Due marocchini residenti a Giussano (MI), sono stati arrestati per associazione a delinquere con finalità di terrorismo internazionale e concorso esterno alla rete terroristica di Al Qaeda. Secondo le indagini, i due – da anni residenti in Italia con le famiglie, in regola e incensurati – stavano pianificando attentati contro vari obiettivi, come il Duomo di Milano, l’ufficio immigrazione della questura, alcune caserme, come risulta da una serie di intercettazioni. Veniva utilizzata come base organizzativa anche la sede dell’associazione islamica Pace Onlus di Macherio. Coinvolti nell’inchiesta anche altre dieci persone. Il ministro dell’Interno Maroni parla di “situazione nuova e preoccupante: per la prima volta parliamo di persone che avevano progettato attentati in Italia e stiamo verificando se si tratti di una rete estesa o di un caso isolato”.
Milano: arrestati due marocchini, pianificavano attentati
38 commenti
Commenti chiusi.
“… stavano pianificando attentati contro vari obiettivi, come il Duomo di Milano, l’ufficio immigrazione della questura, alcune caserme, come risulta da una serie di intercettazioni”
Volevano fare tutte queste cose da soli?
La moderna strategia della tensione non ha bisogno di attentati, solo di allarmi.
@Otto Permille
Sono indagate altre dieci persone e poi, probabilmente, contavano di lavare il cervello a qualche morto di fame.
Episodio da non sottovalutare che spero riesca ad illustrare, pure ai più perplessi, il pericolo del mix islamico anche sul nostro territorio.
La religione, nell’islam, gioca un ruolo molto pesante di assolutismo e fondamentalismo, come confermano cronache e storia.
Non bisogna confondere le giuste critiche alla guerra portata in Iraq dagli americani, con un giudizio netto di condanna e repulsione per una religione che ci mostra quotidianamente la barbarie medievale con cui prospera.
Saluti
I fatti parlano chiaro…
@Otto Permille
non da soli. Possono contare sull’aiuto degli utili imbecilli
che non vedono il pericolo della islamizzazione dell’Europa
@ Nero
“Non bisogna confondere le giuste critiche alla guerra portata in Iraq dagli americani, con un giudizio netto di condanna e repulsione per una religione che ci mostra quotidianamente la barbarie medioevale con cui prospera”.
Però non bisogna nemmeno separare la guerra portata in Iraq dagli americani – dall’ideologia che l’ha ispirata (il Bene contro il Male) – dal proliferare degli atti di barbarie medioevale che questa guerra – e l’deologia che l’ha ispirata (il Bene contro il Male) – non ha fatto altre che incrementare.
Il pericolo dell’islamizzazione dell’Occidente (lo dico sapendo già che sarò catalogato come ‘utile imbecille’) non si scongiura sposando quell’deologia, cioè contrapponendo barbarie a barbarie.
Il pericolo attentati c’è e non credo che lo si possa fermare chiudendo le porte indiscriminatamente a tutti gli immigrati. Negli USA c’era il pericolo mafia che veniva dall’Italia, ma fortunatamente non hanno chiuso le porte a tutti gli italiani o a tutti i siciliani. Se per evitare la delinquenza cominciassimo a chiudere le porte, tutte le porte possibili, resteremmo vittime non dei terroristi, non dei mafiosi, ma della nostra stessa paura. Il terrorismo islamico è qualcosa di molto pericoloso e insidioso, ma non possiamo fare altro che combatterlo come si fa per ogni altro tipo di terrorismo e di delinquenza. E lo si sta facendo. Spero anzi che lo facciano in modo sempre più efficiente. E ricordiamoci che ci sono italiani, bianchi, “di razza caucasica”, dei quali avremmo ottimi motivi per aver paura. In quanto all’islamizzazione dell’Europa, non la vedo neppure lontanamente.
@ Aldovaldo
Molto ben detto! Adotto senz’altro il tuo intervento come integrazione di un mio precedente.
@ottopermille
XD XD XD XD mi sa di sì…questi hanno più braccia di kalì
@rolling stone
più che islamizzazione,direi ortodossizzazione…la maggior parte degli immigrasti sono romeni.islamizzazione XD XD XD XD XD questa sì che è buona!ho inizato molto bene la giornta grazie a te!
Il fatto che questi presunti aspiranti attentatori siano saltati fuori guardacaso pochi giorni dopo i fatti di Mumbai mi puzza un pochetto.
Forse mi sbaglio ma secondo me la notizia è servita solo per permettere al Ministro Maroni
di alimentare la strategia della tensione (gia ben collaudata) e allo stesso tempo dimostrare che il governo non si lascia prendere di sorpresa come è accaduto in India: Il pericolo del terrorismo c’è anche qui ma noi siamo vigili, mica come quelle mezze calzette degli indiani.
Come si dice? A pensar male si ommette peccato ma….
@MATTIA
sì in effetti,hai ragione…mica pensi male,anzi,dici bene!
Qui non si tratta di stilare una lista o classifica dei buoni e cattivi.
Il problema è quello di come porsi nei confronti di una religione che riesce a far apparire tollerante ed umanitaria quella cattolica!
Ho letto lamentele e filippiche contro la ccar per quanto ha dichiarato sulla proposta francese all’onu, in merito alla depenalizzazione dei reati collegati all’omosessualità (anch’io sono tra quei commentatori); ebbene, guarda caso, i paesi che applicano le pene più severe contro gli omosessuali sono quelli islamici.
Il “buonismo” con i portatori di tali ideali è un suicidio.
La storia dovrebbe averci insegnato che l’indifferenza con gente di questo calibro (ispirata da dio o da superiori ideologie) è foriera solo di disgrazie.
A mio parere, bisogna rigettarli in mare prima che riescano a radicarsi sul territorio, se non altro per rispetto di tutti quei laici che si sono sacrificati nei secoli passati per la nostra emancipazione.
Naturalmente sto parlando in senso figurato, non mi riferisco, letteralmente, alle persone.
Ciò premesso, mi rendo conto che il problema nel problema è cosa fare concretamente con questa gente.
Io non penso affatto che gli islamici siano tutti terroristi o potenziali terroristi: questa sarebbe un’uguaglianza assurda, errata e gravemente scorretta.
Il vero problema, dunque, non è tanto quello del terrorismo che, nel caso islamico, si potrebbe inquadrare come la famosa punta di un iceberg, ma piuttosto l’ideologia religiosa in sé che ha formato e forma tali individui.
I risultati dei monitoraggi delle moschee e dei centri culturali islamici sono inquietanti, altro che le prediche dei vari parroci di campagna!
Sembra che in Europa l’integrazione con gli islamici sia una chimera.
Infine, ritengo totalmente irrilevanti, sul punto, tutte le varie ipotesi “dietrologiche” perché, fossero anche vere, non sposterebbero di una virgola l’essenza di questa religione che, più di ogni altra, ha saputo e sa abbinare la spada al libro.
Che fare?
Saluti
@mattia
concordo con te, la politica delgi spot e dei proclami ha bisogno di mostri da sbattere in prima pagina al momento giusto, anche se poi verrà fuori che questi terroristi non disponevano di mezzi per colpire gli obiettivi indicati.
già in passato hanno incarcerato dei sospetti terroristi rei di parlare arabo ma niente più.
@agnese l’apostata: Qualsiasi demografo prevede che presto l’immigrazione dall’Est-Europa diminuirà per poi fra non molto cessare quasi del tutto, in compenso aumenterà quella proveniente dall’Asia e soprattutto dall’Africa, di quelle popolazioni cioè a maggioranza islamica.
@ Nero
Che fare?
Per utopico che possa apparire, puntare al dialogo – inteso soprattutto come confronto tra persone, tra individui, tra singoli essere umani, non tanto come dialogo tra istituzioni religiose o politiche che può avvenire solo con un compromesso al ribasso, negativo – in quanto l’alternativa ‘realistica’ non sembra essere che il conflitto. Dal quale nessuno (come tutti i conflitti di cui è costellata la storia – non solo, ovviamente, quelli armati, ma anche quelli ideologici – insegna) uscirà veramente vincitore nonostante tutti i successi vantati dai ‘vincitori’. Infatti, dopo tante vittorie – militari, ideologiche, econmiche – siamo qui a cercare di scongiurare un’Apocalisse che queste ‘vttorie’ hanno reso più verosimile di quando si era all’età della pietra.
E di fronte a questo ‘realismo’ – come mi viene da dire sempre più stesso ultimamente – l’utopia può perdere i suoi caratteri ‘utopici’ e diventare l’unico vero realismo praticabile.
Francamente non sopporto il buonismo verso questi fanatici intolleranti. Una cosa e’ criticare gli Usa per una guerra improvvida, una cosa e’ criticare Guantanamo, pero’ essere buonisti verso fanatici di questo tipo, ci porterà alla rovina.
Fermo restando che pure per loro vale la presunzione d’innocenza, fino al processo.
@ cartman666
Lasciamo perdere il ‘buonismo’ – termine non a caso con cui più di ogni altro si sciacquano la bocca fascisti e leghisrti – che non c’entra niente. Contro i fanatici intolleranti si deve procedere con l’intelligenza a livello culturale (niente razzismi, di nessun genere, cioè generalizzazioni), e con l’arma della legalità da parte delle istituzioni. E’ continuando a indagare per scovare questi covi (quando sono veramente tali, ovviamente) come è avvenuto a Milano (come fu per le BR a suo tempo), che si sconfigge lil terrorismo, non imbastendo crociate, come appunto in Iraq, o bollando come ‘calabraghista’ chiunque tenti di imbastire un dialogo con le persone.
(v. mia replica a Nero delle 13.58).
@Bruno Gualerzi
Il problema però coi nostri governi è che come interlocutore si sono scelti l’UCOII che rappresenta meno del 5% dei mussulmani in italia ed è una affiliata del gruppo estremista fratelli mussulmani…
Sulla legalità concordo però è anche vero che il buonismo in italia porta a sentenza aberranti: reclutatori di alqaeda assoli perchè sono “resistenti2 e non terroristi oppure rom assolti perchè costringere i bambini a chiedere la carità e battere non è riduzione in schivitù.
Direi che almeno sui diritti umani e su quelli dei bambini bisognerebbe evitare di fare eccezioni perchè “è la loro cultura”.
Se emigrano, se vengono nel nostro occidente consumistico e secolarizzato, è per trovare quel che non hanno nel loro paese arretrato spesso anche per motivi religiosi, per mancanza di diritti umani, ecc. Sarebbe veramente strano che gli immigrati volessero islamizzare l’occidente per trasformarlo in qualcosa di simile al loro paese di origine. Insomma se vengono da noi evidentemente cercano qualcosa di diverso. Una cosa sono gli immigrati, altra i terroristi (che sono anche loro immigrati, ma non per gli stessi motivi). Negli USA ci sono moltissimi musulmani, ma non cercano di trasformare gli USA in un paese islamico, anzi, sono molto ben integrati ed hanno sofferto anche loro per il terrorismo che ha portato alla distruzione delle torri gemelle.
Bruno Gualerzi
Come vedi, il tuo destino è quello di essere tacciato , seppur non apertis verbis, di ‘ buonismo’, come stigmatizzerebbe il vice direttore del Corriere.
E’ vero, sono enormi gli errori della politica occidentale nel Medio Oriente, politica criminale di aggressione che avrà sempre di più conseguenze disastrose per tutta quell’area e non solo, per cui non resta che confidare in un radicale cambiamento ad opera del nuovo presidente USA (?).
E di vittorie, in realtà, neppure l’ombra.
Ma fermo restando il valore della comprensione dell’altro , del dialogo, tu che sai di storia ritieni che oggi un eventuale ‘dominio’ dei mussulmani in Europa potrebbe anche lontanamente ricordare, ad esempio, quello -illuminato- che ci fu in Sicilia tra l’800 circa e il 1091?
@Aldovaldo 14:56
Quoto 100%
Una mattina nel mese del Ramadan, in un negozio “beccai” un amico senegalese e musulmano che mangiava una barretta di cioccolato. Si fece rosso 🙂 e mi disse: sto poco bene e devo mangiare per forza!
Allah akbar!!
Eheheheheheh
@Bruno Gualerzi
Il dialogo e il confronto sono sempre da preferirsi e da raccomandarsi ma, come tu giustamente precisi, a livello individuale ed essendo ben consci che si rasenta l’utopia.
Il mio intervento, però, era indirizzato piuttosto a cosa si può fare come comunità, come Stato.
E’ vero anche, come notava Asatan, che si è scelto un interlocutore poco rappresentativo e…poco affidabile.
Riferendomi alle notizie emerse in questi anni sui vari imam che predicavano eversivamente, la domanda che pongo a tutti, come punto di partenza per cercare una possibile soluzione, è questa: c’è un collegamento tra la religione islamica praticata in Italia e comportamenti eversivi/terroristici o, piuttosto, questi sono dei comportamenti da inquadrarsi isolatamente, come frutto d’individui devianti che nulla hanno a che fare con le prediche delle moschee e centri culturali italiani?
Saluti
@ Elettra
Personalmente non auspico nessun dominio di nessun tipo, nemmeno se fosse – si fa per dire – quello ‘illuminato’ che un sovrano a sua volta ‘illuminato’ (Federico II di Svevia) in qualche modo ereditò più tardi proprio dagli arabi. Ma nemmeno per la verità lo pavento (condivido quanto afferma Aldovaldo), perchè è proprio da questa paura che nasce l’impossibilità del dialogo, rendendo così possibile (o comunque creando le condizioni per tentarlo) un dominio.
In quanto alla ‘comprensione dell’altro’, mi riferivo proprio ad un ‘altro’ inteso prima di tutto come persona (per esempio il senegalese citato da Mun Rafun) insieme al quale verificare tutta l’insensatezza di ogni fede religiosa. Prima di tutto magari mostrandogli l’analoga insensatezza della religione che gli si vorrebbe presentare come ‘superiore alla sua’ (v. Magdi Allam).
Aldovaldo: E’ un’illusione di noi occidentali pensare che gli immigrati provenienti dai paesi islamici vengano in massa da noi per l’invidia nei confronti della nostra civiltà così consumista e secolarizzata, in realtà le ragioni di tali migrazioni sono perlopiù economiche….
Asatan: Io non so che percentuale di musulmani italiani rappresenti l’UCOII, tuttavia bisogna ammettere che è la più grande organizzazione islamica attualmente presente in Italia, alla quale si sono affiliate la maggioranza delle moschee italiane, ergo se si vuole discutere con l’Islam italiano non la si può ignorare, questo poi chiaramente non significa necessariamente calarsi le braghe di fronte alle loro pretese.
@ Nero
Un collegamento c’è sempre come anche per la religione cattolica. Ma una cosa è il collegamento, altra un reale rapporto di causa-effetto. La CCAR non fa un mistero del fatto che la legge di Dio (leggi dottrina cattolica) è superiore e prioritaria rispetto a qualsiasi legge umana. Stessa cosa accade nell’Islam. Il punto focale della questione forse è il grado di “secolarizzazione” nei due “mondi” cristiano e islamico. Un pericolo maggiore lo vedrei quindi nel fatto che c’è un senso religioso maggiore nei paesi islamici. Il terrorismo non credo proprio che faccia parte della religione musulmana. Non più di quanto faccia parte dell’integralismo cristiano. Credo sia una questione culturale più che religiosa in senso stretto.
AldoValdo: “Sarebbe veramente strano che gli immigrati volessero islamizzare l’occidente per trasformarlo in qualcosa di simile al loro paese di origine. Insomma se vengono da noi evidentemente cercano qualcosa di diverso.”
Non è così semplice, AldoValdo. La tua affermazione è ragionevole, ma il comportamento umano spesso non lo è. A puro titolo d’esempio, pensa agli abitanti di città che cercano le località montane per vacanze in ambienti rilassanti: l’effetto della loro “passione nominale” per la montagna è proprio rovinare la montagna rendendola un ambiente molto simile a quella città che, apparentemente, vorrebbero lasciare per qualcosa di migliore. Ecco quindi disboscamenti, sbancamenti, strade, alberghi, villette, impianti di risalita, fognature, immondizia…
Sono certo che non ti sarà difficile cogliere il parallelo.
@Aldovaldo
Giusta analisi.
Il collegamento deve appunto essere forte, di causa (o, almeno, concausa) – effetto.
Attenzione, però, che non mi riferivo all’islam in generale ma, propriamente, a ciò che si predica in Italia.
Saluti
Qualche tempo fa seguendo un servizio giornalistico in TV ho visto che ci sono molti islamici che – anche se potrà sembrare strano – ancora considerano noi occidentali come “quelli delle crociate”. E le varie guerre che ci sono state (Afghanistan Iraq, ecc) hanno rafforzato in loro tale idea. Noi semplicisticamente nel riferirci al mondo arabo diciamo “l’Islam” o “i musulmani” e siamo portati a considerarli come se avessero tutti lo stesso identico senso religioso. Loro sono portati a considerarci “i cristiani”. Allora se mettiamo sui due piatti di una bilancia il terrorismo islamico e le guerre cristiane, non so da che parte penderebbe la bilancia…
@ Nero
Beh, fortunatamente abbiamo le nostre leggi, la nostra carta costituzionale e chiunque voglia vivere nel nostro paese è tenuto a rispettarle. Esiste una cosa che si chiama “apologia di reato” e chiunque, islamico o cristiano la violi dovrà renderne conto alla Giustizia. Io mi auguro che si faccia di tutto per evitare sia tale apologia che ogni atto di terrorismo. Senza per questo discriminare tantissima gente assolutamente tranquilla che è in Italia solo per lavorare o sottrarsi a situazioni gravi nei loro paesi d’origine.
@Aldovaldo
Giustissimo!
Ma se tale apologia di reato (o peggio) proviene da enti o associazioni religiose?
Responsabile, per legge, è sempre l’individuo, ma non si potrebbe non tenere in debita considerazione l’ambiente e le condizioni in cui è stato commesso il reato.
Saluti
@ Nero
Infatti sollevi una questione per nulla trascurabile. I capi religiosi godono di una sorta di immunità e bisogna considerare anche ciò che pur non essendo detto esplicitamente può istigare all’odio e al terrorismo. E’ qualcosa di molto difficile da tenere sotto controllo, ma le leggi della democrazia sono queste, fortunatamente non siamo in un regime totalitario. E’ il prezzo della libertà.
Un paese civile ed intelligente, deve saper fare una netta distinzione tra l’onesto lavoratore che arriva per lavorare e colui che entra per delinquere. Purtroppo, l’integralismo leghista impedisce di fare questo setacciamento, facendo, per comodità politiche di tutta un’erba un fascio. Aggiungiamo che la chiesa cattolica ha tutto l’interesse nel gettare benzina sul fuoco e la frittata è fatta. Il popolo italiano che è culturalmente tra i più arretrati dell’Europa essendo stato allevato dalla genìa pretesca, non potrà mai capire i giuochi di potere del sistema confessionale , onde per cui, prevedo tempi bui.
continuo a temere una saldatura fra questi opposti dogmatismi (islam e cattolicesimo integralista), sarà paranoia (lo spero davvero)!? sarebbe dura combatterli se riuscissero a costituire una massa critica rilevante all’interno di una società come la nostra, dove l’ignoranza diffusa sarebbe un brodo di cultura eccellente per raccatare proseliti…brrrrrrrrrr….
@ Stefano Grassino > “Il popolo italiano che è culturalmente tra i più arretrati dell’Europa essendo stato allevato dalla genìa pretesca”
Questa frase non so se deve farmi piu piangere o ridere.A parte che ti ricordo che siamo alle soglie del 2009 e non nel Medioevo,l’arretratezza dell’italica plebe lo si deve esclusivamente
a mezzo secolo e passa di rincoglionimento democratico che ha dato i suoi bei frutti,ossia
i demagoghi di turno (che si chiamino Veltroni o Berlusconi cambia poco) e a questa bella
loro societa “moderna” fatta di veline,vip e calciatori…ergo se davvero ci fosse la sua odiata
“genie pretesca” al suo posto,quella che al contrario della cosi tanto celebrata genie islamica non mette bombe qua e la e condanna a morte chi osa criticarli,in questo paese da barzelletta ci si starebbe molto meglio !!!
@Aldovaldo
La democrazia è una concezione politica, una forma dello Stato (Aristotele ne citava specularmente 3 pure e 3 corrotte…), altra cosa è il codice penale.
Non è detto che una democrazia abbia (o debba avere) un codice penale diverso da quello di altri sistemi, fatti salvi, naturalmente, i propri principi.
A mio parere sarebbe senz’altro compatibile con il ns. c.p. un’aggravante per questi reati se commessi nell’ambito di un’attività religiosa. Inoltre, nel caso si ripetano reati connessi all’attività religiosa, enucleando un rapporto di dipendenza o di favoreggiamento, dovrebbero esser presi provvedimenti anche nei confronti dei responsabili gerarchici di tali religioni.
Non mi riferisco solo alle prediche eversive delle moschee o ai tentativi di reclutamento terroristico presso i centri culturali islamici, ma anche, ad esempio, al reato di pedofilia, commesso da religiosi che approfittano proprio della loro posizione e delle protezioni che godono da parte delle loro gerarchie.
Saluti
@ Nero
Sono fondamentalmente d’accordo. Credo che già adesso alcune di tali cose vengano prese in considerazione, ma forse non sarebbe sbagliato fare di più, andare ancor più vicino ai “mandanti”. Ci si scontra però con la libertà di pensiero e di espressione. Insomma non puoi fare il processo alle intenzioni. C’è una linea di confine invalicabile che protegge la nostra libertà, quella delle persone oneste, ma anche quella dei delinquenti. La democrazia, con le sue leggi e in tutte le sue forme è sempre un compromesso, per me è malgrado tutto la migliore forma di governo. Poi è chiaro che le leggi entro certi limiti possono essere migliorate, perfezionate.