Cardinal Biffi: Pecore e pastori

Esce questi giorni un libro del cardinal Biffi dal titolo significativo: Pecore e pastori. L’autore rivendica un’idea tradizionalista di cattolicesimo e ne ha per tutti. Riproponendo l’idea dei cattolici come “gregge” e sostenendo la divisione dei ruoli tra “pastore” (che guida con “mano ferma” ed è “il capo e il condottiero”) e “pecora” nella Chiesa, Biffi afferma che devono essere “le pecore a seguire i pastori e non i pastori a lasciarsi dirigere dalle pecore” e che la Chiesa non è affatto una democrazia, anche se “sarà vista ovviamente come un’autorità che si fonda solo su se stessa, e sarà classificata come antidemocratica”.
Tra i problemi pressanti della Chiesa vi è per Biffi non solo la “scarsità dei pastori”, ma anche “la difficoltà dei cristiani a riconoscersi evangelicamente pecore” poiché “la condizione di ‘pecora’ è percepita come una mortificazione”. A coloro che si professano cattolici “adulti”, risponde infatti: “se qualcuno manifesta ad alta voce di voler essere considerato “adulto” nella Chiesa, l’intenzione ci sembra legittima e persino encomiabile, purché egli rimanga convinto che, secondo il Vangelo, chi dentro di sé non diventa come un bambino non entrerà nel Regno dei cieli”.
Biffi critica inoltre il dubbio, che è invece “un’impurità della conoscenza, della quale non c’è ragione alcuna di vantarsi”. Intransigenza anche verso l’omosessualità, definita “estromissione di Dio”, “deragliamento universale della ragione” e “caduta comportamentale e teorica nella più completa dissolutezza” – definizioni supportate a suon di passi della Bibbia che, ci tiene a precisare Biffi, è “Libro ispirato che nessuna autorità umana puà costringerci a censurare, e neppure ci è consentita la pusillanimità di passarla sotto silenzio per la preoccupazione di non apparire ‘politicamente corretti'”. Addirittura, Biffi ha “l’impressione” che tutti siano “condizionati e intrigati da una misteriosa accolita di maniaci che impongono a tutti una loro degenerazione mentale”. Chi non è d’accordo col cardinale, aggiungiamo noi, può sempre uscire dal gregge.

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73 commenti

chiericoperduto

Biffi..indietro tutta!!
l’unico “deragliamento universale della ragione” è la religione.

Maciste

Bene. Il cardinale è uscito allo scoperto, ha detto ciò che io (e molti di noi) pensavamo da tempo e che a nessun credente cattolico piaceva sentirsi dire: devi essere pecora, devi fare “beeeeeh”, devi seguire il tuo pastore senza batter ciglio, meglio se con l’anello al naso.
Olè!

Magar

Dai, ammettiamolo, Biffi è chiaramente un infiltrato dell’UAAR, mandato a sabotare le linee nemiche. Ottimo lavoro, agente Biffi, nulla di più repellente di quest’immagine della CCAR “pecoreccia”! 😀

Ulv

Biffi dixit: “se qualcuno manifesta ad alta voce di voler essere considerato “adulto” nella Chiesa, l’intenzione ci sembra legittima e persino encomiabile, purché egli rimanga convinto che, secondo il Vangelo, chi dentro di sé non diventa come un bambino non entrerà nel Regno dei cieli”.

Ovviamente questo nonvale solo per le pecore. Se vogliono andare in paradiso, anche i pastori sono tenuti a essere bambini, e a sottomettersi. Ma a chi, se chiunque vuole essere al fianco di dio deve essere bambino? Si tratta di una contraddizione banale che anche un bambino (appunto) riuscirebbe a individuare. Ma il cardinale non è sfiorato dal dubbio. Meglio così, dato che apprendiamo dalle sue sagge parole che il dubbio altro non è che “un’impurità della conoscenza, della quale non c’è ragione alcuna di vantarsi”

OF

Dice semplicemente ad alta voce ciò che ogni grande religione inserita in un contesto democratico dice sommessamente per motivi pubblicitari

Aldovaldo

Poi si scopre che i pastori sono quasi tutti gay ^_^ Ma sarà meglio vivere un giorno da pastore o cento anni da pecora? Eterno dilemma! Però i pastori dovrebbero lasciar stare gli agnellini, eh!

kefos93

Bene, finalmente uno che dice “Pane al Pane e Pecore alle Pecore”.
E ‘sti cristiani dicono che siamo noi a chiamarli pecore !

Stefano Grassino

Prima ti viene da ridere, poi anche da piangere, infine ti prende uno stato di profonda angoscia……..si perchè ti domandi ma quanti sono coloro che possono prenderlo sul serio? Ho paura che a tutt’oggi siano ancora in troppi e che la chiesa, in odore di arretramento, possa diventare pericolosa. Certo, non saranno loro a muoversi (non lo hanno mai fatto, troppo furbi) ma di sicari a vari livelli nella loro storia, ne hanno trovati sin troppi. L’animale ferito è più pericoloso di quello sano, più forte e soprattutto più feroce; è una legge di natura, una scienza esatta. Questi signori non stanno dialogando con il prossimo ma stanno mandando messaggi inquietanti, direi intimidatori, velati e sottili e non ai loro ma a noi. Come dicono a Napoli “stamoce accorti”.

Aldovaldo

Chi s’appaurava si salvava ^_^ Però non mi pare che abbiano mai cercato il dialogo. Da loro abbiamo ricevuto solo prepotenze di ogni tipo. E continuano pure! Evidentemente si sentono forti, molto più di quanto lo siano realmente. Sono curioso di vedere come cercheranno disperatamente di riemergere da una situazione nella quale loro stessi si sono cacciati. E’ tipico di chi si crede un “padreterno”, fare una lunga serie di errori, comportarsi con scarsa saggezza, evitare il dialogo e usare la prevaricazione. Se la Chiesa si fosse comportata con più saggezza, più umiltà, pur restando ferma nei suoi principi, non sarebbe caduta così in basso e non si troverebbe oggi in una situazione di così grande difficoltà. La Chiesa non è l’unico animale ferito, molti credenti e non credenti si sentono feriti, delusi e addirittura disgustati. E la Chiesa deve fare i conti con tutte le persone che ha ferito per così tanto tempo.

giuseppe sbattezzato

bhé, almeno dal concilio di Nicea (dove dettava legge e ortodossia un imperatore romano non battezzato) fino alla rivoluzione francese e oltre, queste erano e sono le posizioni della ccar – certo sentirle ripetere oggi è orripilante – credo specie per “credenti” con minimo di raziocinio

Antonio

Sentirlo dire dal pastore che bisogna ubbidire al pastore non è molto convincente.

cartman666

Credo che Biffi viva in un mondo suo particolare dove la chiesa comandava e tutti stavano ad ascoltarla. Di pecore nel suo gregge ne stanno restando sempre meno, ed in età piuttosto avanzata

Bruno Gualerzi

Dice Biffi: “Chi non è d’accordo può sempre uscire dal gregge’.
Prevedo la correzione di tiro oparata da qualche teologo meno rozzo del nostro:
“Non si tratta di ‘gregge’ e di ‘pastori’ da intendere in senso letterale, ma in senso figurato, metaforico, trattandosi in realtà – quando ci si riferisce alla cattolicità – di una Grande Famiglia dove trovano necessaria collocazione tutte le voci, da quelle rivolte ai dotti, a quelle rivolte ai ‘poveri di spirito’. L’importante è che prevalga sempre la ‘povertà di spirito’ intesa in senso evangelico, cioè l’umiltà di fronte all’unico vero Pastore che ci deve sempre fare da guida: Nostro Signore Gesù Cristo. E’ colui che rifiuta questa umiltà che, o si ravvede, o si pone di sua volontà fuori dal gregge, cioè dalla grande famiglia.”
Dopo tutto anche tanti perseguitati ‘storici’ dal potere ecclesiastico per la loro eccessiva, troppo controproducente dati i tempi, autonomia di pensiero (penso al credente Galileo, ma anche allo stesso frate Giordano Bruno) ritenevano che ci dovesse essere una verità per i dotti e una per gli incolti.
Al povero (‘di spirito’, ovviamente) Biffi la Provvidenza ha assegnato il compito – ingrato per il ‘secolo’ – di tenere uniti gli ‘ultimi’ culturalmente parlando… per fare in modo che siano poi i ‘primi’ di fronte al Sommo Pastore.

Sailor-Sun

Questo qua è stato l’arcivescovo di bologna. Interessante trovare un arcivescovo così totalitaro in una città di sinistra…
Va beh, ha 80 anni…
Ma davvero c’è ancora chi ritiene giusto sottomettersi completamente e incondizionatamente ad un “pastore”?
Meglio essere pecore nere ( http://it.wikipedia.org/wiki/Black_Sheep_-_Pecore_assassine ) .

fabio l'anticristo

non ho parole per ciò che ho letto…sono parole che da sole sono un motivo valido per sbattezzarsi! pecora, tzk!

bruno dei

“Pecore e pastori”, uno studio antropologico della cultura barbaricina?

Valentino Salvatore

@ Bruno Gualerzi

Una precisazione. In realtà, Biffi non dice questo nell’articolo che ho consultato. Non so se esprima questo concetto nel suo libro, ma non penso. E’ una conclusione-battuta finale aggiunta da me. Pensavo si capisse, dato che non è virgolettata nè attribuita a Biffi. Comunque, adesso specifico.

Angelo Ventura

Trovo assolutamente grottesco che ci siano ancora persone che ragionano in termini di “pecore ” e “pastori”. Non ci sono pecore, ma cittadini di uno Stato di Diritto, e gli omosessuali non sono nè aberanti nè peccatori, ma cittadini che contribuiscono alla società, cui devono essere garantiti gli sdtessi diritti e dignità di tutti gli altri cittadini.
E i “pastori” si rendano conto che i costumi e la società cambiano, ma l’insegnamento di Amore e Cariytà di Gesù rimane sempre valido, a differenza di arcaicjhe condanne pronunciate su libri sritti 2000 e apassa anni fa, e anche male interperetati, per giunta.
Ma la generazione dei Ratzinger, dei Biffi e dei Maggiolini non durerà a lungo, così come le loro sorpassatissime idee.

Bruno Gualerzi

@ Valentino Salvatore
Hai ragione, ho costruito tutto su una frase non detta, su un concetto non formulato in questi termini e forse nemmeno pensato dal nostro… e hai fatto benissimo a precisare ciò che per altro – me ne scuso – era più che chiaro solo se non avesse prevalso in me il gusto per la polemica.
Resta il fatto – anche in relazione ad altre uscite del Biffi – che l’immagine delle pecore e dei pastori con tutto ciò che comporta gli è particolarmente cara, e non credo che tu abbia operato una forzatura illecita con la chiosa finale.

parrocodicampagna

Le recensioni dei libri sono sempre sospette.
Quella (sentita per radio) da Repubblica e quella di Avvenire sembravano di due libri diversi…
Pastoralmente Biffi si diverte a mettere i puntini sulle “i”. Dice cioè il “politicamente scorretto” che teme gli altri lasciano sottinteso.
Teologicamente (ma quei testi non finiscono in libreria) è molto biricchino, molto avanzato.
Se viveva qualche secolo fa avrebbe rischiato grosso.
E comunque “dialogo” non significa smussare le proprie idee per compiacere gli altri, altrimenti che dialoghi noiosi!

Jean Meslier

na precisazione. In realtà, Biffi non dice questo nell’articolo che ho consultato. Non so se esprima questo concetto nel suo libro, ma non penso. E’ una conclusione-battuta finale aggiunta da me. Pensavo si capisse, dato che non è virgolettata nè attribuita a Biffi. Comunque, adesso specifico.

Il problema si può risolvere ritornando alle vecchie sane abitudini: citare la notizia integralmente, linkare la fonte e commentare separatamente in caratteri corsivi.

Vabbe’ sono noioso 🙄

Alessandro Bruzzone

Pappa-paràparà-pappa-paràparà-parappappappà! (Benny Hill)

Fabio

“aggiungiamo noi” mi sembra abbastanza chiaro anche se non e’ in corsivo…

Bruno Gualerzi

@ Jean Meslier
Forse i commenti si sono accavallati, ma – anche se non si può che condividere quanto auspichi – in questo caso la’colpa’ è solo mia. Quanto proposto da Valentino era più che corretto sia nella sostanza che nella forma. Giustamente pensava di riferirsi a lettori un minimi attenti a ciò che leggono… ciò che io non sono stato.

Otto Permille

Il gregge “standard” è anche formato dai cani e dai somari. Il cardinale non ha citato tutti gli animali.

parrocodicampagna

I cani da pastore siamo dovremmo essere noi preti, quanto ai somari si accettano ipotesi

Il Fauno

ringraziamo Biffi per questo suo meraviglioso quadro di agreste ignoranza, di esaltazione della ottusità ovina e della mediocrità pastorale, e invitiamo il bucolico cardinale a tornarsene in campagna a tenersi tutti per sè i piaceri derivanti dal contatto fisico con i lanosi quadrupedi che lui tanto vorrebbe ricondurre all’ovile.

WoV

Comunque a noi di quello che dice importa poco.
Se mai voglio proprio vedere come si porranno i (presunti) cristiani di fronte a questa presa di posizione.
Probabilmente come hanno sempre fatto: sì sono cattolico (nemmeno cristiano, il che forse salverebbe un minimo di coerenza!) però non credo in questo, quello, ecc.
Un pò come dire sono di sinistra ma auspico la ricostituzione del partito fascista.

giuseppe sbattezzato

ti credi un fauno ma sei una pecorella smarrita……

parrocodicampagna

Non so se ci sono pecore smarrite.
Forse si sono solo ritrovate da un’altra parte …

CandyFruit

il problema è che poi questi che sono pecore nella chiesa vogliono fare i pastori nella società civile…perché i compilatori del vangelo non si sono inventati anche questa “nessuno che sia parlamentare, ministro,giudice, medico” entrerà nel regno dei cieli? 🙁

Lorenzo G.

Idee e libri da mettere al bando in una società civile. Fanno (e hanno sempre fatto) troppi danni.

CandyFruit

comunque se uno è pecora lo deve essere sempre, non può pretendere di fare la pecora rispetto al cardinale e poi di venire a comandare a noi non credenti nella società civile…

Jean Meslier

Non date da mangiare ai pastori di campagna…

@Bruno Gualerzi

Sì in effetti avevo capito che avevi frainteso e anche a me era chiaro fin da subito che l’invito a uscire dal gregge era di Valentino Salvatore. Tuttavia il tuo intervento non mi è parso così sballato, anche se nato da una cattiva interpretazione.

Tornando al “nuovo corso” di mescolare commenti e notizie o di “rielaborare” queste ultime… non solo si confondono i lettori, ma si rischia di divulgare notizie imprecise, scorrette e di passare per un notiziario inaffidabile. A volte mancano del tutto le fonti (non in questo caso, d’accordo: c’è il link) e sinceramente non capisco perché.

Inoltre vorrei avere conferma del fatto che si è scelto di non ricopiare né parzialmente né integralmente le notizie prese da altri siti per non violare copyright o simili. Però facendo così, “riscrivendole”, inevitabilmente le si altera, come in quel gioco in cui si ripete una frase da un orecchio all’altro e alla fine della catena essa esce stravolta…

Ecco ad esempio come tutto era molto più limpido una volta:

1) Notizia-commento di Raffaele Carcano, tutta scritta in corsivo, a render chiaro che non si tratta del testo letterale di un’agenzia di stampa o di un giornale, ma di un riassunto offerto dall’autore, che al tempo stesso esprime le sue opinioni. Non manca il link alla fonte originale:

http://www.uaar.it/news/2008/01/30/vaticano-sceglie-gli-ambasciatori-altrui/

2) Notizia riportata fedelmente dalla fonte, seppur parzialmente, addirittura con tanto di parentesi quadre a integrare ciò che, fuori dal contesto, parrebbe poco chiaro. Inoltre vengono indicati le omissione con […]

A seguire, ben distinto visivamente e scritto in corsivo, il commento di chi pubblica.

http://www.uaar.it/news/2008/01/24/modelli-distorti/

Non sono nemmeno sicuro che fosse più faticoso il “vecchio corso”, però non riesco davvero a capire perché non si fa più così.

giuseppe sbattezzato

ma quante disquisizioni: credere obbedire combattere; su pecoroni pecorelle

Massi

Pastori, pastori tedeschi e pecore offendono la varietà e simiglianza della natura umana, in nome di una gerarchia ovina che… pecora sarà tu ma’

Leo55

A furia di sentir parlare di pecore mi sta venendo sonno…………

parrocodicampagna

“Io sono pastore, ma voi non siete pecore” è una mia frase approvata dall’allora Vescovo ausiliare di Biffi.
Gli varrà almeno come attenuante generica?

Stefano Bottoni

Ma quanti leggeranno alla fine questo libro? Solo qualche cattolico convinto che abbia degli euro da buttar via. Nessun altro. E la massa di “pecorelle”? Probabilmente non ne verrà mai neppure a conoscenza. Figuriamoci se il parroco durante la predica si mette a dire di essere un cane da pastore (obbediente al capobranco pastore tedesco) e tutti gli altri in riga e zitti.
La considerazione di Biffi sul dubbio poi è fenomenale. Gli è mai venuto il dubbio (ah ah!) che se a qualcuno non fosse venuto il dubbio che le malattie non fossero una punizione divina ma potessero avere un’origine ben più terrena e dunque potenzialmente curabile, probabilmente a quest’ora non era più neppure su questo mondo (avrà assunto anche lui qualche medicina in vita sua, no? O ha rovinato le casse vaticane a forza di andare avanti e indietro da Lourdes?)?

Admeto

L’ evidente prova che il monoteismo è una superstizione mediorientale dell’ età del bronzo Popoli antichi che vivevano di pastorizia in ambienti subdesertici. Notate quante volte ricorrono immagini e concetti presi dall’ attività di allevamento di ovini. Si parla di agnello di Dio…l’avessero avuta vinta gli egiziani avremmo gatti, sciacalli, ibis ed altri animali…
Non sarebbe il caso di darci un taglio e recuperare salute mentale?
Perchè stà roba sì e l’ astrologia no, allora? SMETTETELA!!!!

San Giovese

Questa storia delle pecore e dei pastori mi ricorda tanto le parole di una certa Paola che in quel suo blog(nelcuoredimaria) scriveva achi di noi si è sbattezzato:
“Ragionate con la vostra testa, nessuno vi dice di non ragionare come gli altri, ma badate che vi potrete smarrire, come pecorelle che si sono allontanate dal gregge, e dicono: “perché devo seguire il gregge? Faccio di testa mia”, così si allontana, si perde, il pastore non la ritrova più e lei finisce in pasto ai cacciatori e ai lupi, mentre il gregge, che “scemo” ha seguito il pastore, e le altre pecore che hanno seguito il gregge, sono arrivate a destinazione.
Ragionate e fate di testa vostra. Nessuno vi dice niente, ma voi ne subirete le conseguenze. A me non me ne frega niente di voi. Perciò siete completamente liberi di fare e di dire ciò che volete. ”
Si commmenta da sola….

Invece riguardo ai seguenti concetti:
“la Chiesa non è affatto una democrazia(bella scoperta), anche se “sarà vista ovviamente come un’autorità che si fonda solo su se stessa, e sarà classificata come antidemocratica”(già lo sai allora)”Libro ispirato che nessuna autorità umana puà costringerci a censurare, e neppure ci è consentita la pusillanimità di passarla sotto silenzio per la preoccupazione di non apparire ‘politicamente corretti’”+”Biffi ha “l’impressione” che tutti siano “condizionati e intrigati da una misteriosa accolita di maniaci che impongono a tutti una loro degenerazione mentale””….
Ormai è chiaro che il prossimo disperato passo di Biffi sarà quello di invocare la disubbidienza civile e sociale in nome di una giustizia divina superiore a quella secolare, invitando il gregge a una nuova crociata antidemoniaca. Per questo motivo vado a prepararmi una bella armatura, meglio non farsi cogliere impreparati da questo fanatico. Ma internarlo no?!

😐

San Giovese

Inoltre risponderei al cardinale Biffi come risposi a suo tempo a Paola:

“Le pecore se potessero vivrebbero libere come tutti gli animali che non sono resi schiavi dall’uomo. Il pastore per ottenere latte dalle pecore ne uccide gli agnelli, non le protegge per amore ma perchè in loro vede il proprio personale tornaconto. Non mi piace l’idea di vivere come una pecora. Il rapporto tra allevatore e animale allevato, in biologia, è catalogato come parassitismo e predatorismo.”

Lamb of God

Concordo con ogni singola parola scritta dal Card. Biffi, penso che se tutti i sedicenti cattolici avessero la sua stessa onestà intelluttuale ora in questo scalcinato paese non regnerebbe l’ipocrisia.

TalebAteo

ci mancherebbe che non debba essere percepita come una mortificazione l’essere considerato una pecora. Che venga a propormi di persona, faccia a faccia, di essere una sua pecora, che vediamo chi e’ che finisce nel forno…

ma guarda questo…

Aldovaldo

Ah, ora capisco, questo spiega molte cose! ^_^ Si comportano da fanciullini perché hanno fretta di entrare nel regno dei cieli! E chi li trattiene! ^_^ Contraddice però Paolo di Tarso che diceva “Quando ero bambino mi comportavo da bambino, ora sono adulto e mi comporto da adulto”. Meditate gente, meditate!

Ulv scrive:
chi dentro di sé non diventa come un bambino non entrerà nel Regno dei cieli

Lorenzo G.

Non sarà in risposta ad “Uscire dal gregge”?? Coincidenze un po’ sospette..

Marvin

san Giovese mi ha tolto le parole di bocca: il buuon pastore non cura le sue pecore perché le ama (anche se vi sonoalcune notevoli eccezioni, tipo “Tutto quello che avete sempre voluto sapere sul sesso e non avete mai osato chiederlo”…) ma soltanto perché rappresentano per lui una fonte di reddito, oltre che di cibo e vestiario.
Qualcun’altro molto migliore di me l’aveva già detto qualche lustro fa:

The lord is my shepherd, I shall not want
He makes me down to lie
Through pastures green he leadeth me the silent waters by.
With bright knives he releaseth my soul.
He maketh me to hang on hooks in high places.
He converteth me to lamb cutlets,
For lo, he hath great power, and great hunger.
When cometh the day we lowly ones,
Through quiet reflection, and great dedication
Master the art of karate,
Lo, we shall rise up,
And then well make the buggers eyes water

fabris

Scusate, io non ho capito:
per essere cristiani secondo il cardinale Biffi si deve essere bambini pecore?

frescateo

beh stesse attento al gregge , visto quanti lupi stanno nascendo ,lupi nel senso di atei
che stanchi della demagogia e delle bugie della CATTO CHIESA ; stanno cominciando a crescere e diventare un numero cosi consistente che da come reagiscono, i satrapi di porpora vestiti notiamo il terrore e la paura che il futuro riserverà a questi divulgatori di favole.

frescateo

cardinale??le aule dello stato crollano i soldi mancano , ma voi ???non ancora satolli di prebende fate di tutto per averne ancora , denari denari che tramite i vostri servi vi arrivano
e vi ingrassano, denari tolti al popolo italiano , che mai a smesso di mantenervi volente o nolente, verrà una alba di vera democrazia e libertà x questo paese martoriato da caste e sette , e solo all’ora saremo liberi solo quando tutti x vivere casta del clero compresa dovrà lavorare come fanno tutti i normali uomini e donne di questo sciagurato paese , nelle mani di gente senza scrupoli. W GARIBALDI W PORTA PIA W L’ITALIA REPUBBLICANA E LAICA.

ilaria

é una risposta ad “USCIRE DAL GREGGE”?
che meschinita’ considerare l’uomo una pecora che deve seguire il capo infallibile!
e quando mai i papi sono stati infallibili! una etichetta che si sono cuciti addosso
nel corso dei secoli per far sempre più soldi seminando paura e sconcerto
mi piacerebbe conversare con le “streghe” i Catari e tutto le persone uccise dai pastori infallibili

Kaworu

@fabris

no, forse intende che i bambini devono stare a pecorina (scusate la battuta volgare ma era lì su un piatto d’argento)

iononcistopiù

in sostanza dice Biffi: pecore siete sempre stati e pecore dovete restare…senza protestare…e quando i “pastori” decidono, aggiungo io, ti fanno la festa…
Biffi non deve meravigliare, ha detto la sua verità, almeno è stato onesto e per dirla alla Orwell ha fatto un atto rivoluzionario!

stefano

ovviamente Biffi è un pastore mentre il ruolo delle pecore lo lascia ai cattolici.

parrocodicampagna

Messa domenicale.
Il coretto non dice a che pagina del libretto è il canto fa neanche a spararlo;
del resto la maggior parte della gente -il cuore forse no- ma la lngua ce l’ha di pietra: silenzio totale.
Qualcuno chiacchiera.
Altri ritengono superfluo l’ascolto della sacra scrittura, perché tanto sono lì in chiesa e gli spetta il bollino con i punti-paradiso.
Biffi è molto ottimista quando li chiama “pecore”, sarebbe già troppo chiamarli cespugli!
Quasi quasi ve li mando tutti che poi rido io

Massi

parroco… voi preti avete proprio un’ottima opinione del vostro gregge o cespugli che li definiate, ma specchi no eh?

Fabio Cittolini Morassutti

Eminenza, mi spiega come si può amare tanto la pecorella e detestare altrettanto la pecorina?

babaciu

Ma cardinale…perchè si ostina a chiamarmi pecora?…Per poterti tosare credente mio…

Lorenzo G.

A proposito di Biffi (scusate il termine, non volevo essere volgare;-)), che anni fa lessi da qualche parte essere il porporato più conservatore in Italia, non trovate quasi incredibile che non si sia ancora pronunciato sulla vicenda di Eluana?

parrocodicampagna

a Massi.
Volevo un po’ sdrammatizzare, dài.
Comunque il mio specchio è la mia gente.
Ogni parroco ha la parrocchia che si merita.
E ogni parrocchia ha il parroco che si merita.

Massi

Chi meglio dei preti può parlare in dispregio dei fedeli che si fanno chiamare gregge e manco si ribellano.
Ma dev’essere un po’ come quando qualcuno parla in dispregio del “popolo”: è possibile che nessuno se ne offenda perché il “popolo” ciascuno ha in opinione che sia altro da sé.

parrocodicampagna

a Massi
Non sono così piffero da spregiare i fedeli, come se non sapessi che, come recita il Vangelo -apocrifo- di Murphy: “Il difetto sta nel manico”

Massi

a parrocodicampagna
è quell’aggettivo possessivo mio, mia (la “mia gente”) che mi inquieta e non mi torna, è in forza di questo che parlate a nome di chi vi autorizza come di qualcosa di vostro, ma anche di chi non vi autorizza: alla larga da me come io sto alla larga da te!

giulio

Io andrò controcorrente ma lo apprezzo perquanto all’opposto delle mie idee…viva la sua verità ha ammesso quello che tutti i cattolici devono sapere, non si può essere cattolici romani e democratici ne di “sinistra”, la chiesa nega con la sua storia queste strade.
La chiesa è un organizzazione piramidale con al vertice il papa e tutti coloro che ne fanno parte che gli piaccia o no devono saperlo…
Per me ateo quello che ha detto biffi non mi comporta nulla, ma veramente sono stanco di ascoltare i cattocomunisti o i cattolici adulti per usare un’espressione biffiana…siete comunque pecore

enrico mini

Con tutti i termini con cui siamo stati e siamo tuttora indicati dal “premier”, pecora, detto da un prete, è quasi risibile.

sti.ca1970

D’accordo con Giulio
biffi dice quello che pensa ed è molto meglio combattere un simil “figuro” piuttosto che gli ipocriti, come tutta, o quasi la nostra classe politica e dirigente del nostro “sgarrupato” paese. Almeno sappiamo cosa pensa e, come un buon sarto, possiamo prendergli le “misure”. Invece gli ipocriti o i leccaculo, sono in genere molto più pericolosi, come del resto dimostrano i nostri “campioni”.
Personalmente non mi colpisce ciò che dice sto vecchio, sai la novità, ma mi piacerebbe vedere la faccia e sentire cosa dice uno pseudo-cattolico.
La chiesa è una gerarchia, e come tale incompatibile con lo stato di diritto. Come tale deve essere tollerata solo se i suoi fini non contrastino lo stato laico e la pacifica convivenza, sennò va combattuta con tutti gli strumenti legali possibili, in quanto organizzazione dedita al sovvertimento dello stato di diritto e dell’ordine sociale.
Tali esternazioni sono, a mio avviso, segno della presa di coscienza da parte dei gerarchi vaticani, di perdita di potere e di influenza sulle “pecorelle”. A parte il piacere che provo a pensare alle loro preoccupazioni ( meno influenza= meno soldi ), credo che adesso siano più pericolosi che mai, in quanto credo che possiamo aspettarci qualsiasi cosa (e non ho timore di esagerare ). Di sicuro, i tempi sono cambiati dalle crociate e dall’istituzione dell’entità, per cui ora sono in una fase di studio di una strategia, atta a contrastare il loro attuale e lento declino. Non è per niente facile per loro considerare l’ipotesi che possano perdere tutt,i man mano, i loro assurdi privilegi, nati sulla favola di dio e gesù.
Per quanto sopra, credo sia giusto essere piuttosto attenti.

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