E’ prevista per la fine dell’anno la realizzazione a Paderno, frazione di Udine, di una sala del commiato laica, per ospitare riti funebri non cattolici e capace di contenere un centinaio di persone. Lorenzo Croattini, assessore ai servizi cimiteriali, spiega che è uno spazio privo “di qualsiasi connotazione religiosa specifica: non è una chiesa e nemmeno una sinagoga o una moschea, ma una sorta di contenitore aperto a tutti”. Nella cittadina infatti non è possibile fare funerali se non nella locale chiesa di san Vito. Per il 2010, prevede l’assessore, sarà disponibile anche un’altra sala di questo tipo. Sempre più diffuse le cremazioni (ormai al 40% circa, con un sostanzioso aumento questi ultimi anni), per le quali presto il comune troverà degli spazi, permettendo anche la dispersione delle ceneri.
Udine: sala del commiato a fine anno
14 commenti
Commenti chiusi.
Piccoli atti di civilità
Un passo alla volta. Un passo alla volta.
Bene
Michell
benissimo! peccato non vivere a udine!
Benissimo,solo che le sale di commiato laiche devono essere presenti in tutte le citta italiane
Sono d’accordo con l’iniziativa. Il funerale in Chiesa per chi non era credente non ha senso.
quì l’unica sala del commiato che mi aspetta se continuiamo di questo passo è la camera ardente dell’ospedale.
oppure il salone di casa mia…
@ Daisy
non ti preoccupare che quì ce ne sono pochi che avranno i funerali in chiesa…è chiaro che non ha nessun senso ognuno ha preso i suoi provvedimenti a riguardo per quanto mi riguarda onde evitare fraintendimenti lo metto pure per iscritto non si sa mai che qualcuno non dica che ci sono segni di pentimento. la mia paura più grande è che la chiesa per fare numero non usi solo i vivi ma pure i morti e io come mi sto pianificando la vita mi sto pianificando pure la morte nel senso che metto tutto bene bene per iscritto compreso il fatto che in caso di malattia gravissima non voglio essere intubata (e meno male almeno questo la chiesa cattolica me lo consente)
Un piccolo passo per gli italiani, un grande passo per gli atei italiani che della chiesa non ci vogliono più ad avere a che fare e che non vorrebbero entrare in chiesa manco morti!
gigetta: “…compreso il fatto che in caso di malattia gravissima non voglio essere intubata (e meno male almeno questo la chiesa cattolica me lo consente)”
spiace deluderti, ma il testamento biologico che uscirà con l’imprimatur della chiesa non prevede una scelta in questo senso: alimentazione idratazione e respirazione artificiale te le devi beccare anche se non vuoi, a discrezione del medico, pare (roccelle varie, binetti & c.); la nostra vita non è disponibile per noi, è disponibilissima per loro; naturalmente spero di sbagliarmi, e in tutti i casi è bene lasciare qualcosa di scritto, magari autenticata da un notaio
@ antonietta dessolis
ma come la chiesa cattolica va perfino contro le sue regole?? non hanno detto che è solo quando si è intubati che non si può disintubare? e il papa che va alla casa del padre?? ma quest’incoerenza non sarà eccessivamente palese? io ho capito che la chiesa è contro alcune forme di accanimento terapeutico (per esempio l’intubare il moribindo)
Ottimo, un passo alla volta, piano piano, ma costantemente.
Bene,atto di civiltà in una Italia sempre più multietnica,multireligiosa etc.
Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti.
Pure io ho messo per iscritto le mie volontà in caso di malattia o di decesso. Dato che a Mestre(VE) la sala del commiato non c’è nè ci sarà per molto tempo ho chiesto di passare direttamente dal letto di morte al cimitero. Nessun funerale nè civile nè tantomeno religioso. Grazie a tutti e chi s’è visto s’è visto. Avventura conclusa.