Giorgio Lambertenghi, presidente dell’Associazione medici cattolici di Miliano e membro del Comitato di bioetica del Policlinico milanese, riapre il dibattito nel mondo cattolico sul tema delle cellule staminali embrionali e la loro sperimentazione, stimolato dalle posizioni in merito del nuovo presidente statunintense Obama.
Lambertenghi spiega che i pronunciamenti della Chiesa sul tema “non vanno bene”, lo “amareggiano un po'” e che nel mondo cattolico “c’è un ampio dibattito e lo stesso vale per il testamento biologico”, con posizioni “più radicali fra medici e scienziati cattolici più vicine a quelle di Fisichella” e con altre più aperte. Il medico critica il fatto che “a volte certe osservazioni” in materia di bioetica “vengono fatte da persone che non conoscono la scienza e questo non mi pare corretto. Il dibattito deve essere onesto senza pronunciamenti di condanna”.
Controbatte così alla classica argomentazione portata avanti dai “difensori della vita” secondo la quale “le cellule staminali embrionali non hanno guarito nessuno”: “E’ vero […] ma questo vale anche per le adulte, il che non vuol dire che non si debba andare avanti con la ricerca. Mi sembra una posizione non corretta dire ‘non servono a niente’; certo fino ad ora sull’uomo non sono servite, ma ci sono dei dati relativi alla ricerca sugli animali che sono molto confortanti, per cui servono eccome. Del resto lo stesso discorso si puo’ fare per le cellule staminali adulte. Anche queste non hanno mai guarito l’Alzheimer o il Parkinson, ciò non vuol dire che non bisogna andare avanti con gli studi”.
Lambertenghi spiega che gli “embrioni congelati sono stati messi in frigo in numero eccessivo, e qui sono d’accordo che la legge è sbagliata”. Cosa farne? Risponde: “credo che possano essere utilizzati per il bene dei malati e per le ricerche serie e controlate sulle staminali embrionali. Non vedo alternativa, anche perché sono più di 30.000 che vengono conservati, anzi molti vengono già buttati via”. A patto che non ne vengano prodotti ad hoc per la ricerca, spiega, ma si utilizzino quelli già esistenti, con “norme certe” e “richiesta del consenso”.
Lambertenghi spiega che le linee cellulari embrionali acquistate all’estero “vengono già utilizzate per la ricerca anche in Italia” da istituti accreditati: “in tutto questo ci sono naturalmente dei rischi perché c’è un utilizzo commerciale che deve essere controllato”.
Anche per le cellule staminali adulte “ci sono notevoli difficoltà” di utilizzo e “problemi da risolvere”: per questo è indispensabile studiare anche le staminali embrionali. “Le due ricerche devono essere di pari passo. Non dimentichiamoci l’obiettivo: curare le persone ammalate che sperano nella ricerca”.
Lambertenghi, medici cattolici: embrioni congelati utili per sperimentazione, Vaticano risponda
46 commenti
Commenti chiusi.
“fate come volete, ma la ricerca deve fermarsi”
Qui si vede la differenza tra un cattolico abituato ad accostarsi alla sofferenza quotidiana dei suoi pazienti e uno che la sofferenza la mitizza sulla base di un indecente libro scritto millenni fa.
Qui si vede la differenza tra un cattolico che studia le cose e le valuta con cognizione di causa e uno che le commenta insipientemente sulla base di un indecente libro scritto millenni fa.
@ulv
si ma un cattolico deve sottostare a quanto dice il vaticano, la bibbia e quant’altro.
se entri a far parte di un club di appassionati di sigari, non puoi poi lamentarti della puzza di fumo.
Anche in relazione a quanto si sta dibattendo in altri post, quoto senza riserve Kaworu.
Anche io daccordo con Kaworu;
insomma, questo non è cattolico… Sarà religioso, cristiano, ma cattolico no.
Speriamo però che le critiche “interne” portino qualche frutto…
gli embrioni fanno comodo perchè c’è “puzza” di scoperte importanti e quindi si piagnucola tipo “dai mamma posso giocarci?”.
poi invece quando si tratta di aborti, ovviamente l’obiezione di coscienza regna sovrana.
io estenderei l’obiezione di coscienza obbligatoria anche a questi casi: sei cattolico? eh mi dispiace, la tua religione ti impedisce di fare esperimenti con gli embrioni… toccherà a qualche medico ateaccio cattivo fare le scoperte che avresti potuto far tu e cuccarsi onore, fama e anche soldi magari.
scusate ma una cosa che mi irrita profondamente sono questi cattolici à la carte. “no no B non lo possiamo fare perchè la nostra religione ce lo proibisce…” poi si scopre che da B2 si possono ottenere vantaggi e chiedono di poterlo fare.
schifo.
(perchè non ditemi che abortire e lavorare su embrioni – quindi sopprimerli impedendogli di diventare bambini [ovviamente in ottica cattolica] – sono due cose che stanno agli antipodi…)
tanto lo cacciano
I medici cattolici in buona fede entrano nel dibattito scientifico adoperando (talvolta) il rigore metodologico delle scienze. Ma un ateo si chiede: quando costoro parlano di scienza e di biologia e medicina e spaccano il capello in quattro su quando finisce (o comincia) la vita, se un corpo “vegetante” senza le funzioni (che loro considerano) superiori sia vivo o morto etc. sono gli stessi pignoli che credono che la madonna sia assunta in cielo corpo e anima, che Gesù Cristo “discese agli inferi, il terzo giorno risuscitò da morte” (cioè restò tre giorni all’inferno) (dal Credo), e credono a una sfilza di miracoli da fare invidia a uno stregone? Perché se confermano questo atteggiamento, questa fede cieca, non è possibile alcun confronto, alcun dialogo.
@Kaworu
Beh, a rigore, a sostenere che per dirsi cattolici bisogna sottostare al Vaticano è proprio il Vaticano, una fonte non disinteressata: un cattolico “eretico” potrebbe anche avere idee diverse, seppur reputandosi ancora cattolico.
Nel caso specifico, però, dubito molto che il presidente dell’associazione medici cattolici possa dirsi un “eretico”: la sua posizione su aborto e obiezione di coscienza (era d’accordo con la “moratoria”! ferrariana!) testimonia che è laico solo a giorni alterni…
Se un rappresentante religioso, magari induista, venisse a dirmi : “non usare la penicillina, perchè è una creatura vivente (in quanto muffa) e potrebbe accogliere un’anima reincarnata” pensate che per una credenza del genere dovrei rinunciare ai benefici di questa importantissima scoperta? Alla stessa maniera dovrei rinunciare ad utilizzare degli embrioni (destinati ad essere gettati via) privando della speranza di guarigione tanti malati? In nome di una credenza soggettiva?
Da un punto di vista pragmatico, quegli embrioni hanno due destini contrapposti:
1) Essere distrutti
2) Servire alla ricerca.
Se in questo paese esistesse un comportamento razionale, e’ bene che vengano utilizzati nella ricerca, visto che e’ impossibile che diventino bambini.
Se la ricerca otterrà qualcosa bene, ma tenendoli nel frigo o buttandoli nel water, magari con un prete che faccia l’estrema unzione, non ci si risolve nulla.
Dovrebbero veramente, i cattolici, sperimentare sulla loro pelle un pò di teocrazia cattolica. Così capirebbero quanto incoerente è la loro condotta con la loro pretesa appartenenza religiosa. Quindi, non ci penserebbero due volte ad abbandonarla.
Ma finchè si comportano in un modo e continuano ad appartenere ad una religione che ne predica un altro o lo nega, non fanno altro che dare forza al potere della gerarchia ecclesiastica.
@ Kaworu
Stì signori si ricordano il vangelo solo quando e dove gli fà comodo: sbaglio o fù detto “o con me o contro di me”? E’ comodo tenere il piede in due staffe; tengo l’amica perchè è giovane e bella ma non mi separo dalla moglia brutta e vecchia perchè è ricca.
secondo me lo scomunicano!
@Andrea77
“Dovrebbero veramente, i cattolici, sperimentare sulla loro pelle un pò di teocrazia cattolica.”
No, mi fa paura; Indro Montanelli aveva detto che provare a far governare un certo politico avrebbe fatto sviluppare anticorpi per il rigetto negli elettori; invece continuiamo a vedere come è andata a finire.
No, nemmeno per sviluppare gli anticorpi (a meno che non sia provato e testato come un vaccino….)
Ciao, stò facendo girare in rete tra i vari blog, che in Parlamento hanno nuovamente riproposto la legge blocca-blog, quella che, se ho ben capito, potrebbe farci chiudere a tutti. Ci sono delle petizioni firmabili on-line in riguardo. Ciao e buon fine settimana. Maria
Il fatto è che ci sono ere geologiche di intellettuale darwiniana evoluzione che separano homo sapiens Giorgio Lambertenghi da tyrannosaurus Rattinkergensis.
In tutti i casi è giusto che la assolutista e totalitaria chiesa papista resti all’età della pietra e non si evolva.
Più ne allontana dal suo eticamente osceno seno velenoso,
e meglio è per tutti.
@ Kaworu
Condivido solo in parte. Non ho mai pensato che Lambertenghi fosse uno “dei nostri”. E tuttavia credo che l’idea che chi si professa cattolico debba per forza sottostare a quanto dice il papa e la bibbia sia un’idea più radicata in Italia (anche tra gli atei italiani) che all’estero. In realtà si può credere in dio e nel magistero di san Pietro senza ritenerlo infallibile. Forse noi atei non possiamo capirlo, ma penso che un cattolico in disaccordo con la linea ufficiale della chiesa non sia tanto propenso a vedere il protestantesimo come un’opzione percorribile, nonostante questo a noi atei sembri ovvio.
E non condiviso nemmeno la tua lettura sull’opportunismo di Lambertenghi. Penso semplicemente che esista qualcuno che, tra gli scienziati cattolici, consideri sciocco e amorale buttare nel bidone tanti embrioni quando potrebbero essere usati per la ricerca. Il medico lo dice chiaramente: alcuni sono già finiti nello scarico. Di fronte a ciò c’è chi crede che la vita sia comunque indisponibile e che, se “morte” deve essere, sarà per volere di dio giù per lo scarico, e chi invece crede che forse convenga salvare delle vite umane. I cattolici non sono tutti uguali. A pensar male ci si prende, diceva uno di loro. Ma non esageriamo. Se no diventeremo come loro.
@ Ulv
No guarda, non puoi dirti cattolico se non accetti integralmente la dottrina della CCAR.
Questo personaggio è evidentemente cristiano, ma cattolico no. Non vedo perché dovrebbe considerarsi protestante come tu accennavi. Semplicemente si è creato una sua religione personale su base cattolica.
@ Kaworu, Gualerzi et altri
Sbagliate, occorre sempre dialogare con chi ragiona: la rigidità danneggia noi, non certo la Chiesa.
@ Lucia
Forse non mi sono speigato bene. Il fatto che non si possa essere cattolici senza accettare integralmente la dottrina della CCAR è ciò che dice il papa. Ora, se noi iniziamo a dire le stesse cose che dice il papa, c’è qualcosa che tocca. Non che non si possa sostenere questa tesi per dimostrare l’ipocrisia cattolica, ma questo non può diventare un dogma. C’è che riesce a credere nella verità dell’eredità petrina (e quindi, nella necessità del papato in quanto istituto storico e religioso) senza voler credere che il papa sia sempre, comunque e su ogni materia infallibile. Tanto più che gli stessi cattolici ben sanno che il papa è infallibile solo ex cathedra. Sugli altri argomenti può ben essere contestato. All’estero lo capiscono, atei e cattolici. In Italia non lo capiamo, atei e cattolici. Questa è la migliore (anzi, peggiore) dimostrazione che la sottile e invisibile censura papale lascia effetti anche su noi atei.
Alessio Bruzzone ha perfettamente ragione. Non possiamo chiudere quei pochi spiragli di dialogo che si aprono.
@ Alessandro Bruzzone
Cambio post… e rieccoci.
Molto brevemente. Sono assolutamente per il dialogo con chi ragiona (e altrove ho più volte espresso la mia perplessità di fronte a certo ateismo intollerante, ‘demonizzante’), ma ritengo che il dialogo, per non essere una concessione più o meno ‘tattica’ alla necessità non eludibile della convivenza, deve basarsi sulla chiarezza delle rispettive posizioni. Altrimenti non si fa altro che alimentare equivoci.
Caro professore, dal vaticano non avrà mai una risposta.Questi signori non hanno mai amato l’umanità.
a voi atei piace descrivere i cattolici come una massa di pecoroni CHE SENZA RAGIONARE accettano tutto quello che la chiesa propone. In realtà non è così, ci sono tantissimi cattolici che divergono da alcune posizioni assunte dalla Chiesa o che non accettano la completa infallibilità della chiesa o dei papi.
“a volte certe osservazioni” in materia di bioetica “vengono fatte da persone che non conoscono la scienza e questo non mi pare corretto. Il dibattito deve essere onesto senza pronunciamenti di condanna”
Veramente a me pare l’esatto opposto: di rado tali osservazioni vengono fatte da persone competenti. I più parlano completamente a vanvera.
@ulv
le mie erano osservazioni sull’opportunismo in generale dei cattolici, non nel particolare di questo medico.
non nego affatto che ci siano cattolici illuminati.
ma allora non possono essere chiamati cattolici, perchè le religioni non sono elastici che una persona si adatta su misura. è la persona che deve adattarsi alla religione che segue, altrimenti che la cambi.
@leo
quindi sono protestanti o altro.
@ Kaworu
Anche su questo ho alcuni dubbi. Certo, la religione non può essere opportunisticamente modificata sulla base dei proprio interessi e delle proprie convenienze, su questo hai ragione. Ma la religione non è neppure un unico grande dogma. La religione ha dei dogmi, e ha anche tutto un apparato di convinzioni sulle quali dovrebbe invece essere lecito discutere. Per esempio, un dogma è: “la vita è sacra”, ma esistono poi mille posizioni che possono essere basate su questa convinzione, posizioni che possono vedere nell’aborto un delitto o una triste possibilità, nelle staminali un’abominio o un’opportunità, nella legittima difesa una scelleratezza o un diritto. Questo è sempre avvenuto anche nel cristianesimo, che io sappia. Paradossalmente, ho l’impressione che proprio nella nostra epoca di democrazia e illuminismo il cristianesimo si sia trasformato nella sua forma più intollerante e sclerotizzata. Un tempo le critiche cattoliche alla religione si sentivano (basti pensare a Dante), ora sono un tabù. Anatema su chi offende il papa.
@ kaworu
no, sono ugualmente cattolici, magari cattolici “liberali”, ma sempre cattolici.
La religione cattolica è molto più elastica di quanto a te piace credere.
x leo
si, in effetti conosco molti buddhisti e new ager che non rispettano i dettami vaticani.
No per piacere. I new ager anche no! O__O
Quoto ULV e Leo
@Kaworu @Lucia @Bruzzone
senza offesa ma ancora non avete capito la differenza tra dogma, religione, opinione e tradizione.
Ma non c’è problema.
Tempo ce n’è.
Com’è? se un cattolico è d’accordo col papa è integralista e talebano, se non lo è incoerente e ipocrita?
x lucaroberto
un cattolico è quello che è, difficilmente non rispetta i dettami del papa e se non lo fa è incoerente perchè dovrebbe, non ci vedo nulla di strano in questa definizione, del resto non si può essere soldati e al contempo pacifisti o atei e allo stesso tempo credenti, si chiama coerenza anche se in vaticalia un vocabolo simile andrebbe abolito stante l’inutilità dello stesso.
@ Ulv
Ma infatti sono ben contenta di dialogare con questo tipo di persone! Figuriamoci se chiudo le porte in faccia a uno scienziato!!!
Dico solo che non è cattolico, perché, che ti piaccia o no, è la chiesa cattolica a decidere chi è cattolico e chi no… E’ come se io mi proclamassi confuciana senza credere nell’obbedienza gerarchica! Se non ci credi non sei confuciano!
@ LucaRoberto
No, non mi hai capito…
Se uno si definisce cattolico, deve esserlo. Non puoi dirti cattolico perché la domenica vai a messa! La religione è un complesso che si accetta in toto o non si accetta. Poi per carità, ognuno fa quello che vuole e crede in quello che vuole, ma se ti poni in contrasto con le dottrine dell CCAR non sei cattolico. Cristiano si, cattolico no.
Si tratta di coerenza. Altrimenti sei come uno di quelli che si dicono vegetariani ma mangiano il pesce…
In conclusione, tutti noi atei e agnostici, piu’ moltissimi “cattolici” non allineati col vaticano siamo favorevoli alla ricerca sulle staminali! A questo punto sta ai cattolici non allineati fare pressione dall’interno perche’ il vaticano smetta di immischiarsi a livello di politiche dello stato italiano per la ricerca o per altre questioni etiche. Se i cattolici liberali sono in disaccordo coi vertici, vedremo se saranno davvero in grado di far sentire la loro voce, forte e chiara, su quanto dovrebbe fare la chiesa cattolica per rappresentare degnamente il messaggio cristiano, e spostare l’azione della chiesa su temi piu’ pertinenti a detto messaggio. Vedremo.
@ Lucia
No, non credo. Come ho già detto nel mio post precedente, nelle religioni esistono tanto i dogmi quanto le convinzioni non dogmatiche. Obbligatorio è sposare i primi, non le altre. Credo che un cattolico possa perfettamente essere cattolico (e credere di esserlo) se rispetta l’imperativo diritto alla vita che la sua religione gli impone, senza necessariamente accogliere l’opinione contingente di un papa su una materia non “di fede” come quella delle cellule staminali, un ambito di recentissima scoperta sul quale una speculazione di natura morale (quella del papa) non può essere considerata, a priori, come veritiera a scapito delle altre.
Credo in fondo che si tratti di una questione di… “consapevolezza”. Un cattolico che usa i preservativi perché si disinteressa completamente di ciò che dice la morale cattolica è un cattolico solo per tradizione, dunque un non-cattolico. Ma un cattolico che conosce i testi sacri, si interessa alle questioni poste dal magistero e, semplicemente, dà risposte differenti alle domande che queste implicano, be’, io credo si possa ancora considerarlo cattolico, e non solo cristiano.
Ma questa è la visione di un ateo…
@ Lucia,
hai ragione, è la chiesa cattolica a decidere chi è cattolico e chi no! Il neonato che, senza proprio consenso vista l’età, viene battezzato, diventa proprietà della chiesa cattolica che si arroga il diritto di poterne disporre a suo piacimento! Al punto tale che, anche se ti sbattezzi, il battesimo resta valido (a differenza del sacramento del matrimonio che lorsignori, previo congruo pagamento, possono annullare)!
Rompono tanto le scatole su chi vorrebbe rifiutare eventuali accanimenti terapeutici e poi si accaniscono a ritenerti battezzato anche se ti sei “chiamato fuori”. Sarà mica perchè lo sbattezzo è gratis e l’annullamento del matrimonio si paga?
e se paghiamo ce lo annullano??
ULV ancora una volta sono d’accordo.
@ LucaRoberto
Nessuna offesa, ma mi sembra che sia te a non aver capito cosa ho scritto, poiché mi accorpi a persone che hanno espresso idee opposte alle mie. 😉
Ad ogni modo ai termini che hai usato corrispondono concetti assai complessi e mutevoli, che tu li abbia “capiti” in senso definitivo è duretta.
@ Lucia
Guarda che neppure la gerarchia ecclesiastica che costituisce la Chiesa cattolica è integralmente e linearmente d’accordo su tutto. L’idea che la CCAR sia un’entità unica con una visione chiara e definita del mondo, magari da sempre, è proprio la grande menzogna che loro intendono farci credere.
@ Ulv
Partendo dal presupposto che sono individualista, non penso esistano cattolici veri e cattolici falsi. Esistono persone che ritengono di essere cattoliche, finendo inevitabilmente per essere in qualcosa diverso da tutte le altre che ritengono altrettanto.
La tua descrizione è troppo definita, va bene per un articolo ma non per corrispondere alla realtà.
La ricerca deve andare avanti, la popolazione in generale sta invecchiando e ci sarà sempre più bisogno di fare sempre più progressi.
Trovo equilibrato il discorso fatto da Lambertenghi, spero non gliela facciano pagare !
@ Alessandro Bruzzone
Non comprendo fino in fondo il tuo ragionamento.
Premetto che anch’io sono individualista. Ma questo non impedisce di trovare delle similitudini tra individui. Per esempio, nessuno meglio degli psicologi sa che ogni persona è un caso a sè, ma questo non impedisce che esistano libri di testo in cui i futuri professionisti imparano a conoscere la realtà attraverso generalizzazioni e categorie. Non c’è nulla di male.
La questione terminologica è comunque secondaria. Quello che volevo dire – e forse non mi sono espresso chiaramente – è che io non considero cattolico colui che, pur definendosi tale per i più disparati motivi (tradizione, inerzia, reazione nei confronti delle altre fedi), non si interessa minimamente della morale cattolica, nè si preoccupa più di tanto se gli si fa notare lo scarto tra ciò che dice e come si comporta. Su questo tutti i navigatori di questo sito mi sembrano d’accordo. Molti mi sembrano invece in disaccordo con la seconda parte della mia tesi, e cioè sul fatto che chi dissente col papa su alcuni temi specifici non necessariamente trasgredisce il comandamento fondamentale del cattolicesimo. Ma non vedo come questa mia visione sia troppo ristretta. Ho semplicemente delineato due macro-categorie dai contorni piuttosto porosi, all’interno delle quali esistono certo grandi varietà. Non essere d’accordo su questo (cioè sulla possibilità di categorizzare, non necessariamente sui criteri in base ai quali farlo, che sono e restano opinabili) significa sostenere, allo stesso modo, che la differenza tra atei e credenti “va bene per un articolo ma non per corrispondere alla realtà”.
Ciao.