Nature: più luce sull’evoluzione dell’occhio

Nell’ultimo numero di Nature, dedicato in particolare all’evoluzione e a Darwin, è riportata una ricerca tedesca sull’evoluzione dell’occhio negli animali, che spiega alcuni meccanismi ancora poco chiari. Questa ricerca, del professor Gáspár Jékely dell’Istituto Max Planck per la biologia evolutiva, arriva alla conclusione che l’occhio si sia evoluto da alcune cellule fotosensibili in organismi molto piccoli, che permettevano di percepire la luce e quindi muoversi verso di essa. In particolare, sono state studiate le larve del verme marino Platynereis dumerilii. Secondo Jékely, “il Platynereis dumerilii può essere considerato un fossile vivente. […] Vive nello stesso ambiente in cui vivevano i sui antenati milioni di anni fa e ha conservato parecchie caratteristiche ancestrali. Studiare gli ocelli delle sue larve probabilmente è quanto più vicino possibile riusciremo ad avvicinarci all’immagine degli occhi nella loro prima evoluzione”.
Gli occhi di questi animali sono formati da sole due cellule, una con pigmento e una fotorecettrice, permettendo quantomeno di percepire la direzione della luce. E’ stato scoperto un collegamento tra la cellula fotorecettrice e quelle che presiedono al movimento delle larve, che vengono “indirizzate” in base all’entità e all’angolazione della luce.
Continua Jékely: “Questi risultati forniscono, secondo noi, la prima comprensione meccanicistica della fototassi in una larva di zooplancton marino e indicano la semplicità del funzionamento degli ocelli […] Per molto tempo, nessuno sapeva come gli animali applicassero la fototassi, disponendo di occhi e di un sistema nervoso così semplici,” Aggiunge Detlev Arendt del Laboratorio europeo di biologia molecolare (EMBL): “Presumiamo che il primo occhio dell’universo animale si sia evoluto proprio per questo motivo. La comprensione della fototassi chiarisce così i primi passi dell’evoluzione dell’occhio”.

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43 commenti

stefano

gli occhi servono per vedere l’opera del creato e dio ce li donò per contemplare tanta bellezza! ma che vogliono ancora questi evoluzionisti… 🙂

ateismo

Un argomento classico del creazionismo, smantellato per l’ennesima volta. Ma ce ne vuole di pazienza 😀

Stefano Grassino

@ateismo

E’ tutto inutile. L’evoluzione della specie non riguarda i credenti i quali vogliono restare nelle tenebre. Non sono i sacerdoti che li raggirano ma loro stessi che vanno dai sacerdoti chiedendogli, anzi, supplicandoli di raggirarli. Contro questa forma di mancato sviluppo dei neuroni, non c’è niente da fare.

Fede

Prima c’erano le tenebre, e dio, da solo, beh si annoiava parecchio.
E’ per questo chè creo per sè un bel paio di occhi, affinchè potesse vedere. Il buio.
Resosi nuovamente conto che non ci vedeva capì che il problema non era dovuto all’assenza di occhi, bensì all’assenza di luce, così creò il giorno, mise un pò d’ordine, giocò con l’acqua, la terra e il fango e creò a sua immagine e somiglianza l’uomo, ben 5768 anni fa. Questa è la vera storia della nascita dell’uomo.
Come potete ben notare gli occhi sono stati creati per errore.

stefano

“tanto grande e irrazionale è la volontà di servire che gli uomini innalzano il simbolo di colui che li hadannati per l’eternità in ogni metropoli, in ogni villagio, in ogni piccola comunità” A. Gide.

Ernesto

Ma non c’è nessuno che lamenta che la notizia è OT?

Chissà come mai!

Loryz91

Perché OT ? La scienza è cultura, e la cultura c’entra eccome qui !

Dell’evoluzione a partire da cellule fotosensibili, così come addirittura in precedenza da molecole fotosensibili nei procarioti, ero già a conoscenza, si studia a scuola. Ma questi studi mi paiono molto interessanti ed in effetti andranno a colmare un certo vuoto che c’era e si notava.

Kaworu

@loryz

si riferiva alla diatriba “si notizie che riguardano gli omosessuali discriminati / no notizie che riguardano gli omosessuali discriminati” dicendo che se non c’entrano quelle con l’ateismo, allora non c’entrano neanche quelle scientifiche.

Tiziano

L’evoluzione della vista in sé è stata geniale, peccato che per i Ned Flanders sia stata del tutto inutile: che senso ha avuto per loro se poi sugli occhi ci si mettono sempre le fette di salame?!?!??

Eheheheheheheheheheheheheh…

ateismo

Riguardo l’eventualità di un off-topic: non sono d’accordo, e basta una semplice considerazione per dimostrarlo. Il sito dell’UAAR dovrebbe trattare argomenti correlati con gli aspetti emblematici, le contraddizioni e l’influenza della religioni nel mondo civile. In linea con il suo manifesto. Se considerano (come mi pare di capire) non polically-correct parlare di omosessuali discriminati piuttosto che di scienza, posso capirlo solo quando si tratta degli atei di destra verso i quali (pur non essendo certamente di quella “parte”) ho sempre spezzato una lancia a favore.

Si può non essere d’accordo su certe cose (matrimoni, parità di diritti..), ma il punto è che le istituzioni religiose, in quanto tali, condizionano pesantemente molta gente anche non credente. E’ questo che rimarchiamo qui. Non tanto come omosessuali discriminati, ma omosessuali atei discriminati. Altrimenti non si dovrebbe parlare nemmeno di Eluana Englaro.

gioled

ATTENZIONE!!!!!!!!!!!POTREBBE ESSEREL’OCCHIODIDIO…………………………

Stefano Grassino

Per me tutto ciò che è scienza, libero pensiero, ricerca, cultura e lotta all’oscurantismo tra cui i diritti civili, c’entra eccome. Basti solo pensare che le religioni sono sempre state contro tutto quello che hò qui sopra elencato………..

bruno dei

La paura che si arrivi a capire fino in fondo i meccanismi evolutivi che hanno portato all’occhio quale noi lo conosciamo sono fortissimi perchè l’occhio è l’estremo baluardo difensivo del creazionismo religioso. L’occhio di dio, l’occhio specchio dell’anima… Si tratta di una parte della nostra anatomia che è rivestita da sempre di un elevato valore simbolico che rimanda comunque nelle intenzioni dei creazionisti alla divninità. Quello che i creazionisti vogliono difendere non è solo l’occho come meccanismo perfetto, e nato tale, dono di dio realizzato già bello e fatto, ma anche l’occhio come simbolo di una perfezione già in sè divina ed intangibile. La comprensibilità dei meccanismi che hanno portato a realizzarlo è un rischio che vogliono evitare, di fronte a quella comprensibilità reagiranno sempre con lo scotoma: ignoriamo e sopratutto ignorabimus: l’occhio è stato creato così come è, è impensabile che esistano dei precursori di ciò che in sè è perfetto!!!

Otto Permille

Anche le piante, pur non avendo occhi, si dirigono istintivamente verso la luce.

Ernesto

Il mio intento era appunto quello spiegato da Kaworu, che ringrazio a proposito.

Bruno Gualerzi

@ bruno dei
Molto bella la tua smitizzazione di una di quelle ‘perfezioni’ (l’occhio) che dovrebbero confermare il creazionismo…
Ma fino a che punto smuoverà dalle sue posizioni… non dico il creazionista culturalmente e intellettualmente sprovveduto che, in quanto tale non è nemmeno in grado di capire questi meccanismi propri dell’evoluzione, che considererà solo inutili complicazioni di fatti semplici… ma il creazionista di cultura media, quando non lo stesso scienziato crazionista? Non sarà difficile per questi ultimi, spostare solo un pò più indietro nel tempo cosmico l’intervento divino e legittimare sempre e comunque il suo ruolo ‘fondante’ di qualsiasi evoluzione.
Ribadisco questa mia posizione (riproposta ogni volta che si dà notizia di un passo avanti nella conoscenza reso possibile dalla ricerca scientifica), non certo per frenare la conoscenza, la ‘liberazione’ da tanti miti duri a morire che sempre comporta, e nemmo l’entusiasmo che legittimamente queste scoperte possono provocare… ma per mettere in guardia da una fiducia eccessiva che trapela da tanti interventi circa la loro funzione di smantellamento del mito dei miti: quello ‘religioso’.
Non credo che alla scienza come tale (e questo so che farà irritare tanti amici UAAR) – al di là del suo ruolo insostituibile per fornire conoscenze autentiche perché verificabili – si possa accollare più di tanto il compito di contribuire a far ricredere i credenti. Da questo punto di vista (ripeto, a scanso si equivoci: da questo punto di vista!) può solo confermare le convinzioni dei non credenti.

Rothko61

@ Ernesto (e indirettamente @ Kaworu)

Il tuo (vostro) intervento mi meraviglia davvero.
Come può essere OT una notizia che riporta nuove scoperte in materia di evoluzionismo?
Non c’è alcuna ragione per accostare questa notizia a quella sul mancato affitto degli appartamenti ai gay.
Ribadisco e poi mi eclisso: in passato, quando furono riportate notizie attinenti l’omosessualità che avessero un nesso con l’omofobia della chiesa e delle religioni in genere, NON ho MAI mosso obiezioni. Anzi, ho partecipato alla discussione (potete controllare).
Ieri ho valutato OT la notizia, NON perché parlava dei gay, ma semplicemente perché riguardava gli affitti di casa!
Non cerco scontri, né polemiche gratuite.
Ovviamente voi siete liberi di pensarla come volete e l’UAAR è libera di riportare tutte le notizie che ritiene. Io sono libero di pensare che una parte di quelle notizie siano OT.
Siccome non voglio essere pedante e rompere le scatole agli altri frequentatori del sito, prometto che in futuro mi asterrò dall’intervenire e voi potrete commentare felici, senza le mie interferenze, la notizia sugli alberghi più ospitali per i gay in Versilia.
Una cosa mi incuriosisce:
se Vladimir Luxuria non vincerà “L’isola dei famosi” sarà perché i transessuali sono discriminati? E allora pubblichiamo sulle Ultimissime dell’UAAR che Luxuria non si è aggiudicata l’ambita competizione!!!
Non perdiamoci l’occasione di commentare una così mirabile trasmissione televisiva!
Qui tutto c’entra…

P.S.: chiedo scusa agli altri lettori delle news. In fondo, anche questa digressione è OT…

Macklaus71

Scusate, solo una cosa: ma perchè invece di scrivere “OT”, non scrivete “fuori tema”? E non ditemi che lo si fa per brevità, dato che trovo l’ “OT” in tanti commenti-papiro. Suvvìa, pochi caratteri in più e la forma ortografica dei commenti ne guadagnerà. W l’italiano! (e scusate il “fuori tema”!)

Bruno Gualerzi

@ Rothko61
OT (ma non troppo)
Ho percorso solo ora il post relativo al rifiuto di affittare appartamenti a coppie gay.
Non entro nel merito della questione, ma vorrei sinceramente chiederti – visto il livello dei tuoi interventi – a non disertare ‘Ultimissime’. Se non ci si confronta qui proprio su ciò che è di pertinenza o meno di una cultura atea e tutto si riduce a invettive o ironie (più che legittimi gli uni e spesso divertentissime le altre, sia ben chiaro… e ci pensano comunque i moderatori a far sì che non scadano troppo), si perde un grossa opportunità.
E parla uno che è stato tentato più volte di non intervenire più perché frainteso oltre ciò che riteneva fraintendibile, o snobbato oltre ciò che poteva essere giustamente snobbabile.
E’ vero che si corre il rischio a volte di scadere in inutili bizantinismi, ma per fortuna in territorio ateo la dialettica può dispiegarsi a 360 gradi.

bruno dei

@ bruno gualerzi (e a tutti gli amici UAAR)

“… far ricredere i credenti”. Bellissimo!!!
No, sono d’accordo con te. Credo che far ricredere i credenti (Io credo ch’ei credesse ch’io credetti”’) sia uno sforzo che va al di là del potere della scienza (senz’altro), ma anche al di là di qualsiasi tentativo della ragione.
In questo sono arrivato ad una cinica convinzione: i credenti ce li dovremo tenere per un bel po’ di tempo: generazioni intere.
Il nostro compito di oggi è, credo (ancora una volta…), resistere.
Resistere, resistere, resistere…
Siamo noi che dobbiamo acquisire sempre maggiori convinzioni nella nostra visione del mondo, e difenderla dagli attacchi feroci che ad essa saranno rivolti nel nome di una fede assoluta, il cui peso sarà proporzionale al potere che essa deiene nel controllo dei meccanismi di riproduzione sociale (chiedo venia per il veteromarximo che colora il fondo delle mie idee).
La scienza e la ragione per il fedele di medio-bassa levatura sono qualcosa di estraneo, di fastidioso, e per quello evoluto e raffinato, qualcosa da rimodellare secondo i dettami del Primo Libro, quello Sacro.
Per dirla col Belli: “Che ppredicava a la Missione er prete? Li libbri nun zo’ rrobba da cristiano: Fijji, pe ccarità, nnu li leggete.”.
Saluti.

Aldovaldo

Un tempo l’evoluzionismo era una valida argomentazione contro il creazionismo. Oggi pur essendoci associazioni di strani personaggi soprattutto negli USA che educano i loro figli a non credere nell’evoluzionismo, la linea di pensiero più diffusa tra i credenti è quella del disegno intelligente. Insomma, come volevasi dimostrare, il drago di Sagan funziona a meraviglia!

parrocodicampagna

Complimenti a Bruno Gualerzi per la sua lucidità.
L’ateo e il credente di solito trovano nei dati scientifici quello che vogliono trovare in base a una decisione (fede/non fede) presa per altri motivi.
Nè Zichichi nè Odifreddi.
P.S. I “creazionisti” veri e propri penso siano una sparuta schiera di protestanti fondamentalisti rinchiusi in qualche (in questo caso, non deplorevole) riserva americana e che sono un pericolo più per i teologi che per voi.

parrocodicampagna

altro Post Scriptum.
Il Disegno intelligente è una teoria filosofia, nè scientifica, nè teologica.
Il prof. (mons.) Fiorenzo Facchini, docente emerito (“emerito” è un titolo che non a tutti gli ex professori viene concesso) di Antropologia all’Università di Bologna (che non è propriamente pontificia) gli ha sparato contro in un articolo sull’Osservatore Romano.
Penso che questo basti a dire il discredito che la suddetta teoria goda oltretevere.
Ciao

Bruno Gualerzi

@ parrocodicampagna
Grazie per i complimenti, ma dubito che il creazionismo (che sarà anche altra cosa dal Disegno Intelligente, ma non si vede da dove derivi e in cosa consista questa ‘Intelligenza’) sia un concetto – pur con tutte le precisazioni e gli aggiornamenti del caso – che esula dalla teologia.
Insomma, per dirla in soldoni: è o non è, per il teologo anche il più dialettico immaginabile (esiste anche, per quel poco che ne so, una ‘teologia negativa’, molto acuta ma a mio modo di vedere proprio per queso ancor più contradditoria), pur sempre dio il punto di riferimento obbligato per dare un senso alla realtà?
E il monsignore citato, con tutto il rispetto per la sua scienza antropologica, credo che sia pur sempre, e soprattutto , un ‘monsignore’, cioè un credente la cui fede viene prima di qualsiasi conoscenza raggiunta con i limitati mezzi umani.

parrocodicampagna

a Bruno
Certo che per un credente è Dio il punto di riferimento.
Ma mi è piaciuto (o così mi è sembrato) che tu abbia lucidamente detto che la scienza non è nè pro nè contro la fede o la non fede, perché, aggiungevo, ciascuno può farle dire e trovarci quello che vuole (se capita un caso su 1.0000000000000000000 di possibilità il credente dirà: ecco c’è Dio dietro, il non credente dirà: ecco il caso, ma avevano già deciso prima…)
Il “creazionismo” penso venga confuso con il “fissismo” (= Dio ha fatto gli alberelli, e poi ha fatto gli animali uno per uno ex novo, poi ha fatto confusione e ha fatto l’ornitorinco…) che, è un modo balordo di interpretare la Bibbia e che, grazie al cielo, è stato messo in crisi dalle teorie evolutive.
Altra cosa è la fede in un Dio “creatore”, fede che lascia che la scienza faccia il suo mestiere dicendoci come è fatta ‘sta creazione.
Il “disegno intelligente” è una teoria dei protestanti americani che vuole spacciare per scienza una teoria filosofica. Per un credente è ovvio che c’è un disegno dietro tutto, non c’era bisogno di aspettare loro (già sant’Agostino parlava di una specie di evoluzione e a fare i pignoli la Genesi dice anche: “la terra produca germogli, erbe … produca esseri viventi…), ma ce lo diciamo tra di noi, mica è un dato sperimentale: c’è da farsi ridere dietro a spacciarlo per scienza.
Mons. Facchini è stato relatore al Darwin day a Ferrara 2 o 3 anni fa.

maxalber

# parrocodicampagna scrive:
22 Novembre 2008 alle 14:11
Il Disegno intelligente è una teoria filosofia, nè scientifica, nè teologica.
Il prof. (mons.) Fiorenzo Facchini, docente emerito (”emerito” è un titolo che non a tutti gli ex professori viene concesso) di Antropologia all’Università di Bologna (che non è propriamente pontificia) gli ha sparato contro in un articolo sull’Osservatore Romano.
Penso che questo basti a dire il discredito che la suddetta teoria goda oltretevere.
Ciao
****************
Il fatto è che la CCAR si è circondata nei secoli di miriadi di “situazioni” che governa a proprio comodo.
Se hai argomentazioni scientifiche inoppugnabili ti ribatte con la “posizione ufficiale della chiesa”, mentre per il popolino usa gli Zichichi di turno.
Per cui riesce a dire tutto e il contrario di tutto.
Tu dici che il disegno “intelligente” gode pochi favori oltre tevere, ma io non da oltre tevere non ho sentito smentite ufficiali alle uscite per esmpio del cardinale di Vienna Schoenburg.
Hai argomentazioni da portare su questa politica del binario multiplo?

maxalber

Errata-corrige:
…ma io da oltre tevere non ho sentito smentite ufficiali…

maxalber

La correzione è uscita prima dell’errore…

Per la redazione: in altri forum è permesso all’autore di correggere i propri errori grammaticali per una quindicina di minuti dopo la trasmissione del messaggio. Sarebbe un problema applicarlo qui?

parrocodicampagna

a maxalber (Se è a me che scrivi)
Non si può smentire “ufficialmente” ciò che non si è MAI “ufficialmente” sostenuto.
La storia del disegno intelligente è una facezia dei cuginetti protestanti, l’oltre tevere ha messo le mani avanti dichiarando per bocca di uno scienziato (se è anche prete non è colpa mia, anche lo scopritore del big bang era un gesuita, cosa volete farci?) che esso non è nè una teoria scientifica nè teologica e che quindi per favore non glielo si metta in conto (che è già abbastanza lungo)

maxalber

@parroco
Ma come dovrebbe un estraneo alle astruse gerarchie della setta CCAR sapere che cosa è UFFICIALE e che cosa no? Un cardinale che fa affermazioni creazioniste dà inevitabilmente un appoggio a tutti coloro che vogliono sostenere la tesi del disegno “intelligente”.
Poi il giochino della distinzione tra ufficiale e personale fa comodo.
Tanto che lo stai usando anche tu, no?
Mi daresti, per esempio, fonti UFFICIALI di smentita alla posizione di Schoenberg?

maxalber

E se un alto prelato come un cardinale sostiene una tesi contraria alla posizione UFFICIALE del suo capo, perchè non viene cacciato come eretico, ma lasciato al suo posto?

luciazeta

@Bruno Gualerzi
Concordo, non credo che la scienza possa far ricredere chicchessia e neppure sia tra i suoi compiti farlo, questo, anzi , la condizionerebbe ad un antagonismo, tanto pericoloso per il suo potenziale di ricerca pura, quanto inefficace per tutti noi; per lo stesso motivo diffido di un certo uso di termini come “laico”, “ateo”,”credente”, etc., perché ambigui, e, spesso, purtroppo, ambivalenti.
Questo passo, poi, apre un altro fronte,”Non sarà difficile (…)spostare solo un po’ più indietro nel tempo cosmico l’intervento divino e legittimare sempre e comunque il suo ruolo “fondante” di qualsiasi evoluzione”;
nel II ° secolo d.c. Giustino, siriano, di cultura greca, istruitosi in filosofia e giunto infine da Platone al Cristianesimo, sintetizza così la risposta su chi, vissuto e morto prima di Gesù, non poteva essere considerato colpevole di ignorare la Rivelazione (e, perciò, escluso dalla salvezza): “Tutto ciò che é stato detto di vero ci appartiene”, la fondazione di una pre-rivelazione, a-storica ed antecedente a quella “storica”, una magnifica trovata che gli permise di dire di Socrate che conobbe “parzialmente” Cristo (grazie allo sforzo di quella ragione donata da Dio eccetera) e che permise al nascente Cristianesimo di attribuirsi come proprie tutte le precedenti dottrine filosofiche;
un giochetto che spunta ogniqualvolta la scienza aggiunge spunti alla conoscenza e al rischio che la visione del mondo muti, rimettendo in forse la continuità dottrinale grazie alla quale questi signori rivendicano la potestà sulle nostre vite.
C’entrano eccome,questi argomenti.
Saluti.

parrocodicampagna

x maxalber.
Ciao.
Nella ccar c’è dopotutto pochissimo di ufficiale (questo forse ti stupirà):
fatta salva l’Unità e Trinità di Dio e la sua Incarnazione c’è una enorme libertà di discussione dove … si sostiene tutto e il contrario di tutto (immagino il tuo sogghigno, io mi sono difeso mandando tutti i libri al macero, leggendo solo il vangelo e ragionando a buon senso … beh, non proprio, ma quasi);
quando -raramente- il chiacchiericcio dei teologi deborda nell’eresia evidente si provvede con un “eh, poi, questo no!”, ma sono CASI RARISSIMI, quelli dei Concilii, che non sono poi stati tanti e dei rarissimi casi in cui interviene la Congregazione della fede.
Anche gli interventi della gerarchia hanno una loro classifica: infallibili (ultrararissimi, 1 o 2 negli ultimi 150 anni), autorevoli, e via dicendo.
Capisco che vi può sembrare astruso e ridicolo, ma è segno di una grande libertà; chi vede diktat infallibili ad ogni respiro di cardinale non riesce ad immaginarsi quanto invece sia difficile essere eretico.
Il card. Schoenborn, a mio parere, fa una gran confusione (in buona fede vuole salvare capra e cavoli) , ma comunque quello che dice non è niente di ufficiale o, peggio, dogmatizzato, è la sua opinione in un dibattito in corso, ce ne vuole ancora molto prima che diventi un'”eresia come si deve”.
Pertanto come “smentita” (magari “preventiva”, non ho presente le date) a me è pare molto più che sufficiente -e lo pubblicizzo più che posso- un articolo di un eminente studioso pubblicato (penso non proprio a caso) sull’Osservatore Romano che definisce l’Intelligent design teoria NON scientifica, ma filosofica (a buon intenditor …).
Se si dovessero licenziare vescovi e parroci per tutte le boiate che ogni tanto dicono non avresti più nessuno con cui prendertela e finiresti per annoiarti 🙂

maxalber

@ parroco
Io potrei forse annoiarmi.
Ma sai come dice il proverbio: calunnia, calunnia, qualcosa resterà!
E’ quello che viene fatto con le uscite non ufficiali di membri della ccar: spara pure (la castronata) nel mucchio, che qualcosa prendi.
Io poi non trovo che questa mancanza di ufficialità sia segno di libertà, come dici tu.
La trovo solo una forma di comodo opportunismo. Da cui deriva appunto, come tu stesso noti, la possibilità di dire tutto e il contrario di tutto.
Un po’ troppo comodo no?
Chi è nostro interlocutore?
Gente ragionevole come sembri essere tu e (pochissimi) altri che intervengono qui, o i molti e maleducati cattotroll che imperversano con le loro affermazioni a dir poco apodittiche?

Bruno Gualerzi

@ maxalber
Pur convenendo che il nostro ‘parroco’ è un prete ‘sui generis’ (non so se questo lo recepirà come un complimento. Per me lo è), non posso che fare mia la tua replica in merito alla libertà di pensiero che vigerebbe nella chiesa. Anche se ridotti all’osso, come dice lui, i ‘pronunciamenti infallibilissimi’, sempre dogmi sono, e bisogna pure che un credente (non parliamo poi di un sacerdote) ne tragga le conseguenze anche, e direi proprio come ‘pastore di anime’, sul piano pratico senza – come si dice dalle mie parti – ‘ciurlare troppo nel manico’.
E nella storia della ccar non è poi così difficile trovare della ‘eresie come si deve’.

parrocodicampagna

Diciamo così:
-non “libertà di pensiero” (‘il falegname di Nazareth è vero Dio e vero uomo’ è un dato che nella ditta non si discute), ma “libertà di indagine” (‘come si può spiegare una cosa del genere?’, molto vasta (ognuno cioè presenta la sua tesi in base alla sua filosofia, mistica, mastica …).
-non “comodo opportunismo” (anche se è un effetto collaterale in alto -il buon parroco che cerca un commento esegetico che dica quello che fa comodo a lui- e in basso -chi si gira tutti i confessori finché non trova quello che gli dà ragione-), ma “difficoltà a capire cosa è vero e giusto in quel momento”.
Vi assicuro che se c’è qualcuno che sa di NON avere in mano tutta la verità è proprio il teologo.
Termino con un famoso detto (che lascia tutto come lo ha trovato, però finisce bene), che penso conoscerete: “Nelle cose necessarie l’unità, nelle dubbie la libertà, in tutte la CARITA'”
Grazie dei complimenti, ma sono purtroppo bravo solo visto da lontano.

Bruno Gualerzi

@ parroco (lasciamo perdere la ‘campagna’: oggi non è più un rifugio, come poteva essere un tempo, per un prete un pò fuori dal coro).
Tu dici: “Vi assicuro che se c’è qualcuno che sa di NON avere in mano tutta la verità è proprio il teologo”. Intanto non è questione di avere in mano TUTTA la verità, quanto di averne comunque qualcuna ‘assoluta’… che poi sono le sole che possono chiamarsi a pieno titolo VERITA’. Altrimenti si cade nel ‘relativismo’.
In ogni caso, hai fatto presente questi dubbi teologici al tuo teologo di fiducia B.16?

parrocodicampagna

Forse mi sbaglio, ma ho sempre inteso il ‘relativismo’ come la rinuncia a credere all’esistenza di una verità assoluta, che c’è da qualche parte e che è destinata prima o poi (da Abramo a Gesù passano quasi 2000 anni, mica il Padreterno ha voluto tutto e subito) a valere per tutti, da ricercare costantemente (come si fa con le leggi di natura) e alla quale cercare di adeguare il proprio comportamento ogni giorno.
Anche l’ateo convinto ha la sua verità assoluta e con lui si riesce a dialogare, mentre non ci si riuscirebbe con chi afferma che una verità non c’è, proprio non c’è: oggi vala una cosa, domani un’altra, al polo vale un comportamento a Kiribati un altro e sono contemporaneamente e in assoluto giusti tutti, come se su Vulcano la forza di gravità fosse diversa che su Antares …
Comunque sto in campagna. don Alberto

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