Un numero fuori collezione di MicroMega è in questi giorni in edicola al prezzo di 14 euro. Il numero è incentrato su Il nichilismo di Dio e l’ateismo della democrazia, con interventi sul tema di Paolo Flores d’Arcais (Etica dell’ateismo), Rino Fisichella, Roberto Esposito, Roberta De Monticelli, Carlo Augusto Viano, Vito Mancuso, Gustavo Zagrebelsky, Telmo Pievani, Salvatore Veca, Emanuele Severino e Gianni Vattimo. Un ulteriore spazio, sul tema Abiura, presenta interventi di Roberta De Monticelli, Giuseppe Betori, Giuliano Ferrara, Vito Mancuso e Roberta De Monticelli.
MicroMega in edicola
9 commenti
Commenti chiusi.
Giuliano Ferrara??? anche gli atei devoti riflettono su queste problematiche?? che stranezza!
non c’ è pericolo di “abiura” per lui…ma sicuramente ha detto la sua su chi le pxxx di mandare a quel paese un ideologia ce le ha…immagino cosa tutto abbia scritto l’elefantone alla luce anche delle scemenzate assurde che scrive su Il Foglio che sia chiaro IO NON LO COMPRO di sicuro ma lo sistemano gratuitamente ogni lunedì su un quotidiano locale onde per cui me lo leggo…
CURIOSITA’ : L’intervento di Giuliano Ferrara parla per caso di applicazone delle tecniche di propaganda copnfessionalista nella stampa e dello stile giornalistico modello “Joseph Goebbels” ? (non vedo quali altri argomenti possano essefe affrontati da un ateo confessionalista mercenario a pagamento)
Ferrara non riflette, ma viene riflesso da qualche specchio abbastanza grande. Io vorrei proporre un tema di discussione sul quale mi pare si discuta assai poco e cioè “il materialismo cattolico” (come mai la chiesa cattolica bada così tanto all’apparenza e così poco alla sostanza). Sarebbe veramente interessante.
Il Foglio qualche volta è in allegato a molti quotidiani nazionali o regionali. Non vedo come riesca in altro modo ad entrare nelle case, visto che non è altro che un collage di articoli di altri giornali con appiccicato il ferrariano “taglio basso” in prima pagina, che certe volte è di una bassezza abissale.
La cosa curiosa è che, molte volte, gli altri articoli smentiscono clamorosamente e ridicolmente le affermazioni tronfiose e massimaliste dello smilzo-obeso/ateo-devoto.
Ricordo un numero in cui il Nostro magnificava l’Impero (americano), mentre l’articolo di spalla mostrava quanto “l’Impero” di per se’ fosse corrottissimo e marcissimo fin già nel concetto.
Spassoso. Meno spassoso è sapere che il detto collage è sulle spalle dei contribuenti.
>(non vedo quali altri argomenti possano essefe affrontati da un ateo confessionalista >mercenario a pagamento)
Senza per questo sdoganare gli atei devoti dal loro opportunismo mercenario, ma in fondo ogni persona che lavora è un mercenario a pagamento almeno anch’io mi sento tale.
L’unica differenza è la tariffa con cui riusciamo a venderci….
A me quella rivista, che certamente ha anche risvolti culturalmente rispettabili, ha sempre dato l’impressione di luogo di riunione di menti altamente borghesi, che nulla sanno dei desideri, delle passioni, delle (sì lo dico!) paturnie delle classi subalterne alle quali basterebbero poche cose, un pezzo di terra per esempio, per essere felici, senza dovere sottostare alle leggi che le menti certo più raffinate ma anche complicate e, perché no?, deturpate della borghesia e di chi può togliersi ogni sfizio e poi vuole insegnare agli altri qual è la strada da seguire…
Manlio, quasi tutti gli intellettuali dei “bei tempi che furono” si sono ampiamente inborghesiti (e togli pure il quasi…), ma anche le classi subalterne non sono da meno. L’ideale dell’uomo semplice che si accontenta di un pezzo di terra da lavorare è, ancora e nondimeno, miraggio dell’astrazione borghese.
Il foglio, in inglese “The Sheet”… da pronunciarsi in modo corretto ^_^
io l’ho sempre apprezzata questa rivista, un vero godimento per la mente, e questo numero certo non mancherà nella mia libreria, anche se ferrara potevano risparmiarselo, lui mi da la nausea altro che godimento