Riccardo Gottardi, segretario nazionale dell’Arcigay, sulla polemica della sovrapposizione tra prossimo Gay Pride a Genova e processione del Corpus Domini, afferma conciliante: “non vedo una contrapposizione, anzi: invitiamo tutti i cattolici a partecipare al Pride senza preconcetti”. Il “vero problema” è al limite che “la gente non potrebbe assistere a entrambi”; vanno inoltre definiti percorsi diversi. Rimane l’incognita della data, che potrebbe coincidere con le elezioni europee e le amministrative. Al cardinal Bagnasco, che parlava della necessità di rispettare il senso del pudore, risponde ironicamente: “La sua concezione del pudore è un po’ diversa dalla nostra”.
Arcigay: “Pride insieme al Corpus Domini”
35 commenti
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I gay esistono e mi sembra giusto il pride. Ma il “corpus domini” che cavolo è? Posso organizzare una processione per il Flying Spaghetti Monster? O c’è qualche incompatibilità all’orizzonte? ^_^
@ Aldovaldo:
geniale idea! Come dawkinsiano Flying Spaghetti Monster credente & praticante parteciperei anche subito a tale processione. Con i paramenti da pirata! 😉
Sì però guys…
perchè non facciamo un Gay & Athiest Pride nella città di Bossi?
Cioè nella bigottissima VARESE???
Sarebbe come farlo in vaticano o la mecca!!! ROTFLMAO
Bruno UAAR Varese
@bruno moretti turri
l’idea mi incista assai 😉
@aldovaldo
miseria figo!serve una nano per organnizare?w le processioni dello spaghettoso!
@Aldo
La processione del mostro di spaghetti sarebbe concorrenza sleale! Idolatrare insieme due prodotti a base di farina è poco carino…
Se le due manifestazioni saranno fatte in contemporanea, molti sacerdoti saranno presi da una forte indecisione; forse il Card. Bagnasco ha paura che si diradino le fila del Corpus Domini.
Resta indecente che qualcuno voglia tenere uno stravagante corteo religioso durante il Gay Pride.
@ agnese
Serve un paio di occhiali anche a te a quanto pare! ^_^
Mi sembra un’idea che va incontro alle esigneze dei partecipanti ad entrambe le manifestazioni: molti maschi potranno passare dall’una all’altra (e viceversa) senza neanche bisogno di cambiarsi la gonna!
🙂
99 sono i nomi di Allah. Quanti saranno i nomi del nostro trollone di fiducia? ^_^
@ Maurizio D’Ulivo
Io propongo una processione unica per le due tipologie di gay (laici e clericali) ^_^
E’ una buona idea, infatti ogniuno poi è libero di andare dove gli pare!
@Aldovaldo
La tua proposta non è praticabile.
Come si potrebbe mai coniugare la sobria eleganza di un maschio in gonna lunga e nera, frutto di secoli e secoli di pratica mondana e di gestione del potere capace di adattarsi a tutti i contesti, con certi svolazzi sgargianti e ammiccanti questi/e parvenu dell’ultima ora?
😀
@aldovaldo
sempre simpatico come al solito,eh?e perchè ne avrei bisogno?due errori di battitura?mai fatti tu?
@ Maurizio D’Ulivo
Però tutti quei merletti, quei paramenti sacri multicolori… Dicono che il gaypride sia un carnevale, allora in Vaticano è carnevale tutto l’anno! ^_^
@ Agnese
Di solito mi trovi antipatico? Come mai?
TUTTI A GENOVA!
Riccardo Gottardi posso darti un suggerimento (praticamente un desiderio) al termine del Gay Pride una bella spaghettata al pesto (quello vero genovese) in piazza per tutti!
Il vino lo portiamo noi, ciascuno dalla propria terra (per tutti).
Però l’idea di una ricorrenza legata ai vari non credenti non è mica da buttare…
Le due processioni si dovrebbero unire infatti. Entrambi gli schieramenti hanno in comune un rapporto ambiguo con l’essenza della corporeità. Il “corpo del signore” è in fondo l’idea di una corporeità equivoca, simbolica e dominante che sovrasta ogni possibile resistenza e rivendicazione di identità sessuale.
@ Otto per mille
Detto A l’insieme dei gay che partecipano al gaypride e B l’insieme dei preti che partecipano alla processione, l’insieme not(A or B)=not A and not B è ancor più ambiguo circa l’essenza della propria corporeità ^_^
@ Aldovaldo
Non per contraddirti,ma all’algebra booleana preferisco spaghetti al pesto e vino per tutti i partecipanti alle due … manifestazioni.
chissà se quel “povero” Bagnasco avrebbe voluto partecipare ad entrambe le processioni, farebbe bene allora a cercare un sosia per portare il corpo del signore, mah!
anzi non portare ma ostentare nell’ostensorio!
esibizionisti sado-maso
Credo che non sia una buona idea fare coincidere le due manifestazione poichè farebbero un piacere ai religiosi: finita la Corpus Domini si fionderebbero a cercare “relax” al gay pride…. Altro che corpus domini, corpus godimi…
Io sono daccordo per fare tutto il medesimo giorno: purchè non coincida con l’Isola dei famosi.
se no la luxuria come fa?
oibò
Da omosessuale, aborro i gay pride: indecenti carnevalate lesive della dignità di chi partecipa e di chi assiste; ridicole e indecorose sfilate pseudoculturali dove tutto si vede, dove tutto si mostra, tranne che la-lotta-per-le-pari-opportunità.
Sì, perchè dai pagliacci seminudi inneggianti al fallo o alla vagina, dalle menadi impazzite che al ritmo di musica plebea berciano oscenità del tipo il-mondo-è-tutto-dei-gay, dagli imparruccati dalle parrucche blu rosa arcobaleno o dai bronzi di riace dai muscoli ben torniti e lucidati che in testa indossano preservativi gonfiati e in aria sventolano palloncini a forma di genitali, da questi baccanali orgiastici da terzomillennio insomma, io non ci vedo la-lotta-per-le-pari-opportunità, cioè la lotta per la libertà e per la civiltà.
Ci vedo l’indecenza, la miseria, la cretineria. E da omosessuale mi vergogno di queste vergogne che ridicolizzano anzi infamano la comunità omosessuale; una comunità che mi sforzo di concepire naturale cioè normale e che invece vedo assomigliare sempre più a una lobby, anzi a una mafia, che pretende di rappresentarmi e che aihmè mi rappresenta. Direttamente o indirettamente, che io lo voglia o no.
Perchè è a questo che la gente pensa quando sente pronunciare la parola gay-omosessuale-lesbica, cioè ai pagliacci alle menadi ai palloncini a forma di fallo o vagina; è a questo che i genitori pensano quando, confessando mamma-papà-a-me-mi-garbano-l’omini, ti tolgono la parola,nel migliore dei casi; ti preparano le valige, nel peggiore.
Questo è il retaggio dell’omosessualità, o meglio, questa è l’etichetta che la lobby anzi la mafia che chiamamo comunità omosessuale ti mette addosso, direttamente o indirettamente, che tu lo voglia o no.
Sicchè la gente non sa che la parola omosessuale-gay-lesbica non è una parolaccia, anzi una barzelletta; che essere gay-omosessuale-lesbica non vuol dire slinguazzarsi in pubblico, strusciarsi cosparsi di olio o di panna in diretta tivù, atteggiarsi a attori professionisti di film porno; nè i genitori sanno che a essere gay-omosessuale-lesbica non rischi di diventare un criminale del sesso, un drogato o un malato di mente; non lo sanno perchè non lo possono sapere, non lo possono neanche immaginare.
I ghetti vanno bene per i ghettizzati, e i ghettizzati nove volte su dieci i ghetti li vogliono, li cercano, ci stanno bene.
I gay-pride sono ghetti, ghetti mobili, serpentoni cinesi di autoesclusi orgogliosi, di autodiscriminati che discriminano.
Cosa speriamo di ottenere, io non lo so, non lo posso sapere, non me l’immagino neanche.
E anche se tutti gli omosessuali di questa terra dovessero pensarla diversamente, e pensandola diversamente si sentissero autorizzati a insultarmi o ignorarmi, io continuerò a pensarla così.
Non amo l’Isola dei famosi, ma Luxuria è una persona che stimo ed è anche molto simpatica.
corpus domini e corpus nudo pari ….sono quando si dice par condicio ????
Si, anche a me l’isola non è interessata e quando l’ho vista mi è apparsa chiaramente “costruita” ad arte per la scena. tuttavia trovo molto positivo che abbia vinto, con merito, Luxuria che ritengo una persona molto intelligente, intraprendente ed equilibrata.
credo sia stata una bella sberla a tutti i ben pensanti, anche se in realtà non ho sentito voci di lamentele nei confronti della sua vincita; per carità, non che l’isola sia legge, ma di solito questi programmi creano un seguito di commenti e schieramenti.
-Mi pare che il card Bagnasco,q uando venne a saperlo, disse che si sarebbe trovata certo una soluzione; chi allora vuole vedervi a tutti i costi una “polemica”?
-PRIDE, LA SFIDA DELL´ARCIGAY “INSIEME AL CORPUS DOMINI”
se questo è il titolo dell’articolo cui si rimanda, il volere fare il Pride in q
cavolo ho smanettato a raglio ! …
vabbè:
se questo è il titolo dell’articolo cui si rimanda, il volere fare il Pride in quel giorno mi sembrerebbe segno di debolezza più che di forza; un po’ come nel 2000 a Roma, se ne è parlato più per la coincidenza con il Giubileo che per il fatto in sè.
(Chi è forte non “si appoggia” all’avversario: anni fa l’allora PDS spostò la Festa NAZIONALE dell’Unità da Bologna a Modena, per la coincidenza con una manifestazione religiosa che doveva avvenire in città).
Ciao
… il PDS ha spostato un sacco di cose.
… a proposito i chierici cosa hanno spostato o cosa sono distosti a spostare?
@ Massi
Orario, percorso …
(scusate ma è solo da qualche secolo, che si sapeva che quel giorno c’era la processione)