Jay Scott Newman, sacerdote cattolico della St. Mary’s Catholic Church di Greenville (South Carolina), ha diffuso una lettera tra i fedeli della sua parrocchia in cui afferma esplicitamente che negherà la comunione agli elettori di Obama, poiché il nuovo presidente degli Usa ammette l’aborto. Ai fedeli si chiede di “fare penitenza” per il voto prima di poter ricevere di nuovo la comunione, dato che “la nostra nazione ha scelto come condottiero il politico pro-aborto più radicale che abbia mai servito gli Usa e che abbia mai corso per la presidenza. Votare per un politico pro-aborto quando c’é un’alternativa pro-life significa collaborare con il male, e quei cattolici che lo fanno si mettono al di fuori della comunione con la Chiesa di Cristo e saranno giudicati secondo la legge divina”. Newman ha spiegato che la sua denuncia non riguarda l’affiliazione politica: “Se il candidato repubblicano fosse stato pro-aborto e il candidato democratico pro-vita, avrei scritto la stessa cosa”.
Indicativamente, McCain ha conquistato il South Carolina e in particolare nella zona di Greenville ha ottenuto circa il 60% dei consensi.
Usa: sacerdote nega comunione ad elettori di Obama
45 commenti
Commenti chiusi.
quelli pro war invece li santificano.
io personalmente dò immensamente più importanza alla vita in atto piuttosto che alla vita in potenza.
Si può pensare ciò che si vuole del rev. Jay Scott Newman, ma non che non sia coerente. Il problema vero dovrebbe essere invece per quei cattolici che hanno votato per Obama, alla faccia di chi continua a sostenere che si può essere credenti e laici insieme.
Perchè sì, si può (si può sempre tutto), ma solo se si è disposti a restare intrappolati nello spazio non proprio agevole da percorrere che separa l’ipocrisia dalla schizofrenia.
Il che potrebbe valere anche per Obama (non conosco come viene considerato l’aborto dalla religione lui che dice di osservare)… ma, nel caso, la Casa Bianca val bene uno strappetto nella coscienza.
Quando qualcuno, elettore di Obama o meno, segue le funzioni religiose e considera cosa seria ricevere la comunione da un ministro di culto, si merita di subire qualunque follia decida (e per qualunque motivo) il suo prete.
Nessuna pietà né comprensione. Ci pensino, semmai, i suoi correligionari.
Chi è causa del suo mal pianga sé stesso.
Saluti
off topic
per Bottoni:
ti ho risposto all’ultimo ma hanno chiuso l’altra ultimissima!
se vuoi c’è il mio blog (ps: non è spam)
Vorrei che tutti i preti cattolici fossero così severi, sai quante sconversioni… 😛
Il prete della mia (?) parroccha, a suo tempo, quando ohimè mi sono trovato preso in mezzo a quell’orrendo meccanismo di ricatti affettivi che mi ha portato a battezzare quegli innocenti inconsapevoli dei miei figli, voleva rifiutare di farlo essendo mia moglie ed io sposati solo civilmente. L’avrebbe fatto solo se prima ci fossimo sposati in chiesa. Gli ho detto che gli mandavo mia madre e mia suocera e che se la vedesse con loro poichè a me non me ne poteva fregare di meno. Poi ho aggiunto che al suo capo lassù avrebbe spiegato lui la cosa assumendosene la responsabilità. Li ha battezzati (non sò quanto le nonne abbiano pagato, io non ho tirato fuori una lira).
Adesso, già da un paio d’anni, si sono sbattezzati entrambi ma il maltolto il prete non l’ha restituito.
@enrico mini dice: “Adesso, già da un paio d’anni, si sono sbattezzati entrambi ma il maltolto il prete non l’ha restituito.”
E certo: e’ più facile aprire un’ostrica con le mani legate dietro la schiena che farsi restituire dei soldi da un prete.
@ Bruno Gualerzi : Io dovrei considerare coerente un prete che è contro l’aborto e che appoggia presidenti disposti ad arrostire altre popolazioni (compresi bambini), e incoerente un elettore cattolico che vota per Obama???
Ma se ben ricordo anche McCain, seppure con prese di posizione più sfumate, non era contrario all’aborto. Solo la Palin era dichiaratamente antiabortista.
A rigore non dovrebbe dare la comunione a nessuno.
E poi come fa a sapere per chi ha votato la gente?
Sarà, ma a me me pare ‘na strunzata.
Kaworu scrive:
14 Novembre 2008 alle 22:47
quelli pro war invece li santificano.
—-
Il problema è che la chiesa vive sulla sofferenza della gente:
la guerra provoca sofferenza quindi fornisce materia prima agli avvoltoi in gonnella,
l’aborto invece impedisce ad un potenziale individuo di nasere e soffrire quindi non fornisce materia prima.
@ Bruno Gualerzi
“Perchè sì, si può (si può sempre tutto), ma solo se si è disposti a restare intrappolati nello spazio non proprio agevole da percorrere che separa l’ipocrisia dalla schizofrenia.”
Permettimi di esprimerti la mia ammirazione. E non pretendere il copyright su questa bellissima espressione, che sono povero in canna 😉
non vedo l’ora di trovarmi in una discussione per usarla, accidenti.
Infatti Razzinga ha scomunicato Silviolo perché convive more uxorio con una donna che non è sua moglie e con la quale ha persino copulato… e più volte! Ah non l’ha fatto? Allora mi sbagliavo, scusate ^_^
@ pope eye
Pensavo fosse sottinteso: essere coerenti con ciò in cui si dice di credere non significa che ciò in cui si crede (in cui si dice di credere) debba solo per questo essere condiviso. Da me, ateo, non lo è certo. Il problema, come dicevo, sorge (dovrebbe sorgere) per un cattolico.
Notizia positiva!!!
Allontana ancora di più i clerici dalla gente.
Verrà il giorno in cui non se ne potrà più e non saremo più soli… 🙂
@Bruno Gualerzi
Si può se si ha il senso della democrazia, il rispetto per le scelte di vita altrui, se non si ha la pretesa di imporre le proprie convinzioni agli altri, per legge.
Certo, per un integralista tutto questo è incomprensibile, ma essere credenti non vuol dire necessariamente essere integralisti.
Quanto alla presunta coerenza di Jay Scott Newman, concordo con coloro che hanno fatto notare come Newman non abbia, a quanto ne sappiamo, negato la comunione agli elettori del presidente guerrafondaio, bugiardo e torturatore. Per tacer del fatto che, almeno per i cattolici, il profitto e il denaro non dovrebbero essere valori fondanti della propria vita, il che rende automaticamente una forma di schizofrenia essere americani e cattolici allo stesso tempo.
Il prete ha perfettamente ragione, ma non si è accordto che è stato Dio a voler che Obama diventasse presidente e che lui fosse pro-aborto, quindi Dio è favorevole all’aborto!
@ Jean Maslier
Per qel che riguarda la ‘coerenza’ di questo prete ho già precisato in una replica ad un commento non ancora approvato.
Per la questione di fondo relativa alla laicità (tutt’altro che nuova, ma inevitabile in un blog come questo), se ti va di leggerlo, ho proposto un commento più articolato nel post con data di oggi.
Presumo che non sarai d’accordo, ma gradirei – proprio per questo – un tuo ulteriore commento.
Rispetto profondamente l’incoerenza di quegli elettori cattolici laici, e disprezzo la coerenza di Jay Scott Newman.
La perseveranza nell’agire male è la virtù degli imbecilli, non capisco perché dobbiamo sbavare per chi “con coerenza” si comporta irrazionalmente non solo nella vita privata, ma pure nelle scelte politiche.
Al contrario, tanto di cappello a chi tiene la propria fede irrazionale per sé senza imporla agli altri.
Beh, si può dire quel che si vuole su coerenza/incoerenza, ma neppure Ratzinger arriva a negare la comunione ai pro aborto. W l’Amerika.
@ Gualerzi
Che poi parliamoci chiaro, Bruno: quella di cui parli te non è coerenza, ma dogmatismo. La coerenza è la capacità di articolare le proprie credenze, ovvero anche modificandole quando ti rendi conto che qualcosa non quadra: è l’opposto di quanto fa questo prete, che negando la comunione in pratica si sostituisce al suo Dio di cui dovrebbe essere solo un intermediario.
commento in attesa di approvazione per Bruno Gualerzi. 😉
Non è questo sacerdote che sbaglia ma chi gli dà retta.
decisamente d’accodo con Magar e Bruzzone.
oh e sono anche d’accordo con Jean Meslier.
mi sembra un commento misurato e razionale.
che dovrebbero leggersi quelli che continuano a dare dell’integralista a tutti i cattolici salvo dare degli incoerenti ai cattolici che riflettono e non prendono per oro colato ogni esternazione del papa.
@ Alessandro Bruzzone
Mi dai l’occasione per precisare ulteriormente (con alcuni l’ho già fatto) cosa intendo quando parlo di ‘coerenza’ a proposito di questo prete che nega i sacramenti a chi ha votato per l’abortista Obama.
Intanto è ovvio che, per quanto mi riguarda, si tratta di una coerenza non certo virtuosa (è ‘coerente’ anche il ladro che, ritenendo la propria attività legittima e necessaria per sé, continua a rubare)…
in secondo luogo si può tacciare di ‘incoerenza’ proprio ciò cui accenni tu perché se davvero il nostro nutrisse quei dubbi di cui parli (e che naturalmente lo renderebbero ben più apprezzabile), ‘per coerenza’ dovrebbe rifiutare una appartenenza ad una religione che – come per altro ogni religione – si fonda sui dogmi. O quanto meno – sempre ‘per coerenza’ – dovrebbe porsi su posizioni ‘eretiche’.
La mia replica ad Alessandro Bruzzone vale anche per LucaRoberto, i cui intervento ho letto solo ora.
Prego inviare modulo per sbattezzo a quanti sono stati deprivati della comunione. Disponibile per traduzione.
ignoranza pura e semplice del prete
La mia domanda è: perché gli elettori di Obama, con tutte le chiese che ci sono negli USA, continuano a frequentare quella cattolica?
Ma questo prete americano vada a farsi benedire!!!
Ma chi si crede di essere! Ed ha anche il coraggio di negare la comunione ai fedeli che hanno votato per Obama!
IL prete in questione per primo non dovrebbe farsi la comunione!
diamo la comunione a chi invece uccide mussulmani!le gerarchie vaticane hanno mai sconfessato bush o detto qualcosa contro la pena capitale in texas.17 morti da gennaio?
consiglio la lettura di USCIRE DAL GREGGE di R.Carcano! é un libro che apre occhi,mente e cuore!
@ Bruno Gualerzi
Capisco il tuo punto di vista, ma può essere molto controproducente: io non distinguo gli individui infilandoli in gruppi predeterminati.
L'”universo” cristiano, o ancora più in particolare quello cattolico, è tutt’altro che omologato e impermeabile, come del resto pensare all’ateo (o agnostico) perfetto & puro rende un’immagine più macchiettistica che altro.
Sono le chiese casomai che cercano di omologare tutto a una solo ortodossia.
Preciso meglio: il fatto che una persona aderisca a un gruppo dato, vuoi per consapevolezza vuoi per ignoranza, non mi porta a negare a quella persona lo status di individuo caratterizzato da aspetti unici.
Caro Alessandro, cercherò anch’io di precisare ulteriormente.
Non solo non mi considero un ‘ateo duro e puro’, ma, al contrario, considero l’essere ateo proprio un modo per rivendicare un’autonomia individuale (un forma di anarchia) che rifiuta ogni ‘religione’ (dal latino ‘re-ligare’ = ‘legare insieme’), fosse pure una ‘religione atea’…
Ma proprio per questo non posso non porre in primo piano la contraddizione di quanti – credenti di una qualsiasi fede – rivendicano un’autonomia di giudizio dall’interno di una struttura la cui ragion d’essere è proprio dovuta all’esigenza di riferirsi ad un qualche dogma.
Per servirmi delle tue parole: non sono io che “infilo individui in gruppi predeterminati”, mentre cerco al contrario – evidenziando certe contraddizioni – di stimolare altri ad uscire dal gregge.
Ma tanti elettori di Obama in chiesa nemmeno ci vanno e la comunione nemmeno la prendono.
Forse non apettavano altro.
Ennesimo caso in cui la chiesa si pone al di fuori della democrazia, esercitando indebite pressioni sulla gente volte allo scopo di esercitare un forte controllo politico e sociale.
Una democrazia che resta a guardare in silenzio questi fenomeni non è democrazia.
Gualerzi scusa ma non sono d’accordo.
la religione cattolica non è un codice binario: o dentro o fuori.
gli insegnamenti della religione cattolica, si sono evoluti nel tempo, hanno tenuto conto del contesto sociale, dei cambiamenti.
la R.C ha una parte di “dogmi” e una parte di “insegnamenti” e una parte di “tradizione”.
tralascio il primo.
gli altri due sono assimilabili a “consigli” basata su interpretazioni della parola del vangelo.
le tradizioni e gli insegnamenti non sono certo inattaccabili.
un esempio per tutti: il celibato dei preti.
non è un DOGMA, immutabile. è una tradizione fondata su delle motivazioni.
niente vieta che un domani cambi e si modifichi questa tradizione.
E’ un po’ come il proibizionismo: prima era una legge (anni 20) perchè sembra potesse servire poi è stata tolta perchè sono mutate le condizioni.
so che è semplicistico, ma è così.
Attenzione a non considerare tutto ciò che viene espresso dal clero come “dogma”. non è così e non è mai stato così.
se ci pensi vedrai che anche per le leggi dello stato la questione è simile.
va bene caro luca roberto gli insegnamenti e i consigli…l’arroganza e l’intrommissione continua NO!!per Giove!
Caro LucaRoberto, so benissimo che tutto ciò che emana dal magistero della chiesa non costituisce dogma… ma il dogma esiste, è parte costitutiva di ogni religione (e come sai io non ho reticenze nel parlare anche di ‘religioni laiche’, quando non addirittura ‘atee’), e impone ad ogni aderente di considerarlo ‘irrinunciabile’ o altrimenti di porsi ‘fuori’. Per ampio che sia il margine di autonomia che un cattolico possa ritagliarsi (e tanti lo hanno sfruttato questo margine e ancora lo sfruttano, e a volte in modo molto più incisivo di tanti presunti laici), il margine resta… e di fronte a certe scadenze di forte impatto esistenziale (l’aborto, per tornare al tema del post) può continuare a ritenersi coerentemente cattolico non facendo di tutto per impedirlo? Può scendere a compromessi se non lacerando la propria coscienza?
Sarò prevenuto, ma non posso negare a me stesso di non avere trovato fino ad ora argomenti in grado di farmi vedere le cose in modo diverso.
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Ilaria Sono d’accordo.
purtroppo l’intromissione ha bisogno di uno strumento interno: in questo caso i politici “più papisti del papa” e i giornalisti seminatori di zizzania.
Ecco se vogliamo cacciarli sono con te.
Gualerzi:
l’aborto non è un tema secondo me trattabile come un tutt’uno.
alla base c’è un semplice problema etico: la vita quando inizia?
ecco, risposto a questo si trova la risposta al resto.
finchè non si ha risposta definitiva a questo non mi si potrà convincere che una delle risposte che vengono date ora sia più giusta delle altre.
Quindi faccio la mia scelta.
Ma mi viene una provocazione: perchè non si parla mai in questo sito e in altri delle cellule embrionali cordonali? perchè non si fa una battaglia-battage anche su questo tema?
Perchè si accetta che ne vengano buttate il 99% quando di problemi etici non ce ne sarebbero?
perchè non si permette a chi vuole di vendere un proprio organo?
perchè si cerca di evitare un suicidio?
sono temi etici. e l’etica è degli essere umani.
non solo dei cattoli
non solo degli atei
non solo dei laici
Caro Metalock
tutte le organizzazioni fanno “pressioni”.
il fatto che le giudichi indebite è solo perchè non dicono quello che piace sentire a te.
a parte il papa e pochi altri, il resto del clero vive in italia, lavora in italia, paga le tasse in italia così come tutti i cattolici.
ergo dicono quello che vogliono.
Mi sembra riduttivo eleggere un presidente di una nazione così potente basandosi solo sul fatto che sia o no antiabortista e di conseguenza distribuire ostie…Mi pare che sia proprio l’ultima cosa da prendere in considerazione, visti i problemi causati da Bush,il fatto che Obama sia antiabortista o no.La chiesa si dimostra estremamente superficiale se considera l’aborto come il parametro per eleggere un presidente.Forse si sente crollare la terra da sotto le fondamenta e allora si devono appendere all’ultimo appiglio che trovano per non sprofondare.
@ LucaRoberto
Ho poi letto la tua autodescrizione pubblicata in extremis.
Per quel che riguarda la donazione di cordone ombelicale, è prevista dalla legislazione, se ne è parlato in passato su questo blog, ma purtroppo non è molto pubblicizzata e così, è vero, nella maggioranza dei casi viene buttato. Ed è un vero spreco.
Ma ora vorrei tornare in topic.
Mi ricordo che per le elezioni politiche del 1948 venne minacciata la scomunica per chiunque avesse votato per il Fronte Popolare (Partito Comunista e Partito Socialista). Quasi un terzo degli elettori italiani dunque avrebbe dovuto essere scomunicato. Eppure non mi risulta che ciò sia effettivamente avvenuto.
Finirà così anche questa volta. Anche perchè non credo che un parrocchiano di Newman che abbia votato per Obama glielo vada a dire. Questo reverendo ha solo voluto farsi bello davanti al vescovo. Ma agli effetti pratici non succederà nulla (se non, mi auguro, un distaccamento volontario dalla chiesa da parte dei cattolici pro-Obama).