Eutanasia pediatrica, polemiche a Firenze

Patrocinato da Comune e Regione, giovedì e venerdì prossimi si svolgerà un incontro scientifico all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Vi verrà discussa la cosiddetta Carta di Firenze, un documento sulla rianimazione dei neonati prematuri. La partecipazione del medico olandese Eduard Verhagen, ideatore del protocollo di Groningen sull’eutanasia per i neonati gravemente malati, che interverrà sul tema Perché decisioni di fine vita all’inizio della vita?, è stata duramente contestata dal deputato Riccardo Migliori (PDL). Gli ha risposto Giampaolo Donzelli, il neonatologo che organizza l’incontro: “Verhagen opera in un paese dove l’eutanasia è ammessa dalla legge, in casi specifici, e vogliamo sentire su cosa basa le sue convinzioni. Per casi selezionatissimi, Verhagen pratica una forma di eutanasia. Noi non siamo d’accordo su questo: non per questo rifiutiamo il confronto con la realtà olandese”.

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23 commenti

faidate

Mi pare che l’eutanasia per il neonato riproponga il tema su Chi sia autorizzato a decidere per la vita di un individuo che non può farlo, per risparmiargli inutili sofferenze . Se la decisione spetta al Papa, lo informiamo che molte vite umane, perfettamente sane e per le quali non sono previste sofferenze “innate”, sono in attesa di morire di fame (per es. in Africa) e vanno salvate con priorità assoluta. Ora che lo sa, provveda, minacciando di scomunica tutti quei cattolici che non provvedono immediatamente. Difficile credere che la decisione possa spettare al medico o al giudice. Restano i genitori, che decideranno per il bene del neonato.

slayer83

Trovo che in casi estremi anche l’eutanasia infantile sia ragionevole: se un bambino è condannato a morire senza avere alcuna possibilità di guarigione, non sarebbe giusto evitargli la sofferenza precedente l’inevitabile morte (spesso imminente, ma in ogni modo prevista entro un breve periodo di tempo)?
Basta leggere il caso della piccola Chanou, che ha fatto discutere in Olanda e non solo…

slayer83

@faidate
Condivido che in questi casi la scelta finale non possa che spettare ai genitori…

SilviaBO

L’eutanasia pediatrica è un problema di difficilissima gestione.
Non sempre i genitori decidono per il bene del bambino, a volte pur di non affrontare il dolore della sua morte acconsentono a ogni tipo di terapia, anche se dolorosa e gravemente invalidante.
E a volte può non essere chiaro quale sia il bene del bambino. E’ meglio lasciare morire un neonato o sottoporlo a una cura che gli consentirà di vivere con handicap? Probabilmente dipende dall’entità dei danni, ma non sempre si possono definire con certezza. E qual è il limite oltre il quale il danno è inaccettabile?
Non vorrei trovarmi nei panni dei medici e dei genitori che devono prendere queste decisioni.

Enrico

Be allora 20 anni i bambini sieropositivi andacano subito soppressi per non soffrire invece sono diventati adulti con una buona condizione di vita, si deve avere fiducia nella scienza altrimenti la medicina non sarebbe mai esistita.

Paolina

Credo che esista anche il diritto di nascere sani. Il neonato immaturo non sa cosa sia la vita, non ha coscienza di sé stesso e quindi non viene privato di nulla. Non voglio banalizzare la vita e dire che essa ha valore solo per chi nasce perfetto. Ci sono infermità così gravi che e impensabile non solo un inserimento sociale, ma neppure una vita autonoma. Son convinta che l’istituzionalizzazione non può essere una soluzione ai problemi fisici e quindi credo che spetti ai genitori farsi interpreti del diritto del figlio alla salute. Non è una decisione facile: non è facile per un genitore accettare la morte per il bene del figlio.

Kaworu

io penso che gli unici a decidere debbano essere i genitori, ovviamente assistiti (si spera bene) da uno psicologo e dopo aver ricevuto esaustive informazioni a proposito del neonato.

se per mio figlio non si potesse far nulla e l’aspettasse la morte preceduta da una lenta agonia, beh credo deciderei abbastanza serenamente di procedere con l’accorciamento di questa agonia.

se tanto la fine è la stessa, meglio aspettare un giorno anzichè un mese.

rothko61

@ SilviaBO

Concordo sul fatto che ci si trova davanti a un problema di difficile gestione, ma non credo che in Olanda l’eutanasia pediatrica sia applicabile come “aborto tardivo” per i bimbi con handicap. Si tratta di casi in cui la patologia è incurabile e il bambino va comunque incontro a morte certa.
Comunque bisogna ascoltare per farsi un’idea.
Il PDL Migliori vorrebbe una censura preventiva.
Questo è grave.

Andrea B.

Da genitore che ha dovuto affrontare la nascita di un figlio con gravissimi problemi cardiaci incompatibili con la vita, vi posso assicurare che una delle cose più importanti è essere informati correttamente ed esaustivamente sulla condizione che si presenterà e sui mezzi a disposizione della scienza medica.
Detto questo vi posso assicurare che il dubbio mi tormenta ancora adesso e me lo porterò dietro fino alla tomba.

gigetta

@ Andrea B.

ci sono molti problemi di cuore che essendo appunto incompatibili con la vita non lasciano proprio scampo e con tutti gli accanimenti del mondo non ci sono speranze. questi bambini hanno la fortuna di non dare la possibilità al Frankenstein di turno di sfogare sui loro corpicini inermi le loro manie di onnipotenza.
ci sono invece casi come quello del bambino affetto dalla sindrome di Potter che non lascerebbero scampo ma resta uno spiraglio per attaccare con gli esperimenti…è possibile purtroppo prolungarne la morte, una sorta di trapasso ritardato..insomma si fa credere ai genitori di essere dei mostri che vogliono uccidere il bambino ma secondo me questo appigliarsi a un morituro con tanta violenza è solo un modo come un altro per trasformare gli esseri umani in cavie.
nessun genitore qualsiasi scelta faccia perchè solo un genitore può scegliere per amore del figlio non un medico o un giudice, deve sentirsi in colpa per le scelte che fa per il bene di suo figlio: le scelte di un genitore sono sempre dettate dall’amore non dall’egoismo o dal desiderio di fare esperimenti su cavie umane (vedi Davide il piccolo con la sindrome di Potter i genitori volevano che la sua agonia avesse un limite peraltro stabilito già dalla natura, vedi Welby che conosciamo bene tutti)

http://liberoblog.libero.it/storie/bl8045.phtml

Davide è un esempio di innocente immolato sull’altare dell’ onnipotenza umana contro la volontà degli unici al mondo che lo amavano con tutto il cuore veramente.

CandyFruit

l’eutanasia neonatale è una pratica antichissima, conforme alla natura, alla ragione e al buon senso e ai sentimenti umani, presente in quasi tutte le società umane non corrotte dal cristianesimo, cioè ormai pochissime, come quella Olandese…

CandyFruit

la vita è sacra perché è data da dio e solo lui può toglierla, quindi coltiviamo la sofferenza, manteniamo in vita neonati senza futuro, che potrebbero essere soppressi senza che si rendano ancora neppure conto di ciò che loro accade, impiegando tra l’altro risorse che potrebbero essere destinate alla cura e allo sviluppo delle persone sane o comunque recuperabili e vitali…si possono fare tagli su tutto, ma non sulle vite inopportune ed inutili, poi qualcuno dica pure che questi sono discorsi da nazista, per me sono solo discorsi realistici…quanto costano le cure di terapia intensiva per un neonato gravamente compromesso destinato comunque a morire prima della fine dell’infanzia? non saprei, ma credo che il loro impatto economico sia rilevante, come quello per conservare in vita i corpi delle persone in stato vegetativo… per me sprechi del genere, soprattutto in un periodo di crisi come questo, sono veramente fuori luogo…e ancora più fuori luogo è che siano amessi da esponenti di un partito come il PDL

San Giovese

La questione sollevata riguarda le nascite premature di bambini più o meno al sesto mese (23° settimana di gestazione). So che c’era stata una discussione al riguardo un po’ di tempo fa, verso febbraio, sollevata proprio dalla Chiesa, la quale chiedeva che nel caso un feto fosse sopravissuto all’aborto terapeutico gli si dovevano dare comunque cure mediche(una donna abortisce perchè il feto ha gravi malformazioni che pregiudicherebbero la qualità della vita del nascituro e nonostante ciò lo vorrebbero rianimare! io li farei assistere dai preti).http://www.comitatoveritaevita.it/pub/comunicati_read.php?read=111
Il problema di questi bambini non è una vera e propria patologia, una malattia congenita, quanto la loro incompleta formazione di polmoni e sistema nervoso. In pratica si tratterebbe di decidere se attaccare a una macchina per la respirazione artificiale un bambino che non potrà mai aspirare a niente più che una vita vegetativa, anzi non potrà mai aspirare a nulla, e nemmeno pensare.
Penso che ci sia veramente poco da discutere, ma piuttosto da fare informazione riguardo alla quaità di vita di queste creature, praticamente nulla. il fatto che il PDL vi si opponga dimostra ancora una volta come sono legati alla CCAR. Assurdo.

faidate

Impostare il discorso in termini di risorse, sprechi, periodo di crisi etc. come faCandyFruit. è, secondo me, del tutto inaccettabile, agghiacciante. Ci mancherebbe che la sopravvivenza o meno di un neonato dipendesse per esempio dal bilancio della difesa, che deve poter costruire un cacciabombardiere di più. L’unico intervento ragionevole è quello di demandare ai genitori la decisione finale, assumendo che essi lo facciano, in un modo o nell’altro, in onestà e amore e facciano le veci di chi non può decidere, pensando al suo bene presente e futuro.

San Giovese

Si dovrebbe anche insistere sull’informazione completa e magari laica che dovrebbe essere fornita ai genitori che devono prendere la decisione.

Toptone

Lo sbrocco del sanatore PdL dimostra una volta di più il tipo di “libertà” che alligna tra le fila di quel partito fascista.

Cioè, solo loro possono parlare e straparlare. Tutti gli altri zitti e mosca.

Non gli è ancora andata giù la batosta apocalittica del ’45.

corrado

Concordo con CandyFruit. In una società con le risorse limitate che senso ha sprecarle per mantenere in vita corpi che non potranno mai essere persone? Anzi, lo penso anche per società che avessero risorse illimitate. Dovrebbe essere la legge stessa che in presenza di determinate condizioni fisiche estreme dovrebbe imporre la sospensione del trattamento, togliendo così ai genitori la responsabilità di una scelta comunque difficilissima.

statolaico

Paolina scrive:

“28 Ottobre 2008 alle 16:41
Credo che esista anche il diritto di nascere sani. Il neonato immaturo non sa cosa sia la vita, non ha coscienza di sé stesso e quindi non viene privato di nulla. Non voglio banalizzare la vita e dire che essa ha valore solo per chi nasce perfetto. Ci sono infermità così gravi che e impensabile non solo un inserimento sociale, ma neppure una vita autonoma. Son convinta che l’istituzionalizzazione non può essere una soluzione ai problemi fisici e quindi credo che spetti ai genitori farsi interpreti del diritto del figlio alla salute. Non è una decisione facile: non è facile per un genitore accettare la morte per il bene del figlio.”

Sono daccordo con te. I genitori sono quelli che poi inevitabilmente porteranno la croce (quella vera), di una sofferenza evitabile: hanno diritto ad avere piena titolarità in questa scelta, senza dubbio.

faidate

@Corrado
Pericoloso pensare che si possa intervenire per modificare il momento della fine della vita altrui, in base a principi o ideologie (nazista, cattolica, o mercantile secondo Corrado ). Essa può essere decisa solo dall’individuo che la possiede o da un suo tutore. (di solito i genitori per il bambino, un suo fiduciario in caso di adulti).

GIGETTA

@ corrado

“Dovrebbe essere la legge stessa che in presenza di determinate condizioni fisiche estreme dovrebbe imporre la sospensione del trattamento, togliendo così ai genitori la responsabilità di una scelta comunque difficilissima”

questa posizione non è diversa da quella della chiesa cattolica non si deve imporre niente a nessuno ne da un lato ne dall altro

Francesco

quella olandese se non sbaglio dovrebbe essere anche la società con il maggior numero di suicidi…

gigetta

@ francesco
non capisco il collegamento comunque la depressione non ha preferenze attacca tutte le etnie allo stesso modo anche se poi dobbiamo fare delle differenze tra le nostre forme depressive e quelle che colpiscono i finlandesi non tutte le forme sono uguali. l’aumento dei suicidi in olanda è dovuto a una diminuzione della prescrizione di antidepressivi c’ è da dire che il tasso di suicidi sebbene piu alto rispetto agli anni precedenti è comunque nella ” norma” non ci dovrebbero essere grandi differenze tra i vari stati
quanto all’ italia suicidi ne registriamo parecchi anche noi forse meno degli altri stati perchè gli italiani tendono molto di più a consultare gli specialisti e sono forse tra i maggiori consumatori mondiali di anti depressivi

Giuliana

Andiamo piano con l’idea di non rianimare un neonato solo perche’ nato molto prematuro. La scienza ha fatto passi enormi, e molte volte quel neonato puo’ superare la fase critica e avere poi una vita normale. Io ho un esempio in famiglia: mia nipote e’ nata al 6.mese di gravidanza e i medici non avevano neanche provato a rianimarla, stavano gia’ registrando la nascita come “aborto spontaneo” e solo dietro insistenza di un’infermiera si decisero ad accendere l’incubatrice e tentare la rianimazione. La neonata ha passato tre mesi in ospedale, attaccata da malattie varie, ma contro ogni speranza tutto e’ andato bene. Ora e’ una donna di 30 anni, laureata (danni cerebrali? ha ha!!) e felicemente mamma di due bambini! E questa e’ una storia accaduta a fine anni 60…figuriamoci oggi, con i progressi che la medicina ha fatto!

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