Segnaliamo due commenti di Michele Serra su “La Repubblica” e Gian Enrico Rusconi su “La Stampa”, riguardo la questione del rifiuto del Vaticano alla proposta francese di depenalizzazione universale dell’omosessualità.
Onu: Vaticano contro depenalizzazione dell’omosessualità, commenti di Serra e Rusconi
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il fatto è che il Vaticano, non riconoscendo di principio la libertà sessuale, è favorevole, come si legge anche nel paragrafo 494 del Catechismo, alla repressione penale dei comportamenti sessuali contrari alla morale cattolica: 494. Qual è il compito delle autorità civili nei confronti della castità? “ Esse(…)devono contribuire a creare un ambiente favorevole alla castità, anche impedendo, con leggi adeguate, la diffusione di talune delle suddette gravi offese alla castità”. Tra le gravi offese alla castità rientrano(tutte sullo stesso piano, senza alcuna graduazione di gravità), oltre lo stupro, la prostituzione, l’adulterio, la masturbazione, la fornicazione, la pornografia e gli atti omosessuali. Infatti, il Vaticano si opporrebbe, immagino, anche ad una mozione ONU per la depenalizzazione dell’adulterio e della fornicazione eterosessuale.
Ci vuole il loro coraggio ad approvare implicitamente la tortua o la condanna a morte che certi paesi riservano agli omosessuali, ma non riescono mai a vergognarsi?
“L’alleanza tra Stati islamici e Vaticano su questo punto è garantita.”
Gian Enrico Rusconi
E la dice proprio tutta!!
Quella cometa, si proprio quella cometa famosa dei re magi……si potrebbe dirottare sul vaticano? Grazie Signore…….
Ragioniamo. La chiesa ha la presunzione di essere il massimo organismo presente sulla terra e quindi non potrà mai “fare parte” dell’ONU o di qualsiasi altro organismo terreno. Se accettiamo questa presunzione manicomiale, è anche chiaro che la chiesa non può sottoscrivere nulla “per” un altro ente, ma può solo pretendere che sia piuttosto l’ONU a sottoscrivere quello che la chiesa stabilisce. Il nocciolo sta qui. Quindi il rifiuto di sottoscrivere il documento contro la repressione dell’omosessualità, così come il rifiuto di sottoscrivere il documento sui diritti dei disabili, vanno interpretato solo ed esclusivamente in senso politico e non ragionando sui “contenuti”. Questo ad esempio, ne Serra né Rusconi l’hanno capito. La chiesa non avrebbe firmato in alcun modo niente di niente! E le “scuse” avanzate sono calcolati sberleffi politici solo per dare una dimostrazione di forza contro un temibile concorrente sul piano dell’universalità, ossia l’Onu. Insomma la chiesa nel suo messaggio delirante vuole solo far capire che il “vero ONU” è essa stessa. Così sembra tutto più chiaro.
serra scrive:
“Viene da pensare che la persona, secondo la visione del rappresentante della Santa Sede, venga comunque dopo la Morale e dopo la Famiglia.”
ma come “viene da pensare”???? ma se sono anni che quel vecchiaccio lo dice chiaro e tondo in mondovisione ogni domenica!!!!
“Speriamo di avere frainteso le parole di monsignor Migliore.”
ma speriamo che la smettano anche gli altri di fraintenderle invece…
@ Ottopermille
L’avevo in un certo senso intuito perchè la “Santa (sic!) Sede” ha preso posizione su due argomenti in tempi molto vicini, neanche due giorni. Mi sa che ahimè hai perfettamente ragione. “Ecclesia über alles”!
mi stupisce anche rusconi:
“Sono anni che ci confrontiamo su questi temi. Invano. Non si dialoga più.”
anni di dialogo e confronto??? ma sono anni che loro parlano di “valori non negoziabili”… come si fa a dialogare con chi non negozia? vi confrontavate con un muro di gomma…
“Perché si adotti oggi questa strategia non è chiaro.”
ma come “non e’ chiaro”??? sta scritto a caratteri cubitali nel loro libro sacro, che e’ anche il best seller di maggior successo degli ultimi 3000 anni, piu chiaro di cosi…
gente, questi si stanno facendo fregare alla grande, abbiamo bisogno di intellettuali un po piu svegli altrimenti non andremo mai da nessuna parte…
Ricordiamoci anche che la Chiesa è contraria al divorzio. Favorevole quindi al cosiddetto “divorzio all’italiana”, cioè al delitto d’onore, cioè a norme che introducano attenuanti nell’uxoricidio. Contraria all’aborto così come regolamentato dalla legge 194. Favorevole quindi alle mammane, ai macellai di una volta (che purtroppo non sono neppure ancora scomparsi), alle pozioni abortive, ecc. Chi ha un po’ di sale in zucca sceglie sempre il male minore. La Chiesa invece in virtù di leggi “divine” molto fasciste preferisce il pugno di ferro e… buonanotte al secchio, come suol dirsi.
Quoto in pieno Otto Permille!!!
In quanto ateo sono contrario “a prescindere” alle prese di posizione del vaticano.Ricordo però che è la Costituzione Italiana che ricononosce pari dignità e diritti a tutti,senza distinzione di sesso,razza,religione e appartenenza politica.Mi sembra il caso che tutti coloro che la laicità hanno a cuore facciano sentire alto e forte il grido ” NON POSSUMUS ” contro queste aberranti pretese clericali.
Siamo alla frutta. Sono sempre più convinta (da credente di fede valdese) che il vaticano sia la personificazione dell’anticristo.
Na senza nemmeno scomodare l’Apocalisse, queste sparate vaticane sono una bestemmia contro il genere umano, e la cosa incredibile è che si possa dar ancora possibilità di intervento e di parere a tale accolita di sanguinari e psicopatici! Che ci sta a fare una teocrazia nel duemila? Dovrebbe sparire dalla faccia della terra. Il vaticano, oltre ad essere uno stato parassita e invadente, sta diventando pericoloso!
Sono proprio schifata.
la posizione della chiesa è condivisa anche da “autorevoli” esponenti politici…lupi, buttiglione, guarda un pò da chi siamo governati!
Ecco il testo della bozza che verrà presentato all’ONu e al quale si è opposto il Vaticano.
1. We reaffirm the principle of universality of human rights, as enshrined in the Universal Declaration of Human Rights whose 60th anniversary is celebrated this year, Article 1 of which proclaims that “all human beings are born free and equal in dignity and rights”;
2. We reaffirm that everyone is entitled to the enjoyment of human rights without distinction of any kind, such as race, colour, sex, language, religion, political or other opinion, national or social origin, property, birth or other status, as set out in Article 2 of the Universal Declaration of Human Rights and Article 2 of the International Covenants on Civil and Political, Economic, Social and Cultural Rights, as well as in article 26 of the International Covenant on Civil and Political Rights;
3. We reaffirm the principle of non-discrimination which requires that human rights apply equally to every human being regardless of sexual orientation or gender identity;
4. We are deeply concerned by violations of human rights and fundamental freedoms based on sexual orientation or gender identity;
5. We are also disturbed that violence, harassment, discrimination, exclusion, stigmatisation and prejudice are directed against persons in all countries in the world because of sexual orientation or gender identity, and that these practices undermine the integrity and dignity of those subjected to these abuses;
6. We condemn the human rights violations based on sexual orientation or gender identity wherever they occur, in particular the use of the death penalty on this ground, extrajudicial, summary or arbitrary executions, the practice of torture and other cruel, inhuman and degrading treatment or punishment, arbitrary arrest or detention and deprivation of economic, social and cultural rights, including the right to health;
7. We recall the statement in 2006 before the Human Rights Council by fifty four countries requesting the President of the Council to provide an opportunity, at an appropriate future session of the Council, for discussing these violations;
8. We commend the attention paid to these issues by special procedures of the Human Rights Council and treaty bodies and encourage them to continue to integrate consideration of human rights violations based on sexual orientation or gender identity within their relevant mandates;
9. We welcome the adoption of Resolution AG/RES. 2435 (XXXVIII-O/08) on “Human Rights, Sexual Orientation, and Gender Identity” by the General Assembly of the Organization of American States during its 38th session in 3 June 2008;
10. We call upon all States and relevant international human rights mechanisms to commit to promote and protect human rights of all persons, regardless of sexual orientation and gender identity;
11. We urge States to take all the necessary measures, in particular legislative or administrative, to ensure that sexual orientation or gender identity may under no circumstances be the basis for criminal penalties, in particular executions, arrests or detention;
12. We urge States to ensure that human rights violations based on sexual orientation or gender identity are investigated and perpetrators held accountable and brought to justice;
13. We urge States to ensure adequate protection of human rights defenders, and remove obstacles which prevent them from carrying out their work on issues of human rights and sexual orientation and gender identity.
Postero dopo la traduzione…
1. Noi riaffermiamo il principio dell’universalità dei diritti umani, come proclamato sulla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo il cui 60esimo anniversario è stato celebrato quest’anno, in cui Articolo 1 afferma che “tutti gli esseri umani sono nati liberi e uguali in dignità e diritti”;
2. Noi riaffermiamo che ognuno ha diritto a godere dei diritti umani senza distinzione di alcun tipo, come di razza, colore, sesso, lingua e religione, politica o altro tipo d’opinione, origine nazionale o sociale, proprietà, nascita o altra condizione, come specificato sull’Articolo 2 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e sull’Articolo 2 dell’Accordo Internazionale sui Diritti Civili, Politici, Economici, Sociali e Culturali, così come nell’articolo 26 dell’Accordo Internazionale sui Diritti Civili e Politici;
3. Noi riaffermiamo il principio di non-discriminazione, il quale richiede che i diritti umani siano applicati in modo eguale a ciascun essere umano senza distinzione di orientamento sessuale e identità di genere;
4. Noi siamo profondamente preoccupati dalle violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere;
5. Siamo anche disturbati dal fatto che violenza, angherie, discriminazione, esclusione, stigmatizzazione e pregiudizio siano diretti contro persone in tutti i paesi del mondo a causa dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere, e che queste pratiche minino l’integrità e la dignità delle persone soggette a questi abusi;
6. Noi condanniamo le violazioni dei diritti umani basati sull’orientamento sessuale o l’identità di genere dovunque esse avvengano, in particolare il ricorso alla pena di morte, a esecuzioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, alla pratica della tortura o altri trattamenti e punizioni crudeli, inumani e degradanti, all’arresto o detenzione arbitrarie e alla privazione di diritti economici, sociali e culturali, tra cui il diritto alla salute;
7. Noi ricordiamo la dichiarazione presentata da cinquantaquattro paesi nel 2006, prima del Consiglio sui Diritti Umani, che chiedeva al Presidente del Consiglio di discutere di queste violazioni in un’appropriata futura sessione del Consiglio;
8. Noi raccomandiamo che sia posta attenzione a questi temi mediante procedure speciali e trattati del Consiglio per i Diritti Umani e incoraggiamo a continuare a integrare considerazioni sulle violazioni dei diritti umani basate sull’orientamento sessuale o l’identità di genere, nell’ambito dei loro rilevanti mandati;
9. Noi accogliamo l’adozione della Risoluzione AG/RES. 2435 (XXXVIII-O/08) su “Diritti Umani, Orientamento Sessuale e Identità di Genere” da parte dell’Assemblea Generale dell’Organizzazione degli Stati Americani durante la sua 38esima sessione tenutasi il 3 giugno 2008;
10. Noi invitiamo tutti gli Stati e gli organismi internazionali rilevanti a impegnarsi a promuovere e proteggere i diritti umani per ogni persona, senza distinzione di orientamento sessuale e identità di genere;
11. Noi incoraggiamo gli Stati a prendere tutte le misure necessarie, in particolare legislative o amministrative, per assicurare che l’orientamento sessuale o l’identità di genere non siano in nessun caso alla base di pene criminali, in particolare esecuzioni, arresti o detenzione;
12. Noi incoraggiamo gli Stati a garantire che le violazioni dei Diritti Umani basate sull’orientamento sessuale o l’identità di genere siano soggette a indagine e i perpretanti siano ritenuti responsabili e assicurati alla giustizia;
13. Noi incoraggiamo gli Stati ad assicurare adeguata protezione ai difensori dei diritti umani e a rimuovere gli ostacoli che impediscono loro di svolgere il proprio lavoro su temi di diritti umani, orientamento sessuale e identità di genere.
Grazie Woland, tra l’altro la risoluzione non fa nessun cenno per l’evenutale legalizzazione delle nozze gay, pertanto e’ vergognosa l’opposizione del vaticano.
Quoto fernando!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Cari fratelli atei, il Papa ha tutte le ragioni di questo mondo.
Come dicevano gli antichi Padri del deserto occidentali “Non est licitum effusio spermatorum infra lobos sederis”. Traduco per gli ignoranti che non conoscono il latino; “Non è una cosa lecita effondere il seme spermatico tra i lobi del deredano”.
Quale sublime verità!
L’uomo non è una bestia, per cui ogni orifizio è buono per il godimento dei sensi.
L’unico atto lecito secondo il pensiero del Signore contenuto nelle Sacre Scritture è quello del maschio che entra nella femmina. L’orgasmo serve solo per l’emissione del liqido spermatico, per cui se la femmina non lo raggiunge, non è importante.
e’ importante che la femmina resti gravida ed offra un figlio al Signore.
Questa è la santa verità!
Meglio mettere anche il link:
http://bioetiche.blogspot.com/2008/12/il-testo-della-dichiarazione-contro.html
@ ermanno
Non so se sia una barzelletta, mi sembra comunque piuttosto divertente. Vado a vedermi un filmino porno, bye! ^_^
(quande d hai messo in deredano? ^_^)
Sulla diversità mi viene da pensare questo:
Il reale è talmente complesso che
alcuni individui non ne colgono affatto le sfumature,
o se le colgono le annientano negandole,
e se non riescono ad annientarle,
distruggono coloro che le accettano e che le incarnano!
E’ pura crudeltà!
Del resto SIAMO TUTTI DIVERSI!!!!
E’ quello che dovremmo capire SANTIDDIOOOOO!!! 😉
A me sembra abbastanza strano che ancora oggi si abbiano tanti problemi per l’omosessualità, anzi per la sessualità. Sembra qualcosa di anacronistico. C’è gente che vive in un universo tutto proprio. Da un lato c’è un forte senso di liberazione sessuale dove tutti si sentono liberi di fare nuove esperienze (scambi di coppie, sesso estremo, ecc.) dall’altro una volontà di ritorno al passato, alla donna moglie e madre angelo del focolare, alla famiglia stile “Sedotta e abbandonata” e cose simili. Periodicamente arriva una ventata di nostalgia ^_^
@ c.d.
Rusconi è un grande intellettuale laico, che come tale ha sempre cercato la via del dialogo: nulla di strano che questa crescente onda di rigorismo lo amareggi.
Anch’io credo nella forza della dialettica, e non bisogna dimenticare “grazie a Dio” che i credenti e la Chiesa sono 2 cose ben diverse. Penso che in un certo senso la modernizzazione del Vaticano abbia preso la stessa strada di quella dei partiti politici occidentali: che tanto sempre di politica si tratta no? Ovvero propaganda populista à gogo. Solo in questo senso si spiegano davvero certe uscite omofobiche: crearsi un nemico per farsi un’identità.
Si tratta di strategie di sopravvivenza. In certi periodi la Chiesa deve mostrarsi molto “nazional-popolare”, in altri è più congeniale il rigore più intransigente. La Chiesa sta attraversando una gran brutta crisi di consensi. Potrà sembrare strano, ma forse la linea morbida in simili frangenti non paga. E’ un giocarsi tutto o quasi alla roulette. E’ quasi un “lascia o raddoppia?”. Staremo a vedere.
Un’altra occasione persa per la chiesa “ISTITUZIONE GERACHICA” che dall’alto emana i suoi decreti infallibili alla chiesa “popolo di Dio” che non può far nulla per controbbattere le sue ragioni senza sentirsi dire, come si diceva durante il Concilio di Trento (1545-1567), “sia Anatèma”.
Io credo in GESU’ CRISTO, nella sua potenza, ma come possono tutti quegli <>, staccati dalla vita reale, parlare di famiglia, figli, aborto, rapporti sessuali ecc… quando hanno pensato bene di scaricare il tutto a noi comuni mortali, per rispondere ad una chiamata “trascendente”…….
# ermanno scrive:
3 Dicembre 2008 alle 16:41
Cari fratelli atei, il Papa ha tutte le ragioni di questo mondo.
Come dicevano gli antichi Padri del deserto occidentali “Non est licitum effusio spermatorum infra lobos sederis”. Traduco per gli ignoranti che non conoscono il latino; “Non è una cosa lecita effondere il seme spermatico tra i lobi del deredano”.
Aggiungi però che nel codice canonico l’atto omosessuale non è considerato peccato purché non avvenga quanto ci hai gentilmente fatto sapere.
Ciao
Bisogna uscire dal Vaticano ed incontrare la povera gente che vive la vita affrontando anche il “peccato”, non preservandosi come una sorta di “CASTA PRIVILEGIATA”.
Se il Vaticano cambiasse “atteggiamento” e desse “testimonianza vera e reale”, e non solo a parole, avrebbe centrato in pieno la sua MISSIONE!!!!!
La parola di Dio s’incarna nella storia dell’uomo, di ciascun uomo, in una precisa situazione storica e culturale, per entrare all’interno di questa storia e cambiarla radicalmente (questo è ciò per cui è stata mandata). La CHIESA ha il “dovere” di tramettere la PAROLA DI DIO ma molto spesso sbaglia il modo con cui s’impone. <>.
Così, se vuoi evitare che una donna arrivi all’aborto chiediti, prima di tutto, <>…….
@ Camilla
non dire idiozie !
Ti basti quanto segue:
“Tu credi in un libro in cui ci sono animali parlanti, maghi, streghe, demoni, bastoni che si trasformano in serpenti, cibo che cade dal cielo, tizi che camminano sull’acqua e ogni tipo di storie magiche, assurde e primitive, e mi vieni a dire che io sia quello che ha bisogno di aiuto?”
“ L’autentico concetto di peccato viene dalla Bibbia. Il cristianesimo offre la soluzione a un problema che esso stesso ha creato! Saresti riconoscente verso una persona che ti ferisce con un coltello per poterti vendere una fasciatura? “
Dan Barker
(1949) Scrittore e musicista statunitense, laureato in Teologia, ateo dal 1984 (Wikipedia )
Bye, bye