Canada: “il discorso ai laureati sia privo di riferimenti a Dio”

Il discorso ai neo-laureati sia laico. E’ quanto chiede l’UAAA (University of Alberta Atheists and Agnostics), che ha lanciato una campagna contro la presenza di riferimenti a Dio nel tradizionale discorso del rettore. L’università sta considerando la richiesta (una prima riunione del comitato esecutivo dell’ateneo è in programma domani), mentre le confessioni religiose presenti nel campus si sono divise tra favorevoli e contrarie.

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17 commenti

Daniela

giusto, perchè dovrebbe avere dei riferimenti a Dio? Soprattutto se stiamo parlando di un’università laica.

Daniela

giusto, perchè dovrebbe avere dei riferimenti a Dio? Soprattutto se stiamo parlando di un’università laica.

Otto Permille

Così facendo si rischia però di conferire troppa importanza a meri artifizi retorici.

gianfranco

prevedo come finisce…
Sarebbe più logico che facesse riferimento alla costituzione, ma se è come quella degli Stati uniti…

Luciano

Se il riferimento a dio riguarda Zeus e Poseidone, non ho nulla in contrario.

pdp

Visto che si tratta di un istituto di scienza l’unica divinità accreditata dovrebbe essere la dea Minerva.

busilli

bei laureati sforna l’ateneo canadese,se le loro menti ,dunque,potrebbero essere alterate o influenzate da quel che dice il rettore?e, maturità …van cercando,inibendogli di dire quel che vuole?

Michell (finalmente sbattezzato)

Beh…..nonostante tutto la richiesta ci sta tutta e magari si facesse anche qui da noi.
Il giorno del mio matrimonio (rigorosamente solo comune) prima che arrivasse la sposa sono corso su e ho chiesto all’incaricata se “nel discorso” vi erano riferimenti a dio perché non volevo assolutamente che venisse nominato in quanto ateo.

Michell

aldovaldo

Ai credenti direi: “Lasciamo che il discorso ai laureati lo faccia direttamente Dio, senza intermediari umani. Lui può!” ^_^

vito

E se a un oratore fosse imposto di citare obbligatoriamente Dio, come la prendereste? La libertà di espressione dovrebbe essere garantita a tutti e nominare Dio non risulta essere lesivo di nessuno. Io la trovo una richiesta illiberale e chi ritiene che la libertà di pensiero e di espressione sia un diritto inviolabile dovrebbe opporvisi.

aldovaldo

Nel senso: “Senti, oratore, vedi come puoi fare, ma tra una chiacchiera e l’altra intrufolaci qualche riferimento a Dio, così, giusto per farli arrabbiare”. E lui: “Cari laureati, l’anno accademico… oddio anno, è durato meno di un anno, dicevo l’anno accademico…”. Sì, così potrebbe andare ^_^

Kaworu

@vito

certe cose vanno bene all’università pontificia.

in un’università di uno stato LAICO no.

a theheran probabilmente appoggerebbero la tua proposta.

nei paesi civilizzati credo proprio di no.

andrea pessarelli

dio o non dio, potrebbero abolire del tutto i discorsi magniloquenti e le cerimonie stucchevoli, io non mi ci sono mai appassionato

stefanino

@vito
E se a un oratore fosse imposto di citare obbligatoriamente Geova?
E se a un oratore fosse imposto di citare obbligatoriamente Allah?
E se a un oratore fosse imposto di citare obbligatoriamente Manitù?
E se a un oratore fosse imposto di citare obbligatoriamente Visnù?
E se a un oratore fosse imposto di citare obbligatoriamente Ganesh?

Aldovaldo

In quanti modi puoi chiamare Dio? Puoi chiamarlo in mille modi, tanto… non ti risponde! ^_^

bardhi

@ vito

Nel discorso del rettore all’università pontificia ai neo-laureati in teologia fanno mai riferimento al Caso come creatore del mondo o a Darwin come “profeta”, se non per negarlo?
Forse non è vietato usare il riferimento a Darwin, ma nessuno lo farebbe poiche non ci si azzecca. Per lo stesso motivo in una università dove si studia e si insegna scienza il riferimento a Dio e forzato.

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