Ministro Gelmini: Irc conta come altre materie per i crediti

Il ministro dell’istruzione Gelmini contesta la decisione dei docenti dell’istituto Guarini di Modena, che si erano opposti alla richiesta dell’insegnante di religione di riconoscere alla sua materia crediti formativi per i giudizi di fine anno, affermando che ammettere ciò avrebbe comportato una discriminazione per i non frequentanti dell’Irc. I docenti, il 22 maggio, avevano respinto la richiesta a maggioranza, poi approvato una proposta alternativa del preside per “di non esplicitare, tra i criteri per l’attribuzione del credito la voce relativa all’esito positivo riportato dagli studenti che si avvalgono dell’insegnamento di religione cattolica o delle attività alternative o studio individuale”. L’Ufficio catechistico locale si è prontamento opposto, richiamandosi alle ordinanze ministeriali che tendono ad una parificazione tra Irc e altre materie.
Il caso è finito in Parlamento, con un’interrogazione della deputata forzista Isabella Bertolini, che ha definito la delibera dei docenti “illegittima in aperto contrasto con gli indirizzi ministeriali” e addirittura “frutto di un sentimento e di un pregiudizio anticattolico, che contrasta apertamente con il principio di laicità che deve essere rappresentato, garantito e tutelato dalle istituzioni scolastiche”, chiedendo che l’Irc abbia il riconoscimento di crediti formativi come le altre materie.
Il ministro Gelmini ha risposto che “la delibera assunta dal collegio dei docenti dell’istituto Guarini di Modena appare effettivamente illegittima in quanto il docente di religione cattolica ha diritto, nell’attribuzione del credito scolastico, ad una autonoma espressione di giudizio conforme agli esiti registrati nel proprio insegnamento”. Quindi l’Usp (Ufficio scolastico provinciale) di Modena ha invitato il preside del Guarini “a riesaminare la delibera adottata per il corrente anno scolastico perché ne sia modificato il contenuto” così da “veder riconosciuto ai docenti che svolgono l’insegnamento della religione cattolica, come a quelli delle attività alternative, la partecipazione a pieno titolo alle deliberazioni del Consiglio di classe concernenti l’attribuzione del credito scolastico”. Il preside “ha accettato l’indicazione espressa dall’Usp a trattare la revisione dell’attuale delibera in sede di Collegio dei docenti all’inizio del nuovo anno scolastico”.

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79 commenti

Kaworu

che paese disgustoso…

ormai credo che l’unica sia distruggere l’italia (tanto può riuscire benissimo a crollare su se stessa da sola) e ricostruire.

Ernesto

Assurdo come tagliare di 8 miliardi il fondo di finanziamento all’università e bloccare l’80% del turn-over.
Mi chiedo se la gente abbia capito che la riforma Gelmini è questo, e non far rimettere il grembiulino alle elementari.

enrico mini

Molto più semplicemente l’insegnamento della religione, di qualsiasi realigione, deve sparire dai programmi della scuola pubblica.

Steffen666

un altro motivo per manifestare. se non cambia qualcosa saltiamo gli esami per fare casino

Arcturus

Intanto, evitiamo di denominare costoro “docenti” o “professori”: per fare quel che fanno codesti catechisti non hanno un titolo ufficiale riconosciuto da una vera università, non hanno vinto un concorso, non hanno una vera abilitazione. Sono solo dei simpaticoni che hanno saputo lucrare la raccomandazione di un vescovo: se insegnassi in una scuola non vorrei mai essere confuso con essi. Ne avrei vergogna, per me e per la mia disciplina. Circa poi il fatto di poter attribuire CFU alla loro “attività”, è cosa palesemente discriminatoria, in primo luogo, ridicola in seconda istanza.

Azathoth

@ Kaworu secondo me è meglio distruggere e lasciare le macerie come memento

@ ernesto non credo che abbiano capito, gli ultimi sondaggi del telegiornale serale di La7 (cioè la rete televisiva meno peggio) vede la maggior parte dei partecipanti d’accordo con le proposte di mandare la polizia contro i manifestanti o contrari a chi occupa (credo che i sondaggisti abbiano appositamente posto la stessa domanda dai due diversi punti di vista, perchè non riuscivano a crederci neanche loro del risultato)

Fabio Rossi

di questo passo sarà la scuola pubblica a sparire resterà solo l’insegnamento della religione…

OT MODE: ma Giuseppe? non sarà mica andato in discoteca a fare peccati carnali! 😛

Stefano Grassino

Quello che vorrei dire verrebbe giustamente cancellato dai curatori del sito. Dobbiamo sempre restare freddi ed impassibili anche perchè alla fine si fà sempre il giuoco del nemico. E’ anche vero che siamo esseri umani, caro Valentino e le passioni fanno parte della vita, le passioni che ti portano al desiderio di “accettare” il ministro Gelmini.

Danx

Se ho capito bene (e non è detto) chi fa religione (ovviamente solo la cattolica!), pur mettendo caso che abbia gli stessi voti nelle altre materie di chi non la segue, avrà più crediti?
E’ discriminazione!
Se lo Stato è laico deve accettare la religione, ma non può favorire chi la segue!
BUUUUUUUUUUUUUUUH

gigetta

@ Danx

di fatto alcune già accadeva chi seguiva religione era un “privilegiato” magari non di molto, forse il prete non aveva il potere di salvarti dalle bocciature ma questa cosa esisteva già. quello che sta facendo il ministro non è altro che “regolarizzare il tutto” la Gelmini furba si è accorta di questa cosa e vi ha “posto rimedio”
decisamente meno ipocrita.

ora dobbiamo solo smettere di far finta di essere uno stato laico non è così

fab

Premesso che, potendo, userei la Gelmini per picchiare ogni singolo membro della CEI, mettiamo le cose a posto.

1) Non è la Gelmini che ha inventato la norma in questione, anche se le sarebbe piaciuto tanto.

2) L’insegnante di religione non dà voti in decimi, pertanto non contribuisce al calcolo della media, necessario per l’attribuzione del credito.

3) Almeno in teoria, l’insegnante di religione può votare sia a favore sia contro “il massimo della banda” per uno studente. Che poi in pratica il voto sia nel 99% dei casi a favore non è un punto giuridico, ma è semplicemente dovuto al fatto che il nostro parassita o adula i suoi studenti o questi lo mollano alla prima occasione.

Popinga

La Patria ha bisogno di buoni cristiani, timorati di Dio e del Re. Se si mettono a pensare, che ne sarà di tutti noi?

Lady Godiva

Ma l’ora di religione non dovrebbe dare crediti in Paradiso e non in terra :roll:?

Loryz91

Si voleva cambiare le cose in meglio, subito stoppato.
Si vuole approvare la ” riforma ” Gelmini, strada spianata.

Ma si sa, siamo in Italia.

Francesco Paoletti

“delibera dei docenti … frutto di un sentimento e di un pregiudizio anticattolico, che contrasta apertamente con il principio di laicità che deve essere rappresentato, garantito e tutelato dalle istituzioni scolastiche”

Se devo mantenere la coerenza di simili affermazioni mi sembra normale esprimere la seguente trasposizione:

quand’è che i provvedimenti per difendere le popolazioni dalle pulizie etniche saranno definiti “frutto di un sentimento e di un pregiudizio antinazista, che contrasta apertamente con i diritti umani che devono essere rappresentati, garantiti e tutelati dalle istituzioni dello stato ? (in quanto anche la destra estrema ha pieno diritto di esprimersi al meglio anche attraverso simili manifestazioni).

Francesco

Beh…. tanto riguarda solo chi si avvale dell’insegnamento

Alessandro Bruzzone

Ognuno c’ha i suoi pregiudizi: chi anticattolico, chi filocattolico.

Che l’insegnamento della religione, in Italia, sia ammesso (fatto a misura) solo per il cattolicesimo, è un evidente pregiudizio FILOcattolico.

bruno dei

Ragazzi, qui ci vogliono insegnare (INSEGNARE!!) la religione! Ma che vuol dire ‘insegnare la religione’? A me da ragazzo l’hanno insegnata, per fortuna me la sono scordata velocemente, quindi non so cosa voglia dire.
Con la religione si acquisiscono crediti. Per cosa? Se imparo un ‘salve regina’ quanti crediti ho acquisito? E dove me li posso spendere? Valgono come i punti Miralanza (chi ha la mia età se li ricorda)?
Vi prego, fermate questo mondo… fatemi respirare un momento, se no mi viene un coccolone.
Gelmini… ma tu hai fatto qualcos’altro oltre l’ora di religione?

kefos93

La cazzata del giorno:
Vittorio Messori (!!!!)
Interleccato, pardon, intervistato su Raivaticalia 2, ( ore 1,30 ca ) : ” Credo perché ragiono, ragiono quindi credo !!! “”

Per favore,chiamate un’ambulanza!!!!

Toptone

Ho ragione io: la Bertolini non serve neanche a far lievito.

Ma l’avete letto bene il suo discorso? Questa qui non sa manco cosa sia la laicità!

darik

“illegittima in aperto contrasto con gli indirizzi ministeriali” e addirittura “frutto di un sentimento e di un pregiudizio anticattolico, che contrasta apertamente con il principio di laicità che deve essere rappresentato, garantito e tutelato dalle istituzioni scolastiche”,

scusate; forse, vista l’ora, sarà ke ancora non sono del tutto sveglio; però non riesco a dare un senso a quanto sopra:
si invoca il principio di laicità per un provvedimento ke è in aperto contrasto al
principio di laicità stesso…
ma questi; o sono scemi o ci prendono per il fondoskiena….

Francesco Paoletti

@ darik

> “ma questi; o sono scemi o ci prendono per il fondoskiena….”

La seconda che hai detto.
Fa parte della STRATEGIA DEL CONFESSIONALISMO sparare slogan stile “Goebbels” scaricando sull’opposta corrente di pensiero le critiche che gli vengono mosse.
Già Ferrara nei mesi scorsi aveva accusato i laici di essere su posizioni confessionali.
E’ per questa ragione che poco sopra ho fatto la seguente considerazione ironica : quand’è che i provvedimenti per difendere le popolazioni dalle pulizie etniche saranno definiti “frutto di un sentimento e di un pregiudizio antinazista, che contrasta apertamente con i diritti umani che devono essere rappresentati, garantiti e tutelati dalle istituzioni dello stato ? (in quanto anche la destra estrema ha pieno diritto di esprimersi al meglio anche attraverso simili manifestazioni).

Se poi ti guardi il video di Sergio Belardinelli alla pagina :

http://it.youtube.com/watch?v=AWOaEjpe6xI

puoi vedere questa strategia propagandistica in azione.

I confessionalisti non ammetteranno mai di essere tali (molti pochi tra loro ammettono di essere “servi ossequienti della teocrazia” come il principe Ruspoli).
Loro stessi si autodefiniscono LAICI, mentre hanno dovuto inventare un termine artificiale come LAICISTI per definire quelli che non la pensano come loro.
Questa strategia è favorita dal fatto che le grandi masse sono facilmente influenzabili: il cittadino medio (e spesso anche molti giornalisti) assimila acriticamente questi termini.

Alien

Ci prendono per il fondo skiena, certo.

Per quanto ne so io, in Germania, che pure e’ un Paese con qualche problema di ingerenze ecclesiastiche, si puo’ rifiutare l’ora di religione a vantaggio dell’ora di “Etica”.

Flaviana

Mi rallegro di non aver figli, vedendo queste cose.
Dove li manderei a scuola? Finirei con la camicia di forza.

Ema

Domanda:

-Del decreto Gelmini sulla scuola(nn università), oltre il maestro unico, cosa viene contestato?

-Per quanto riguarda invece il decreto riferito all’Università e la Ricerca….da univeristario e cittadino non posso che essere incazzato nero…..anche se non vedo l’utilità di bloccare le lezioni e far saltare gli esami: chi ci rimette saremmo solo noi….

Giovanna

Questo dimostra apertamente che la controriforma Gelmini non è solo spalleggiata da Nano e Tremonti ma anche e soprattutto dal Vatikano!!!

spaghettovolante

Isabella Bertolini…

Quella che cianciava continuamente dei “cattocomunisti”.

Invierò quanto prima una lettera per pretendere l’insegnamento del pastafarianesimo nelle scuole del Bel Paese.

Andrea77

Ancora stanno a confondere volutamente l’insegnamento di una religione, la religione della maggioranza, con il principio di laicità.
Si confonde il principio di laicità con i privilegi accordati ad una religione.

Anche questo esempio chiarisce come la chiesa cattolica, in Italia, non è vista come una religione, ma come una parte imprescindibile dello stato, un’istituzione sine qua non.
Tanto che si tratta di laicità se applicata a tutte le ALTRE religioni.
Mentre si tratta di laicismo (loro accezione negativa) se si tratta della religione cattolica.

Stando così le cose, si comprendono le immani difficoltà a limitare anche piccoli privilegi e quindi consolidare la laicità.

L’unica soluzione che vedo possibile è l’aumento di fedeli di altre religioni, di agnostici e di atei. Solo così si può rendere consapevoli le sfere del potere che difendono a spada tratta i privilegi della chiesa cattolica in Italia che conviene, in nome della laicità, non favorirne nessuna.

Ma quali riforme laiche volete che si possano fare in una situazione come la nostra?
Nessuno è in grado di farle, nessuno.
Nessuno ha la forza di arginare il potere religioso perchè questo gode ancora di troppi consensi e di troppi interessi.

Ogni proposta laica a cui assisteremo sarà solo un timido balbettìo, un goffo tentativo di non offendere nessuno. Tutto rimarrà invariato.

saibaba

@kefos
cazzata del giorno (vittorio messori)
pur non essendo spesso d’accordo con vittorio messori , su alcune cose credo che dica cose di buon senso. es.
l’ora di religione.
vedo nella richiesta di alcuni islamici di far spazio a una “ora di religione”un’occasione preziosa anche per i cattolici.Vi scorgo un buon pretesto per liberarci di un “relitto concordatario”. più d’annoso che utile alla causa della fede,In effetti. da credente cerco di prendere sul sero il vangelo:non vi è cristiano che non sia chiamato ad essere apostolo, missionario, Ma è proprio ciò che non si può-non si deve-fare nelle scuole pubbliche,che dovrebbero garantire neutralità e non prendere espicita posizione nè inpolitica nè in religione.Cosi gli spesso eroici ” insegnanti di religione”-indicati dai Vescovi ma retribuiti dal governo-sono costretti a proporre ad allievi svogliati, talvolta ostili,un mix di buonismi,sociologismi.commentini moralistici all’attualità. discussioni innoque, nozioni di una vaga “storia delle religioni”.Il tutto all’insegna dell’ipocrisia ecumenista del “politicamente corretto”. Ne guadagna solo
l’ipocrisia dominante. Ecco dunque la mia proposta.Prendere occasione dall’impossibilità di accettare la richiesta musulmana (perchè sì all’islam e no alla altre fedi?) per rinunciare alla cosidetta ” ora di religione”. Gli insegnanti che lo desiderano. siano assunti dalle diocesi e dalle parrocchie,a spese dei credenti, e facciano liberamente quella catechesi doverosa per il cristiano.
E’quanto si fa da sempre negli Stati Uniti: lo stato non favorisce e non ostacola alcuna confessione ma lascia libertà a tutte di organizzarsi a loro cura e spese.
In chiese, mochee, sinagoghe e quant’altro, le varie religioni decidano che cosa dire e fare.
Quanto ai cattolici, ne guadagnerebbe la fede e si toglierebbe un pretesto incessante di anticlericalismo…..

Messori se non ricordo male anche per quanto riguarda i crocifissi negli spazi pubblici era contrario , anzi diceva che dovevano essere i cattolici a farli togliere!

Cosimo

Quando ero bambino andavo in chiesa tutte le domeniche mattine. A scuola frequentavo l’ora di religione. Risultato: W UAAR!!!
Politici e Vaticano non capiscono che lo studio, la globalizzazione, internet aprono la mente. E’ estremamente più difficile convincere la gente ad avere una particolare fede religiosa. Cosa pensano di fare con l’ora di religione e con l’esposizione del Crocefisso? Il processo di scristianizzazione dell’Italia è inarrestabile perchè cambiano i tempi.

Cosimo

Per chi non lo avesse già letto consiglio la lettura del capitolo “Questo ucciderà quello” del romanzo “Notre Dame de Paris”

lumen rationis

La fede è un dono per i poveri di spirito.
Che senso ha insegnarla? E’ rischioso..
Come per Cosimo anche per me l’insegnamento del catechismo ha avuto l’effetto di rendermi ricco in spirito e rifiutare la religione come una reliquia del passato sfruttata ancora oggi perchè funzionale al potere.

Giovanna

@ Francesco Paoletti

Il video di Sergio Belardinelli che hai segnalato è allucinante.

Nifft

Ciara, semplice, cristallina volontà, di uccidere la scuola pubblica, multietnica e laica a favore di quella privata, razzista e cattolica.

L’Italia è in un baratro senza fine.

Cosimo

@Francesco Paoletti
Questo “docente” non sa fare una semplice ricerca in rete, e infatti ha incaricato il figlio per questo “difficilissimo” compito, e poi si permette anche di parlare di “temperatura culturale”. Evidentemente la gente che ridacchiava è povera dal punto di vista dei neuroni.

Dario

@Azathoth
la questione dei sondaggi è vomitevole! se si dovesse decidere su che spinterogeno usare per gli autoveicoli io non mi pronuncerei perchè non ne so una cippa! nel nostro paese di Analfabeti, di gente che la sqola l’ha vista neanche da lontano, la gente deve esprimersi e pontificare su cosa si deve fare per l’istruzione, scusate ma in questo caso il diritto di esprimersi democraticamente seppur in un sondaggio non dovrebbe fare testo e non è nemmeno propriamente democratico, la gente dovrebbe esprimersi se ben informata ed a conoscenza dell’argomento. La cosa preoccupante è che questa cosa della Gelmini serve come l’inchiostro al calamaro secondo me, hanno appositamente scatenato un casino ed intanto cercano di far passare cose ancora più becere, come la ridefinizione di colpo di sato e le frequenze da assegnare ad Europa 7
http://www.megachip.info/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=8082
la democrazia è in pericolo, la gente non se nevuole rendere conto e dà il suo appoggio a questo governo, mentre l’opposizione…. quale opposizione? l’ora di religione in questo momento non riesce nemmeno ad entrare nelle mie preoccupazioni…

Marco.g

Chi chiede il riconoscimento di crediti formativi per l’Irc come per le altre materie dovrebbe …riconoscere al dirigente scolastico il diritto di controllare che l’Irc si svolga come le altre materie. A quelli che contano sui crediti formativi dell’Irc per il proprio curriculum scolastico probabilmente non interessa molto il merito.

Il Filosofo Bottiglione

l’esistenza dell’insegnamento di una religione, nella scuola, costituirà sempre un problema, a meno che non diventi obbligatoria e la scuola confessionale.
io ovviamente opto per risolvere il problema nell’altro modo: abolire l’irc.

iononcistopiù

…razza di mafiosi! governanti e chiesa in un unico sodalizio mafioso di cui noi siamo ostaggi!

kefos93

@ Saibaba

E’ la prima volta che mi trovo d’accordo con un credente!
Però ridateci anche l’8 x 1000 e facciamo pagare le tasse a preti.
Ciao

ignazio

Avrei voluto esprimere un pensiero sulla faccenda, ma non riesco a trattenermi: devo correre a vomitare.

Otto Permille

E’ comunque questa la vera frontiera con cui i preti hanno aperto la loro battaglia nella scuola. Adesso nella scuola mia l’insegnante di religione ha indotto il preside a vietare che nelle ore alternative i ragazzi possano fare i compiti o studiare le materie dell’ora dopo. Infatti, l’insegnante di religione ha protestato per i “vantaggi” che coloro che non fanno religione otterrebbero potendo fare i compiti o studiare le altre materie. Insomma si è rovesciata la frittata. Non solo i preti godono di privilegi a valanga, ma arrivano ad accusare gli altri di essere dei privilegiati.

Barbara

@Saibaba

Toglimi una curiosità ma perchè ti sei dato questo soprannome?!

Vash

Se la Gelmini è stata soprannominata Beata Ignoranza ci sarà un motivo…

pastafarian

pastafarian non può che essere d’accordo con spaghetto volante

saibaba

@kefos93
“l’ora di religione”
non era quello che penso io, ma quello che pensa vittorio messori!!
“saibaba” è d’accordo con tè!!! anche io sono per l’abolizione dell/8/1000!!!ecc..ecc

comunque il fatto che una persona come vittorio messori,uno scrittore cattolico che vende moltissimi libri nel mondo,la pensi così,mi fa piacere ,il problema è che non viene ascoltato !!!!!
dai suoi !!!
@barbara
mi gù la facia ispirada però però,sun minga saibaba!!!

Agnostica

Ho visto il video sull’intervento del prof. (mah!) Belardinelli…..dice che “a questi signori” (i lobbysti dell’UAAR!) non conviene partecipare ad un dibattito che abbia larga risonanza, e che loro detengono il potere…
Ora, sinceramente a me risulta il contrario..diciamo che “i lobbysti” (sono volutamente ironica) non vengono mai neanche invitati o accettati in un dibattito di larga risonanza. Per quanto la qualità della trasmissione sia discutibile, ricordo ancora sprazzi di una puntata di Porta a porta su Padre pio, i miracoli o quant’altro, in cui c’era Odifreddi, solo contro una sfilza di baciapile di vario genere.
E poi, se fossero “i paladini del relativismo” a detenere il potere, non credo che ci sarebbero in questi giorni così tante manifestazioni contro il decreto Gelmini (smettiamola di chiamarla riforma, non lo è!) o altre prese di posizione e atti del governo.

saibaba

@barbara
“saibaba” è il titolo di una mia canzone ………….

stefania

Chi fa attività alternativa o studio individuale, come fa ad essere giudicato per i crediti formativi se in realtà in quasi tutte le scuole passa l’ora a non fare assolutamente niente dato che i ragazzi vengono “segregati” in un aula a parte come fossero appestati spesso senza alcuna assistenza da parte dei docenti?

Sandra

Oltre al discorso discriminatorio nei confronti di chi non fa religione, IRC non viene insegnata da dipendenti scelti dal datore di lavoro – cioe’ lo stato, bensi’ dalla curia. Come farebbe lo stato a garantire un giudizio equo, se non puo’ intervenire sul personale docente di IRC? Il giudizio emesso da un insegnante di IRC e’ strutturalmente opinabile, e non puo’ assolutamente fare media con gli altri risultati scolastici! Gli insegnanti di religione non sono scelti dallo stato e lo stato non puo’ fare affidamento sui giudizi da loro emessi.
Hanno fatto bene i docenti al Guarini, bravi!

paniscus

“..Adesso nella scuola mia l’insegnante di religione ha indotto il preside a vietare che nelle ore alternative i ragazzi possano fare i compiti o studiare le materie dell’ora dopo. Infatti, l’insegnante di religione ha protestato per i “vantaggi” che coloro che non fanno religione otterrebbero potendo fare i compiti o studiare le altre materie.”

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Il preside NON PUO’ vietare nulla del genere, perché tra le opzioni che si possono scegliere quando si firma il modulo per l’iscrizione c’è scritta esplicitamente anche quella di “STUDIO INDIVIDUALE”. E questa fa parte di una normativa nazionale uguale per tutte le scuole, non è che il preside o il consiglio di istituto possano cambiarla.

Se lo studente o i suoi genitori hanno firmato per quella scelta, la scuola ha l’obbligo di fornire loro un luogo dove studiare per i fatti propri, e non ha il diritto di sindacare su quali materie studino, o in che ordine cronologico lo facciano.

Se studiano la materia che devono fare per domani, per dopodomani o per l’ora successiva, non cambia proprio nulla, nessuno ha il diritto di intromettersi. Studio individuale è previsto, e studio individuale deve essere.

Se invece la famiglia ha scelto le cosiddette “ATTIVITA’ ALTERNATIVE”, ma queste non vengono offerte, si può protestare anche per quello.

Quindi, se è vero che il tuo preside ha diffuso una circolare scritta in tal senso, la cosa può essere contestata e denunciata (magari facci avere qualche dettaglio in più, anche in privato, e vediamo se ti si può aiutare). Se invece non l’ha scritto formalmente, ma ha solo minacciato qualcuno in maniera ufficiosa facendogli credere che ci fosse un divieto che invece non c’è, moralmente è pure peggio, ma dal punto divista formale è meno attaccabile.

saluti
Lisa

Bachisio

Arcturus scrive che gli insegnanti di religione

1-non hanno un titolo ufficiale riconosciuto da una vera università,
2-non hanno vinto un concorso.
3- Circa poi il fatto di poter attribuire CFU alla loro “attività”, è cosa palesemente discriminatoria
Per quanto riguarda la prima obiezione ti ricordo che i docenti di religione insegnano con titoli quali bacellierato e licenza in Teologia o diploma di Istituto Superiore di Scienze Religiose(ISSR). Per quanto riguarda tali titoli l’articolo 2 del DPR numero 175/94 così recita: “I titoli accademici di baccalaureato e di licenza nelle discipline ecclesiastiche di cui all’articolo 1 , conferite dalle facoltà approvate dalla Santa Sede, sono riconosciuti, a richiesta degli interessati, rispettivamente come diploma universitario e come laurea con decreto del ministero della università …”e dall’anno accademico 2009/10 lo Stato italiano riconoscerà l’ISSR come laurea specialistica.
Riguardo al secondo punto ti ricordo che la legge 186/2003 della Repubblica Italiana ha indetto il primo e unico concorso per l’insegnamento della religione nel nostro Paese. Ti ricordo pertanto che come afferma il T.U. dello Stato (Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297 Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione) tali docenti “godono degli stessi diritti e doveri” degli altri insegnanti.
In terzo luogo ritengo che la vera discriminazione sia per quelli alunni che per cinque anni frequentano un ora in più rispetto a chi non si avvale ed esce dalla scuola. Perchè tale impegno non dovrebbe essere riconosciuto nella percentuale del credito scolastico? Lo sai che oltre al credito scolastico viene assegnato anche quello formativo: basta fare un corso esterno qualsiasi perché ti vengano assegnati percentuale di credito. Non è forse questa la reale discriminazione nei confronti degli alunni meno abbienti che non possono permettersi di pagare la frequenza a tali corsi? Perché solo i benestanti possono godere di questo privilegio? Questo sii che è ingiusto, ma ti lascia indifferente o peggio non ne sei minimamente al corrente.
E’ facile sproloquiare senza senso e acriticamente coperti dall’anonimato, infangare una categoria che neanche conosci…tanto chi può smentirti in un sito dedicato a denigrare gli insegnanti di religione. Puoi benissimo essere contrario all’insegnamento della religione, ma sii onesto nell’informarti e nell’informare.
Sergio Deiana
se.de@libero.it

Popinga

@ Paniscus
Hai perfettamente ragione. Esiste una legge che nessun preside o pretazzo può disattendere,.
OT: ho risposto sulla ludolinguistica, spero di aver capito l’indirizzo. Ci sono due zeri?

Popinga

Più di 60 commenti inviati alle 16:41. Se questa non è unità d’intenti!

paniscus

“In terzo luogo ritengo che la vera discriminazione sia per quelli alunni che per cinque anni frequentano un ora in più rispetto a chi non si avvale ed esce dalla scuola. Perchè tale impegno non dovrebbe essere riconosciuto nella percentuale del credito scolastico?”

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Perché per gli studenti che scelgono di non seguire il corso di religione, dovrebbe essere prevista per legge un’attività didattica alternativa, svolta regolarmente da insegnanti, e valutata esattamente come la religione… solo che, in praticamente tutte le scuole superiori, e anche in buona parte delle elementari, questa attività non viene attuata quasi mai, perché non ci sono fondi per farlo.

Quindi, la scelta dovrebbe essere tra seguire un insegnamento dichiaratamente di parte, confessionale, sul quale magari non si è d’accordo… e sentirsi dare di sfaticato vedendosi pure abbassare la valutazione complessiva perché si è scelto di non seguirlo. Ma complimenti!

Lisa

Ema

va beh, io provo a riproporre

Domanda:

-Del decreto Gelmini sulla scuola(nn università), oltre il maestro unico, cosa viene contestato?

-Per quanto riguarda invece il decreto riferito all’Università e la Ricerca….da univeristario e cittadino non posso che essere incazzato nero…..anche se non vedo l’utilità di bloccare le lezioni e far saltare gli esami: chi ci rimette saremmo solo noi….

Arcturus

@ Bachisio

Sig. Bachisio,
tutto sommato io sono una persona gentile e non amo l’attacco personale; ma sono anche ben informato e perciò, sollecitato, devo risponderle direttamente. Dunque, come volevasi dimostrare, le sue parole, una per una, confermano le mie affermazioni. In prima istanza (mi perdoni, mi ci costringe lei) il suo italiano zoppicante e incerto è il segno più evidente di una “carenza” cognitiva ben poco professionale e accademica. E poi, proprio come lei stesso conferma, i suoi colleghi catechisti: 1 – non hanno un titolo ufficiale riconosciuto da una VERA università. Abbia pazienza, perdoni la turpe faziosità laicista, ma io riconosco come VERE solo quelle università dove si insegnano le VERITA’ scientifiche e umane, e definisco FALSE tutte quelle realtà dove si disquisisce di FALSITA’ teologiche. La santa sede, come la chiama lei, può riconoscere quel che vuole, e lo stato italiano, purtroppo, può accodarsi quanto vuole: non sarà certo una equipollenza concordata in ambito politico a conferire valore scientifico a delle chiacchiere. Circa il punto 2 – non hanno vinto un VERO concorso, valgono le stesse ragioni appena esposte: ma di che concorso parla, quando è noto a tutti che razza di sanatoria indegna (a tutto detrimento dei veri docenti precari da sempre in attesa e mai strutturati) sia stata quella che ha immesso definitivamente nella scuola pubblica più di 30.000 (se non ricordo male) catechisti? Lei può anche sostenere che “tali docenti godono degli stessi diritti e doveri” degli altri insegnanti, ma si ricordi, come ben fa, di citare sempre come pezza d’appoggio il T.U. dello Stato (Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297 Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione), perché non credo che lei possa ricorrere ad altri argomenti validi. Ci vuole appunto una legge dello stato per obbligare a dichiarare (anche se non a condividere) una tale eguaglianza. Sul punto 3 non mi dilungo: a tal proposito il suo discorso si sfilaccia in un traballante sproloquio sulle condizioni economiche degli alunni, cosa che dimostra solo una sua cattiva conoscenza della legge in oggetto.
Per concludere: il mio sano disprezzo per tali “operatori pedagogici”, e per chi astutamente li strumentalizza, non è volto a “infangare”, si rilassi. Sarei ben contento di saperla buon docente di una vera disciplina scientifica in una buona scuola. Finché posso, combatto con la ragione e con la chiarezza delle parole contro un sistema oscurantista, in cui sono conniventi stato e chiesa, che utilizza il “catechismo per indottrinare” (il sintagma è da leggere nella sua plurima accezione linguistica).
Un saluto.

saibaba

@bokisio
hai letto “l’ora di religione CATTOLICA”
di vittorio messori?????????
mi sà di nò……………

paniscus

“-Del decreto Gelmini sulla scuola(nn università), oltre il maestro unico, cosa viene contestato?”

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Viene contestato soprattutto il fatto che venga spacciata per una “riforma” quello che in realtà è solo un maldestro e cieco tentativo di fare cassa, senza il minimo appiglio programmatico. Non c’è assolutamente NULLA di progettuale, di coerente, di mirato a cambiare qualcosa nella sostanza della pedagogia e dei programmi scolastici, ma solo un po’ di tagli fatti qua e là a caso, senza la minima previsione di effetti positivi, e ignorando allegramente la possibilità di quelli negativi.

Lisa

paniscus

per Bachisio e per Arcturus:

Nel criticare l’attuale organizzazione dell’insegnamento della religione nelle scuole pubbliche, io non insisterei così tanto sul punto dell’ “indottrinamento dei giovani”, che di fatto è quasi nullo. La quasi totalità delle nozioni apprese a scuola, alla maggioranza degli studenti, come si dice a Roma, “j’arimbarza”: in generale, viene trattenuta a fatica lo stretto necessario per passare il compito in classe, e poi sfuma. Solo chi è veramente interessato ad approfondire per motivi individuali, lo fa, e rielabora in modo più duraturo i concetti appresi. E’ dannatamente difficile fare in modo che nelle loro teste rimanga solidamente qualcosa a lungo termine, anche di matematica… figuriamoci di religione, che è una materia facoltativa, poco impegnativa, e in cui non c’è nemmeno la paura del voto o della bocciatura!

Il vero motivo per cui bisogna opporsi all’IRC attuale non è certo la paura dell’indottrinamento, ma il fatto banale che esso costituisca una ingiustificabile concessione alla chiesa di gestire liberamente dei posti di lavoro statali, con criteri suoi insindacabili e diversi da quelli dello stato.

Ossia, che rappresenti di fatto un ufficio di collocamento delle curie vescovili, con tutto ciò che ne consegue in termini di raccomandazioni, aggiustamenti, clientelismo, favori di scambio e reti familiari di gratitudine personale…

Mi sembra che sia abbastanza, no?

Lisa

Il Professore di Religione

L’illegalità presente in quell’Istituto è vergognosa. E’ giusto che il clima illegale regnante in quell’Istituto sia mostrato in tutta l’Italia per mezzo di Internet. Si ricordino gli insegnanti ignoranti dell’Istituto Gelmini che il voto dell’Insegnante di Religione è determinante, sempre. Si rivedano le emanazioni dei vari TAR per colmare i loro vuoti conoscitivi nel campo della legislazione scolastica.

simona bencini

andiamo sempre peggio. sta’ a vedere che tra un po’ l’ora di religione diventa obbligatoria.
e pensare che i 2 concordati li hanno fatti prima Mussolini poi Craxi (che e’ tutto un dire )
il terzo chissa’ chi lo fara’…

Daisy

@Saibaba & Kefos93:

Anch’io sono contro l’ora di religione a scuola. Come credente, penso sia controproducente per i credenti e inutile/discriminatoria per tutti gli altri. La fede deve essere una scelta, non una merce da vendere a suon di punti premio (i “crediti formativi”)!

E si’, vi sembrera’ incredibile, ma sono e sono sempre stata contraria all’8 per mille, e le pubblicita’ in TV per l’8 per mille mi fanno ribollire il sangue. La Chiesa dovrebbe essere finanziata dalle offerte dei fedeli, NON dallo Stato, e se sono poche pazienza, magari si tornera’ (finalmente!) alla poverta’ dei tempi degli Apostoli.

kefos93

@ Daisy

… per insegnare una religione inventata, per motivi politici, da Costantino il Grande e Falsario, pardon, Eusebio di Cesarea?
No, non mi sembra il caso…

paniscus

Eccheppalle co ‘sto Costantino!

Io avrei fatto il tifo per il cugino apostata, ma gli andò male! :(((((

Lisa

fabio l'anticristo

è una discriminazione verso chi non crede! è come se dicesse alla fine degli esami “dovresti uscire con 100 però esci con 98 perchè non hai fatto l’irc”

saibaba

@Daisy
Non mi sembra strano!!! anzi mi fa piacere!!! conosco molte persone che la pensano come tè!!!
don albino bizzotto(BEATI I COSTRUTTORI DI PACE) don mazzi, l’ex abate franzoni,ecc..ecc ,la pensano come tè!!!riguardo all’8per mille,
vittorio messori , per l’ora di religione!!!!ecc..ecc…..
IL problema , che voi o , non contate niente all’interno della vostra chiesa , o non lottate abbastanza per convincere i vostri “capi” di (finalmente) tornare alla povertà dei tempi degli apostoli!!
Si può cambiare chiesa, es,la chiesa valdese, usa l’8 per mille,non per finanziare i loro pastori/e (tra l’altro, se dal nome ,penso che sei una donna,nella chiesa valdese anche le donne possono diventare pastore!!!) usa i soldi dell’8 per mille per ” baneficenza”………..
auguri……….ciao
Io mi sono sbattezzato ………………………….

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