In un messaggio inviato dal papa ad un incontro tra gli accademici vaticani, si afferma che “E’ necessario saper comunicare con il linguaggio delle immagini e dei simboli e la nostra missione quotidiana deve diventare eloquente trasparenza della bellezza dell’amore di Dio per raggiungere efficacemente i nostri contemporanei”, che sarebbero “spesso distratti e assorbiti da un clima culturale non sempre propenso ad accogliere la bellezza in piena armonia con la verità e la bontà”.
In particolare si critica la tendenza dei giovani alla “ricerca dell’effimero e del banale, una fuga verso paradisi artificiali, che mascherano e nascondono il vuoto e l’inconsistenza interiore”. Benedetto XVI guarda con preoccupazione “la scissione, e talvolta il contrasto tra le due dimensioni, quella della ricerca della bellezza, compresa però riduttivamente come forma esteriore, come apparenza da perseguire a tutti i costi, e quella della verità e bontà delle azioni che si compiono per realizzare una certa finalità”.
Il professor Vitaliano Tiberia, presidente della Pontificia accademia delle Belle Arti e Lettere, membro dei Virtuosi al Pantheon (storica congrega accademica legata al Vaticano), è preoccupato per il venir meno del senso estetico nell’epoca contemporanea, perché ciò ostacolerebbe l’aspirazione verso il bene. Si scaglia quindi contro la tv spazzatura, i vestiti trasandati (“minimalismo”, “trasandatezza dell’abbigliamento fino al clochardismo”, jeans strappati), tatuaggi, piercing (“esteriorità senza riferimenti rituali”, il torpiloquio (che diventa “il linguaggio corrente e non riflesso di alterazione emotiva, nei mass media e fra i giovani”) e persino contro il rap.
Vaticano: recuperare l’estetica a favore della fede
58 commenti
Commenti chiusi.
come a dire “l’apparenza è tutto”.
cos’è, un attacco alla moda degli anni ’90?
Non gli bastava l’aria fritta sulla bellezza interiore? ora vogliono impossessarsi anche di quella esteriore?
E comunque, il senso estetico nell’epoca contemporanea non sta assolutamente venendo meno.
Non gli piace, e allora secondo loro non è senso estetico.
Come al solito.
Corro a tatuarmi e piercingarmi (i jeans strappati e barba di 3 giorni ce li ho già)
HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
Non ho nient’altro da dire al riguardo.
Il difetto di molti interventi della mia ditta è che vogliono dire tutto, il positivo e il negativo (che viene poi artificiosamente esagerato: “si scaglia”, “tuona” ecc).
Chiunque si senta toccato, istintivamente si chiude e butta via il bambino con l’acqua sporca.
Suggerisco -almeno a chi è del bel mestiere dell’arte- la lettura della “Lettera agli artisti”, scritta nel 2000.
Questi maccabei si dimenticano pure che il dio che si sono inventati avrebbe creato Adamo ed Eva nudi.
Ciao a tutti
Ma che profondità, professor Tiberia, da quale “vecchia zia” ha raccolto queste perle? E che ci dice degli infradito? E il rap le sembra far più danni del neomelodico napoletano? Via, ci illumini!
Mi sembra la scena del film “Ricomincio da tre”… la colpa di tutto è dei capelloni, delle minigonne, del grammofono. No il grammofono no! Sì, anche un po’ del grammofono! ^_^
Comunque in parte ha ragione, ma non è certo la Chiesa l’ancora di salvezza.
più etica e meno fede, solo cosi salveremo miliardi di esseri umani dalla schiavitù dei satrapi,
vestiti di ori sete et pietre preziosissime .
”Paradiso artificiale” ahahahahah
Il professor Vitaliano Tiberia, presidente della Pontificia accademia delle Belle Balle.
Cucù.
Vuoi mettere quello “naturale”? ^_^
Le critiche dei vecchi ai giovani sono al 99% invidia.
Peccato per quell’1% di vero.
Ed ora presumo che il vaticano, per facilitare la diffusione della bellezza esteriore, proporrà a tutte le fedeli pecorelle l’obbligo di vestirsi come chierichetti durante la messa, poi mentre dicono la preghierina prima di addormentarsi, mentre fanno giardinaggio, durante l’atto sessuale, quando rispondono al citofono…
@Lucia: bellissima la tua risata, che sfora sul topic. Rende davvero l’idea. ^-^
@ Daglator.
Dipende.
Qui in campagna la Domenica si vestono tutti bene, a differenza dei giorni normali quando non possono andare nei campi o in fabbrica in frac.
In città, dove nei giorni di lavoro in ufficio si è sempre vestiti bene, magari ci veste più casual.
Nel primo caso si tratta di sottolineare che è un giorno diverso, di festa.
Nel secondo che è il giorno della libertà.
Sono due facce della stessa medaglia.
(non vorrai mica fregare un prete? ;-))
Ciao
Mi associo a Lucia
La pelliccia d’ermellino, le scarpe Prada, etc etc…
nooooooooooooooo contro il rap noooooooooooooooooo tiberia o taci tu o ti faccio tacere io
beh,che dire di piercing e tatuaggi…
non si puo’ ancora confondere l’estetica con il gusto!potranno essere pure opinabili,ma il buon gusto è soggettivo e personale,o al massimo una convenzione tra individui.
Sono proprio indietro di 200 anni questi qua…
Io credevo di essere ‘bello dentro’ secondo tutti i dettami della sana spiritualità… poi ho fatto un colonscopia e mi sono trovato davanti agli occhi una schermata tale di carnume, budella e viscere varie che per poco non vomitavo. Così ho deciso: meglio essere ‘belli fuori’…
E sono diventato ateo.
Cosa dite? Che la vera bellezza, quella spirituale, non si vede?
Appunto, ma allora perchè parlare di estetica?
@ don Alberto
“Suggerisco -almeno a chi è del bel mestiere dell’arte- la lettura della “Lettera agli artisti”, scritta nel 2000.”
Non sono un’artista ma lavoro all’interno del mondo dell’arte. Leggo moltissimo, tra riviste libri articoli e saggi. Ma no, non leggero’ la “Lettera agli artisti” perchè ritengo il parere della Chiesa in materia totalmente nullo.
Meglio i gonnelloni, ovviamente. Ma ‘sto tizio le pensa veramente le cose che dice ? No perché, come dire… Lucia ha spiegato bene la cosa.
In qualità di vecchio metallaro, mi sento offeso, come, critichi il rap e ti scordi il metal?
Siamo diventati cosi’ insignificanti?
bla bla bla…sempre le cose cattive che fanno male alle fede!
bla bla bla…sempre le cose cattive che fanno male alle fede!
Da oggi il Vaticano consiglia anche cos’è di moda!
Qualche inghippo con i produttori di alta moda che vedono gli introiti calari per la crisi economica?
loro parlano di estetica? con quel vecchio in scarpette rosse?
Ma per recuperare il senso dell’estetica è proprio necessario ritrovare prima quello del ridicolo?
http://www.isbnedizioni.it/content/images/libri.ratzinger.jpg
http://ansard.files.wordpress.com/2008/03/papa-ratzinger.jpg
Scusa la precisazione
“Spirituale” non significa invisibile o evanescente, ma “animato dallo Spirito Santo”.
Quindi tutto ciò che è animato dallo Spirito, a cominciare da qualche “suorina” di 200 chili in poi, non può non essere bello, e se si fa qualcosa di buono e di vero non può non fare sì che sia anche bello.
Ciao
@ stefanino
Sempre meglio del mago Otelma, dei cappellini di Elisabetta e di Britney Spears!
“E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.”
Matteo 7, 28-29.
Ma lo leggeranno il vangelo?
Caro don Alberto, se ti riferisci a me a proposito delle ‘spirituale’… a parte che ho provato a scherzare un pò, resto del parere che ‘estetica’ ha prima di tutto a che fare coi sensi e poi – pensa un pò che pensiero profondo ti regalo – sai che ti dico?
“NON E’ BELLO CIO’ CHE E’ BELLO, MA E’ BELLO CIO’ CHE PIACE.”
(Pensa che – strizzato ben bene in modo da renderlo fruibile da chiunque – sono del parere che dopo tutto la pensasse così anche Kant).
@don alberto
che io sappia il mago Otelma non va in giro a pontificare sul buon gusto e sull’estetica.
Il suo abbigliamento serve per darsi un’aria da santone per spennare allocchi….
Oooops, ma sta a vedere che…..
Certo il crocifisso con l’uomo sanguinante e sofferente non è molto estetico.
Neanche la madonna che piange sangue!
sbaglio o la gregoracci si è sposata in chiesa ed era “scollacciata”?
ma si sa …i soldi sono niente(dice b16!)ma li vogliono!
che dire poi di tutti i loro matrimoni annullati , degli assassini sepolti in chiesa, dei fattacci all’interno del vaticano(Cedric, orlandi…tanto per fare due nomi!)risolti e oscurati in un baleno?
ma don alberto chi è’ un prete o un buon tempone?
@ Luisa
Tu mi inviti a nozze!
All’inizio si raffigurà la croce senza il falegname di Nazarteh proprio per sottolineare la realtà della (truffa della) risurrezione, croci sempre più belle e preziose (mentre i poveri li facevam morire di fame).
Poi si mise il Cristo morto -erita al costato-ma con gli occhi aperti,tpo il crocifisso di san Damiano, quello che secondo la mia ditta ha (falsamente) parlato a Francesco)
Con il s. (sig., non san). Francesco e i francescani nasce la devozione all’umanità dolente del falegname.
Ma erano tempi da lupi: guerre, carestie, pestilenze … e l’immagine del Cristo sofferente aiutava i poveri cristi sofferenti a non sentirsi troppo abbandonati; e anch’io, quando sono in ospedale non per lavoro, non mi dispiace vedermelo lì.
(più o meno la storia me la ricordo così).
(Per non farvi perdere tempo a rispondermi mi sono ho già messo le obiezioni da solo).
Ciao, ti chiami come mia cognata.
@ Ilaria
Essere un prete è un dato di fatto (poichè sono statoi sfidato ho messo i miei dati nell’Ultimissima su Obama) che consta nell’ordinazione avvenuta una Festa dell’esaltazione della Croce di vari anni fa.
Essere un buontempone è un’aspirazione, che non so si quanto si riuscirà e realizzare.
Ciao e grazie.
@Don Alberto
Chi io, cercare di fregare un prete?
Ma daai! 😉
@ al mio omonimo
Nella mia parrocchia la madonna ride.
… mi auguro che non sia ‘per non piangere’ 🙁
Festa dell’esaltazione della croce?
L’ho sempre detto che siete degli esaltati. 😛
Ciao
@ Daglator
Usa un po’ di empatia.
La croce (attento, la croce più senza il Cristo crocifisso sopra) è innanzitutto segno di vittoria sulla morte.
Il dolorismo, l’espiazionismo, tutta quella roba triste (tipo un Papà che vuole la morte del suo bimbo ecc) contro cui ci si scaglia (sacrosantamente) qui, è pur sempre solo una elaborazione teologica, contro cui si sta finalmente reagendo anche nella ditta.
Come ogni tanto dico, se mi frustate sulle chiappe a ragione ci sto, ma se ve la prendete con una teologia inesistente mi permetto di puntualizzare (sapendo sempre che sono gentilmente ospitato in casa d’altri).
Ciao
@ Don Alberto
Tranquillo, la mia era solo una provocazione. 😉
L’ho messa sul ridere proprio per sottolineare il fatto che non la pensiamo allo stesso modo.
Lei, avendo fede in Cristo morto e risorto, considera (come tanti altri) la croce come simbolo di vittoria sulla morte.
Io, che dubito fortemente che Cristo sia mai esistito, no.
Mi fa comunque piacere che nella Sua ‘ditta’, come la chiama Lei, si stia iniziando a reagire a quanto da Lei puntualizzato.
E mi fa altrettanto piacere l’avere il sentore di parlare con una persona che, benchè appartenente ad uno schieramento differente, sia aperta al dialogo.
Ce ne fossero di più tra i Suoi superiori.
“ricerca dell’effimero e del banale, una fuga verso paradisi artificiali, che mascherano e nascondono il vuoto e l’inconsistenza interiore”
Anche secondo me è effimero vestirsi con drappi dorati per adorare il proprio dio, l’idea di una vita dopo la morte è solo una fuga e la religione è un modo per supplire alle proprie carenze interiori (fra tutte, la paura della morte).
La differenza fra me e loro è che io non cerco di condizionarli, mentre loro se potessero…
De gustibus
Spero che l’invito in realtà sia rivolto ai ciellini…
Si riconoscono da lontano per quanto vestono penosamente: mocassini neri con calzini bianchi. Jeans “qualunquista” con risvolto per la crescita(obbligatoriamente blu, qualunque esternazione di quella cosa chiamata fantasia è out), camicia flacida in colori spenti abbottonata fino al collo e rigorosamente inserita dentro i pantaloni e capelli con la riga da una parte tenuti in piega da un abbondante strato di forfora oleosa(il gel è satanico)…
Sul sorriso ebete non mi esprimo perchè non c’è nulla da fare.
;-P
@ Daglator
Oddìo, come sono ridotto, ho capito solo adesso il gioco di parole!
Complimenti, se non mi chiedi troppo di copyright lo userò per autodefinirmi nel mio entourage.
Il dialogo penso sarebbe più facile se anche noi -come del resto tutti- non ci comportassimo -istintivamente- come quel tipo della barzelletta: “…va al diavolo tu e la tua pompa!” (penso tu abbia presente)
Buona notte.
L’educazione si apprezza sempre, ma dammi pure del tu, che altrimenti mi fai sentire vecchio.
allora tutti vestiti di ermellino, e voglio anche la pap-mobil.
@ Bruno
Certo che ha che fare con i sensi!
Anche la fede ha a che fare con i sensi: “Come crederanno … se non ascolteranno”
Non siamo nè gnostici nè induisti.
“E Dio vide che era bello, bello …molto bello” (genesi) (ebr, tow=bello e buono)
“Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo” (salmi)
“Io sono il bel pastore” (Gv) (anche se hanno tradotto buono, è di fatto il kalokagathòs)
ecc.
E che sia bello quel che piace è confermato dalle più bizzarre strutture delle chiese dell’unica Chiesa.
Non parlarmi di filosofia che non capisco (e forse non ho capito neanche il resto)
Intendo scusarmi con il signor papa se in camera ho appeso il poster di una fi…*bella ragazza* anzichè il crocifisso…
@ Luca
Sei sempre fregato.
Anche lei è “immagine dei Dio”
😉
@ Don Alberto
Copyright graturito, per stavolta. 😛
Inoltre il Lei lo uso per educazione (che ritengo imprescindibile per un buon dialogo) e, contemporaneamente, per “tenere le distanze”. Non dimentichi che apparteniamo a schieramenti contrapposti. 😉
Vede, io sono diffidente per natura e un conto è utilizzare il ‘tu’ dialogando su di un forum/blog rivolgendosi agli alter-ego (avatar) dei partecipanti, un conto è rivolgersi ad una persona ben definita dal punto di vista nominale (che ha pubblicato per intero i suoi dati personali) che appartiene ad una corrente di pensiero differente (ma questo non sarebbe un problema) e che, per di più, è un sacerdote (arciprete, se non mi sono informato male) e che, in quanto tale, viene visto (anche o solo) dal sottoscritto come non soltanto una ‘semplice persona’ ma come un individuo che (si presume) sia abituato a rapportarsi con gli altri in modo da entrarne in profonda confidenza.
Non dico che la cosa sia sbagliata, ma per evidente differenza di vedute non ne condivido il fine (ho scritto un intervento nel topic relativo ai tagli alle scuole in merito).
Inoltre, sono indiscreto a chiederLe la Sua età? (Si, sono indiscreto, ma sono anche molto curioso ^_^).
@ Nero
è dura: 23-01-1951 (però come contropartita aspetto gli auguri)
e dove si è informato? (comunque è la parrocchia che è arcipretale, lo sono tutte in campagna) siamo magari vicini di casa?
cioè @ Daglator
@ don A.A.Alberto
Mi sono segnato il giorno, glieLi farò volentieri.
E, no, non siamo vicini di casa.
Ho inserito i dati che ha pubblicato nel topic di Obama e, grazie a Google, sono arrivato a:
http://www.bologna.chiesacattolica.it/portale/cerca_parrocchia/dettaglio.php?codice_parrocchia=M01
In seguito mi sono anche informato sul titolo di arciprete, mi sa che ha ragione Lei. 😉
@ Daglator
Ho letto il suo topic (mo sorbole, sto imparando a parlare come voi), io non so cosa dirle, mi sono firmato “in chiaro” anche per aiutarvi proprio “a tirare su il muro”, difendendovi dal rischio di invischiavi, prima un dito, poi la mano …:
Insomma, non ci si prende mai … (non è anche questa una prova del dogma del peccato originale?)
Comunque … uno diffidente, io timido, e poi secondo me qualcun altro qui c’è da fare un pullman e chiedere a uno psicologo lo sconto comitiva.
Con stima
(vabbè le distanze, ma non esageriamo con le maiuscole)
@ Don A.A.Alberto
Il mio era un discorso generalizzato, sia chiaro, e anzi Le ho già anticipato in questo topic il mio apprezzamento per la Sua disponibilità al dialogo (se non ricordo male anche lei si è dichiarato quasi come fosse una sorta di ‘voce fuori dal coro’ scrivendo – in un’altra discussione in questo sito – che a volte non le dispiace prendere le distanze dall’ambiente della sua ‘ditta’, o cose così).
E non ho mai detto che non ci si prenda mai (e lei ne è un esempio, quindi la diatriba sul peccato originale rimane aperta 😛 ), anzi la buona volontà va sempre premiata, tanto è vero che per il pullman io mi sono già prenotato. 😉
E, per le maiuscole, non c’entrano le distanze ma è sempre educazione utilizzarle quando ci si rivolge per iscritto ad una persona utilizzando il Lei. Ed io sono sempre estremamente rompib… ehem pignolo. 🙂