Gran Bretagna: educazione sessuale anche tra gli scout

Tra gli scout inglesi si inizia finalmente a parlare di educazione sessuale, fornendo ai partecipanti dei campi una guida per affrontare il tema spinoso della sessualità e persino un preservativo, oltre che favorire visite periodiche per gli adolescenti e spingere a comportamente più responsabili, imparando a “dire no”.
La dottoressa Karla Blee, che ha collaborato alla guida, ammette: “In un momento in cui il dieci per cento degli adolescenti è sessualmente attivo e il cinquanta per cento di essi non fa uso di contraccettivi è assolutamente necessario che il movimento degli scout fornisca le informazioni per resistere alle pressioni e sviluppare fiducia e stima in se stessi”.
Si ha l’impressione che tale necessità di rendere più consapevoli gli scout nei confronti del sesso sia un modo per contenere o almeno gestire in maniera più sicura fenomeni endemici anche tra i giovani scout: secondo una ricerca diffusa a marzo, promossa dalla Federazione Italiana Scoutismo su un campione di 2.500 scout europei tra i 16 e i 21 anni (in maggioranza italiani e divisi a metà tra maschi e femmine), l’80% degli scout amette il consumo di alcool, circa la metà quello di spinelli, il 90% ammette rapporti prematrimoniali, il 42% sarebbe disposto ad avere rapporti con persone già sposate, e addirittura circa il 40% ammette la possibilità di aborto.

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26 commenti

Lucia

Hahahahahahahahahahaha

Come se fosse una novità?!
Cosa pensavate che fossero gli scout? Dei santi??

Hahahahahahahahahahaha

Fede

Ora che studieranno l’educazione sessuale non andranno mai più in tenda tanto felici, spensierati e contenti come nel passato.

fabio l'anticristo

hanno scoperto l’america? sono dei ragazzi ovvio che fanno quello che fanno tutti

Chinsky

Suvvia!! ma sapete quanti ragazzi e ragazze una delle prime esperienze sessuali l’hanno avuta proprio ad un campo scout???

chiericoperduto

Prima di diventare un mangiapreti sono stato 9 anni negli scouts. Prima ancora di divenire ateo, me ne venni via a causa dell’oppressione religiosa del capo gruppo. Si faceva in quattro affinchè tutti andassero a messa la domenica, se non ci andavi una volta e ti incontrava poi, ti chiedeva perchè non eri presente. Io una volta risposi che ero andato a sciare e perciò mi era parso normale saltare una domenica. Fulmini! dovevo prendere la messa il sabato pomeriggio prima!
E come me, decine di ragazzi prima o poi si rompono, il divertirsi all’aria aperta, le notti in tenda sulle montagne non compensano più l’oppressione religiosa.
Eravamo ragazzi normali, che facevamo l’amore in tenda col preservativo, qualcuno fumava qualcosa, ecc..insomma piuttosto diversi da quelli di Azione Cattolica e CL.
Quindi non vedo di cosa si deve meravigliare la Federazione Italiana Scoutismo con questi sondaggi, definendo “endemici” questi comportamenti, come se si trattasse di una malattia!
Lo scoprono ora che gli scouts sono ragazzi come gli altri che poco hanno a che spartire con i ciellini?
A parte quella frazione di scout veramente cattolici che rimangono in associazione fino all’età adulta, che si distinguono per il fatto di continuare a vestirsi e giocare come i bambini, tutti gli altri giunta l’età della ragione mollano.

Aldo

I consigli del Capo Scout:
“Ragazzi, i preservativi vanno tenuti al sole. Usate le forbici per estrarli dalla confezione. Aiutatevi con le unghie. Fateli stagionare, non usate quelli non scaduti. I migliori sono quelli traforati perché lasciano traspirare la pelle…” ^_^

gigetta

ma quando mai!! ma quando mai…io sono assolutamente contraria all’educazione sessuale per gli scout…
mi dispiace ma devono starsene puri e casti non devono sapere certe cose dio non vuole

Toptone

Questi qua sono caduti dal pero. Finalmente.

Però mi vien da ridere lo stesso……… 😀

Sailor-Sun

Anche io sono stato scout per due anni (lupetti agesci) e non mi è mai piaciuto: giochi troppo infantili, troppe regole e autonomia decisionale nulla.
Mi dispiace che ancora così tanti vedano male l’aborto, ma il resto dei dati sono rassicuranti.
Cmq resto della mia idea che gli scout siano “bambini vestiti da cretini guidati da cretini vestiti da bambini.”

Paguro

@Sailor-sun
Io sono nel CNGEI, che è l’associazione più antica d’italia, e devo dire che di oppressione religiosa da noi non se ne vede (ti dirò, siamo quasi tutti atei), anche perchè la laicità è uno dei principi della nostra fondazione. La maggior parte dei ragazzi che restano per fare i capi sono tra le persone più impegnate (politicamente, socialmente, culturalmente) che io abbia mai conosciuto, perchè uno degli obbiettivi dell’educazione è quello di formare una coscienza critica, i lupetti certo vengono controllati (non si può certo lasciare che un ragazzino di 8 anni faccia tutto quello che vuole!), mentre agli esploratori (dai 12 anni) viene lasciata la libertà di organizzare determinate uscite, per creare abilità organizzative autonome. Nella compagnia poi, dai 16 anni, le decisioni vengono prese sempre dialogando col capo (che deve evitare fondamentalmente che le uscite non mettano nessuno in pericolo). Se si prende quindi l’educazione scout e si libera da tutto l’inquadramento dottrinale cattolico esce fuori un sistema che è in grado di formare dei buoni cittadini, che decidono CON LA LORO TESTA. In fatti l’articolo un pò mi ha fatto ridere, anche perchè al jamboree si distribuivano profilattici con lo stemma dell’evento. Insomma se volete mandare i vostri figli in un’associazione che nonn ve li cattolicizzi, mandateli da noi 🙂

tomaraya

d’altronde si sa che tira più un pelo di ehm ehm che un carro di buoi…

Aldo

Proprio per questo Paolo di Tarso diceva che la fede è scandalo. Sperava di attirare la gente facendola passare per qualcosa di trasgressivo e bisogna dire che ha funzionato ^_^

Io farei una versione della Bibbia illustrata da Paolo Serpieri ^_^

Massi

“fornendo ai partecipanti dei campi una guida per affrontare il tema spinoso della sessualità è persino un preservativo” (?)
Sieee, e che sono a tessera!

juan valdez

@ chierico perduto
Non vorrei essere greve, ma devo dire che anche in azione cattolica e in Cl gli iscritti lo fanno e pure spesso e i legami matrimoniali o il dovere della castità prima del matrimonio non è certo un impedimento.
I miei genitori quando avevo 13 anni mi chiesero di entrare nell’azione cattolica del mio paese (ovviamente dietro insistenze da parte del parroco, praticamente ero l’unico adolescente del paese che invece di andare a messa faceva politica e questo lui non lo poteva sopportare visto che faceva di tutto per irretire e indottrinare i miei coetanei di allora). Venni cacciato meno di un anno dopo (facevo propaganda di sinistra e rompevo le scatole alle giovani azioniste) con la motivazione scritta, inviata ai miei genitori, che ero un corruttore e un soggetto malvagio e infido in quanto di sinistra e perciò passibile di dannazione eterna.
Ma sai chi invece era stato corrotto?
Io e da una giovane catechista di 20 anni peraltro impegnata nello scoutismo cattolico.

lorenzo a.

Spingere a comportamente più responsabili, imparando a “dire no”

NON MI SEMBRA DI SCORGERE UN GRAN CAMBIAMENTO.

gigetta

@ juan valdez

è vero quelli di comunione e liberazione sono assurdi!! predicano bene e razzolano male sembra ieri che tappezzavano l’università con fesserie pro legge 40 nel frattempo facevano stragi di embrioni con le pillole contraccettive
ma come dice una di loro che purtroppo conosco…”siamo mancanti”
si ma secondo me non nel senso che dice lei…sono mancanti di qualche indispensabile rotella..

Aldo

“Solo una sana e consapevole libidine salva i giovani dallo stress e dall’azione cattolica” ^_^

Aldo

Ma i boyscout saranno liberi di cantare YMCA ? Giusto per rimanere in tema ^_^

Fede

Gli scout cantano di tutto.
Soprattutto De Andrè (Testamento di Tito su tutti).
Ma non so di YMCA

chiericoperduto

@juan valdez
mi fa piacere che anche in AC e CL i ragazzi imitino i ricci.
@paguro
Il primo gruppo CNGEI in Italia nqcque proprio nella mia città, a Viareggio (forse lo sai già) e mi dispiace molto che oggi non esista più e se voglio mandare i miei figli nel CNGEI sono costretto a mandarli a Pisa. Nella mia zona invece ci sono ben 3 gruppi tutti cattolici, una vera erba infestante!

giuseppe

juan valdez scrive:

22 Ottobre 2008 alle 22:40
@ chierico perduto
Non vorrei essere greve, ma devo dire che anche in azione cattolica e in Cl gli iscritti lo fanno e pure spesso e i legami matrimoniali o il dovere della castità prima del matrimonio non è certo un impedimento.
I miei genitori quando avevo 13 anni mi chiesero di entrare nell’azione cattolica del mio paese (ovviamente dietro insistenze da parte del parroco, praticamente ero l’unico adolescente del paese che invece di andare a messa faceva politica e questo lui non lo poteva sopportare visto che faceva di tutto per irretire e indottrinare i miei coetanei di allora). Venni cacciato meno di un anno dopo (facevo propaganda di sinistra e rompevo le scatole alle giovani azioniste) con la motivazione scritta, inviata ai miei genitori, che ero un corruttore e un soggetto malvagio e infido in quanto di sinistra e perciò passibile di dannazione eterna.
Ma sai chi invece era stato corrotto?
Io e da una giovane catechista di 20 anni peraltro impegnata nello scoutismo cattolico.

Con tutto il rispetto non bevo tutto quello che hai scritto e penso che hai fatto tante aggiunte. E perché non hai denunciato la giovane catechista ? Comunque anche per lei vale il detto : lo spirito é pronto, ma la carne é debole.

Paguro

@ chiericoperduto
bè in effetti siamo in pochi, mi pare 12000 contro i 176000 AGESCI, però dai, anche loro sono simpatici, anche perchè trovarne di cattolici è difficile 🙂

darkzero

Certo che giuseppe non la beve! I cattolici bevono solo quello che gli piace bere.

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