Spagna: sentenza sul crocefisso, l’invettiva de “L’Osservatore Romano”

L'”Osservatore Romano” reagisce con forza alla sentenza del tribunale spagnolo che ha permesso la rimozione del crocefisso da una scuola pubblica, con un articolo dello scrittore Juan Manuel de Prada, il quale scrive: “che si giunga a considerare un crocefisso offensivo in Occidente si può solo interpretare come un sintomo allarmante di amnesia o necrosi culturale”. La sentenza addirittura sancirebbe “giuridicamente la rinuncia di una Europa disorientata, irrazionalmente in preda a un impulso di autodistruzione”. Con gesti come questo l’Europa rinuncerebbe “al lascito che rende nobili e che è riassunto in quella semplice croce”. A nessuna persona “in possesso delle proprie facoltà”, continua Prada, “sfugge che il segno della croce non viola nessun diritto fondamentale; tuttavia da qualche tempo l’invocazione di diritti e libertà si sta trasformando in Spagna in un pretesto giuridico che maschera un sentimento di odio religioso e di ‘cristofobia’, come in modo molto appropriato lo ha definito il cardinale Canizares, sentimento che d’autorità avrebbe l’obbligo di perseguire, invece di concedergli una copertura giuridica”.
L’odio contro la Chiesa si sarebbe “mascherato di giuridicità, sostituendo l’accanimento cruento di altre epoche non troppo lontane con un’apparenza più sibillina e asettica”. Il crocefisso, a detta dello scrittore, riassumerebbe “le più nobili vocazioni dell’uomo” e potrebbe offendere solo “quanti vogliono, e in questo consiste in realtà il laicismo, per quanto si nasconda dietro alibi giuridici, che lo Stato diventi un nuovo dio, con potere assoluto sulle anime”.

Segnaliamo sempre il sondaggio sul sito del “Corriere della Sera”.

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56 commenti

fabio l'anticristo

io lo vedo come un atto di civiltà invece! la vittoria dello stato laico!

Macklaus71

Un “sintomo allarmante di amnesia o necrosi culturale” e “la rinuncia di una Europa disorientata, irrazionalmente in preda a un impulso di autodistruzione”. Una tanica di camomilla è quel che ci vuole in questi casi. Ammazza, ci vanno giù duri ‘sti preveti! Singolare poi che se la prendano tanto per una icona. Sarebbe interessante sentire anche il parere dei valdesi o degli evangelici, notoriamente avversi alla iconoclastia.

cullasakka

Che articolo pieno di retorica da quattro soldi! Perfino peggio di questo mio commento.

Roberto Grendene

Il problema e’ tutto dello stato: e’ nei luoghi pubblici che si chiede che non esistano simboli ideologici (religiosi o meno).
Nelle chiese, al proprio collo, in casa propria, che ognuno appenda cio’ che ritiene opportuno.
La pretesa di appendere i propri simboli ai muri dei luoghi pubblici e’ una prepotenza fuori dal comune.
Per il banale motivo che il proprio si ma gli altri no. O all’Osservatore Romano pensano che andrebbe bene appendere su tutti i muri degli uffici in cui compare il crocifisso anche la menorra’ ebraica, la falce e martello, il logo dell’uaar, la bandiera tibetana, gli stemmi delle universita’, e chi piu’ ne ha piu’ ne metta?

Alessandro Bruzzone

Effettivamente un disco rotto. Poi si lamentano se perdono consensi…

faidate

Come già scritto, la croce vuole anche ricordare il sacrificio di un innocente. Fortunatamente Prada non dimentica “l’accanimento cruento”, riferendosi certamente alle stragi di veri innocenti compiute solo qualche secolo fa dall’Inquisizione spagnola. Pertanto si potrebbe richiedere alla chiesa spagnola, se proprio insiste a esporre quel simbolo, di aggiungere un’iscrizione che dica “Questo simbolo vuole ricordare anche gli innocenti assassinati dalla santa Inquisizione spagnola tra il 1480 e il 1808. Poiché circa 31.000 persone furono uccise in quel periodo, ma probabilmente solo 2000 furono arse, e non potendo tenere come simbolo una fiammella in ogni scuola, si è usato il crocifisso”.

Alessandro Bruzzone

Ah ma non è un prete, è uno scrittore. Mi pareva troppo bravo con i vocaboli.

Deus_sive_natura

questo signore afferma
…sostituendo l’accanimento cruento di altre epoche non troppo lontane con un’apparenza più sibillina e asettica…
Accanimento cruento? Proprio da un compaesano di Torquemada bisognava sentire una simile bestialità?

Comunque io non sono propenso alla rimozione dei simboli religiosi, piuttosto li metterei tutti, che so, perchè no la Menorah, che almeno stilisticamente è carina, o quelle belle statuette di Buddah magari in smeraldo, o un tabernacolo alla Dea Ragione, di volteriana memoria… alla lunga diventerebbero solo degli innocui oggettini.

sti.ca1970

Forse juan manuel de prada quando parla di necrosi si riferisce a suoi neuroni.
Forse dimentica che secoli di oppressione cattolica e fascista, porta inevitabilmente a rifiutare il cattolicesimo.
Forse i suoi genitori non gli hanno insegnato a pensare e questo non l’ha di certo aiutato a sviluppare un sano senso critico.
Forse, anzi sicuramente, l’oppressione cattolica ha di certo spinto, non poche persone, a prendere anche posizioni oltranziste.
Di certo il cattolicesimo e i suoi maggiori esponenti pagano e pagheranno sempre di più il male fatto alle persone. e questo la gerarchia lo sa.

Dr. Bruno Rapallo

Notare le parole illuminanti del cardinale Canizares: “…..sentimento che d’autorità (lo Stato) avrebbe l’obbligo di perseguire, invece di concedergli una copertura giuridica….”
Ecco venire fuori la loro vera natura: quando perdono il controllo e si sentono minacciati nel loro potere invocano lo “Stato etico e teocratico”, che interferisca persino sulla manifestazione delle opinioni, sul sentire della gente.
E il “bacia-pile” Manuel de Prada, dopo averlo citato con servile deferenza, nemmeno si rende conto di entrare in contraddizione, lamentando che i laici vogliano che “…lo Stato diventi un nuovo Dio, con potere assoluto sulle anime…”
In altre parole gli va bene che lo Stato persegua il dissenso quando questo colpisce l’invadenza ossessiva della Chiesa e dei bigotti suoi servi, ma gli “brucia” se lo Stato garantisce laicamente l’eguaglianza dei cittadini, indipendentemente dal credo religioso.
La “necrosi culturale” è tutta di questi beceri e ottusi epigoni o estimatori di un’Istituzione come la Chiesa, che per quasi 2000 anni ha tentato di fare il lavaggio del cervello alle popolazioni di interi continenti, propinandogli con il plagio e/o con metodi barbari e cruenti stupide fandonie e superstizioni da minorati mentali.
Certo, loro non hanno nessuna “amnesia”, caso mai un’allarmante coazione a ripetere (Sancta Inquisitio docet).
E la smettessero poi una buona volta con questa stupida distinzione tra laicità e laicismo, un vuoto artificio retorico privo di senso.

Nero

Personalmente il crocifisso non mi disturba: me ne frego.

Che lo Stato decida di levarlo da tutti i luoghi pubblici è un suo diritto, una sua prerogativa sulla quale non si deve accettare alcun tipo d’ingerenza da parte della chiesa.
L’importante, però, è la ratio che sta alla base di un tale provvedimento.
Togliere i crocifissi dovrebbe essere un segnale della laicità dello Stato. Ma, in questo caso, ci sono altri e ben più importanti passi che dovrebbero esser compiuti dallo Stato, se tale è la volontà e per coerenza. Non ci si può fermare ai crocifissi. Meno simboliche, ma molto più sostanziali iniziative. Mi riferisco, ad esempio, ad una radicale revisione dei rapporti economici tra lo Stato ed i patrimoni delle varie chiese; le quotidiane ingerenze politiche di religiosi, formalmente collegati ad uno Stato estero, ecc. Per cercare di chiarire, alludo ad un pacchetto di provvedimenti in cui inserire la rimozione dei crocifissi, altrimenti, ad una rimozione estemporanea dei crocifissi dai locali pubblici,
rischiamo di avere delle compensazioni in altri campi.
Libere chiese in libero Stato, senza sovvenzioni, detassazioni, ingerenze e favoritismi discriminatori.
Libere chiese ma nel rispetto delle leggi e dei principi dello Stato!

Se poi si volessero rimuovere i crocifissi per non offendere i credenti di altre religioni o, peggio ancora, si volesse esporre ogni altro simbolo accanto al crocifisso, creando un orrendo mosaico simbolico di ideologie e superstizioni sulle pareti di edifici pubblici, ritengo tale prospettiva scellerata, soprattutto dal punto di vista ateo e agnostico. Idea da teologi!

de Prada afferma che il segno della croce non viola nessun diritto fondamentale, ma dimentica che la chiesa che si riconosce in quel simbolo ne ha violati molti di diritti fondamentali. Anche i simboli della svastica e della falce e martello non violano, in sé, dei diritti fondamentali, ma rimandano a feroci dittature che hanno annullato e schiacciato molti di quei diritti. Tutto ciò a rigor di logica.

Saluti

Andrea P

bla bla bla… come godooooooooooooo.
Io sono anticattolico (e sono fiero di esserlo, stimo chi utilizza il logos, ragionamento, razionalità), come loro sono antidemocratrici: venditori di menzogne a poveri cretinetti, questo sono i religiosi (ad ogni latitudine e in ogni continente).

E’ un piacere leggere queti isterismi sull’ osservatore romano, testata politica della setta mediovale dei venditori di fumo per cretinetti.

SVEGLIARSIIII! Adoperate la razionalità, branco di cretinetti. Lo dico per il vostro bene.

Valdesius

Come valdese sono contento che tolgano il crocifisso dai luoghi pubblici: anche in Italia dovrebbe essere cosi, non fosse che siamo una repubblica da operetta maneggiata dal Vaticano. Non solo il crocefisso non rappresenta un valore cristiano (per chi crede veramente Cristo e’ risorto, non sta su una croce) ma e’ pure lesivo della liberta’ individuale. Se voglio vedere un crocefisso vado in una chiesa cattolica, cosi’ come se voglio vedere un film vado al cinema. Ogni cosa al suo posto e ogni posto la sua cosa. E la liberta’ dovunque.

N2RT

Da quel che ho letto, il giudice non ha mai detto che il crocefisso risulta offensivo…. Ma l’Osservatore romano:

“che si giunga a considerare un crocefisso offensivo in Occidente si può solo interpretare come un sintomo allarmante di amnesia o necrosi culturale”

Si cambiano i fatti?

La storia insegna….. Ripeto: La storia insegna……

San Gennaro

Per vagliare la differenza tra Chiesa (cattolica) e Fede basta confrontare la reazione stizzosa, biliosa, acrimoniosa, incazzosa, mistifihatrice … di de Prada, e quella garbata, misurata, contenuta, ponderata, garbata di Valdesius.

“che si giunga a considerare offensivo in Occidente un crocefisso… ”
Non credo affatto che il giudice si sia espresso in questi termini. Un crocefisso non è offensivo:
semplicemente stona in un’aula scolastica statale. Peccato non esista il reato di balla dolosa.

crebs

Purtroppo in Italia non si può fare niente.
Come è stato già detto, altri sarebbero i provvedimenti più urgenti da prendere per la laicità dello Stato, in primis che le varie Chiese devono essere finanziate solo ed esclusivamente dai propri fedeli.
Ma finchè in Italia i politici eletti non vengono scelti dagli elettori ma dai vertici dei partiti, la presenza di qualche laico, nei vari schieramenti, serve solo come foglia di fico per coprire le scelte effettive.
Solo quando si ritornerà al voto di preferenza sarà possibile eliminare le imposizioni ed avviarsi verso un percorso laico.

marco

un altro miserabile scribacchino (che scrittore di spessore poi che hanno scelto!!!) al soldo del clero, ma un commento meno insulso non esiste?

Aldovaldo

Il quotidiano Avvenire addirittura mette in relazione la violenza nei confronti del barbone (cui quattro giovani “di buona famiglia” hanno dato fuoco) con il fatto di voler togliere il crocifisso dalle scuole. Insomma secondo Avvenire la crisi dei valori umani dei nostri giorni deriva dalla crisi del sentimento religioso (e viceversa). Teorema veramente azzardato e tutto da dimostrare.

Aldovaldo

Una buona idea potrebbe essere togliere il crocifisso e sostituirlo con qualche frase di Gesù, tipo “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Forse qualcuno finirebbe per mettere in pratica ciò che è stato sempre totalmente ignorato dagli stessi credenti ^_^

fresc ateo

ALL’OSSERVATORE ROMANO DICO ; w porta pia w garibaldi w tutti gli uomini di libero pensiero , che si occupino delle loro pecore e non dei lupi che stanno per fortuna crescendo in una europa libera e laica .

Mun Rafun

@Aldovaldo

Il quotidiano Avvenire addirittura…

Aspettiamoci di peggio.
Più il giocattolo si rompe, più diventano, prepotenti, falsi, invadenti, aggressivi.
La tv di Stato oramai è inguardabile, in questo momento su raitre (cominciamo bene) si parla di suore vocazioni madonne. Finchè sui mezzi di comunicazione di MASSA ci sarà spazio per queste idiozie, credo che ci sarà ben poco da fare….ma per fortuna c’è internet. Domani parte la disdetta alla tv di stato. Sono un cittadino che paga il canone e mi sento davverooffeso e derubato. Uno vero schifo. Ora c’è il coro delle suore ”compassioniste” che canta ”padre mio”!!!! Abbiamo superato il limite.

SilviaBO

Concordo con quanto dice Nero.

Ho votato il sondaggio del Corriere e ho guardato i risultati. Per quanto un’indagine del genere possa essere statisticamente fallata (tutte le indagini di questo tipo hanno problemi di rappresentatività, inoltre il Corriere non è esattamente clericale), la presenza di una buona fetta di persone che non vogliono il crocifisso nelle aule è evidente. Come si spiega? O i cattolici sono molti meno di quanto la Chiesa dica, o anche molti cattolici capiscono che la scuola dev’essere svincolata dalla religione. Mi pare comunque un fatto positivo.

Aldovaldo

@ Mun
Infatti ho notato. Corrono subito ai ripari. A dire la verità la “maratona riparatrice” è iniziata ancora prima con Glauco Mauri che parlava di conversioni e cose simili. Tutto sempre nel modo più acritico possibile. Puro indottrinamento di Stato.

Otto Permille

Temo che se si continua di questo passo non ci troveremo nelle scuole solo il croficisso, ma l’intera via Crucis con tutte le 12 stazioni. L’attuale crisi finanziaria sta fi riflesso gonfiando l’importanza di quella cassaforte pseudoreligiosa che è il Vaticano. Oggi a poter offrire liquidità al sistema sono i preti e la mafia. C’è da temere che, con le borse a picco, possano comprarsi mezza economia nazionale. Quindi non solo vedremo negli edifici pubblici i crocifissi, ma anche le madonne, i santi e le reliquie da comperare.

franco

vogliamo forse omettere di ricordare all’osservatore romano cosa recitava inizialmente il secondo comandamente (che infatti coerentemente ebrei e musulmani rispettano)?

“Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra”

marcoboccaccio

chi l’ha detto che un crocifisso è offensivo? io direi che è stonato, che è fuori luogo (letteralmente). potrei anche dire che è inutile, se non fosse che fa invece il gioco propagandistico della chiesa cattolica. è un po’ come se mettessero nella aule la pubblicità.

Fede

“Amnesia o necrosi culturale”
– no comment – no comment – no comment – no comment – no comment – no comment –

TalebAteo

“che si giunga a considerare un crocefisso offensivo in Occidente si può solo interpretare come un sintomo allarmante di amnesia o necrosi culturale”

parlerei piuttosto di una ritrovata memoria unitamente ad un ritrovato senno. Come dimenticare le origini delle parole oscurantismo, rogo, inquisizione, e di espressioni come “caccia alle streghe”?

Se la storia insegna allora oltre al famoso ed inflazionato “eppur si muove”, vogliamo ricordare anche la seguente?

“La chiesa dice che la Terra e’ piatta, ma io so che e’ rotonda, perche’ ne ho visto l’ombra sulla Luna, ed ho piu’ fiducia in un’ombra che nella chiesa.
— Ferdinando Magellano —“

Fede

Il problema della chiesa è proprio questo: le omelie annoiano e allontanano i fedeli.

Le invettive invece sono divertentissime. Se facessero invettive fantasiose come questa anche in chiesa a posto dell’omelia, giuro che tutte le mattine andrei in chiesa.

Ciò non c’entra quasi niente, ma non potevo certamente commentare l’idiozia dell’osservatore romano.

don alberto in pausa digestivo

@ 8×1000
Le stazioni della Via Crucis sono 14, qualche anno fa venne la moda di aggiungere la 15°.
(La cosa non è, qui, molto importante, ma ho l’ascendente in vergine, il che mi fa un po’ pignolo.)

Ema

…personalmente io non sono offeso dal crocifisso…ma ripeto, personalmente, quindi mi sembra doveroso non esporlo in luoghi pubblici in quanto non si può stabilire la sensibilità di tutti e tantomeno GIUDICARLA….ma anche supponendo che a NESSUNO dia fastidio la presenza del crocifisso in un luogo pubblico, ai sostenitori del crocifisso esattamente cosa cambia se non viene appeso ?….se qualcuno mi sa rispondere….perchè realmente non capisco quale sia il loro problema….se qualche “pro crocifisso” passasse da queste parti…

Aldovaldo

Al Quirinale, antica dimora dei papi, c’è una sala con i 12 segni zodiacali finemente rappresentati. Evidentemente la Chiesa in passato non era contraria all’astrologia. Io come segno zodiacale sono maialo di campagna, ascendente porco di città. Don Alberto, attento alla precessione degli equinozi, credi di essere vergine o ascendente vergine e poi invece… ^_^

Per la precessione degli equinozi l’asse terrestre compie un giro completo in 25.000 anni, quindi rispetto a 2000 anni fa c’è stato lo spostamento di un mese e quindi di un segno zodiacale.

MetaLocX

Forse sarebbe bene scrivere all’osservatore romano, e far presente il rispetto della laicità dello stato non ha come scopo quello di far un dispetto alla chiesa cattolica ed ai cattolici.
Quindi sarebbe ora che la smettano di credersi il centro dell’universo e anche loro comincino a rispettare il prossimo: prima di tutto rinunciano a mettere ovunque i simboli del loro potere.

MetaLocX

Veramente, credo che non sarebbe male se l’UAAR scrivesse all’osservatore romano per rispondere alle bugie del cristianesimo.

I crocefissi possono tranquillamente appenderli a casa loro, non nei luoghi pubblici.

iononcistopiù

oggi ho chieto a mia figlia 5° ginnasio Termoli (CB) se in classe hanno il crocefisso…ha detto di no! Avrei giurato che ci fosse invece! Ogni tanto una buona notizia…il fatto è che mia moglie lo tiene appeso in casa…ma la cosa non mi imbarazza più di tanto lei è convinta di essere credente…

piero

CHEPALLE!!!!!! se l’osservatore romano mandasse in edicola sempre lo stesso numero non se ne accorgerebbe nessuno

MetaLocX

Scusate, prima mi sono spiegato male, avrei dovuto scrivere:

Veramente, credo che non sarebbe male se l’UAAR scrivesse all’osservatore romano per rispondere a certi loro articoli.

Non mi piace che facciano passare certi concetti che sono falsi e denigratori, mi riferisco alle accuse di “cristianofobia”; o a certe espressioni come “necrosi culturale”, “Europa disorientata, irrazionalmente in preda a un impulso di autodistruzione” e a tutte le altre bugie e luoghi comuni

don alberto mentra ascolta Brahms

@ a enrico e aldovaldo sull’oroscopo

Non fatelo sapere in giro ma credo che ci sia molto di vero.
Jung deve aver scritto qualcosa sui fondamenti scientifici di come funziona, non chiedetemi cosa (spero che L. non legga queste cose altrimenti mi scarica un’altra serie di insulti così intellettuali che non riesco a capirli).
Come credo che va lasciato assolutamente da parte, se non ci si vuole rovinarsi la vita di qua e finire all’inferno di là.

In molte cattedrali gotiche sul portale ci sono i 12 segni, penso simbolo del creato.
Da qualche parte lessi che alla Università di Bologna ai tempi del papa-re c’era una cattedra di astrologia, ma potrebbe essere una leggenda metropolitana.
(La mania anticattolica di qualcuno è tale che a Fahrenheit -radiotre, non il libro- la condanna della Chiesa all’astrologia è stata ripetutamente interpretata come prova del suo atteggiamento antiscientifico. Mah)
La precessione degli equinozi non c’entra niente.
I “segni” sono solo dei puri nomi che indicano i 12 settori del piano nonsocomesichiama.

PS preventivo: di alchimia non so niente

don alberto prima di andare a letto

Dovendo scrivere all’Osservatore Romano, suggerirei di ricordare questo passo del Vaticano II (dovrebberom averne qualche copia in archivio):
“(La Chiesa) rinunzierà all’esercizio di certi diritti legittimamente acquisiti, ove constatasse che il loro uso potesse far dubitare delle sincerità della sua testimonianza”
(Gaudium et Spes 76).

don alberto

Altre cose che si potrebbero scrivere :
“Quando la croce gli è stata messa sulle spalle Gesù ha taciuto, perché tutte queste proteste se viene tolta da un muro?”.
“I cristiani ottengono risultati quando alla croce ci vengono attaccati e non quando la attaccano ai muri”.

Mun Rafun

@Aldovaldo
Io sono del segno della rucola con ascendente broccolo

marcoboccaccio

pensavo che dato che il crocifisso è pubblicità bisognerebbe far pagare alla chiesacattolica la relativa tassa. ma è un pensiero vano, dato che non pagano nemmeno le altre, di tasse.

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