Firenze: le domeniche privilegiate dei credenti

Per la Costituzione si deve presumere che tutti i cittadini abbiano pari diritti e che l’atteggiamento delle Istituzioni nei loro confronti debba conformarsi a questo principio.
A Firenze tuttavia afferire ad una confessione religiosa procura privilegi negati a coloro che si ritiengono liberi di non aderire ad una religione. Eppure i fiorentini non credenti rappresentano una parte della popolazione non certo secondaria per importanza e per numerosità.
Fra l’altro è tutto da dimostrare, viste le recenti inchieste in cui sono coinvolti numerosi eminenti personaggi della Curia fiorentina, che la religiosità – cattolicità in particolare – sia la prerogativa di quella integrità e di quella moralità che viene negata al mondo del laicismo e della non credenza.
Gli esempi sono innumerevoli e ci vorrebbe troppo spazio per illustrarli tutti; basti l’ultimo che è proprio una chicca: la delibera n° 2008/00985 del comune di Firenze per la domenica ecologica del 30 novembre. Infatti all’art. 2 (lettera t) del dispositivo si concede la deroga al divieto di circolazione ai “veicoli di persone collegate a cerimonie a carattere religioso” vietando di principio la circolazione a coloro che partecipano a cerimonie non religiose.
Vogliamo però essere ottimisti ritenendo che, per quanto a discrezione, i vigili rilasceranno su richiesta l’autorizzazione a chi si reca a commemorazioni e funerali laici o a cerimonie e matrimoni civili assolutamente non previsti dall’estensore del dispositivo e da chi l’ha sottoscritto.
Ma perché mai per chi crede è previsto d’ufficio il diritto alla deroga? Cosa fa sì che un aderente ad una confessione abbia più diritti di chi non lo è? Il fatto è che è ormai consolidata l’abitudine a subordinare la Costituzione al Concordato e alle Intese stipulate con le varie confessioni fino a considerare i non credenti solo come sudditi privi di diritti e destinati a contribuire con la propria fiscalità alle elargizioni dei benefici concessi alle varie chiese.
Sono anni che come UAAR chiediamo l’istituzione di una Consulta o di un Tavolo dove confrontare le scelte dell’amministrazione in un contesto di laicità alla luce delle differenti visioni della vita. Al completo disconoscimento di questa nostra richiesta si è risposto con aperture al mondo delle credenze offrendo loro spazi sempre più ampi.
Nel 2005 l’amministrazione comunale ha istituito la “Consulta per il dialogo interreligioso e la pace”, nel 2006 una “Conferenza permanente per il dialogo tra le confessioni religiose”, nel febbraio di quest’anno ha promosso il “Centro di In-Formazione Religiosa” e recentemente ha dato il via in Palazzo Vecchio, proprio in quei locali che dovrebbero essere aperti indistintamente a tutti i cittadini, ad un nuovo ciclo di incontri di spiritualità, meditazione e preghiera interreligiosa.
Fa sicuramente piacere sapere dall’ufficio stampa del comune che Nadia Stepanova, sciamana siberiana, abbia aperto l’appuntamento su “insieme per la pace”, perché in realtà le guerre e le contrapposizioni in nome di qualche dio sono l’eterna piaga che non ha mai abbandonato l’umanità. Ma la domanda è lecita: forse che per essere considerati cittadini con pari diritti anche noi non credenti dobbiamo diventare portatori di odio e fautori di conflitti?
Ovviamente non ci meravigliamo di questa partigianeria sicuramente anche elettoralistica, non a caso i futuri candidati sindaci del PD, a immagine e somiglianza dell’amministrazione da
cui discendono, si guardano bene dall’esprimersi in termini che possano farli sentire in “odore di laicità”.
Chissà se i candidati sindaci di altri partiti avranno il coraggio civile di garantire non una domenica, ma un quotidiano ecologico non sporcato dalle polveri fini del pregiudizio in cui “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”

per il circolo UAAR di Firenze
Baldo Conti e Marco Accorti
firenze@uaar.it

AGGIORNAMENTO DEL 3 DICEMBRE. Dall’assessorato all’ambiente è pervenuta all’UAAR questa risposta: “per noi si tratta sostanzialmente di una deroga in rispetto allo svolgimento di funerali, matrimoni e cerimonie indifferentemente civili e religiosi. Comunque in linea di principio la vostra osservazione è giusta. Trasmettiamo pertanto agli uffici per utilizzare in futuro una definizione più rispettosa di tutte le sensibilità”.

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26 commenti

Popinga

Ragazzi, e se a Palazzo Vecchio fossero pisani travestiti? Solo così si spiegherebbe tanto odio per Firenze.

Vash

Vi immaginate se veramente la gente non può partecipare ad un funerale e la salma non può essere trasportata perchè il funerale è laico e non è ricompreso tra le deroghe?

Rothko61

L’Italia, non solo Firenze, a due cose si piega: la religione e il calcio.
Nelle cosiddette giornate ecologiche le deroghe sono ottenibili solo per andare a messa o allo stadio.
E io sto a casa! 😉

Antonio

Magari per andare in ospedale a trovare qualcuno ti fanno storie…

Hagar

Inutile aspettarsi posizioni laiche dal PD come dal PDL…la laicità e i pari diritti deve portarli l’UAAR sia a destra che a sinistra,perchè si portano valori trasversali come hanno fatto i cattolici che sono in pasta dappertutto…non facciamo che l’UAAR abbia orierntamenti politici..anche perchè è scritto nel suo statuto..

Davvero?

Mi dispiace per Firenze, che amo sconfinatamente, che sia finita così in basso.
Fortuna si tratta di 4 politicanti e 2 vigili, il resto della popolazione sarà esterefatta come me.
Un abbraccio a Firenze bella

luciano

……..e questi sarebbero gli attuali o futuri dirigenti del PD? Emigriamo. Fra qualche anno
il termine “LAICITA'” verrà depennato anche da ogni dizionario della lingua italiana.

don A.A.Alberto

“I credenti e praticanti hanno l’intollerabile privilegio di godere delle opere d’arte nelle chiese durante le celebrazioni, dalle quali sono escludsi i turisti e i non credenti”

A quando questa incredibile notizia e la relativa serie di commenti scandalizzati?

Ragazzi, ragazzi …

SilviaBO

Non ho capito: come faranno i vigili a sapere se uno è stato a messa o altrove? I parroci rilasceranno uno scontrino?

kefos93

Ci sarà la dichiarazione del don di turno ( ovviamente congruamente ricompensata ).

ET

A.A.Alberto,
Bella battuta!! Non è uno scherzo! Domenica scorsa un giornale riportava la notizia che un qualche suo collega ( un cardinale) richiedeva che un’ opera di Piero della Francesca doveva essere portata in chiesa e non in un museo perchè trattasi di opera di fede!!! Bell’idea: in questo modo si svuoteranno i musei e magari si riempiranno finalmente le Chiese (il fatto poi che si tratti di turisti e non di fedeli è secondario)!!!!

don A.A.Alberto

@ ET
è una sua personalissima idea.
Mons Timothy Verdon rilevava tra l’altro che la chiesa per cui il Battesimo è stato dipinto non c’è più.
La questione è dibattuta (articolo su Avvenire con i pro e i contro).
A noi chiedono di rimuovere i dipinti di valore dalle chiese per sostituirli con copie,
Lo stupendo museo diocesano di bressanone è pieno d’opere d’arte che erano sparse sui monti: lì sono sicure e visibili da tutti.

Guardate, che voi partite a testa bassa senza neanche guardare dove andate, basta che vi facciano solo sentire un po’ l’odore di prete!

luciano

@ don A.A. Alberto:…………..che qualche volta, non sempre a dire il vero, è nauseabondo.

ET

@ A.A.Alberto
certo che vediamo le cose al contrario: per lei maggiore è la potenza della chiesa, maggiore è la gloria di Dio!! Per me maggiore è il potere della Chiesa, minori probabiltà avrò di morire in pace e chissà quanto dovrò soffrire per permettere a voi corvi di dire che all’ultimo momento mi sono convertita!!! ( forse di me non lo direte perchè io non sono certo un nome conosciuto!)

Ma che bello un museo diocesano a Bressanone con tanti dipinti!! Ma perchè darli alla diocesi?? Il comune non aveva spazi?? Con la crisi di vocazioni, ci sono forse preti a gestire
il museo??? I dipinti sono stati regalati, vero?? A chi vanno i soldi dei biglietti di ingresso??
E in ogni caso la proprietà rimane al Vaticano, immagino! Salvo soldi dallo stato per eventuali restauri!! Giusto??? Naturalmente mi risponderà che scrivo così solo perchè sono miscredente…

Massi

C’è la Firenze dell’arte e della cultura e c’è la Firenze dei bottegai di Palazzo Vecchio.

don A.A.Alberto

@ ET
1-La vostra fantasia nel far dire quello che nessuno ha mai detto e pensato è degna di miglior causa.

2-poichè si parlava di opere d’arte e di chiese, davo per scontato (ma scontato non è mai nulla) che le suddette opere d’arte erano state prelevate dalle chiese e dalle cappelle “sparse sui monti” del Tirolo

don A.A.Alberto

@ ET
Avere i paraocchi non è una prerogativa nè una caratteristica dei miscredenti. Purtroppo

Rothko61

@ don A.A.Alberto

Le opere d’arte che riempiono le chiese per svariate ragioni (prima fra tutte la circostanza che l’opulenta e ricchissima chiesa commissionava le opere stesse) richiamano ogni anno milioni di visitatori, che non mancano di rimpinguare le casse delle curie. Anche gli atei come me, se vogliono ammirare il Caravaggio in San Luigi dei Francesi, devono inserire la monetina da 1 euro per avere 20 secondi di illuminazione.
Non contesto che le opere rimangano in possesso dei legittimi proprietari (la CCAR, in questo caso) ma riterrei giusto che il loro restauro, come avviene nel caso degli altri collezionisti privati, fosse a carico della proprietà stessa.
Nutro invece qualche perplessità sul fatto che le opere in vostro possesso siano sempre al sicuro: mai sentito parlare del “Braghettone”, chiamato a coprire le nudità michelangiolesche nella Cappella Sistina? 😉
Inoltre, a parte quel caso clamoroso – e molti altri – non va sottaciuto che attualmente, a causa della beneaugurante crisi delle vocazioni, molte chiese sono disabitate, in balia di ladri e vandali. In altre parole, tutt’altro che al sicuro.
Bene hanno fatto a Bressanone a concentrarle in duomo, così che Ratzinger le ammiri durante le sue vacanze estive dorate (costate a quella Amministrazione Comunale oltre 100.000 Euro!!!), ma non mi risulta che altrove sia sempre così.
Ciao

don A.A.Alberto

@ rothko
Io e tutti gli altri i restauri ce li dobbiamo pagare.
Museo non duomo.

Rothko61

@ don A.A.Alberto

Precisazini risibili.
Voi vi pagate i restauri “minor”, quelli di ordinaria manutenzione alle vostre chiese. Le grand opere d’arte vengono restaurate con soldi pubblici e con i contributi di qualche privato (banche, fondazioni, ecc.ecc.)
Museo non duomo, OK. Ma il ragionamento non cambia e purtroppo non cambia nemmeno lo stanziamento del Comune di Bressanone per le vacanze del tuo papa

MicheleB.

Se le opere a soggetto religioso debbono tornare in chiesa, perchè non far rientrare in Italia le opere italiane ed in Toscana le poere toscane ( si, sono toscano, ma non di Firenze) e nei ristoranti le opere a soggetto culinario?

saybaba

@din don albertoooooo
in tutta italia,i 38 mila sacerdoti annuciano il vangelo e offrono a tutti carità,conforto.sono un punto di riferimento sicuro su cui possiamo sempre contare.Oggi i sacerdoti non ricevono più la ≠congrua≠
dallo stato.E’giusto assicurare a ciascuno di loro i mezzi necessari per una vita dignitosa e per lo svolgimento della loro missione.
DANNO TUTTO AGLI ALTRI. SOSTENIAMOLI TUTTO.
Ogni sacerdote dovrebbe poter contare su 863euro per 12 mesi , solo per alcuni questa cifra è coperta dalla propria comunità o da eventuali stipendi da insegnante.Perchè agli altri si deve ricorrere alla offerte per il sostentamento,E’cco perchè chiediamo il tuo aiuto.
lettera inviatami istituto centrale sostentamento clero.
sul c/c n.57803009………
E’ una truffa o è cosa vera????????????
Perchè se è una truffa vado dai carabinieri…………(fammi sapere grazie)
SE è VERA ….I 2MILA MILIARDI (DI VECHHIE LIRE ) dell’8permille DOVE VANNO A FINIRE!!!!!!!!!!!!!!
…………………………………

saybaba

non sapevo che fosse stato abolito l’8/mille!!!!!!!!
ho forse sono stati spesi per risarcire in u.s.a i danni causati da alcuni preti cattolici??????????

Cataldo lo Spazzino

E’ sempre quà il punto: chi manifesta l’esercizio di un credo religioso gode di un privilegio giuridico rispetto a chi non lo manifesta. E’ la giurisprudenza medievale della religione di Stato. Quando ci sveglieremo che la “madre di tutte le battaglie” per una laicità conseguente dello Stato parte da quì? Ma finchè in ambiente ateo-laico c’è chi spera in Veltroni/D’Alema….anche quì si è idealisti avventisti….

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