A Rutino, piccolo centro in provincia di Salerno, Antonio Esposito, ristoratore di 49 anni, è stato trasportato all’ospedale di Agropoli per aver riportato contusioni a seguito di percosse. Secondo la versione di Esposito, a picchiarlo sarebbero stati due suore e un sacerdote del posto, venuti a reclamare l’affito per un locale di proprietà delle Discepole di Santa Teresa del Bambin Gesù di Qualiano che sarebbe stato adibito abusivamente a ristorante. La situazione si sarebbe surriscaldata perché il ristoratore avrebbe voluto regolarizzare il contratto, di circa 200 euro al mese. I religiosi avrebbero quindi opposto un secco rifiuto, lanciando fuori dal locale sedie, tavoli e altre suppellettili. Ermelinda Ucciero e Antonietta Fabozzi, le due anziane suore, avrebbero apostrofato Esposito con termini quali “cornuto”, minacciando: “siamo di Castelvolturno e ti facciamo sparare dalla camorra”. Il sacerdote che le accompagnava, don Carmine Troccoli, avrebbe colpito alla nuca il ristoratore con una sedia, mentre le suore l’avrebbero poi preso a calci mentre era a terra. Questo ha raccontato Esposito al maresciallo del posto, Antonio Tata, che ha fornito la documentazione al giudice competente.
Opposta la versione dei religiosi, esposta dal loro legale Gaetano Di Vietri: “I religiosi hanno provveduto a denunciare il fatto subito dopo l’accaduto. Quel locale era stato occupato abusivamente. Quanto alla presunta aggressione, dico solo che le due suore raggiungono insieme i 160 anni. Per il resto, sarà la magistratura a chiarire come sono andati effettivamente i fatti”.
Rutino (SA): religiosi sospettati per aver picchiato ristoratore
29 commenti
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E quanti hanni ha il prete?
Non si può non ridere…
Dopo il clan dei Casalesi, il clero di Castelvolturno…
Chissà se Saviano ci farà un romanzo 🙂
minkia peggio della camorra davvero!
azz…2 suore e un sacerdote! alla faccia del perdono cristiano.
Lasciamo che si sappia qualcosa di più, poi giudichiamo… certo che la cosa però fa ridere
Al posto del ristoratore, io li avrei gonfiati come una mongolfiera:):):):):):)
Una volta tanto mi sono simpatici
E’ una storia inverosimile e mi sa che gatta ci cova… E stavolta i preti forse non c’entrano.
Aspettiamo prima di, ehm, “gettare la croce” su qualcuno. 🙂
non l’ ho neanche letta tutta…a parte che ancora è tutto da dimostrare ma fosse vero mi dite che cosa avrebbero da insegnarmi certe persone? di sicuro non l’arte (mia di natura) della non violenza perchè questi religiosi o meno (vedete CL) non sanno neanche da che parte stia la non violenza (ci tengo a precisare che per violenza tra le altre cose intendo la violenza psicologica di gran lunga la più gettonata dai clericali di ogni ordine e grado)
Prescindendo dall’attendibilità della fonte la notizia non è inverosimile. Vera o falsa, poco importa.
L’ultima cena …..con cazzotti….
Picchiatori di dio. Ma poi chiederanno perdono. A loro dio, non alla vittima.
Che tempi! Due suore e un sacerdote picchiano un ristoratore. Mah! Un tempo bastava solo un sacerdote. Ehhh, non ci sono più i sacerdoti di una volta!!!!! ^_^
Non mi stupirebbe se l’avessero fatto. In tempi di “crisi” (la chiesa quest’anno ha avuto un calo del gettito dell’8×1000) quei poveri vecchietti saranno preoccupati dei possibili cali dei fondi alla loro sede, magari anche gia avvenuti.
Regolarizzare il contratto di affitto avrebbe impedito loro futuri aumenti dello stesso, e presi dal panico e dalla rabbia hanno sfasciato tutto.
Ricordiamoci che la repressione sessuale può rendere molto violenti.
Comunque dai dati del calo delle suore ( http://www.uaar.it/news/2008/10/25/suore-pesante-calo-delle-vocazioni/ ) si vede che il numero delle stesse cala, ma il numero delle congregazioni (e di conseguenza delgi edifici di loro proprietà) molto meno, quindi semplicemente questi presunti picchiatori potrebbero non avere più soldi o manodopera per tenere apertra la loro sede, e non vogliono finire per strada come quelle suore che si erano incatenate davanti al vaticano (insomma, per non perdere le loro comodità).
Ma non avete capito? Il prete era in realtà Don matteo alias Terence Hill che aveva voglia di rivivere i bei tempi andati!
“Anziano ristoratore che si rifiutava di pagare il pizzo, si e’ visto distruggere il locale da 3 energumeni travestiti da preti e suore.”
we’re on a mission from God (the Blues Brothers)
😉
Chi meglio di Don Camillo poteva agitare mobilia (tra cui un tavolo di rovere) ed ammaccare 15 zucche?
Purtroppo il parroco d’assalto non era disponibile per menare il ristoratore ed hanno mandato in supporto a quell’acconto di prete 2 suore (3 contro 1, e già cominciamo con le vigliaccate): chi è il più umiliato? Il ristoratore menato da 2 donne o il prete, incapace di menare da solo (la palestra di Don Camillo era per caso al completo?)?
Comunque è interessante notare che in pochi giorni sia emerso il sistema di lavoro nero a Roma sulle tratte del vaticano e il ristoratore (rigorosamente in nero) che non voleva più pagare il pizzo alla mafia cattolica e, chi si ribella perde il lavoro (a Roma) o la salute (in questo caso): i più grossi ed efficienti evasori fiscali per lo stato italiano non sono i mafiosi o i cammorristi, sono gli ecclesiali!!!
Ma gli avevano chiesto prima “dolcetto o scherzetto”? ^_^
chissà come sono andate le cose… Io so però che anche a 80 anni le suore possono essere cattivissime…
Se queste sono le notizie per criticare la Chiesa, allora i responsabili di questo blog sono davvero alla frutta!
Mi chiedo cosa abbia a che fare una notizia del genere, altamente dubbia e al limite della comicità con l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti.
@leo
Forse perchè la chiesa blatera di morale, onestà, umiltà economica ecc e poi OBBLIGA i propri affittuari a violare la legge.
Se la notizia fosse stata inversa “ristoratore picchia prete che voleva regolazziare l’affitto” immagino che non l’avresti trovata dubbia.
Criticare la lordura morale significa essere alla frutta? Allora immagino che tu approvi protezione dei pedofili, sostegno delle dittatture, incitamentoa comportamenti illegali, ecc, da parte della CCAR. Complimenti.
Caro omonimo, almeno qualche volta, concediamoci un pò di battutine leggere.
Ma va là. Questa è una cavolata bella e buona: ma ve li vedete due anziane suoree un vecchio parroco che sfasciano un locale e che picchiano il gestore?
Io me li vedo. Ci sono persone di 90 o 100 anni in ottima salute che fanno ancora sostenuta attivita’ fisica.
A 70 puoi ancora benissimo sollevare una sedia e colpire qualcuno.
Ad 80 puoi sicuramente dare un calcio a qualcuno a terra.
E a qualsiasi eta’ puoi essere crudele.
E inoltre se credi, puoi essere crudele in nome di un ente superiore, che pacchia.
Si potrebbe anche ipotizzare l’apporto di forze oscure, di “energie misteriose” che promanano dai simboli………possessioni demoniache??
Mi sa tanto che questa sia materia per esorcisti.
La versione dei fatti e’ fornita da un maresciallo dei carabinieri presente:
Dal Mattino:
L’incredibile storia, con il corredo delle incredibili minacce, è in un fascicolo processuale del procuratore della Repubblica di Vallo della Lucania, Alfredo Greco che già nelle prossime ore potrebbe spedire avvisi di garanzia per minacce e lesioni ai quattro protagonisti: le due suore, Ermelinda Ucciero e Antonietta Fabozzi, Michele ed Achille Esposito, quest’ultimo titolare del ristorante pizzeria nel borgo cilentano. Il maresciallo dei carabinieri Antonio Tata è preciso e minuzioso. Tutto avviene nel locale di proprietà delle «Discepole di Santa Teresa del Bambin Gesù», di Qualiano. Il locale è utilizzato come sala ristorante. All’origine della lite sarebbe stata la volontà, da parte del ristoratore, di regolarizzare il contratto di fitto del locale, neppure duecento euro al mese. Lo scontro avviene appena il ristoratore, secondo la versione dei fatti fornita al maresciallo Antonio Tata, sa che i tre religiosi stanno scagliando all’esterno del locale tavolini, sedie e le attrezzature del ristorante.
Cinque indagati: il prete, don Carmine Troccoli, noto sacerdote cilentano e rettore del santuario di Novi Velia, le due suore, Ermelinda Ucciero e Antonietta Fabozzi, il ristoratore di Rutino, Aniello Esposito e il padre Michele. Da ieri sono stati iscritti nel registro degli indagati della procura di Vallo della Lucania. Massimo riserbo istruttorio e rigore investigativo nell’indagine condotta dal procuratore Alfredo Greco. Le accuse vanno da lesioni, minacce e ingiurie, fino a danneggiamento. Nell’inchiesta c’è il risvolto inquietante delle minacce delle suore rivolte al ristoratore e trascritte, con certosina precisione, da un maresciallo dei carabinieri presente alla tensione di Rutino. «Cornuto. Siamo di Castelvolturno e ti facciamo sparare dalla camorra. Chi t’è muorto…» una minaccia che non si perde nel vuoto.
La notizia e’ riportata da bbc e the guardian….si vede che sono alla frutta anche loro!
Ma ste du sore hanno detto d’avecce contatti co ‘a mafia!!!
Perchè non le arrestano? Perchè nessuno si scandalizza? Perchè in Italia se si è mafiosi o amici di mafiosi si è eroi e persone per bene?
Cosa dice il papa? Facciamo sante queste due suore?
E Napolitano? E i politici?
Questo è un caso di fascismo e violenza inaudita e dovrebbe essere istantaneamente condannato, ma a quanto pare, ancora una volta, nella nostra Repubblica delle Banane, a preti e similari è concesso di tutto.
Se il ristoratore fosse stato Giuseppe Bottazzi alias Peppone (Gino Cervi), e il prete fosse stato don Camillo (Fernandel), e il tutto fosse avvenuto a Brescello, allora la cosa sarebbe stata pure credibile. Però mi sa tanto di bufala gigantesca.
Non che non pensi che i religiosi siano peggio degli usurai. Ma mi sembra troppo grossa.
Se invece risulterà tutto vero, beh… ognuno tragga le sue conclusioni.