Alla giornata dello sbattezzo hanno aderito oltre mille cittadini: oltre mille lettere, dunque, sono state contemporaneamente indirizzate a parrocchie o diocesi. Passati alcuni giorni, tanti sbattezzandi ci hanno già espresso soddisfazione per aver ricevuto la conferma ufficiale che la parrocchia ha annotato la loro volontà di non appartenere più alla Chiesa cattolica.
Per contro molti altri, nonostante la legge stabilisca che la parrocchia debba rispondere entro quindici giorni, non hanno ancora ricevuto la risposta: anche in considerazione del servizio offerto dalle poste italiane, riteniamo che la concessione di un breve periodo di tolleranza, da parte di individui tolleranti quali sono gli atei e gli agnostici, sia ancora ammissibile.
Non è ammissibile, invece, che un numero consistente di cittadine e cittadini stia ricevendo lettere interlocutorie. Ci sono state segnalate lettere di parroci che respingono la richiesta perché avrebbe dovuto essere indirizzata alla diocesi (falso), e di diocesi che respingono la richiesta perché avrebbe dovuto essere indirizzata alla parrocchia: e questo anche in casi in cui il richiedente ha specificato nella sua lettera di essere stato battezzato in un ospedale presso cui non insiste alcuna parrocchia (e la diocesi lo sa).
Ancora, abbiamo parroci che insistono perché il richiedente passi di persona presso la canonica, nonostante il Garante abbia già stabilito l’illegittimità di tale prassi fin dal lontano 2003. Un parroco ha perfino opposto una nota del Pontificio Consiglio per i testi legislativi, che non solo, almeno per ora, non risulta essere una fonte giuridica riconosciuta dallo stato italiano, ma è stata obiettata dalla stessa Conferenza Episcopale Italiana.
A tutti coloro che si sono trovati o si troveranno in questa situazione, così come a tutti coloro che non ottengono risposta alcuna, ricordiamo che è già possibile presentare ricorso al Garante della privacy: se la parrocchia a cui è stata indirizzata la lettera è certa, certo è l’accoglimento del ricorso e altrettanto certo è il recupero delle spese, che saranno integralmente sostenute dal parroco.
Succede tuttavia anche di peggio. Alcuni parroci, nonostante la legge lo vieti e nonostante l’esistenza di tale legge sia stata loro ricordata nel testo della lettera, stanno compiendo illeciti penali, informando i parenti del richiedente dell’”insano gesto”. Da una parte si fanno forti del condizionamento sociale che la Chiesa qui e là ancora impone, dall’altro lasciano il richiedente nella scomoda condizione di dover subordinare la denuncia contro il parroco alla testimonianza del familiare credente. Più che a Nazareth, sembra di essere dalle parti di Predappio, o di Corleone.
Ricordiamo infine che anche la stravagante ‘clausola di ripensamento’ offerta da alcune diocesi (con la quale chi, per legge, deve provvedere a rispondere entro quindici giorni, ‘concede’ invece quindici giorni al richiedente per ripensarci) è legalmente assai opinabile, a maggior ragione quando essa è stata preventivamente respinta al momento dell’invio della lettera. Anche quando non si vuole procedere a un ricorso presso il Garante, è comunque opportuno che gli ulteriori quindici giorni di attesa non si trasformino in settimane o mesi di attesa. Invitiamo pertanto tutti gli sbattezzandi che stanno incontrando difficoltà a scrivere a soslaicita@uaar.it, il servizio di assistenza legale su temi laici offerto gratuitamente dall’UAAR.
In Uscire dal gregge abbiamo intitolato il capitolo dedicato alle risposte delle gerarchie ecclesiastiche Porgere la guancia del prossimo. La quotidiana pratica cristiana di tanti parroci e vescovi continua infatti a essere improntata alla demonizzazione di chi non è d’accordo con loro. Lo sbattezzo non è altro che la traduzione giuridica di un diritto dell’uomo, il diritto a cambiare religione o di non averne alcuna. La Chiesa cattolica, che ideologicamente continua a mantenere un rapporto controverso con i diritti umani, a livello pratico li ostacola sistematicamente. Dove la porteranno questi modi di fare è difficile prevederlo: ma è alquanto improbabile che, in una società democratica, possano aiutarla ad ampliarne il consenso.
Raffaele Carcano, segretario UAAR
Confermo: a oggi, né io né il mio compagno abbiamo ricevuto niente, dopo aver partecipato alla giornata del 25/10 consegnando tutto il materiale ai gentilissimi volontari di Milano: considerando che da Milano una raccomandata andava al sud e l’altra nel nord est di Vaticalia, entrambi piccoli paesi, secondo voi quanto c’è da “giustificare” il ritardo delle Poste italiane?
Cmq, appena qualcosa arriverà non mancherò di farlo sapere. Nel frattempo, wait…..
da queste parti ancora nessuna notizia ma aspetto ancora qualche giorno…
Iho aspettato un anno, diverse raccomandate ed infinite telefonate. Alla fine comunque è arrivata.
ok, dovremmo avere pazienza/rispetto quando il parroco e’ una persona anziana (e capita spesso, l’eta’ media della categoria e’ alta).
ma la mia esperienza (2006) fu pessima: il parroco, non certo anziano, non rispose per mesi.
gli telefonai: prima disse che prendeva ordini solo dai suoi superiori (e io a dirgli l’atto era dovuto oltre che per buon senso per un provvedimento del Garante) poi maleducatamente disse che lui si occupava solo di battezzarne dei nuovi e sbatte’ giu’ il telefono.
Il cancelliere della Curia Arcivescovile fu piu’ gentile, si scuso’ per il comportamento del parroco, e gli fece rispondere alla svelta.
Quale altra efficacissima dimostrazione della intolleranza dei pastori del gregge e della inciviltà della ideologia cattolica comunque intesa? Della conferma di ciò che debbono avere passato e patito i nostri progenitori nel corso della Storia sottoposti a simili delinquenti?
Al circolo di Bologna stanno arrivando diverse conferme da parte di sbattezzati
ma anche risposte negative per alcune richieste spedite al Vescovo per battesimi avvenuti in ospedale: nelle risposte il richiamo a non confondere la legge civile col diritto canonico, perche’ la prima prevede che la domanda sia inviata alla parrocchia. Insomma, se ne lavano le mani, anche se e’ ovvio che potrebbero inoltrare la richiesta alla parrocchia competente o, visto che rispondono, indicare l’indirizzo a cui rivolgersi
La faccia tosta di certi parroci è incredibile.
Sotto questo aspetto devo ritenermi fortunato. La mia richiesta di sbattezzo fu evasa in un solo giorno (confrontando i timbri postali delle raccomandate).
SE puo’ aiutare vi dico la mia esperienza. Circa due anni fa ho mandato la lettera alla parrocchia. In un piccolo comune, nell’Astigiano. Dopo un mese nessuna risposta, dopo due neanche. Allora ho mandato una nuova lettera raccomandata, anzi DUE, una alla diocesi e l’altra alla parrocchia. Ho allegato la vecchia richiesta con la ricevuta della raccomandata. Gli annunciai chiaro e tondo che se non avessero soddisfatto la mia richiesta avrei fatto ricorso al garante, e visti i precedenti, loro avrebbero dovuto pagare le spese legali (visto che sarebbero stati condannati, in quanto negavano un mio diritto)..Alolra si che hanno fatto presto a darmi la risposta 🙂 con scomunica, ovviamente!!!
il parroco della chiesa in cui ero stato sbattezzato io mi ha risposto celermente ma arrabbiato perchè la lettera era, secondo lui, intrisa di minacce ed articoli di legge minacciosi e, sempre secondo lui, non c’era bisogno di tutto ciò…mi pare invece di si da quello che leggo!
Non sarebbe male, caro Raffaele, fare un’opuscolo da distribuire nelle manifestazioni a venire, dove si descrivono questi comportamenti, arroganti ed incivili. Sarebbe altrettanto bello riuscire a far fare una denuncia ad una persona i cui parenti stretti sono stati richiamati dal sacerdote al fine di non far fare “l’insano gesto” al proprio congiunto. A prescindere da tutto ciò, sono felice perchè questa è la dimostrazione di quanto “je rode” a lor signori. Alcuni in questo sito hanno scritto che non dovevamo farci illusioni, che poco più di mille sbattezzati era un fallimento ma tutto ciò dimostra la giustezza di questa nuova strategia dell’associazione. Spero solo che il mio parroco faccia qualche errore ma ci spero poco.
Un anno fa consegnai brevi manu la mia istanza
per non negarmi la soddisfazione di guardare in faccia il prete, il quale con mia grande meraviglia, nonché piacere, mi comunicò di averne già ricevute parecchie. Considerando che vivo in una piccola città del sud, posso solo immaginare che in Italia gli “sbattezzati” sono molti di più di quanto si riesca ad immaginare.
quoto stefano grassino
una denuncia farebbe capire che non siamo schiavi del vaticano… che una minoranza emergente deve poter emergere
@ Menchetti Mattia
noi siamo una minoranza formalmente…ma sostanzialmente siamo più di quanto pensi solo per questo (dal momento che vige la dittatura della maggioranza) dovremmo vedere riconosciuti i diritti che ci spettano (perchè ormai i diritti li hanno solo le maggioranze, i gay non hanno diritti, i vegetariani non hanno diritti anzi appena possiamo gli portiamo via i figli peccato che non si possono prelevare i bambini senza il consenso della madre subito dopo il parto e tutto perchè la maggioranza è sempre nel giusto le minoranze no non hanno neanche il diritto di lamentarsi)
Se sti pretozzi non inviano risposte dimostrano solo che hanno paura degli sbattezzati, e dei futuri sbattezzandi……Continuiamo così: al prossimo sbattezzo day dovremmo essere altri mille, se non di più!!!
A me è andata benissimo. Ho ricevuto la conferma dello sbattezzo una decina di giorni dopo aver inviato la raccomandata.
quando negano i diritti umani gli si fa causa! vedrete come si affrettano a rispondere quando i pretacci rischiano di darli i soldi invece di prenderli!
Anche a me hanno dato i 15 giorni, sti maledetti…
Ma in teoria dovrebbe andare tutto bene…
Io ho inviato la raccomandata il 4 luglio 2008 e ho ricevuto l’effettiva conferma dell’annotazione soltanto il 21 agosto 2008. I parroci e i vescovi se ne sbattono dei termini di legge…
Nonostante nel modulo fornito dall’UAAR sia chiaramente espresso il termine dei 15 giorni…
Ma quelli di predappio o di corleone che hanno fatto contro la legge sulla privacy o lo sbattezzo?
E’ bene chiarire che il ricorso al garante costa 150 euro , che però entro pochi mesi (3 o 4 ) vengono rimborsati in quanto il parroco poi subisce una pena pecuniaria , che nel caso che ho seguito , in provincia di Modena fu (2 anni fa) di 500 euro.
Quindi andiamo avanti con i ricorsi quando non c’è risposta, in modo che i preti capiscano che essi vivono in Italia e che devono rispettare le leggi dello Stato italiano !
che meraviglia chiedi uno prendi due scomunica con letterina e pure 500 euro..ma si un computer di seconda mano ci sta…
e si sa che two is megl che one 🙂
a me hanno risposto dopo dieci giorni con una missiva in cui veniva specificata anche la modalita’ di annotazione (in rosso ed a margine), con la dicitura esatta da me richiesta e rigo, pagina e volume.
Ribadivano cmq che il battesimo e’ un sigillo indelebile che noi umani non possiamo cancellare e che non c’era bisogno di paventare ricorsi, anche perche’ non gli costava nulla rispettare la mia volonta’ (come hanno fatto).
Non hanno scritto niente di scomunica, che avrei certo gradito, ma quasi certamente sono stato scomunicato solo che per non sembrare cattivi (o ridicoli) non hanno insistito col dirmelo.
Insomma io sono a posto. Auguro agli altri soci e sbattezzandi di avere presto la risposta.
Io credo di detenere il record di velocità nello sbattezzo: ho inviato la lettera il 25 ed ho avuto la risposta, molto cortese, devo riconoscerlo, dell’avvenuta annotazione della mia scelta il 28. Ne sono rimasto felicemente sorpreso. Auguri a tutti…
nel mio caso dopo 20 giorni lettera con offerta di colloquio e dopo il mio silenzio e 30 giorni avvenuta trascrizione e relativa scomunica
Felicemente sbattezzato in tempi rapidi e con solo una nota nella risposta che mi rammentava che c’e’ qualcuno a cui rispondiamo tutti (trattasi di personaggio mitologico).
Io non ho avuto problemi, mentre andavo in posta ho anche incontrato il parroco che avrebbe ricevuto la lettera, ma conoscendolo, se gliel avessi consegnata a mano, ne sarebbe seguita una bella discussione…spedita il 20, il 28 arrivata la lettera, niente richieste di ripensamenti, anatemi o scomuniche…solo la “speranza” di un futuro convertimento (che, a meno che non mi colpisca un fulmine e mi bruci i pochi neuroni pensanti che ho, NON avverrà).
Non ho ricevuto in dietro il tagliandino della raccomandata però 🙂
sono sbattezzato da febbraio dell’anno scorso, ho ricevuto dopo pochi giorni, contemporaneamente, la ricevuta di ritorno della mia raccomandata e la lettera della parrocchia con la fotocopia del mio sbattezzo “Nero su bianco”…efficientissime le poste italiane e la mia ex-parrocchia! :)) suvvia, i preti non sono poi tutti uguali! ahahah
ciao a tutti.
Anche io ebbi delle seccature quando mi sbattezzai, e ci tengo a ripetere quello che già feci presente in un altro commento: se la Curia Arcivescovile vi risponde, tramite lettera, di aver dato l’autorizzazione al parroco di procedere all’annotazione della volontà del richiedente, non pensate che siate già necessariamente sbattezzati. Vi deve arrivare anche la conferma del parroco che vi informa che ha effettivamente annotato sul registro dei battezzati la volontà. Se non ricevete la lettera del parroco, inviategli un sollecito esponendogli le conseguenze legistalive a cui va incontro.
Una domanda stupida che poco c’entra con questi pretacci.
Se un ateo, per assurdo, si sposa in chiesa, e dunque automaticamente gli atti vengono mandati al comune,e l’ateo in questione, successivamene al matrimonio decise di sbattezzarsi, che succede?!
Il matrimonio in chiesa viene eannullato e resta valido solo quello in comune?
Spedita il 25 ottobre, maa per ora ho ricevuto solo laconferma che il prete ha ricevuto la missiva (il 28 ottobre)… aspetterò ancora una settimana poi si procederà per vie legali….
@Mattia
Non viene annullato perchè il diritto canoico prevede anche il rito misto ate\altra religione con cottolico. Resta fermo che il coniuge cattolico può chiedere l’annullamento in rota perchè “non consapevole della blasfema miscredenza del partner al momento del matrimonio”, se un amico poi testimonia confermando la cosa l’annullamento è certo.
@gigetta
Cheè sta storia dei figli tolti a genitori vegetariani? Io avevo sentito tempo fà di bambini tolti a una coppia vegana perchè fortemente denutriti a causa della dieta imposta loro dai genitori, che non volevano cambiare loro dieta fra l’altro (bastava farsi fare una dieta vegetariana bilanciata da un dietologo).
Stai dicendo che hanno portato via bambini perfettamente sani (ergo nutriti bene) a genitori vegetariani solo perchè mangiano il tofu al posto della bistecca?
@ zel
che bello qualcosa mi dice che questi sotto sotto lo sanno che non ho i mezzi per procedere con le vie legali se non è violenza questa…ma di che mi lamento non ho visto che hanno fatto a Eluana…mi sto zitta che è meglio almeno non mi stanno torturando…ma solo sfruttando a fini statistici
@ Mattia
precisamente non te lo so dire ma so di certo che il matrimonio concordatario se viene annullato dalla chiesa è automaticamente annullato dal comune.
devi informarti se possa avere effetti sul matrimonio. personalmente penso che alla fine non lo annullino perchè è come un ateo non battezzato che si sposa in chiesa l’importante è “continuare a sottostare” alle regole del diritto canonico e crescere i figli indottrinati alla religione cattolica tutto quì.
a me è arrivata dopo 17-18 giorni…la semplice ricevuta,però…uff! =(((((((( avrei sperato anche in una lettera con piagnistei del genere,ripensaci pecorella,sodoma e camorra!!!,giusto così,per farci una risata
Io l’ho spedita il 10 ottobre, dopo 6 giorni letterina con invito a un confronto e bla bla bla, oggi in casella c’era un avviso di raccomandata, che sia finalmente la definitiva risposta?
speriamo, uffa
sbattezzato l’anno scorso.
mando il modulo uaar, ma dimentico la fotocopia della carta d’identità
mi rispondono citando questo, ma anche norme di diritto canonico per cui avrei dovuto recarmi di persona.
mando la seconda raccomandata, con la fotocopia della carta d’identità, in cui ricordo che si parla di legge italiana e non di diritto canonico.
dopo qualche settimana arriva la risposta positiva.
e da quando mi sono sbattezzato, mi sento proprio apostata!
@ Mattia
Non succede niente. La Chiesa dichiara nulli solo quei matrimoni che avevano vizi di forma o consenso esistenti il giorno delle nozze.
testimonio anch’io: a me è arrivata una lettera dopo due settimane (molto gentile e dispiaciuta) con invito a fissare un colloquio, specificante che, nel caso di mancato riscontro entro 15 giorni dalla data di spedizione della stessa, annoteranno le mie volontà… io non ci vado naturalmente ad espormi a un probabile tentativo di conversione in extremis, ma mi domando se mi daranno mai evidenza dell’annotazione promessa. Immagino che mi devo accontentare così, oppure ho diritto di ricevere qualcos’altro?
Io mi sono sbattezzato a marzo. Esattamente due settimane dopo l’invio della raccomandata, ricevo contemporaneamente la lettera della curia con la conferma dello sbattezzo ed annessa scomunica (che mi porto sempre dietro), la ricevuta di ritorno della raccomandata e il mio primo numero dell'”Ateo”. Goduria!
A proposito delle difficoltà che adesso stanno facendo le gerarchie… non è una buona notizia? Significa che sono proprio preoccupati. Certo, hanno tentato (e ci sono in buona parte riusciti grazie ai media) di far passare la giornata dello sbattezzo come una goliardata di persone poco serie, quando addirittura sono riusciti a tacerne del tutto… ma dentro di loro rodono… oh, quanto rodono!
Ben sapendo che è stato solo l’inizio… e non contando tutte le raccomandate che vengono spedite ogni giorno qualunque (come ho fatto io) e non solo in date previste…
Avanti tutta! In fin dei conti 300 spartani fermarono 300.000 persiani per 3 giorni.
Mia moglie, non sapendo in quale parrocchia è stata battezzata, ha spedito il tutto direttamente alla curia arcivescovile comunicando il luogo di nascita. E’arrivata la risposta che non risulta battezzata in nessuna parrocchia della città di nascita. Al suo cognome, sulla lettera, era però aggiunto anche il mio (quindi da sposata). Ora, hanno fatto tutte le ricerche fino ad arrivare a Tizia Caia IN Sempronio ma non sanno dove è stata battezzata? In una diocesi di quattro gatti? Ma mi facciano il piacere… mi facciano! Domani parte la raccomandata con ulteriori precisazioni da loro richieste e vediamo che altre scuse sapranno inventare.
Comunque, a questo punto, la mia famiglia è DECATTOLICIZZATA.
@ sergico
Ogni sbattezzato DEVE ricevere una comunicazione una lettera da parte della parrocchia, attestante l’aver provveduto a quanto richiesto. E’ parimenti valida una lettera della diocesi attestante il fatto che la parrocchia ha provveduto a quanto richiesto. Qualsiasi altra lettera non contenente quanto sopra è da ritenersi interlocutoria, e pertanto opponibile presso il Garante dela Privacy.
@ Asatan
ho dei serissimi dubbi sia sul fatto che i genitori fossero vegani (infatti si parlò di vegetariani) sia che il bambino fosse realmente denutrito come dicono.
in realtà si cerca fisso di gettare melma sulle persone che sono in minoranza perchè appunto sono in minoranza.
dimmi quanto bambini davvero nutriti di schifezze vengono prelevati dalle famiglie onnivore? nessuno eppure ne vedi in condizioni pietose obesi fino a scoppiare. nessuno si sogna di togliere questi poveri bambini alle famiglie perchè?
il discorso è sempre quello siete pochi non avete diritti avete solo doveri e di voi si fa ciò che si vuole…
se studiamo la nostra situazione (quella da atei) notiamo che non c’ è grande differenza altri decidono per noi e la nostra “è una posizione errata a prescindere”
ricordati Asatan in un paese dove si preleva un figlio per una dieta tra l’altro meno dannosa di quelle “classiche dei genitori” solo perchè la si considera sbagliata a prescindere non si tarderà a portare via i figli agli atei degeneri che non insegnano ai figli la morale della maggioranza o che si rifiutano di battezzarli destinandoli così alla dannazione eterna.
Stamane commentavo che non avevo ancora ricevuto la lettera per lo sbattezzo.
E invece, stasera si presenta MIA NONNA con la busta da parte dell’arcidiocesi di Milano (spero nn messa in mala fede nella sua casella delle lettere) che mi comunica i 15 giorni di ripensamento e mi propone un incontro….. conscia benissimo che non avrebbero il diritto di chiedermelo, la curiosità mi tenta… fissare l’incontro e sentire che hanno da raccontarmi le alte cariche ecclesiastiche?! Sarebbe pura curiosità e, lo ammetto, un modo per ridacchiare sotto i baffi la sera bevendo una birretta con gli amici… mi chiedo se accettare l’incontro però potrebbe essere letta dalla chiesa come un mio tentennamento, una mia debolezza…. che ne pensate?!?!?!?
@ zel
All’incontro, al massimo, vacci dopo che hanno già fatto l’annotazione…
Grazie Raffaele.
Che dire, allora, potrei fare come un caro amico, mi sposo in chiesa, dato che la mia compagna ci tiene tanto ( no, non è una supercattolicissima e ultrapapalina..anzi) crede in dio e bla bla bla… e…zac…. una settimana dopo il matrimonio mando il ben servito al parroco 😀
@ zel
per esperienza personale si ti assicuro che è stato fatto in mala fede…
a me la lettera ancora non è arrivata..
@ zel
non andare, prendono tempo. Minacciali di ricorrere al garante per la privacy e vatti a fare la birretta.
Ai neo apostati: il cruciverba di Stefano Bartezzaghi su “Lessico e nuvole” di Repubblica, sempre attento alla cronaca, oggi vi riguarda (al 9 verticale):
http://www.repubblica.it/2003/g/rubriche/ilcruciverba/includeManual/cross14novembre2008.htm