Nel villaggio di Patna (India, stato del Bihar), giovedì scorso, è stato ucciso un ragazzo quindicenne, Manish Kumar. La sua colpa, quella di aver scritto una lettera d’amore ad una ragazzina di una casta diversa, dato che era un “intoccabile”. Preso mentre stava andando a scuola, è stato seviziato e gettato sotto un treno di fronte alla madre.
Il sistema delle caste è ancora fortemente radicato in India e fondato su basi religiose antichissime, tali da condizionare molto i comportamenti dei singoli, nonostante la democrazia indiana lo abbia formalmente abolito.
India: intoccabile di 15 anni ucciso per una lettera d’amore
16 commenti
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Religioni? No, grazie.
Povero ragazzo e povera la madre. Non so come altro commentare una notizia simile!
Ho pianto per quel povero ragazzo… Queste sono cose indegne per l’umanità.
Una delle più forti istanze contro il sistema delle caste è proprio la presenza cristiana con il suo annuncio di fratellanza spirituale. Persino i Radicali se ne sono resi conto e colllaborano in questo ed altri campi con i cattolici per la promozione comune dei diritti umani.
com’è che era? che la religione unisce/porta pace?
i cattolici promuovono solo i LORO diritti, nicola.
in india non mi risulta che i cattolici siano da meno rispetto a quelli che hanno fatto questo scempio.
Le persecuzioni anticristiane nell’Orissa non le dicono niente ? Un caso di ignoranza selettiva o strabismo politico-ideologico?
Nonostante tutto il nostro cinismo, certe notizie fanno ancora venire il groppo alla gola.
@ (Monsignor) Nicola,
ogni volta la leggo malvolentieri, molto malvolentieri. Si vergogni di fare il giocoliere anche su argomenti così tristi e drammatici. Si VERGOGNI!!
@ Nicola
Hai ragione il cristianesimo ha dato il suo contributo in questa lotta, ma il colpo piu grosso lo ha dato l’islam, le truppe degli generali musulmani nel 12-13 secolo hanno convertito tutto il nord del india, il pakistan e il bangladesh di oggi, è quasi senza spada ferire.
Pure l’impero britannico si è attivato e ha avuto certi risultati.
L’emancipazione della società indiana sara la sfida del nuovo millennio ma spero che non lo faccino i religiosi, i risultati si vedono, hanno tolto le caste ed hanno piantato altro fanatismo religioso.
@ Ipazia
“Ho pianto per quel povero ragazzo… Queste sono cose indegne per l’umanità.”
Purtroppo sono cose degne solo per l’umanità. Le altre specie animali non si comportano così.
Quel che accade in India sotto gli occhi di tutti e addirittura considerato qualcosa di normale amministrazione è una delle cose peggiori di questo folle mondo in cui viviamo. La casta dei paria, degli “intoccabili”. Chi ha la sfortuna di nascere paria lo resterà per il resto della vita senza alcuna possibilità di progredire. E’ difficile credere che al giorno d’oggi esistano ancora cose simili. A dire la verità esistono ingiustizie di ogni tipo, ma bisognerebbe realmente fare qualcosa per far cessare tanta stupidità umana.
Per Nicola vale il detto: “Beati monoculi in terra caecorum” ^_^
I cristiani in India contribuiscono alle differenze sociali in modo occidentale e creano intolleranze religiose di vari tipi. Non è la religione la soluzione a questi problemi ma i valori laici e democratici.
Quoto Leonardo. Le violenze di cui si macchiano quotidianamente i cristiani in india (donne indù stuprate per sfregio, ragazzini che non vogliono convertirsi picchiati se non peggio, ecc) non rendo certo la situazione migliore. Ricorderei poi che l’egualitarismo e il cristianesimo non vanno affatto d’accordo i vangeli e tutta la produione paolina approvano le divisioni sociali e la schivitù, rimandando le ricompense al regno dei cieli. No per niente in occidente per liberarsi del classismo cristiano ci sono voluti: illuminismo, rivoluzione francese, rivoluzione industriale, sufragette, movimenti per i diritti civili, femminismo, ecc… 300 anni su per giù.
Scommetto che anche in india c’è giustifica queste inutili caste parlando dell’importanza delle radici.
Le radici sono sicuramente importanti, ma non devono essere usate come scuse per non progredire o peggio per mantenere tradizioni insensate e deleterie.
Sono confuso. Ma non si parla dell’India come della più grande ‘democrazia’ asiatica? E – tempo fa – non si andava, da parte di alcuni ‘guru’ nostrani soprattutto del mondo dello spattacolo, in India per incontrarvi la ‘vera spiritualità’?
Povero Gandhi!