Maria Grazia Scacchetti, l’avvocato modenese che ha seguito il caso dell’uomo che ha ottenuto poco tempo fa un decreto giudiziario assimilabile ad un testamento biologico per non vedersi imporre l’accanimento terapeutico, ha deciso di mettere su alcuni siti internet dei moduli per fare richieste simili. La decisione farà discutere, considerando che la Cassazione si è da poco pronunciata sul caso Englaro. Spiega l’avvocato che “la procedura che ho seguito per il mio cliente è percorribile da tutti. Per di più, senza bisogno dell’assistenza di un avvocato”. I siti che rendono disponibile il modulo sono per il momento il Forum delle donne giuriste, il sito dell’Associazione Luca Coscioni, dell’Associazione italiana degli avvocati per la famiglia e per i minori, della Consulta di bioetica, di Libera Uscita e dell’Associazione Gruppo Donne e Giustizia di Modena. Seguendo le indicazioni è possibile redigere una scrittura privata che designa dei “garanti biologici”, che va autenticata da un notaio (da segnalare che alcuni notai veneti e fiorentini si sono offerti di autenticare questi atti al costo simbolico di un euro). La scrittura, una volta autenticata, va depositata nella cancelleria del giudice tutalare della residenza o del domicilio e si può far valere per non subire forme di accanimento terapeutico.
Testamento biologico: avvocato modenese mette moduli on line
19 commenti
Commenti chiusi.
Aggiungete subito il sito dell’UAAR alla lista, no?
Sono queste le iniziative valide che i laici dovrebbero praticare.
Valgono molto più delle tonnellate di sterili parole che vengono riversate ovunque.
ottima notizia!
mi risolleva la giornata 🙂
@ C a n d y F r u i t
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(è bello scrivere così!)
@ Aldovaldo: con tutto il rispetto, faccio notare che sarà anche bello scrivere così,interessanti le cose che dici,ma….a me costa una tal fatica, leggere un testo così impaginato……..
Propongo anch’io l’adesione dell UAAR con la pubblicazione del modulo on line!!!!!!!!!!
quoto Fabrizio e Barbara
Aiutoooooooo!!!!!!!!!!!!!!
Aldovaldo ha bisogno di cureeeeee!!!!!!!
Maria Grazia Scacchetti santa subito (e senatrice a vita).
Mi associo a Fabrizio, perchè non si collega il modulo direttamente al sito dell’Uaar come il modulo dello sbattezzo?
Ottima iniziativa.
E complimenti a quei Notai che si sono offerti di autenticare tali atti con un costo simbolico.
Prevedo una valanga di polemiche ed i soliti bastoni fra le ruote da parte delle alte sfere.
Forza ragazzi, il link anche sul sito UAAR.
Ho letto quanto proposto dalla ass. Coscioni e da Libera uscita. Vorrei sapere se dipende dal giudice tutelare la scelta nell’ambito familiare del fiduciario o se c’è libertà di scelta; ancora: se, scelta la persona fiduciaria nell’ambito familiare si può nominare anche un’altra persona da affiancare a quella e che sia al di fuori dell’ambito familiare.
A me interessa perché ho redatto un testamento biologico, a seguito di altro post dell’uaar, prendendo traccia dal testamento della fondazione Veronesi, ed ho nominato come fiduciaria una persona ben più giovane di me e che non è mia moglie, né mio parente.
Appoggio la richiesta di pubblicare quanto serve anche sul sito uaar come fatto per lo sbattezzo.
fantastica notizia!
@ Aldovaldo
Sarebbe un patetico tentativo di sfuggire alla moderazione?
Tutto OK ma…
la notizia è vecchia di oltre 2 anni perchè il primo a prendere l’iniziativa è stato il Consiglio Nazionale del Notariato il 23 giugno 2006 e i moduli per il testamento biologico sono online sul suo sito oltre che su quello di Center For Inquiry Italia di Varese
http://cfivarese.altervista.org/Testamento_biologico.html
Siti sui quali è spiegato come trovare il più vicino notaio disposto ad autenticare l’atto a prezzo politico senza essere veneti o fiorentini.
Bruno Moretti Turri
coordinatore CFI Italia, Varese
socio UAAR Varese
Scusate, ma secondo voi perché “il mio corpo può essere donato per trapianti, ma non può essere usato per scopi scientifici e/o didattici”?
@ Lola
tranquilla, ogni volta che fai un operazione in un policlinico universitario ci sono schiere di praticanti che imparano sulla tua pellaccia, ogni medicina che prendi in fin dei conti la stanno sperimentando anche sopra di te per alcuni trattamenti guarda caso devi firmare il consenso informato (sarà perchè i reali effetti sull essere umano sono noti solo in parte?) cosicchè poi in parte chi li pratica sopra di te si salvi quella parte (ma il consenso informato in se è cosa buona perchè sebbene sotto sotto secondo me sia nato per tutelare la parte forte: il medico alla fine apre alla nostra scelta sulle cure che vogliamo o meno ricevere, togliendogli di fatto una buona dose di potere) il tuo corpo è già utilizzato per scopi didattici e anche per scopi scientifici quindi non disperare c’ è coerenza.
Sapessi quanta fatica tocca scriverlo. Ma se un messaggio su due mi finisce in filtro non ho alternative. L’UAAR non sembra intenzionata a prendere provvedimenti per migliorare questo blog. Debbo dire che ne ho frequentati tanti di blog e questo è l’unico che funziona in questo modo assurdo.
# fernando scrive:
12 Novembre 2008 alle 16:03
@ Aldovaldo: con tutto il rispetto, faccio notare che sarà anche bello scrivere così,interessanti le cose che dici,ma….a me costa una tal fatica, leggere un testo così impaginato……..
Se l’uaar farà qualcosa per aiutarci a scrivere gli atti utili alla nomina dell’amministratore di sostegno, dovrebbe curare di darci i nominativi dei notai che facciano risparmiare nelle pratiche del testamento biologico. Inoltre essere molto chiari nelle espressioni usate semplificando per quanto possibile il linguaggio: per esempio nel modulo della ass. Luca Coscioni intitolato “Quali sono gli adempimenti da seguire per conseguire la nomina di un amministratore di sostegno che garantisca…ecc.” alla pagina 4 c’è, in alto, un “Codesto Giudice Tutelare…” che, a mio parere, non si capisce a chi sia riferito e ciò crea antipatiche sospensioni in chi voglia leggere e capire.
Se ho sbagliato, chi può mi corregga. Grazie.
Aldovaldo scrive:
12 Novembre 2008 alle 15:54
Allora, risulta che la bambina di anni ne abbia 13 e non 5. Pochi lo stesso, è vero. Ma la scelta non l’ha fatta lei in autonomia, ma concordemente con i suoi tutori legali, i genitori. Sulla capacità dei genitori di saper ben valutare e decidere riguardo il futuro dei loro figli ci sono leggi specifiche che limitano o prevedono l’intervento della forza pubblica. In linea di principio le leggi delegano ogni decisione e responsabilità sui figli minori o incapaci ai genitori salvo casi estremi. In questo caso i giudici britannici non hanno ravvisato un tale caso estremo.