Chiesa cattolica e Partido Popular (Pp) si scagliano contro la recente sentenza con cui il giudice Alejandro Valentin di Valladolid ha permesso la rimozione dei crocefissi da una scuola pubblica, in nome della laicità dello stato. Il cardinale di Toledo Antonio Canizares arriva a dire: “La nostra società è malata, molto malata, e non possiamo nasconderlo”, tanto che in questo e altri fatti “si denota una cristofobia che, in definitiva, è odio verso se stessi”. Il cardinale di Siviglia Carlos Amigo afferma che la sentenza “non aiuta la convivenza”, poiché è importante “che si educhino i bambini e le bambine di Valladolid a rispettare tutti i simboli religiosi, di qualsiasi religione” e perché “le misure drastiche non educano le persone”.
Il segretario generale del Pp, Maria Dolores de Cospedal, afferma che “alla maggioranza degli spagnoli non dà fastidio che ci sia un crocifisso nelle aule”. Juan Vicente Herrera, presidente della giunta regionale di Castiglia e Leon, potrebbe promuovere un ricorso contro la decisione del giudice di Valladolid.
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Segnaliamo il sondaggio su “Il Corriere”, proprio sulla questione.
beh se alla maggioranza degli spagnoli non dà fastidio che ci sia il crocefisso, non gli darà fastidio neanche l’assenza di esso.
E quando la croce era sugli scudi dei crociati era lecito essere cristofobici?
“Il cardinale di Siviglia Carlos Amigo afferma che la sentenza “non aiuta la convivenza”, poiché è importante “che si educhino i bambini e le bambine di Valladolid a rispettare tutti i simboli religiosi, di qualsiasi religione””
Visto che è troppo complicato appendere nelle aule i simboli di TUTTE le religioni, allora non ne appendiamo nessuno per rispettare TUTTI i simboli religiosi.
Non posso credere che non si rendano conto della propria scorrettezza, per cui deduco che siano in cattiva fede.
Oltre ai comenti che hanno preceduto il mio e che quoto, direi che:
1) a casa mia non ho un crocefisso ma non penso di potermi definire cristofobico e tanto meno credo di odiare me stesso;
2) togliere un crocifisso da un muro non mi sembra una misura “drastica”;
3) se alla maggioranza degli spagnoli non dà fastidio che ci sia un crocifisso nelle aule, credo sia uno dei casi in cui si possa facilmente rispettare le minoranze, senza offesa per nessuno.
La scuola non è un luogo di culto, quindi perché mai dovrebbero esserci simboli religiosi? Se poi stabiliscono che invece è un luogo di culto allora gli studenti dovrebbero esigere di dire ogni mattina tutto il rosario per intero comprese litanie varie. Potrebbero genuflettersi, farsi il segno della croce ogni volta che passano davanti al crocifisso, camminare all’indietro per non voltare mai le spalle a Cristo, insomma tutta una serie di segni di devozione che a lungo andare provocherebbero la rottura delle basse sfere costringendo chi è nelle alte sfere a eliminare quel simbolo religioso così fuori posto.
Proprio il vescovo di Toledo, dove fu commesso il crimine, sopprimendo Cesare Giulio Vanini.
A Galatina (Le) mi sono confrontato nel liceo classico Colonna con un giovane francescano sulla laicità, l’ora di religione, la praticabilità delle attività alternative.
Ebbene: il frate si è dichiarato contro l’ 8Xmille e l’esposizione del crocifisso, anche se aggiungeva: non si metta, ma se lo richiede la maggioranza di una classe…
Ingenuo o già ben addestrato?
Sul problema della maggioranza gli ho precisato che le istituzioni debbono essere neutrali, cioè imparziali e che il criterio della maggioranza, vale per il sistema di governo e comunque non può essere affermato, quando vengono a ledersi principi costituzionali.
I confessionalisti, non rendendosi conto della loro pretesa prevaricatrice, obiettano: che fastidio vi da l’esposizione del crocifisso?
Allora che fastidio ci sarebbe a non vederlo riproposto in ogni luogo pubblico?
“Il cardinale di Toledo Antonio Canizares arriva a dire: ‘La nostra società è malata, molto malata, e non possiamo nasconderlo’ “.
Vero, ma sta guarendo, come prova la sentenza.
Il sondaggio del Corriere è passato da 50% a 70% a favore della sentenza spagnola, in poche ore 🙂
Siccome ce lo inculcano da piccoli, imponendoci la sua presenza e la sua vista, facendo leva sulla pietà per la sua passione, sembra che l’esposizione del crocifisso non ci debba dare alcun fastidio. Invece, bisogna pensare che è l’immagine di un cadavere martoriato che viene esposto al pubblico in tutti i luoghi, grondante di sangue: secondo me molto horror. Sono sicura che a non tutti piace l’horror. Un’ultima cosa: Ah, la Spagna! Lì bisognerebbe vivere, adesso
Vivo in Spagna da 12 anni e vi assicuro che la gente normale non va certo in piazza. Allo stesso tempo Zapatero usa l’anticlericalismo per distrarre l’attenzione della gente sullla crisi economica.
@ antonietta
Ti arruolo!
Il papa, che non è scemo come qualcuno lo fa, dietro alla sua scranna nella sala Nervi/Paolo VI, non ha certo un Cristo morto, ma una esplosiva risurrezione.
In generale: a quando un fragoroso silenzio delle gerarchie?
@iging
Allora io che vado in piazza cosa sono per te, un paraplegico? Uno stupido? Un fannullone? O semplicemente una persona che avendo il senso della dignità non ci stà a farsi calpestare?
Avete notato come il richiamo al rispetto della laicità (quindi del rispetto di tutti) viene interpretato dal clero come “cristianofobia” ?
L’ennesima prova di quanto la chiesa sia contraria ai principi democratici.
@ iging: al family day ci sei andato vero.
Scusate l’ot, ma a proposito di sondaggi, vorrei segnalare che stamattina durante la trasmissione di rai2, “Insieme sul due”, il 97% dei telespettatori si è espresso a favore del testamento biologico. In studio naturalmente il solito confronto molto ”equilibrato” tra gli ospiti, compreso l’immancabile prete!
@iging
Rosica, rosica.
@iging
un onore come quello che ti e’ capitato, cioe’ di vivere in una societa’ progredita, ma soprattutto che ha progredito cosi’ rapidamente in meno di un decennio, non lo meriti.
Torna in itaGlia, dove potrai incontrare tanta gente come te, ultimamente anche tante persone normali che criticano gli anormali che vanno in piazza.
Ah… a proposito, in Spagna ti capita di sentire politici dalla dubbia carriera professionale raccomandati che chiamano bamboccioni i giovani (ed anche i non piu’ giovani a cui hanno rubato la vita) solo perche’ non riescono ad andar via da casa? E ti capita di sentire insulti verso i dipendenti pubblici fannulloni perche’ ogni tanto si raffreddano anche loro? O di vedere ministri che se fottono del precariato ed anzi ne ingrossano le file?
Torna in itaGlia, senti me… La tua forma mentis solo qui ti assicura felicita’: simili con simili. Fai felici i tuoi simili e te stesso.
Riguardo la crsisi economica, la gente non avrebbe neanche dovuto essere coinvolta in questa farsa enorme. E’ solo una montatura per giustificare regali alle banche, restringimento dei diritti civili, riduzione delle spese in cultura ed istruzione. Infatti qualcuno* la sta gia’ smontando, proprio nella terra dove e’ stata fabbricata ad arte.
*(una persona a cui un nano con innesto di chioma e dentiera ha rivolto una storica carineria)
vado a stappare la bottiglia!!!
Vorrei spenderedue parole, proprio da ateo, in favore del crocifisso.
Non mi riferisco alla sua esposizione nei luoghi pubblici che anzi eviterei proprio perchè in questo modo è diventata un’icona accettata per tradizione senza che ne risalti il paradosso che rappresenta. Per non parlare del feticismo ancor più deprecabile che questa immagine ha evocato e continua ad evocare, e che come tale potrebbe essere sostituita da qualsiasi altra immagine.
Mi riferisco invece proprio a ciò che potrebbe rappresentare per un ateo, e che solo un ateo potrebbe cogliere… e che un credente non coglierà mai… cioè il tentativo – non riuscito ovviamente, e non a caso come dirò subito, ma da tenere in considerazione – di ‘far scendere’ il dio sulla terra perché evidentemente percepito (come infatti è) troppo lontano per svolgere quella funzione esorcizzante della condizione umana che aveva portato ad evocarlo. Se si prendesse alla lettera ciò che a volte si sente pronunciare da teologi e religiosi quando parlano di Cristo ‘figlio dell’uomo’… ALLA LETTERA, cioè in quanto invenzione (‘figlio’ in questo senso) dall’uomo per togliere dio dalla sua dimensione pur sempre trascendente, cioè lontana e inaccessibile (inutile e anzi dannosa)… allora questo dio che si fa uomo, e uomo sofferente, sarebbe davvero in grado di raffigurare una dimensione umana che invece – in quanto ‘figlio di dio’ e non ‘figlio/invenzione dell’uomo’ – costringe a rappresentare l’umanità nella sua alienazione più totale. Invece di aiutare l’uomo per quanto di sofferenza la condizione umana comporta, lo costringe a rinfacciarsi in eterno, senza possibilità di riscatto se non dopo la sua morte, nel suo destino di sofferenza.
Dimenticavo di dire la cosa forse più importante. Quel dio crocifisso potrebbe avere quel significato che dicevo, cioè coglibile solo da un ateo, se si prescinde completamente dalla circostanza storica (quasi tutta leggenda) che dovrebbe ‘spiegarlo’. Cioè se lo si intende solo come metafora.
mmmh…è una sentenza importante ma la battaglia per laicità rimane aperta, mi pare, anche nella modernissima spagna di zapatero.
il potere economico e politico accumulato dal cattolicesimo in 15 secoli di dominazione temporale è enorme e sarebbe da ingenui credere in un rapido smantellamento di quest’ultimo.
Diamine, si sono impegnati i monsignori, ne ho lette di stronzate !
Al segretario del PP: e se invece proprio a Valladolid desse fastidio ?
Se la croce vuole anche ricordare il sacrificio di un innocente, si potrebbe richiedere alla chiesa spagnola di esporre sempre obbligatoriamente sotto il crocifisso anche un’iscrizione che dica a chiare lettere “A ricordo degli innocenti assassinati dalla santa Inquisizione spagnola negli anni …” (seguono dettagli, città per città). Sarebbe raggiunto lo scopo educativo auspicato dal vescovo.
L’articolo dello scrittore Juan Manuel de Prada sull’Osservatore Romano, secondo uno stile e una tecnica che ben conosciamo (lo stile e le tecniche di TUTTI i regimi dittatoriali) opera un clamoroso ribaltamento della verità a proposito della sentenza di Valladolid sulla rimozione del crocefisso dalle aule scolastiche. A coronamento di amenità varie che comunque val la pena leggere in quanto fortemente istruttive, l’autore conclude infatti che la sentenza non fa altro che fornire copertura giuridica a un diffuso sentimento di “cristofobia” che l’autorità giudiziaria avrebbe invece il dovere di perseguire (sic!).
Un autentico delirio…
Speriamo che i giudici spagnoli e soprattutto i politici non si facciano intimidire dal solito, peraltro potente, fuoco di sbarramento nemico, e proseguano sulla coraggiosa strada finalmente intrapresa, quella della vera, autentica laicità (laicità, non laicismo, caro Prada…) di uno Stato libero e sovrano.
il solito connubio fra un partido popular che non si libererà mai del tutto dalle tentazioni franchiste ed una chiesa spagnola sempre più allo sbando…
il giorno in cui il partido popular si libererà da questo abbraccio mortale, forse tornerà ad avere un seguito maggioritario in Spagna…
I simboli religiosi dovrebbero essere esposti nei luoghi di culto. Perché allora i preti non espongono nelle loro chiese lo stemma della repubblica? Bisognerebbe chiederlo a loro una volta per tutte. Che cosa risponderebbero secondo voi? Risponderebbero così: “Ah, non si può esporre lo stemma della repubblica in chiesa perché la chiesa non fa politica ed è autonoma rispetto allo stato!” Allora perché mai questo loro ragionamento vale solo a senso unico? Inoltre, al punto di vista teologico, l’uso di un simbolo religioso al di fuori del rituali di culto e dei luoghi di culto, dovrebbe equivalere ad una profanazione. Infatti, che cosa direbbero i preti se il crocifisso fosse esposto… sopra il water della scuola? Orrore! orrore! Ma se non si può esporre sopra il water non si vede perché lo si debba esporre sul muro di un’aula in cui si parla di argomenti blasfemi e dove gli alunni si dicono parolacce e dove magari si insegna pura l’educazione sessuale
incoerenti questi cattolici, si arrabbiano se qualcuno espone una rana crocefissa, si arrabbiano se tolgono un crocifisso, si arrabbiano per una foto di una donna crocifissa, non c’è modo di farli contenti..
la scuola di uno stato laico non deve avere simboli religiosi! è contro la costituzione!
Ragazzi quando facciamo la prima lezione di spagnolo? 😉
Non ci posso credere !
Si parla di ” rilancio ” delle piccole imprese e poi, dopo aver ” unto ” ,adeguatamente, un’Eminenza, per la produzione e l’esportazione di crocefissi in autentico legno nostrano, ti spunta quel cavolo di giudice!!
Non c’è più religione!
Sono destinato al fallimento… si va be’ c’è la Caritas… comodo, vorrei vedere voi nei miei panni !
Sono diventati più nevrastenici che mai.
A tutti i cattodem piùpapisti del papa che non si può, avete un cervello x pensare? E continuare pure credere ma mandando i cattofascio a quel paese una volta x tutte?
Ci e vi fareste un E N O R M E piacere.
Ma tanto è inutile, siete troppo stupidi x capire.
Chissà se anche ai tempi della rivoluzione francese e successivo periodo napoleonico, i preti si lamentavano di “cristofobia” e “società che rinnega la propria storia”.
Dite bene voi!!
Io devo licenziare i mie dipendenti!!
Però, l’Eminenza una dritta me l’ha data!! Le statue in gesso delle madonne che piangono !!
Non sarà mica una bufala ??
Contrattaccano facendo le vittime. Come hanno sempre fatto. Non a caso infatti il crocifisso e’ anche un modo per ricordare quanto loro siano povere vittime che meritano rispetto.
Sono così convinti della loro fede, che basta togliere un simbolo che già vacilla!
codesti gesuiti abbituati a comandare la spagna del fascista franco e del novello torquemada ecevarria, mal digeriscono la vera democrazia dello stato libero repubblicano e laico. spero che il fagato gli scoppi.
La cosa che considero veramente intollerabile è certa diffusa faziosità che confonde spesso volutamente certi valori morali universalmente condivisibili e di fatto condivisi almeno in teoria, con tutto il ciarpame della retorica religiosa. Sono due cose antitetiche che ogni persona intellettualmente onesta desidererebbe mantenere separate.
ma io mi chiedo..
è un edificio pubblico? si
è un edificio di culto? no
lo stato è uno stato laico? si
il crocifisso in quel contesto ha una funzione pratica ben precisa ed insostituibile (che so’, un attaccapanni, un fermacarte..)? no
Allora via! E basta! E smettetela di protestare, insomma!
@ Bruno Gualerzi
Il crocifisso come metafora…
Ho colto il tuo ragionamento e credo di averne colto il fondamento.
Resta forse un po’ macchinoso, sicché dubito che un ateo lo colga immediatamente perché, come tu stesso ammetti, ormai la croce rappresenta un’icona univeraslmente accettata, che è l’antitesi dell’ateismo.
Un’obiezione mi sento di muoverti: può la crocifissione essere vista come la metafora per “far scendere il dio sulla terra”? Per questo non andrebbe meglio una rappresentazione della natività o dell’annunciazione?
Al contrario, il crocifisso rappresenta l’uomo che torna a dio, la prospettiva per il regno dei cieli, che ci si deve guadagnare con la sofferenza terrena (creando le premesse, anche per i sostenitori del “disegno intelligente”, di giustificare l’iniqua distribuzione del dolore tra gli uomini).
A Iging,
starai pure in Spagna da 12 anni, ma di Zapatero non hai capito proprio nulla. Le sue iniziative laiche (e non anticlericali, perchè non ci sono nè odio, nè ribrezzo, nè disgusto) erano state annunciate durante le campagne elettorali, peraltro vinte, del 2004 e 2008 e effettuate mano mano durante il governo.
A iging,
ma tu ci andavi in piazza con il tuo amico silviuccio quando voleva salvare l’Italia dalla “dittatura di Prodi”? O ritieni fannullone anche lui?
la spagna ha fatto i conti con il suo passato, con la guerra civile, riconoscendo che un governo legittimamente eletto fu rovesciato dalla reazione di esercito, chiesa e capitale.
E questo è il risultato (peraltro ottimo).
L’italia invece continua a fare lo struzzo sulla propria storia, a perpetuare la leggenda (fasulla) degli “italiani brava gente”, di un fascismo che si affermò con il sostegno degli italiani (e non attraverso un colpo di stato), di un regime che fu una dittatura all’acqua di rose, di una chiesa cattolica non alleata a Mussolini. E il nostro risultato invece è quello di avere il Vaticano a dettare legge e i fascisti al governo.
Si potrebbe suggerire che si ottiene molto di più tacendo e facendo gli occhioni tristi da cocker (cfr. il Gatto con gli stivali in Shrek – e questa dotta citazione vi dia la misura della mia enorme cultura), che strillando.
Ma sarebbe contrario ai vostri interessi.
Ciao a tutti.