Mons. Crociata: “Laicismo minaccia laicità e convivenza tra culture”

In un’intervista dal numero di Jesus di novembre, il segretario della Conferenza Episcopale Italiana, monsignor Mariano Crociata attacca: ”Pretendere di non esporre più segni cristiani è un’idea di una povertà culturale drammatica, come se per rispettare l’altro non bisognasse rispettare se stessi”. “Occorre conoscere l’altro e avere coscienza della propria storia e identità”, continua Crociata, dipingendo il “laicista” come colui che vorrebbe annullare la visibilità della tradizione cristiana nella società, tanto da rappresentare addirittura “una minaccia alla laicità, al pluralismo religioso e alla convivenza delle culture”. “Bisogna consentire che ciascuno viva secondo la propria coscienza religiosa” prosegue il segretario Cei “La libertà di coscienza, la pluralità religiosa, sono dati acquisiti, che bisogna accompagnare e tutelare in un quadro articolato, dal punto di vista culturale sociale e legislativo, in maniera da lasciare interagire tutte le presenze”.

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47 commenti

Kaworu

la pluralità religiosa mi sembra che abbia portato sempre e solo a conflitti.

Asatan

Il pluralismo secondo costui sarebe imporre i loro simboli, i loro riti e la loro arroganza tutti? Imporre a tutti per legge i loro aberannti concetti religiosi (vedi legge 40 riforma scolkastica, ecc)?

E io che credevo ch epluralismo fosse “tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge, hanno gli stessi diritti e vengono rappresentati dalle istituzioni a prescindere da razza, sesso, religiione, ecc”.

Adesso pluralismo significa costringere tutti a vivere da cattolicic e sopportare le loro irrazionalità? Che schifo … almeno in Iran hanno il coraggio di chiamare questi comportamenti col loro nome Sharia e teocrazia.

agnese

ah perchè la cultura cattolica è smepre stata tollerante e pronta alla convivenza?è così?io ho sempre visto diversamente.dovrò cambiare occhiali?
la laicotà esiste NONOSTANTE loro.cominciamo a rimettere,”perfavore”,i simboli religiosi,e poi vorranno togliere i libri loro sgraditi dalle biblioteche,niente più aborto e divorzio,e voi donne tutte a casa a procreare…
@giovanna
sì in effetti…un uomo un nome.un po’ come il capo della polizia che si chiama manganelli

rosalba sgroia

Sono esperti giratori di frittatone, lo dico sempre. Ma non erano le religioni a minacciare la convivenza tra le culture?
APRITE UNA CREPERIE! Sarebbe un autofinanziamento favoloso e inesauribile!

Raffaele Z.

Bisognerebbe avere un simbolo laico e metterlo al posto del crocefisso..
Non potrebbero dire niente di fronte ad un simbolo laico in stato laico.
Già sarebbe un passo avanti…e giocheremmo d’astuzia quanto loro.
E poi noi non siamo cosi stupidi da adorare un simbolo laico!

Massi

Quando un prete parla di pluralismo sale su un altare, ripete tre volte il suo nome, esclude gli altri… ed è “tutto a posto”.

patrizia

Basta non ne posso più della loro invadenza, sono loro i capi del nostro statoo perlomeno tentano di esserlo. Stiamo all’occhio gente…non bisogna dargliene vinta nessuna, altrimenti è finita.

lorenzo A.

la pacchia sta finendo caro crociata ormai che i giovani non vi seguono più siete costretti ad appellarvi alla cultura per mantenere la visibilità dei vostri simboli. questo a mio avviso è un passo indietro gigantesco per una multinazionale ricca e potente quale la vostra che fino a ieri faceva leva sulla fede delle masse. ora che si cominciano a vedere gli effetti dell’opera del b16 è meglio glissare sull’argomento fede, anzi è meglio dire di continuare ad essere cristiani per questione di storia, identità, cultura, o qualsiasi motivazione pur di non far aprire gli occhi alle moltitudini di persone che vedono nella liberazione dalla religione l’ultima grande conquista della nostra civiltà.

Magar

Crociata, tesoro mio, tu sei liberissimo di esporre tutti i simboli cristiani che vuoi: è lo stato italiano che non deve parteggiare per alcuna religione!!!

Popinga

Maestri nel girofrittatismo, campioni della giravolta dialettica, probabilmente da loro Cantor (morto pazzo) ereditò l’idea di infiniti formati da insiemi vuoti.

Loryz91

Io sono rimasto semplicemente basito: non tanto perché non concordi con lui, quanto perché è proprio pura farneticazione. Un’ assurdità completa. Bah.

Otto Permille

Il segno della croce non è un segno cristiano, ma è un segno geometrico semplice che si ritrova già nella cultura dell’Homo sapiens sapiens, come ad esempio il segno triangolo. Pensiamo poi agli assi cartesiani. In questo senso, come prima espressione della nascita dell’intelligenza geometrica dell’uomo, il segno della croce potrebbe anche essere indicato tra le simbologie universali. Quindi un laico potrebbe accettare l’esposizione di questo simbolo, ma come testimonianza della conquista di una dimensione assiale-cartesiana di interpretazione del mondo. Insomma, manteniamo il segno, ma cambiamogli il significato, conferendo ad esso quello corretto.

bruno dei

Siete proprio duri di cuore… Ma ci pensate? Volete togliere la croce a crociata. No, questo non è corretto, è chiaro che si arrabbia. Che gli resta?

LucaRoberto

Il simbolo della laicità dello stato esiste già:
si chiama bandiera italiana e non viene certo cancellata dal crocefisso.

e l’ateismo, NON è una religione no?

l’uaar è un’organizzazione “filosofica”, quindi non c’entra nulla con le religioni, non può essere equiparata ad esse così come l’ateismo non è ovviamente una religione.
paragonare l’ateismo a una religione è come paragonare le mele con delle viti.

2 considerazioni a latere: ne ho piene le scatole anche io di sentire gente che si riempie la bocca di Cristo a sproposito e a ogni piè sospinto: gente come Ferrara, Pera, Buttiglione, Casini, Calderoli (Dio e Darwin ce ne scampino!) e compagni dovrebbero pensare alla loro esistenza e cominciare ad ascoltare le loro coscienze e fare un po’ di autorcritica.
Così il Papa.

Magari poi potremo evitare di scannarci (intendo tra persone con dei valori, cristiani, umanisti o semplicemente umani, anche se di idee diverse) per dei conflitti secondo me creati ad arte e lasciare che gente come Berlusconi e camerati vari scappino col bottino!

BASTA!!!

Buon sbattezzo per oggi!!!
Io non ci sarò perchè sono di Milano e sono contento di essere battezzatoi, però se l’uaar organizza una manifestazione contro questa merda di governo vengo di sicuro!

se posso naturalmente.

anarcoide

Monsignor CROCIATA??? 😀

…qualcuno dica allo Scudo Crociato che ridurre l’identità di una nazione alla religione della sua maggioranza (o presunta tale) è deprimente e riduttivo!!

Druso

nomen omen… Qualcuno può spiegare a questo ipocrita del sig crociata l’etimologia del suo nome?
Quando c’è da arrampicarsi sugli specchi, il clero supera l’uomo ragno…

Francesco Paoletti

Dato che laicismo e laicità sono la stessa cosa non vedo come l’uno possa minacciare l’altro: è come dire che la mia casa minaccia la mia abitazione (i confessionalisti dovrebbero stare attenti prima di inventare slogan contraddittori). In secondo luogo mi chiedo se qualcuno ha spiegato a questa “Crociata vivente” se secondo lui “lasciare che ciascuno viva secondo la propria coscienza religiosa” significhi permettergli impunemente di imporre quella coscienza religiosa anche agli altri (perchè questo è ciò che avviene quando si mette un crocifisso nei luoghi pubblici).

Diciamo che alla PADRE NOSTRO Spa da molto fastidio quando qualcuno vuole levare i suoi manifesti pubblicitari affissi abusivamente nei luoghi pubblici.

Pax76

Strano, io pensavo che il fideismo fosse “una minaccia alla laicità, al pluralismo religioso e alla convivenza delle culture”. Starò sbagliando?
Ma poi se “occorre… avere coscienza della propria storia e identità” non dovremmo esporre anche qualche bel simbolo pagano della tradizione greco-romana?
Inoltre è possibile che gli ecclesiastici cerchino sempre di far passare l’idea di una identità tra italiani e cristiano-cattolici, suggerendo che anche chi dice di non esserlo sia una sorta di cripto-cristiano che rinnega se stesso. E’ troppo chiedere che rispettino, riconoscendogli eguale dignità, le idee di chi non concorda con loro?

GIANNI

LucaRoberto

“l’ateismo non è una religione no?..” risposta, l’ateismo è una religione bella e buona, è la religione del nulla…

Asatan

@LucaRoberto

Vero l’ateismo non è una religione, ma è un scelta di vita altrettanto importante e pregnante. Per questa ragione l’equiparazione legale dei diritti fra credenti e non credentii, fra culti e associazioni filosofiche atee è giusta.
Escluderci dai dirittimconcessi ai credenti ed alle loro strutture è come dire che le nostre sclte di vita, le nostre esigenze e la nostra stessa esistenza come esseri umani viengono valutate dallo stato (E DAI CREDENTI) come inferiori. Creando di fatto un classismo di matrice religiosa iindegno di un paese che voglia dirsi civile.

O tutti accediamo agli stessi diritti (8×1000, oneri di urbanizzazione secondaria, insegnamento a scuole, ecc) oppure lo stato NON deve finanziare NESSUNA religione associazione.

Io personalomente preferirei la seconda in quanto gli atti di culto e le riunioni filosofiche non sono di pubblica utilità, ma di utilità esclusvamente privata ed indivduale. Vorrei vedere il gettito dello 8×1000 destinato a santà, assistenza sociale, scuola e ricerca. Tutte cose, queste, utili al benessere ed alla crescita dello stato e di tutti i cittadini a prescindere da razza, sesso, religione, ecc.

Cosimo

”Pretendere di non esporre più segni cristiani è un’idea di una povertà culturale drammatica”
Ma come si permette? Non riconoscere la laicità dello Stato è un’idea culturalmente di basso livello.
E poi anche se il Cristianesimo ha influenzato pesantemente la storia dell’Italia e dell’Europa, e anche supponendo che la Chiesa non abbia mai commesso errori (per esempio l’Inquisizione), questo non vuol dire avere il diritto di imporre simboli religiosi a tutti, visto che tutti noi abbiamo la libertà di credere o meno a un Dio e di vivere privatamente la nostra eventuale religiosità.

“come se per rispettare l’altro non bisognasse rispettare se stessi”
Non gli va giù l’idea che anche chi non è religioso può rispettare se stesso e gli altri.

Ivo Mezzena

Il pluralismo religioso significa esporre il crocefisso ovunque per ricordare che il pluralismo religioso è SOLO QUELLO CATTOLICO!
IPOCRITI!

alberto

parlano, parlano, non la finscono mai di parlare.
che stufata
sui simboli poi hanno al solito perso l’occasione di stare zitti.
per esempio andando in montagna noto come non c’è vetta, punta, colletto in cui non ci sia la croce (a volte anche due, crepi l’avarizia).
la bonifica dei simboli dovrebbe incominciare da lì.
beata l’inghilterra che ha dawkins e può fare pubblicità all’ateismo sugli autobus.
proposta: perchè non si mette un bella targa dell’uaar su ogni vetta, in fianco alla croce?

Aldo

Ai miei tempi il crocifisso nelle aule scolastiche (mi riferisco alla mia scuola) veniva messo o tolto in seguito ad una votazione per alzata di mano da parte degli studenti. Ma se scompare il crocifisso dalle aule, compaiono molti altri simboli cristiani per le strade. Spuntano come funghi statue, sculture, di tutto. Cercano di marcare il territorio. Fortunatamente gli extracomunitari di altre religioni se ne fregano totalmente. Il lato positivo di ebrei e musulmani è che rispettano il comandamento veterotestamentario di non farsi idoli, né feticci, ecc. Non sono affatto iconoclasta, ma penso che i cristiani avrebbero fatto bene a fare altrettanto.

Otto Permille

Definirei meglio “laicista” colui che vorrebbe annullare i privilegi enormi e anacronistici di cui alcune associazioni religiose godono nella società del XXI secolo.

Aldo

Ai miei tempi il crocifisso nelle aule scolastiche (mi riferisco alla mia scuola) veniva messo o tolto in seguito ad una votazione per alzata di mano da parte degli studenti. Ma se scompare il crocifisso dalle aule, compaiono molti altri simboli cristiani per le strade. Spuntano come funghi statue, sculture, di tutto. Cercano di marcare il territorio.
Fortunatamente gli extracomunitari di altre religioni se ne fregano totalmente. Il lato positivo di ebrei e musulmani è che rispettano il comandamento veterotestamentario di non farsi idoli, né feticci, ecc. Non sono affatto iconoclasta, ma penso che i cristiani avrebbero fatto bene a fare altrettanto.

chiericoperduto

Siamo la nuova minaccia del terzo millenio, agli occhi della chiesa.
Sanno che non vedranno il quarto.

simona bencini

sono atea, i miei genitori sono atei, i miei nonni erano atei, …
e dico piano piano : non mi hanno neppure battezzata.
naturalmente non ho battezzato neppure mio figlio, non sono sposata
e dico (sempre molto piano) sono addirittura una mamma single ( e felice).
se mons. Crociata vuole sapere qualcosa su cosa vuol dire la parola discriminazione gliela puo’ spiegare mio figlio di 6 anni che si ritrova una maestra bigotta.

gigetta

@ Gianni
no l’ateismo è considerato a torto una religione ma non lo è.
tantomeno è la religione del “nulla” come dici tu

gigetta

@ Gianni
“Una religione è un complesso di credenze, comportamenti, atti rituali e culturali, mediante cui un gruppo umano esprime un rapporto con qualche ordine soprannaturale o realtà ultraterrena o che attiene ai significati ultimi dell’esistenza. Una religione contiene sistemi di valori e significati che investono la condizione umana, l’esistenza, l’ordine cosmico, e spesso altri aspetti della vita. Le religioni sono sempre in qualche misura istituzioni sociali, cioè sono condivise, dotate di regole e strutture sociali ordinate, dove singoli individui sono spesso designati a qualche ruolo o prerogativa collegate alla prassi religiosa”.

non abbiamo credenze, non abbiamo rituali strani niente di tutto ciò.
non ci sentiamo designati a nessun ruolo o prerogativa collegati ad alcuna prassi religiosa. non solo non abbiamo alcuna prassi ma non crediamo in nessuna divinità soprannaturale non siamo ne una setta religiosa cresciuta come la chiesa cattolica ne una piccola setta come tante che ce ne sono

potrei invece definire la religione cattolica come la “religione delle fantasie”.

Stefano

@ Gianni

“l’ateismo è una religione bella e buona, è la religione del nulla…”

si, e chi non gioca a calcio fa sport…

solo chi ormai ha perso ogni onestà intellettuale può dire queste cose…

Fede

Sto Crociata, il nome è tutto un prgramma, ha veramente le idee confuse. Troppo confuse.

I laici (anche cattolici) richiedono che nessun segno religioso sia manifesto in pubblico.
I religiosi (non laici, bensì irrispettosi, superbi e maleducati) impongono agli altri di non mostare i segni religiosi a solo vantaggio dei propri.

bardhi

Dai ragazzi per piacere, Gianni ha detto una boiata senza senso e noi tutti a risponderli in modo articolato.
Si Gianni hai ragione noi siamo adoratori del “nulla” e voi invece adorate il vuoto con le sacre scritture intorno.

Lorenzo G.

“sono atea, i miei genitori sono atei, i miei nonni erano atei, …”

Hai una tradizione di famiglia che é un caso + unico che raro qui in Italia, Simona!:-)

Alessandro Bruzzone

Cose già sentite…

Laicismo è il movimento culturale che propugna la laicità, contro ogni attuale storpiatura pseudo-neologistica. Quindi dire che il laicismo va contro la laicità è una fesseria.

Caso mai, qui in Italia, è il cattolicismo (per la serie: tanto per restare in tema di neologismi…), cioè lo sfruttamento politico della religione cattolica, a mettere in pericolo la convivenza delle culture e il rispetto verso l’altro. E in generale tutte le libertà civili.

Un aspetto particolarmente deleterio della propaganda cattolicista (che ha il suo riferimento ovvio e naturale nella CCAR) è il luogo comune delle “radici cattoliche”: l’uomo non è una pianta, e la sua cultura non è un dato precostituito, ma in fieri.
Detto banalmente: mi faccio la cultura che voglio, confrontandomi costruttivamente con gli altri. Ovviamente, non vi è e non può esservi costrutto nel dogmatismo ecclesiastico.

Sentire un prete parlare di rispetto dell’altro mentre pretende solo rispetto di sé e di quanto dice di rappresentare, fa comunque sempre una certa tenerezza.

Bisogna sempre sospettare di chi ti dice che certe libertà sono ormai acquisite. Soprattutto se rappresenta un sistema di potere ben particolare e tutt’altro che liberale.

La CEI è un’associazione a delinquere che inficia la democrazia italiana, per quanto poco ormai significhi questa espressione.

Agli amici user: please don’t feed the trolls.

Direi che è tutto.

simona bencini

per Lorenzo G.
l’ateismo e’ sempre esistito.
e’ solo che ci sono persone che non vogliono che si sappia.

MetaLocX

Chi attacca il laicismo attacca la democrazia, non c’è altro da dire.

tomaraya

sempre lì a piangere, non se ne può più. la mia identità culturale fa volentieri a meno di cristo, il più sopravvalutato imbonitore di tutti i tempi, e dei suoi rappresentanti in terra, bruttissima copia dell’originale. cristo odiava chi non la pensava come lui, e gli augurava pure le peggio cose, secondo lui bisognava essere tutti poveri e bighellonare a molestare la gente che aveva di meglio da fare, tipo mettere insieme il pranzo con la cena, che perdere tempo dietro ad un invasato. se fosse stato per gli insegnamenti di cristo l’uomo si sarebbe estinto da un pezzo.

stefano

dire che il laicismo minaccia la laicità è come affermare che il cattolicesimo minaccia il vaticano 🙂 lasciamoli bollire nel brodo, non vale la pena commentare simili frescacce.

bradipo

se proprio le si vuol dissotterrare, a me le radici della nostra cultira (come quelle di praticamente ogni civiltà umana) sono pagane e politeistiche… quello cristiano mi sa piú di innesto… e ho il sospetto che ateismo e agnosticismo siano i fiori che sbocciano quando il tutto viene annaffiato dalla diffusione del sapere al sole della ragione. Spero che i frutti maturino al piú presto… e non siano mele anche stavolta.

fresc ateo

IL CATTOLICESIMO E LE ALTRE RELIGIONI , minacciano la laicita’ e la liberta’ dei popoli.

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