Marocco: censurato “L’Express International”, offende l’islam

Il Marocco ha vietato la diffusione dell’ultimo numero della rivista francese L’Express International, perché secondo il ministro dell’Informazione Khalid Naciri sarebbe offensivo nei confronti dell’islam, sulla base della stessa legislazione del paese. Il governo è anche preoccupato per possibili mobilitazioni degli islamisti, come accaduto due anni fa per la questione delle vignette su Maometto.
Sull’ultimo numero della rivista è presentato infatti un articolo che confronta cristianesimo ed islam, anche nei loro rapporti conflittuali e mettendo in evidenza il fatto che il Corano “giustifica la violenza verso coloro che si rifiutano di obbedire alla legge islamica”. L’articolo richiama tra l’altro un libro scritto da Christian Makarian, caporedattore della stessa rivista, intitolato Le choc Jésus-Mahomet. Makarian precisa che l’articolo e il libro servono come riflessioni per “aiutare il dialogo tra islam e cristianesimo”.

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12 commenti

Angelo Ventura

Dunque, L’Islam è stata l’ultima religione ad apparire. Prima erano già apparsi Zoroastro, Lo Pseudo.Isaia, Confucio, Budda, Gesù. Poi è arrivato Maometto che ha pasticciato una religione con due parti di ebraismo, una parte di cristianesimo e una parte di costumi beduini. Poi ha proclamato che la sua religione era la rivelazione ultima e definitiva. personalmentecredo che gli islamici farebbero bene a calare le arie: la loro religione è l’ultima arrivata, e contiene almeno altrettanto razzismo e intolleranza del cristianesimo, se non di più.

Andrea

Queste sono le leggi che partorisce uno stato dove la religione ha potere. Comunque quando lo stato pontificio aveva potere temporale qui da noi, era certamente peggio. Possono dirsi fortunati.
Guardate questa formula matematica che io applico a qualunque religione:

Meno religioni = più libertà

Ciao a tutti

bardhi

@ Angelo Ventura

Non è proprio cosi, la spiegazione è molto piu acrobatica da quanto si pensa.
Secondo il corano li primo libro scritto da Allah fu il Corano, poi scrisse in ordine la bibbia e il libro degli ebrei. Il primo libro mandato ai uomini fu pero il torah, ma quando allah si accorse che i perfidi ebrei riscrissero parti del libro sacro a loro piacimento allah tolse agli ebrei il privilegio del popolo scelto e mando il secondo libro, tramite il profeta Isa.
Sempre i perfidi ebrei falsificarono pure il secondo libro a questo punto l’ onnisciente allah si mise a dettare il corano, quindi il primo libro scritto da lui, al grande profeta moameto con il monito che questo libro non deve essere in alcun modo modificato da nessuna parte. Anche se le male lingue dicono che il corano fu modificato pesantemente a 80 anni dalla morte del profeta, l’ordine di dio è quello di diffondere(con tutti i mezzi) la sua parola esclusivamente in arabo tramite il corano.

Rothko61

“…mettendo in evidenza il fatto che il Corano “giustifica la violenza verso coloro che si rifiutano di obbedire alla legge islamica”. “…

C’è proprio da ridere. Se si vieta la pubblicazione di una rivista per aver espresso questo concetto, è evidente era stata scritta solo la verità…

Maurizio D'Ulivo

Che l’islam possa giustificare, in alcune delle sue interpretazioni, delle forme di violenza anche estrema, è cosa che mi sembra quantomeno ovvia: e penso, prima ancora che a forme terroristiche, all’applicazione della sharija in molte sue forme, sia nei paesi dell’islam sciita che in quelli sunniti.

D’altra parte quasi tutte le religioni hanno in sè un germe di violenza, o quantomeno di rifiuto e di emarginazione, verso chi non condivide le proprie credenze.

E’ davvero allucinante pensare che gli incubi notturni di un beduino del deserto arabico vissuto più di mille anni fa possano essere assurti al rango di regola di vita (e di morte) per una percentuale così vasta dell’umanità.

In ogni caso, la vicenda di Maometto è la dimostrazione che astenersi dal consumo di alcool e di maiale non impedisce di avere il sonno disturbato…

Lapalisse

Sono proprio bizzarri questi mussulmani, s’offendono se uno scrive un libro sulla sposa-bambina di maometto, eppure è vero, almeno lo è secondo le loro sacre scritture, s’offendono se qualcuno dice che l’islam impone di uccidere atei pagani ed apostati eppure è vero, sempre, secondo il corano. Ma l’insegnamento che gli islamici seguono più fedelmente è il concetto di “taquia” ovvero di menzogna ovvero di ipocrisia, i mussulmani NON vogliono che la loro barbarie sia svelata, non dicono che una delle ragioni per cui sono islamici è quella di poter uccidere, lapidare, stuprare, impunemente, la loro religione oltre che essere intrinsecamente malvagia è anche ipocrita.

Aldovaldo

C’è qualcosa che non offende l’Islam? Io non capisco perché le religioni possono offendere chi vogliono, ma non tollerano di essere “offese”.

Gianni Politi

Le religioni in generale e l’Islam in particolare, offendono ciò che distingue l’essere umano dal resto del regno animale: la ragione!

ahmed

Si , ma bisogna conoscere la realtà Marocchina per giudicare questa censura .in Marocco la maggioranza è musulmana ma esistono anche ebrei e cristiani in tutte le grande città ci sono moschee sinagoghe e chiese la libertà di culto e garantita dalla costituzione .tante personalità politiche israeliane sono di origine marocchina (ministro difesa attuale !!) . Noi in Marocco non ci sentiamo integralisti o e non siamo fanatici ma : se hanno censurato l’Express è solo per il rispetto della convivenza pacifica e i ottimi rapporti che ci sono fra i vari religioni nel nostro paese . questo si chiama rispetto . e questo è il parere della maggioranza ma sappiate che anche da noi ci sono gli ottusi . in questi tempi e meglio non incoraggiare chi alimenta l’odio usando la religione .scusate il mio italiano la mia formazione e in francese ma adoro la vostra cultura. Ciao . Ahmed di Casablanca

Gérard

Anche la Tunisia ha vietato questo numero dell’Express . Cioe dimostra che con l’Islam non si dialoga .
( il Re si è appoggiato sulla legge N° 29 che limita il diritto d’espressione, cioè di censura ! ) E vero Ahmed che il Marocco non è l’Iran o l’Arabia Saudita ma per me non sarebbe un paese dove viverci perchè mi rivolta soltanto sapere che non posso fare e dire tutto che mi sento di dire e fare ! Il problema dell’ Islam è che da quando c’è stato Othman come califfo non si può più cambiare i leggi musulmani . E questo da pochi decine di anni dalla morte di Maometto . Nel fratempo l’ Occidente ha potuto cambiare tante cose anche facendo le guerre di religioni se necessario . L’Islam mai .. !

Alessandro S.

Grazie Ahmed, ho gradito il tuo intervento. Capisco come lo scagliarsi con disprezzo verso l’intera società marocchina (e magrebina in genere) possa finire col togliere l’aria a quei settori della società civile più moderati, progressisti e aperti. Conosco i dettagli di convivenza pacifica di cui hai scritto e ho letto di altri ancora disseminati nel mondo islamico (ma di cui in Italia mai si scrive né si parla).
Qualche mese fa avevo letto di un libro scritto diversi secoli fa da un commerciante nordafricano che aveva raccolto in uno scritto le memorie dei suoi viaggi. Scriveva di come un regnante islamico avesse sviluppato l’usanza di accogliere periodicamente nella sua reggia religiosi, filosofi, pensatori, letterati e poeti perché ciascuno potesse esprimere liberamente i suoi punti di vista, sottoporli alla rifessione degli altri e intraprendere la relativa discussione e confronto, il tutto sotto la garanzia e la protezione del sovrano. Questo commerciante viaggiatore (di cui purtroppo non ricordo né il nome né il secolo in cui visse), si diceva scandalizzato di come in tali circostanze alcuni pensatori osassero esprimere idee apertamente atee e critiche della religione di fronte a tutti i presenti, i quali dovevano restare ad ascoltare in silenzio tutto il tempo che il sovrano aveva stabilito la persona avesse a disposizione per illustrare le sue opinioni, di qualsiasi natura queste fossero. Il sovrano era il sultano di Bagdad. In quel secolo (come anche nei precedenti e nei successivi) in Europa i tribunali, i roghi e i patiboli lavoravano alacremente per reprimere le eresie, le apostasie e ogni genere di atteggiamento e pensiero che la chiesa riteneva abominevole e indegno.
Ciao,

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