Siamo venuti a conoscenza un po’ in ritardo della delibera della giunta comunale di Bussolengo n.36 del 13/2/08. Con essa viene ripartito il fondo delle opere di urbanizzazione destinate agli edifici di culto. La ripartizione riguarda le quote proventi 2006. Dalle domande delle parrocchie emerge una ingordigia religiosa insaziata ed insaziabile. La parrocchia di Santa Maria Maggiore, con domanda del 26/10/2005, aveva chiesto al comune ben 446.976,80 per restauro della volta settecentesca della chiesa parrocchiale. La parrocchia Cristo Risorto si era limitata a domandare 148.819,22 euro per “adeguamento alle normative vigenti degli impianti esistenti”. I “Padri Missionari Redentoristi Ss.mo Redentore” avevano questuato 20.000 per “ristrutturazione interna dei bagni”, che non sappiamo che cosa c’entrino con gli edifici per il culto. La parrocchia San Giovanni Battista in San Vito si sarebbe accontentata di 12.000 euro per “installazione impianto di allarme antintrusione”. L’Associazione Cristiana dei Testimoni di Geova non aveva specificato il contributo richiesto per “realizzazione a nuovo dell’edificio “Sala del Regno dei testimoni di Geova” ed installazione pompa di calore e condizionatori tipo “inverter” per riduzione consumi energetici. La giunta ha concesso 977,69 euro ai Testimoni di Geova; 4.888,43 euro alla parrocchia di Santa Maria Maggiore; 4.888,43 euro alla parrocchia Cristo Risorto; 3.910,75 euro ai “Padri Missionari Redentoristi Ss.mo Redentore”; 4.888,43 euro alla parrocchia San Giovanni Battista in San Vito. E poi Ratzinger dice che i soldi sono nulla.
Il circolo UAAR di Verona
dopo che te li hanno tolti con l’8×1000, certo che sono nulla. prima erano, e poi non sono più.
Certo che i bagni sono edifici di culto! Se le tazze non sono conformi e ben sistemate c’è il rischio di far del male … all’osso sacro!
Puzzette benedette?
12.000 euro per “installazione impianto di allarme antintrusione”
Non preoccupatevi che a messa ormai non ci va più nessuno !
Sono bussolenghese e sono scandalizzato che il mio paese spenda 4.000 € di denaro pubblico per rendere più comoda la defecazione dei frati. Vi ringrazio di aver pubblicato la notizia (che ovviamente non ha trovato spazio nei giornali locali).
Qui ci sono due livelli di riflessione.
1) Alla cupidigia non c’è limite (bagni)
2) Difesa delle opere d’arte. Premesso che le opere d’arte VANNO difese, i privati che non riescono a difenderle devono venderle e lo Stato ha il diritto di prelazione sull’opera messa in vendita. Se la mancata manutenzione o difesa dell’opera ne potrebbe causare il danneggiamento o la distruzione, la Soprintendenza interviene prima pagando, ma poi mettendo a carico del privato i costi sostenuti.
Ora vi spiego… debbono installare i tornelli perché se no invece di pregare s’imboscavano nei bagni e… ^_^
@Giovanni G.
Oh un vicino di paese (abito vicino Bussolengo)!
Mi fa piacere trovare su queste pagine web qualcuno delle mie parti, perchè a volte, ad essere non cattolico e non credente, sembra di essere un alieno.
A parte che un piccolo elogio ai testimoni di Geova bisogerebbe farglielo perchè almeno hanno pensato a ridurre consumi energetici e conseguente inquinamento, mi viene un dubbio legato all’insiemistica:
Se i cessi sono dei luoghi di culto, i luoghi di culto sono dei cessi?
Se l’espletamento dei bisogni fisiologici, nella fattispecie la defecazio, è un’attività di culto, l’attività di preghiera è una defecazio?
😀
Allora la religione sarebbe una purga?
Per Giovanni G. e Andrea77. L’UAAR a Bussolengo è ben rappresentata e nei dintorni di Bussolengo ci sono altri iscritti. Se vi fa piacere, potete mettervi in contatto con noi. Le informazioni sul circolo di Verona le trovate nel sito. Potete anche registrarvi presso Yahoo per avere il nostro notiziario (pressochè) settimanale.
per Andrea77:
eh sì, viviamo in una zona piuttosto tradizionalista!
per Silvio Manzati:
so che il circolo Uaar di Verona è molto attivo, ma non condividendo completamente la linea dell’Uaar preferisco rimanere “in proprio”! Comunque grazie per l’informazione!