Una fatwa emessa in Turchia dallo studioso Fethullah Gulen, sostenuta da studios egiziani e sauditi, sancisce che una sposa ha il diritto di difendersi, utilizzando ad esempio le arti marziali, nel caso in cui dovesse subire atti di violenza da parte del marito. Sheikh Mohsen al Obeikan, consulente del ministro di Giustizia saudita e membro del Saudi Shura Council, ci tiene a precisare che tale diritto è limitato alla sola autodifesa, citando passi del Corano come “la ricompensa per un’offesa è un’offesa uguale” e “nel caso in cui qualcuno si comporti in modo aggressivo contro di te, infliggigli un male pari al male che egli ti ha inflitto”. Tale fatwa viene criticata dai conservatori, che temono “ribellioni” in famiglia.
Turchia: fatwa permette a donne di reagire a mariti violenti
15 commenti
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Violenza per violenza…
Occhio per occhio…
Bibbia e Corano si danno la mano. Copiando la stele di Amurabi.
Un confronto moderno, un divorzio, una analisi dei perchè sociali e psicologici della violenza domestica? Allah e Jeova non lo ammettono.
E i tradizionalisti? Sia mai che una femmina si possa difendere da un marito stupratore o picchiatore. Un oggetto non ha diritto all’autodifesa.
Perchè un passo avanti sembra trascinarci indietro alle culture protostoriche della mezzaluna fertile delle ziqqurat?
E’ solo un retaggio biblico dell’ ” occhio per occhio e dente per dente”!
Il maschilismo dei monoteismi è inattaccabile!
Mamma mia, testo sacro una tale accozzaglia di leggi arcaiche…
Uhmmm…. okkeeeeyyyyy….
Va bè, meglio di nulla… anche se doveva essere praticamente ovvio
Non avevo mai pensato al matrimonio come ad un continuo, costante incontro di boxe!
Ehi, una rivoluzione!
Qui va a finire che un povero musulmano non può più nemmeno stuprare allegramente la proprio moglie sotto il tetto coniugale… che farà allora, come passerà il proprio tempo tra una preghiera al profeta e l’altra?
Dove andremo a finire di questo passo?
Cosa vi aspettavate? Parole di stima, di fiducia, di giustizia? Praticamente in una società nella quale sono state imposte certe leggi non in base al diritto e alla giustizia, ma in base al principio di autorità, fatto rispettare con la violenza, non puoi aspettarti nulla di ragionevole, sensato o democratico. Bisogna inserirsi in quello stesso contesto preesistente e cercare un escamotage, un cavillo che non strida con quanto è stato imposto. E anche quello non è detto che venga accettato perché poi ovviamente c’è l’interpretazione dei testi sacri e lì siamo in mare aperto.
Non c’è più religione…
Pensare ora ai quei “poveri” mariti musulmani che hanno quattro mogli, quanti ceffoni devono prendersi!
Ignoranza pura!
Capisco il sarcasmo ma credo si tratti inrealtà di un grande passo avanti. E’ vero che la famiglia non dovrebbe essere concepita come un ring di pugilato, ma legittimare il diritto delle donne a reagire alle violenze subite costituisce sicuramente una conquista.
Anche nella nostra civilissima Europa non si conosce esattamente la dimensione del fenomeno delle violenze domestiche.
Credo che queste piccole brecce possano, in un futuro ancora lontano, far crollare qualche muro.
Se i talebani consentissero alle donne col burqa di mostrare gli occhi non sarebbe una prima grande conquista?
e quando i bambini potranno ribellarsi alle violenze dei preti?
Il progresso nel campo dei diritti umani va avanti a piccoli passi tutti estremamente importanti. Per quanto riguarda l’ignoranza, la si combatte con la cultura, non con le bombe o con azioni violente e neppure con le provocazioni (magliette, vignette, ecc.). Il problema a volte è proprio la mancanza d’informazione. I dittatori, che siano capi religiosi o laici, sanno bene che mantenere il popolo nell’ignoranza fa comodo. Quindi la prima battaglia da combattere è quella dell’informazione e della cultura.
Tale fatwa viene criticata dai conservatori, che temono “ribellioni” in famiglia
Bè, dal loro punto di vista questa fatwa è un balzo sociale non indifferente, un liberalismo esapserato…
@ Dario
quando i genitori impareranno a non affidare i figli ai preti le violenze sui minori fatte dai preti stessi non esisteranno più. il catechismo lo si faccia da adulti…