Vaticano: la tecnologia (altrui) danneggia l’anima

Padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana (già direttore generale di Radio Vaticana e del Centro Televisivo Vaticano) critica la moderna ossessione per la tecnologia, che toglie tempo alla fede e alla preghiera, “danneggiando” l’anima.
Nonostante ciò, il Vaticano usa con maestria e insistenza i mass media e le più avanzate tecnologie come internet.

Archiviato in: Generale

34 commenti

Bruno Gualerzi

Ecco perché insisto sempre sul fatto che un discorso critico, seriamente critico, sulla ricadita tecnologica della scienza la può (e la deve) elaborare solo il pensiero ateo. L’alternativa è lasciare il tema in esclusiva all’ipocrisia religiosa.

Daniele

mi permette di far notare che mentre voi parlate, parlate parlate, la Chiesa agisce……

( fonte TGCOM) Il Vaticano punta sul solare

Per quanto piccolo, lo Stato di Città del Vaticano produce, come qualsiasi altra nazione, emissioni di carbonio e inquinamento. Da mercoledì la sede della Chiesa ha fatto un importante passo verso l’eco-sostenibilità mandando al tempo stesso un chiaro messaggio all’intera Chiesa cattolica.
L’enorme tetto della Sala Nervi, dove il Papa tiene le udienze generali e dove si svolgono i concerti per il Santo Padre, è stato infatti ricoperto con 2,400 pannelli fotovoltaici per fornire energia per l’illuminazione, il riscaldamento e l’aria condizionata. Dopo settimane di prove, il sistema ha iniziato a funzionare poche ore prima che il Papa tenesse la prima “udienza generale ecologica nella storia del Vaticano”.
Il nuovo sistema, che produrrà 300 kilowattora di energia pulita all’anno per la sala conferenze e le strutture circostanti, costa 1,2 milioni di euro ma è stato realizzato dalla società leader tedesca SolarWorld e donato al Vaticano. Permetterà di ridurre le emissioni di 225 tonnellate e risparmiare circa 80 tonnellate di petrolio ogni anno.
Ma il progetto non si ferma qui: secondo fonti interne, il Vaticano avrebbe intenzione di installare un altro impianto analogo in un area di 300 ettari di sua proprietà a nord di Roma, utilizzata per le trasmissioni di Radio Vaticana. Il sistema permetterà non solo di dare energia alle antenne ma l’eccesso potrà essere trasferito sulla rete Nazionale italiana, rendendo di fatto Città del Vaticano un esportatore di energia pulita.
Più in generale, è intenzione del Vaticano ottenere almeno il 20 percento della sua energia da fonti rinnovabili entro il 2020, ampiamente in linea con gli standard dell’Unione Europea. Il premio nobel per la fisica Carlo Rubbia, presente all’inaugurazione del sistema, ha lodato il programma: “E’ un’iniziativa molto coraggiosa”.

Aldovaldo

Il Papa, come qualsiasi altro uomo, produce metano… e il metano ci dà una mano. E’ come lo Spirito Santo, soffia dove vuole. Creando a volte un certo imbarazzo ^_^

Matteo

@Daniele

Non capisco il senso del tuo intervento. Anzi mi pare che metta ancora più in evidenza la contraddizione di fondo del comportamento della chiesa cattolica, in quanto anche i pannelli fotovoltaici non esisterebbero senza la ricerca scientifica, e la sua applicazione tecnologica (a meno che non abbiano trovato il progetto nella bibbia). Con i soldi che hanno potrebbero rivestire l’ intera Africa di pannelli e renderla autosufficente per quanto riguarda il fabbisogno energetico.
E poi da parte loro sarebbe più decoroso se entro il 2020 riuscissero a raggiungere gli standard dell’ Unione Europea anche per quanto riguarda il rispetto del pensiero e del diritto altrui, specie donne ed omosessuali. Ma sarà difficile.

Bruno Moretti Turri

@ Bruno Gualerzi

in effetti ciò di cui stai parlando è il naturalismo filosofico di Hack, Odifreddi, Sagan, Dawkins, ecc. ecc. che elabora un’etica laica basata sulla razionalità, utilizzando il metodo galileiano (scientifico).

cullasakka

donato al Vaticano

Daniele, non tutte le istituzioni riescono a farsi regalareun impianto da 1,2 milioni!

gianfranco

Traduco l’articolo:
Il vaticano non paga già l’acqua, la luce e i rifiuti. O meglio dovrebbe pagarli ma fa il vago (oltre 2 milioni di euro l’anno di acqua scroccata) ma qualche sponsor gli regala i pannelli solari per farsi pubblicità (l’Eni investì 10 miliardi di lire per ripulire la facciata per il giubileo) così poi il vaticano RIVENDE la corrente generata all’Enel o magari all’Acea a cui non paga invece l’acqua…

Arcturus

E vogliamo dimenticare il ripetitore radio presso Cesano di Roma? Ci sono inchieste insabbiate e processi non conclusi sulla estrema dannosità di quell’impianto, sparato a una potenza devastante per la salute, per diffondere nell’etere le litanie di Radio Maria. Avete mai provato a sintonizzare la radio dell’auto con la manopola manuale? Le altre stazioni compaiono una o due volte, hanno frequenze limitate; Radio Maria si infila in ogni buco vuoto della sintonia: tu giri la manopola e quella non scompare… Misteri della fede!

Stefano Grassino

@Daniele

Ogni volta che parli perdi l’occasione di stare zitto.

stefano

ma va…proprio loro parlano, con quelle mega antenne di radiomaria che sforano di centinaia di volte il tetto massimo di inquinamento elettromagnetico.

vito

Ma come si fa a non capire ai un tubo?

La critica era sull’ “ossessione della tecnologia che toglie tempo alla fede e alla preghiera”: non alla tecnologia, ma a una sua “deificazione”. Il Vaticano è sempre stato favorevole all’uso delle nuove tecnologie come MEZZO per promuovere il suo messaggio.

Peppe

la chiesa è una contraddizione vivente… il papa parla di uguaglianza e di solidarietà, e va in giro con il mercedes, l’abito da 20000 euro e il crocifisso d’oro…

daniele, il fatto che uno stato di circa 1 kmq abbia un tale fabbisogno energetico, che riuscirebbe a soddisfarne in 12 anni solo il 20%, fa capire ancora di piu quanti sprechi ci siano e quanto la ricchezza(ingiustamente) posseduta dal vaticano sia infinitamente maggiore di quella posseduta dall’italia.

TaK

Beh dai un po’ hanno ragione…la moderna tecnologia toglie parecchio tempo alla fede.

Spengo il pc e mi vado a dire un paio di padrenostri.
e un’avemaria.. non si sa mai.

Dario

quando il computer mi si pianta io prego molto dio la madonna ed i santi!

MetaLocX

Il solito comportamento ambiguo ed ipocrita, oltre che insensato.

Aldovaldo

Non è la tecnologia, ma il progresso in generale a togliere spazio alla fede. Più le società progrediscono nella conoscenza scientifica, nella cultura e quindi anche nella tecnologia, più la fede diminuisce. Temo che la Chiesa dovrà rassegnarsi ad un lento declino. C’è sempre più gente che pensa e sempre meno che crede. Il processo è inarrestabile.

Aldovaldo

Non è la tecnologia, ma il progresso in generale a togliere spazio alla fede. Più le società progrediscono nella conoscenza scientific.a, nella cultura e quindi anche nella tecnologia, più la fede diminuisce. Temo che la Chiesa dovrà rassegnarsi ad un lento declino. C’è sempre più gente che pensa e sempre meno che crede. Il proces.so è inarrestabile.

(il messaggio mi è stato bloccato e messo in attesa di approvazione. Ma cosa contiene di particolare? Le due parole col punto? ^_^)

Aldovaldo

HAHAHAHA, no… allora la cosa è più buffa di quanto pensassi! ^_^

leo

@ aldovaldo

ma un commento serio, senza la faccina che ride, sei in grado di farlo?
Va bene fare dell’ironia, ma quando è troppo si finisce solo per ridicolizzare il blog

alby

si la tecnologia danneggia l’anima ma conforta lo spirito e il corpo… specialmente i preti che frequentano assiduamente la chat gay ( compreso l’uso di web cam, messenger, ecc..) si sentiranno con l’anima molto danneggiata…. ma il corpo molto soddisfatto!
Ma cosa credono che la gente sia tutta stupida?

Massi

Poiché la tecnologia serve anche per fare la grappa lo spirito è salvo.

alby

A me l’anima (e non solo) me la rompono radio maria e radio mater, che mi si inseriscono anche tra una stazione e l’altra e sotto le gallerie è l’unica stazione che si sente nitidamente, quando si dice la forza della tecnologia… IPOCRITI

Toptone

Siamo davvero al paradosso.

Nel convento qui vicino i preti hanno tutti (e dico: tutti) il loro bel computer portatile e ogni confort in un ambiente restaurato di fresco, con Internet in tutte le stanze, schermo ultrapiatto da 40″ in salone con satellitare, DVD recorder, videoregistratore Hi-Fi Stereo 6 testine e una messe di fotocopiatori, stampanti laser a colori da 3000 euro, scanner A3 eccetera eccetera eccetera.

La tecnologia, come al solito, non va bene quando sono “gli altri” ad usarla assiduamente.

Aldovaldo

Invece io trovo divertenti le trasmissioni religiose. L’anima me la rompono le radio libere che erano libere tanto tempo fa e oggi non fanno altro che pubblicizzare le 10 canzonette più di moda tra una cavolata e l’altra. Non c’è solo la TV spazzatura purtroppo, ma anche la radio spazzatura. Meglio mettere un CD e godersi un po’ di buona musica oppure un DVD e godersi un bel film.

frescateo

PENSA TE ; la religione cattolica invece danneggia altre cosette ……….a parte l’anima

strangerinworld

cosa dire, che altro dire, come ribattere a simili atrocità abominevoli? la tecnologia va bene quando serve a loro (tv, radio, giornali , medicina, aerei, papimobili e tutto il resto). non va benequando occorre ai sudditi. va bene per Eluana Englaro , non va bene per Woyitila. ipocrisa parossistica. non esiste al mondo istituzione più contradditoria.

stefano b

con tutti i soldi che gli diamo potevano pensarci prima e da soli ai pannelli solari
invece hanno dovuto ancora fare le faccine contrite e beotamente (beotamente) serene e farsi fare un’altra donazione…
.. mannaggia sta tecnologia che ci perseguita…è vero: Radio Maria mi si sovrappone sempre sulle frequenze di Radio Popolare…demoliamole i ripetitori mettendoli al rogo che mi danneggiano i miei momenti di serenità spirituale.

Aldovaldo

Ma… Maria… per parlare ha bisogno di una radio? Una volta non preferiva apparire nei posti più impensati? Bah, queste madonne moderne! Che tempi, che tempi!

Popinga

Aldovaldo, continua così: si può ridere di tutto e di tutti, con o senza faccine. Devo correggerti: la madonna, se avesse coraggio, comparirebbe davvero nei posti più impensati, tipo Tehran o piazza Tien An Men, invece gioca sempre in casa.

don A.A.Alberto

è san Giuseppe che si è scocciato ad averla sempre fuori di casa.
Lei ha ceduto, non esce più, ma ha voluto la radio ^_^

Commenti chiusi.