terapeutico che é ben diverso e contro cui la chiesa ha sempre avuto una posizione contraria.