Roma: polemica su pillola del giorno dopo

Molto spesso accade che i farmacisti attuino, come riporta “Il Giornale”, una “obiezione di coscienza mascherata” verso la pillola del giorno dopo. Qualche giorno fa però un farmacista ha esplicitamente espresso la propria obiezione ad una donna romana che chiedeva la pillola. Ne parla la dottoressa Lisa Canitano, presidente dell’associazione Vita di donna: “Il farmacista di turno al quale si è rivolta la mia assistita non ha voluto venderle il farmaco che le avevo prescritto invocando l’obiezione di coscienza, un diritto che finora non è stato riconosciuto alla categoria professionale di cui fa parte. In questo modo ha violato la legge”.
Secondo Pietro Uroda, esponente dei farmacisti cattolici, i farmacisti possono invece esprimere la propria obiezione: dal 2000 ad oggi si è sempre rifiutato di fornire la pillola presso la sua farmacia di Fiumicino, poiché “secondo quanto stabilito da una sentenza del Tar del Lazio si tratta di un farmaco potenzialmente abortivo dal momento che impedisce all’ovulo eventualmente fecondato d’innestarsi nell’utero materno. Premesso questo, la legge sull’aborto autorizza gli operatori sanitari a ricorrere all’obiezione di coscienza”. Giacomo Leopardi, presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisi, afferma al contrario che “i colleghi sono obbligati a fornire i farmaci prescritti”.

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59 commenti

Vash

o si adeguano a quello che prevede la legge oppure gli si impedisce di continuare a fare quel mestiere visti i disagi che arbitrariamente creano alle persone. La legge gli impedisce di rifiutarsi e non possono certo aggraparsi ad unasentenza del TAR visto che è comletamente priva di motivazioni scientifiche, infatti lo stesso farmacista riporta che la sentenza parla di “potenziale” abortività, ma qualunque cosa può “potenzialmente” portare ad altro!

Sailor-Sun

ma non c’era stata una sentenza del tar della toscana che condannava un farmacista per negazione del servizio o cose così?

faidate

Propongo, per par condicio, un’obiezione di coscienza al momento di pagare i farmaci, sostenendo che dare soldi alle compagnie farmaceutiche è contro la mia coscienza. Solo l’intervento del farmacista buttafuori mi farà desistere. Ognuno ha la coscienza che gli ha dato la mamma ( o dio, se ci crede).

strangerinworld

non ho simpatia per i farmacisti. quasi sempre ricchi sfondati grazie alle malattie altrui. quelli che obiettano poi….licenza e laurea nella raccolta differenziata e via a tirar su mattoni.

Mat

Vogliono fare obiezione di coscienza? Benissimo. Che sia concessa anche ai farmacisti. Però che sia previsto anche per legge l’obbligo di scrivere a caratteri cubitali più grandi dell’insegna “qui si fa obiezione di coscienza”. Così non solo per la pillola del giorno dopo, ma anche per quella del mal di testa o per l’acqua ossigenata andrò da un altro farmacista, boicottando tutti gli obiettori.
Ma questo è quello che accadrebbe in un paese con libertà e pluralità di opinioni: qui sono tutti cattolici a convenienza, e probabilmente i non obiettori in una città con 100 farmacie corrisponderebbero a ZERO.
Andate tutti a farvi curare da padre pio…

Mat

Scusate l’intervento doppio, vorrei quotare Andrea e Vassilissa da un’altra discussione:
…..
Nessuno ha certamente diritto di imporre a chicchessia di fare cose che non voglia, ma chi decide di esercitare una certa professione deve poi esercitarla, e non danneggiare (spesso in modo grave) chi ne richiede una prestazione.
Se io non voglio sparare ad un essere umano, e ho diritto di essere obiettore, non mi arruolo nell’esercito.
Se un uomo non vuole dover prescrivere la pillola del giorno dopo, effettuare aborti, ecc., non esercita la professione di medico, ma studia ingegneria o quant’altro, o comunque se proprio vuole fare il medico si specializza in ortopedia.
Ma rifiutarsi di prescrivere taluni medicinali, o effettuare taluni interventi, è un reato e come tale deve essere trattato.
In un altro post, avevo fatto anche l’esempio di un possibile chirurgo testimone di geova, che non esegue la trasfusione (perchè contraria al loro credo) e lascia il paziente morire.
…..
E quando ci troveremo un cardiochirurgo mussulmano che rifiuta di impiantare le valvole di maiale…
o il farmacista pastafariano che non vende prodotti per celiaci?
Scusate la battuta ,in realtà c’è solo da piangere.
…..

Cosimo

Quanta ignoranza e arroganza. Sono contento che si passerà alle vie legali

sti.ca1970

La solita paccottiglia cattolica.
Il problema si può risolvere solo con una completa liberalizzazione della vendita di farmaci.
Ritengo che con la ricetta del medico posso recarmi dovunque, come in un centro commerciale.
Poi vedrete come con la vera concorrenza i farmacisti cattoco…ni, con la prospettiva di riduzioni dei guadagni, accetteranno di vendere qualsiasi cosa.
Non conosco di preciso i limiti della legge Bersani sulle liberalizzazioni.

sti.ca1970

Propongo un censimento di tutte le farmacie cattoliche su tutto il territorio nazionale.
Così chiunque possa, poi, boicottare su qualunque prodotto di quelle farmacie che fanno obiezione, così imparano.

Macklaus71

Al pronto soccorso: “dottore, ho bisogno urgente di una trasfusione, altrimenti morirò!”
“Mi dispiace”, dice il dottore “non posso fargliela perchè sono obiettore di coscienza in quanto testimone di Geova”
E’ a questo che vogliono arrivare?

sti.ca1970

Vanno combattuti con l’intelligenza e senza tregua, e con tutti gli strumenti legali.
Ai cattolici se tocchi le tasche, si incazzano, altro che il loro dio!!!!

sti.ca1970

Vanno combattuti con l’intelligenza e senza tregua, con tutti gli strumenti legali.
Ai cattolici, se tocchi le tasche, si montano in bestia, altro che il loro dio!!!!

fabio l'anticristo

agli obietori di coscenza che non fanno il loro lavoro, bisognerebbe toglier la licenza, almeno hanno un buon motivo per non lavorare!

Mat

Perché i miei commenti non sono ancora stati pubblicati? sti.ca1970 ha scritto dopo di me più o meno la stessa cosa che ho scritto io, ed è già pubblicata… Non mi sembra di aver usato un linguaggio inopportuno.

darkzero

@Macklaus71:

Non si arriverà mai a quello. Credi che i mentecattolici abbiano voglia di permettere favoritismi alla concorrenza?

Daniela

ma che vuol dire potanzialmente abortivo? La pillola del giorno dopo non è abortiva, impedisce ad un ovulo eventualmente fecondato di attecchire alle pareti dell’utero, e questo come sanno tutti (dottori, famacisti etc) non è aborto. Il farmacista è in malafede, non si può permettere a questa gente di fare ciò che vuole. Bisogna lottare

sti.ca1970

@ Daniela
concordo perfettamente con te, anche se i nostri strumenti son pochi.

sti.ca1970

Siamo all’assurdo
a questo punto anche la masturbazione è un omicidio, anzi è una strage dalle immani proporzioni. Di questo passo dov arriveremo? X colpa dei nostri pusillanimi politici, ci stiamo coprendo di ridicolo!! Ma quando faremo qualcosa di più incisivo? Ovviamente sono x la nn violenza.

ignazio

… sarò più antipatico del solito:
Cara Signora romana, purtroppo come praticamente tutti gli italiano, Lei ora a esposto protesta perché coinvolta in prima persona, ma forse sarebbe stato meglio prevenire, visto che non è il primo episodio del genere; allora mi piacerebbe sapere:
cosa ha fatto, contro tale situazione, prima di questo episodio che la vede coinvolta?
Come si è comportata il giorno del referendum sulle ricerca sulle cellule staminale e la procreazione assistita?
Visto che l’attuale governo ha ottenuto più del 60 % dei consensi è lecito credere che ci sono 60% di probabilità che Lei abbi votato PDL.
… e il sindaco della Sua città chi lo ha votato?
… e al family Day …?
Tanti anni fa Jannaci diceva: la democrazia è partecipazione!
Spero che alle mie domande sia in grado di rispondere negativamente.
… ma chi causa del proprio male pianga se stesso.
Comunque, possibilmente con l’aiuto di un buon avocato, faccia un esposto all’ordine dei farmacisti e se il caso anche alla magistratura ordinaria.
(Per fugare ogni dubbio le assicuro che non sono avvocato)

TalebAteo

quando finalmente si capira’ che le religioni (o il pensiero religioso) sono fondate sulla malattia di mente (*) si potra’ finalmente impedire a tali soggetti di esercitare professioni che mettono a repentaglio la vita della gente, intesa in senso fisico o sociale.

Lancio l’idea che forse dovremmo, come associazione, insistere sull’aspetto psicologico ed anche sulle conseguenze psichiatriche delle religioni. Fobie sociali, senso di inadeguatezza, falsi pudori, complessi di inferiorita’, devianze sessuali verso i bambini (totalmente incomprensibile quelle contro la pre-puberta’), non esisterebbero se non esistesse questo enorme ricatto morale da parte delle sette medioevali.

Queste cose, ancorche’ condivise da qualcuno o molti di voi (non so), non le sto dicendo solo io, le hanno scritte psichiatri in veri e propri best-seller, e ci sono infinita’ di riscontri in pubblicazioni scientifiche. Ci sono poi testimonianze dirette da parte di guariti per virtu’ propria (john Nash), direttamente legate al tema, o come argomentazioni in interviste. Chiunque di noi ha avuto vicino bigotti suonati qualche volta: sono persone a cui affidereste i vostri risparmi od il bisturi che vi opera? Gli fareste studiare medicina o farmacia o sono soldi sprecati?

Alessandro Bruzzone

Fondamentalisti che si fanno le leggi per conto loro. Questa gente è pericolosa e andrebbe multata di brutto: tranquilli che quando metteranno spesso mano al portafogli cambieranno molte delle loro idee.

Roberto Grendene

@Daniela.
Non e’ nemmeno cosi’!!!
Le evidenze dicono che non e’ nemmeno questa l’azione della pillola del giorno dopo, ma che c’e’ un impedimento della fecondazione dell’ovulo. E’ da assumere poco dopo il rappporto proprio per evitare l’incontro di spermatozoo e ovulo. Lascio la parola al professor Flamigni:
http://www.youtube.com/watch?v=0RWWZO3dO80

(intervistato da me durante una conferenza uaar a Bologna)

Bruno Moretti Turri

E allora xchè vendono i preservativi? Per far buttar via 250.000.000 di “mezze creature (con la coda) di dio” a botta?

Ha ragione Odifreddi: credini, iddioti, teopiteci!

Aldovaldo

La pillola del giorno dopo non è abortiva proprio perché l’ovulo non si è ancora impiantato nell’utero. Solo 2 ovuli su 10 si impiantano nell’utero mentre gli altri 8 vengono eliminati naturalmente dal corpo della donna. L’aborto riguarda l’embrione, non l’ovocita. Io comunque renderei obbligatoria una scritta fuori dalla farmacia che informi tutti i clienti che si tratta di una farmacia cattolica. In tal modo si dà la possibilità a chi è contrario all’etica cattolica di fare “obiezione di coscienza” e fornirsi eventualmente in altra farmacia. Oltretutto certe informazioni è sempre meglio averle prima e non nei momenti di emergenza. Non sarebbe male che l’UAAR stilasse un elenco di farmacie “cattoliche” (cioè che fanno obiezione di coscienza).

El@nS

Ci sono dei mestieri gia’ incompatibili con l’obiezione di coscienza? Se non erro un obiettore non puo’ fare concorsi in polizia, arruolarsi etc. (non so se questa incompatibilita’ e’ caduta o no). Basta sancire per legge che l’obiezione e’ incompatibile con la professione di farmacista (ricordo che i farmaci sono TUTTI potenzialmente pericolosi, non per niente farmaco in greco significa rimedio ma anche veleno) ed il gioco e’ fatto. Nella mia esperienza, tutti i farmacisti che ho conosciuto, sono paragonabili a dei commercianti (privilegiati). Una volta dovevo fare un vaccino a mio figlio che prendeva gia’ uno sciroppo ed ho chiesto se per caso erano incompatibili. Non mi hanno saputo rispondere (in quattro, laureati ed abilitati). Per me, in molti sanno solo fare i dispensatori di prodotti, che accidentalmente salvano la vita.

don A.A.Alberto

da quando in qua la vita è “cattolica”?

nel caso, per chi cerca quella pillola, non sarebbe meglio stilare un elenco delle farmacie che la vendono, invece di quelle che non la vendono (sapete, tanto per non sembrare di fare liste di …)
Ciao, devo andare a 2 compleanni di bimbi, mancavano i clown 😉

Roberto Grendene

@ don Alberto
tutte le farmacie devono venderla, e’ una pillola anticoncezionale, anche nel senso piu’ restrittivo del termine (non interviene sull’impianto della cellula uovo fecondata, interviene evitando che lo spermatozoo entri nella cellula uovo)

Cito in nostro presidente onorario Carlo Flamigni:
«[nel Comitato Nazionale per la Bioetica] La prima obiezione all’uso del levonorgestrel [pillola del giorno dopo] fu “fa abortire”. Ma questo andava contro tutte le definizioni scritte nei libri di medicina, perchè per far abortire occorre che inizi una gravidanza. Se una gravidanza non inizia è un po’ difficile che ci sia un aborto.
Seconda obiezione: “è occisiva” nei confronti dell’embrione (neanche “uccisiva”, e nemmeno questo termine esiste nei dizionari). […] Ma non ci sono prove che questa sostanza, il levonorgertrel inibisca l’impianto dell’embrione. […] Malgrado la mia opposizione, il Comitato scrisse un documento un cui disse “sì, l’obiezione di coscienza [per la pillola del giorno dopo] si può fare”.
A distanza di due anni dalla pubblicazione di questo documento, il Karolinska Institutet di Stoccolma (grande istituto di ricerca nella biologia riproduttiva) ha fatto in vitro ricerche specifiche confrontando: niente, levonorgestrel e la pillola abortiva. A chiarissime lettere è stato scritto che mentre la pillola abortiva inibisce l’impianto, la pillola del giorno dopo no, assolutamente no, in nessun caso. Adesso la pillola del giorno dopo è lì che si aspetta le scuse del Santo Padre, ma stanno tardando…»

El@nS

Quoto in pieno Roberto. Il lavoro del Karoliska Institute – “Mifepristone, but not levonorgestrel, inhibits human blastocyst attachment to an in vitro endometrial three-dimensional cell culture model” Human Reproduction” Vol. 22, N. 11, 3031-3037, 2007 – dimostra come il levonorgestrel non inibisce l’impianto della blasocisti su un modello tridimensionale di cellule endometriali, come invece fa il mifepristone, cioè la RU486. E quindi, fatti salvi tutti i discorsi sull’obbligatorieta’ di vendita dei farmaci, non vi sono motivi per l’obiezione di coscienza, nemmeno per chi non vuole interferire sul destino dell’ovulo fecondato prima che inizi la gravidanza.

Leo55

Io, invece, mi chiedo quale sia la funzione delle farmacie e dei farmacisti ai nostri tempi.
Se un farmaco viene prescritto responsabilmente da un medico, potrebbe essere, benissimo, venduto ed acquistato presso un supermercato gestito da commessi senza alcuna specializzazione farmacistica.
Proprio non riesco a capire la corrispondenza tra la laurea in farmacia, che può avere una ragione ed uno sbocco professionale nella ricerca e nella produzione farmaceutica, e l’attività di vendere prodotti confezionati sulla base di una ricetta medica……a meno che le solite lobby di privilegio nostrane non abbiano a che dire.

CandyFruit

questo è puro fondamentalismo religioso, anche se il lng interferisse con l’annidamento dell’ovulo, resterebbe che il farmacista per salvaguardare il destino di un gruppo di cellule non esita a ledere il diritto della donna, di una persona, alla salute e a preservarsi da una gravidanza indesiderata(perché in ogni caso, clinicamente, la gravidanza inizia dopo l’impianto, intesa come evento che interessa il corpo e la salute della donna), sul piano culturale ciò è una vera follia, si vuole negare alla donna perfino il diritto di disporre del suo utero quando ancora è vuoto, di renderlo inidoneo all’impianto di blastocisti, io penso anche alla spirale, immagino infatti che i farmacisti che obiettano sulla pdg si rifiutino di vendere anche gli Iud.

Stefano Grassino

@Roberto Grendene
@EL@nS

Avete perfettamente ragione ma solo in teoria non in pratica. Il linguaggio del Prof. Flamigni che noi comprendiamo è l’intelligentese (scusate la presunzione) ma le masse dei creduloni (non i credenti) conoscono solo il cretinese, un terreno fertile sul quale il clero ed i politici nostrani spargono menzogne in continuazione e a piene mani. Onde per cui la nostra lotta, all’atto pratico, diventa una battaglia ciclopica. A che serve sapere e constatare che l’acqua tiepida non ustiona quando questi ti ripetono che invece ti spella le mani se ce le infili e le persone credono a tutto quello che gli viene detto?

vito

dal punto 2 del “bugiardino” del Norlevo

“La contraccezione di emergenza è un metodo di emergenza che ha lo scopo di
prevenire la gravidanza, in caso di rapporto sessuale non protetto, bloccando
l’ovulazione o impedendo l’impianto dell’ovulo eventualmente fecondato, se il rapporto sessuale è avvenuto nelle ore o nei giorni che precedono l’ovulazione, cioè
nel periodo di massima probabilità di fecondazione. Il metodo non è più efficace
una volta iniziato l’impianto.”

O la Angelini è una ditta poco seria e non ha aggiornato il suo foglietto illustrativo o non è così sicuro che il Norlevo non impedisca l’annidamento di un ovulo fecondato e cioè provochi un aborto precocissimo.

cesare

X sti.ca 1970

Secondo me hai colto il nocciolo del problema. Le farmacie in Italia sono poche perchè le licenze sono contingentate quindi non se ne possono aprire delle nuove ma, se possibile, acquisire solo vecchie licenze che costano un occhio della testa. Decenni fa nacquero le farmacie comunali che ancor oggi vanno a gonfie vele, e di conseguenza le amministrazioni se le tengono ben strette, ma di fatto non hanno aiutato a liberalizzare e calmierare il mercato.
Il pretesto per mantenere lo statu quo sarebbe che la gestione di una farmacia richiede competenze talmente specifiche che la licenza non può essere concessa a chichessia. Così si è creata la casta dei farmacisti, ricca e potente, che ha sempre resistito agli attacchi assai modesti di qualsiasi politica riformista. Adesso poi che comanda quello là i farmacisti, notoriamente benestanti e perbenisti, sono tutti per lui. Figurati se si può sperare in una vera liberalizzazione (alla faccia del liberismo professato da quello là).
La verità è che la farmacia è una bottega come un’altra, la cui gestione richiede competenze non superiori a quelle che richiede un negozio di scarpe (tra l’altro in farmacia si vendono anche scarpe). Per cui se si liberalizzazzero veramente le licenze, sorgerebbero moltissime farmacie e non ci sarebbero più tutte ‘ste cavolate di farmacisti obiettori.
Una delle prime parole tedesche che imparai andando in Germania fu apotheke (farmacia). Ce n’era una ogni cento metri. Non mi risulta che là ci sia il problema dell’obiezione.

don A.A.Alberto

Non capisco cosa c’entrano alcune obiezioni che mi sono state fatte, almeno così mi pare (ma noi cretini siamo un po’ ipersensibili; si sa, le disgrazie non vengono mai da sole), con la proposta di istituire un albo con le farmacie che GARANTISCONO LA VENDITA di certi prodotti come il seguente
(dal bugiardino del Norlevo):

1. CHE COSA E’ QUESTO FARMACO
Il nome di questo farmaco è NORLEVO,® 750 microgrammi compresse.
2. A COSA SERVE QUESTO FARMACO E QUANDO DEVE ESSERE ASSUNTO
NORLEVO ® è un contraccettivo orale di emergenza
• La contraccezione di emergenza è un metodo di emergenza che ha lo scopo di
prevenire la gravidanza, in caso di rapporto sessuale non protetto, bloccando
l’ovulazione o impedendo l’impianto dell’ovulo eventualmente fecondato

nessie

Alberto, ti dice niente “prevenire la gravidanza”?
Non metterti a fare il mago Merlino che non è il caso.
Occupati delle anime dei tuoi parrocchiani, suvvia, che noi ci occupiamo dei nostri uteri.
A giudicare dalla frequenza dei tuoi commenti, devi avere davvero poco da fare…
O hai il compito di presidiare questo sito?
pace e bene

cesare

X nessie

Ho consultato il mio vecchio Rocci e ho verificato che la parola è greca, ma significa ” luogo di deposito, magazzino, ripostiglio”. Questo viene a fagiolo. Infatti io sostengo che la farmacia è una bottega come un’altra. E se i tedeschi hanno preso il nome dal greco (e non c’è dubbio che in tedesco apotheke corrisponde al nostro “farmacia”) ne hanno rispettato meglio il significato e la funzione.

nessie

Sì, Cesare, alcuni fanno risalire l’etimo della parola “bottega” proprio a “apotheke”.
ciao 🙂

Liberal

Il farmacista che rifiuta un farmaco regolarmente prescritto adducendo finte obiezioni di coscienza va denunciato ai carabinieri per interruzione di pubblico servizio ed eventuale attentato alla salute pubblica.

Il Filosofo Bottiglione

@don aalberto

perchè fai finta di non capire?
te l’han già detto. se uno deve prendere il levonorgestrel, dove si aspetta di trovarlo, secondo te?
in farmacia. in qualsiasi farmacia, possibilmente quella sotto casa. tra l’altro le farmacie sono concessioni ben contingentate (nonostante i tentativi di liberalizzazione di Bersani) quindi chi ne è titolare non può permettersi di dire: “no, sono spiacente, questo farmaco non lo tengo perchè fa piangere gesù” e nemmeno “non lo tengo perchè sono pigro e non ho grandi ambizioni di guadagno”.

sul fatto che il farmaco avrebbe anche azione di inibire l’annidamento dell’embrione. quella funzione lì non ce l’ha anche la spirale? perchè la chiesa non tuona mai contro la spirale, che, se pur non molto diffusa, provoca la morte di migliaia di innocenti giovani vite!?

vito

a bottiglione

La Chiesa “tuona” contro la spirale quando si parla di spirale. Se si parla di “pillola del giorno dopo” “tuona” contro quella.

E il farmaco non “avrebbe” ma “ha” anche l’azione anti-nidatoria come puoi leggere sul bugiardino. Ovviamente se c’è stata l’ovulazione. Se non c’è stata ovulazione molto probabilmente la pillola non serve a niente.

TaK

Non me ne frega niente su che cosa tuona la chiesa e il suo gregge di cattocreduloni.
A me interessa solo che il farmacista di turno mi dia la pillola, visto che non trattandosi di farmaco abortivo, non rientra nei casi in cui e’ possibile obiettare.

Toptone

Per Vito.

Non ce ne frega niente se la Chiesa “tuona” contro quello o contro questo. Vox clamans in deserto per cretini e cretinoidi.

La pillola del giorno dopo è un farmaco come gli altri e DEVE essere fornita dal farmacista cattolico quanto quello musulmano o testimone di Geova. Senza masturbazioni mentali.

Punto e basta. Capitasse a me farei uno scandalo in farmacia e denuncerei ‘sta gentaglia seduta stante.

Questo non è (ancora) uno Stato confessionale e i cattolici sono TENUTI a seguire la legge dello Stato Italiano, non i diktat del Vaticano.

Esattamente come gli atei sono TENUTI a seguire le leggi italiane, NON necessariamente il pensiero o la politica dell’UAAR!

Entiende?

Sab

ma che schifo!! anch’io come toptone pianterei un casino spaventoso se mi venisse negato l’acquisto di un farmaco per il quale ho regolare prescrizione medica

e poi ancora con sta storia che il norlevo sia un abortivo… che palle!!

quanto alla questione sollevata sulla funzione delle farmacie… ho una cognata farmacista: è a tutti gli effetti una commerciante come tutti gli altri, ricca sfondata, ma commerciante. Ormai i preparati galenici li fanno in pochi, vendono roba industriale che costa di più (a noi) e comporta meno fatica (a loro)

don A.A.Alberto

@ Nessie
Un po’ “ho poco da fare”,
un po’ il “da fare” me lo devo inventare, e pensavo di usare internet anche per informarmi su qualcosa d’altro che le vite dei santi; trovando imprecisioni, mi sono permesso alcune puntualizzazioni.
Ciao

nessie

Ahahhah, Alberto.
Hai usato la parola giusta: inventare.
Comunque ti capisco, il tuo ambiente è noioso 🙂
saluti

ila

fino ad ora non ho mai sentito di un testimone di geova che lavori per l’ avis.
se sai che la tua religione ti impone certe cose ma che il tuo lavoro ti obbliga a doverle affrontare, la soluzione è semplice: cambi mestiere. ci sono tanti bei campi da coltivare!

don A.A.Alberto

@ Nessie
“Noioso” sarebbe stare a una catena di montaggio.
Qui c’è troppa libertà, e potendo e dovendo fare tutto, di tutto, con tutti, devo inventarmi l’organigramma, non certo gli impegni concreti.
Ciao

nessie

Mi confermi l’idea Alberto: data la tua appartenenza, non deve esserti difficile INVENTARE l’organigramma, cioè la catena di comando, anche all’impronta 🙂

Mah, alla catena di montaggio potresti goderti la domenica 🙂
Mi placo, va bene.
saluti vipereschi

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