Una ricerca austrialiana sulle lucertole del genere Lerista (note per la formazione variabile delle zampe), diretta dal professor Adam Skinner dell’Università di Adelaide, porta ulteriori conferme dell’evoluzione “rapida”. In particolare, esaminando diverse specie di queste lucertole, ci si è resi conto di come alcune siano evolute in tempi relativamente brevi, perdendo le zampe e al contempo modificando la conformazione del corpo, che è diventata simile a quella dei serpenti. L’analisi genetica ha permesso di scoprire in che modo e in quanto tempo si sono ridotte le zampe: l’evoluzione verso un corpo simile a quello delle lucertole si è avuto varie volte e in maniera rapida, tanto che – spiega Skinner – “alla velocità maggiore, la perdita completa delle zampe si ritiene sia avvenuta in 3,6 milioni di anni”.
Evoluzione: come le lucertole australiane hanno perso le zampe
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Uno studio parallelo dimostra come siano possibili casi di devoluzione assai più veloce. Le evidenze sperimentali sembrano indicare un netto decremento delle facoltà intellettive degli italiani negli ultimi trent’anni, più o meno dopo l’avvento delle televisioni commerciali.
Davvero incredibile, se si pensa al successivo stadio dei serpenti, avvenuto circa duemila annifa: il gerarca cattolicus volgare!!
evoluzione prossima futura dell’italiano:da homo sapiens a……………scimpanzè.
L’evoluzione dovrebbe essere pacifica. Basta guardare gli sbalorditivi risultati del miglioramento genetico degli animali domestici e delle piante coltivate per rendersi conto della variabilità dei viventi.
La Bibbia aveva ragione! Nella Genesi il serpente fu condannato a strisciare sul suo ventre. Evidentemente in precedenza aveva le zampe! In fondo la religione è la più arcaica forma di scienza, teniamolo presente. Era il metodo scientifico ad essere diverso da quello che usiamo oggi.
# sti.ca1970 scrive:
16 Novembre 2008 alle 23:52
Davvero incredibile, se si pensa al successivo stadio dei serpenti, avvenuto circa duemila annifa: il gerarca cattolicus volgare!!
Dai… non offendiamo i serpenti che sono creature di grande tutilità in natura e anche bellissime. Il gerarca cattolico si è evoluto dalla piattola.
@ luciano
Non insultare il povero genere Pan,per piacere!…poverini…
Dunque, secondo i miei studi riguardanti l’evoluzionismo, risulterebbe questo.
Accanto all’Homo Sapiens e al suo prossimo cugino l’Homo Neanderthalensis, esisteva pure l’Homo Insipiens.
L’Homo Neanderthalensis si è pressochè estinto; ne esistono ormai pochi e sparuti esemplari, ad esempio il Centrinus Daemocristianus Giovanardus e il Laeghistus Padanus Bussicus. Il Laeghistus Padanus Borghetius è tutt’ora in attesa di catalogazione.
Ora, l’Homo Sapiens si è evoluto nell’Homo Sapiens Sapiens; l’Homo Insipiens si è involuto nell’Homo Insipiens Insipiens Praevaricatoris.
Mentre, analizzando la prima specie, possiamo notare vari esemplari decisamente evoluti (ad esempio il Biologus Dawkinensis, il Matematicus Logicus Odifreddensis, la Astrofisica Hackerensis), la seconda mostra involuzioni decisamente preoccupanti: possiamo citare ad esempio il Papalinus Ratzingherensis, il Cardinalis Bagnascus, il Cardinalis Ruinis. Il Cardinalis Barraganensis è un caso disperato che meriterebbe di essere studiato da un antropologo di scuola lombrosiana.
Certamente l’evoluzione naturale farà estinguere anche queste forme di vita parassitarie. Ma nel frattempo l’Homo Sapiens Sapiens farà meglio a tenerli d’occhio. Non si sa mai…
Sapete cosa nasce dall’incrocio di un pidocchio, un drago e un uomo lupo?
Indovinate un pò……!!