Il Consiglio Comunale di Castrignano del Capo ha approvato una variante al piano regolatore per assentire il raddoppio del santuario di S. M. di Leuca.
Alla protesta già espressa sulla stampa da Italia Nostra, che preannuncia una denuncia a livello nazionale, si unisce il circolo dell’Uaar di Lecce che aveva denunciato la mega-visita del papa il 14 giugno, costata oltre 12 miliardi di lire, con il tentativo di accelerarne l’approvazione.
Si tratta di un “teomostro”, progettato dall’arch. romano Stivala (proprio del tacco d’Italia!) che stravolgerebbe l’assetto dei luoghi, del paesaggio, dell’ambiente, dell’estremo lembo di costa, in spregio alla normativa regionale vigente.
Era stata al tempo messa in atto una strategia mediatica, perchè nell’osanna istituzionale, si giungesse alla benedizione “della prima pietra”, favorendo il nuovo business del turismo religioso.
La nostra rimostranza, divulgata con volantini ed in un sit in nella piazza principale di Lecce, contribuì ad uno stop, ad un carteggio riservato tra Regione, Provincia e Comune di Castrignano del Capo per smorzare la strombazzata forzatura.
Santuario e clero non sembrano assistiti dalla buona fortuna, se anche al suo rettore e noto esorcista, don Giuseppe Stendardo, è andato, di recente, in fumo un investimento in “cattive azioni” di oltre un miliardo e duecento trentanove milioni di lire.
Giacomo Grippa, coordinatore del circolo Uaar di Lecce (lecce@uaar.it)
Oddio, fermateli!
Ci basta e avanzano i teomostri moderni tirati su a suon di miliardi della collettività qui nelle nostre periferie di cemento e spazzatura!!
Mai che le inondazioni e i terremoti li tirino giù, ‘ste ciofeche cementizie. Sempre le case dei poveracci!
Ma Dio dov’è?? 🙂
Si tratta di sfruttare il flusso che va verso padre Pio. Già che lil pellegrino arriva fin lì, fa anche una capatina più in là. E lascia anche “là” un po’ di soldini. Invece di aprire una catena di supermercati è meglio investire in una catena di santuari.
Abbiamo avuto anche gli onori della cronaca.
Il Nuovo Quotidiano Di Puglia, del 6/12, il giornale più diffuso nel Salento ha riportato la notizia, citando le rimostranze contro il “teomostro”, espresse sia da Italia Nostra che dall’Uaar.
Analoga attenzione ci aspettiamo dalla cronaca regionale de La Repubblica e Il Corriere della sera.
Ricordo che qualche tempo fa si era parlato di una sopraelevazione in stile baita svizzera su un palazzo appartenente a qualche ordine religioso in piazza della Rotonda a Roma (dov’è il Pantheon). Ricordo anche che nessuno si poteva opporre perché tecnicamente quel palazzo è un’enclave dello Stato del Vaticano. Qualcuno sa com’è andata a finire?
Ma non hanno abbastanza metri cubi di immobili i preti? E non si rendono conto che spesso i loro templi sono vuoti?
Il mio personale e pur modestissimo plauso và all’iniziativa del circolo UAAR di Lecce.
Ottimo, Giacomo: se hai i link di questi articoli puoi metterli?
Non capisco perché il diritto privato per loro non valga…
quello che non capisco che ci sono magistrati solerti nell’intervenire nel caso di quella ginecologa che disse ad un convegno di avere evitato accanimento terapeutico su un neonato,
mentre in questo caso la magistratura che fa? Si e’ mossa, ha mandato avvisi di garanzia?
Il raddoppio della Maglie-Leuca no eh????
Opus Dei
Avrò bisogno di un aiuto tecnico in casa per trasmettere l’articolo, non sapendolo fare.
Sul caso di Leuca penso di produrre un esposto da inviare un esposto sia al Sindaco di Castrignano del Capo, di cui fa parte Leuca, invitandolo per autotutela a ritirare la delibera consiliare, se interessando la Magistratura non emergano responsabilità per eventuali reati di falso, voto di scambio ed altro.
Sarà pure inviato all’assessore regionale all’Urbanistica, persona di specchiata correttezza e valentia, nonchè alla Soprintendenza di Taranto, competente per territorio, dal momento che la porzione di costa su cui insisterà l’intervento, è zona vincolata e inedificabile.
Un funzionario della Sovrintendenza seguiì i lavori preparatori per la venuta del papa il 14 giugno 2008.
Fu predisposta la base di atterraggio dell’elicottero su cui viaggiò, con fogli di celefan coperti di materiale misto-edilizio che doveva essere subito dopo asportato per non compromettere l’ humus della superficie.
Si era pure paventata la tenuta del banco di calpestio, corrispondente alla volta della sottostante “grotta del diavolo”, che per l’occasione si astenne dal metterci lo zampino!
Fu invece sovrapposto uno strato di cemento.
L’occasione per verificare anche questo.
La protesta contro il teomostro a Leuca continua. Sit in davanti al santuario da parte di Italia Nostra. Opposizione netta ha anche spresso il noto regista salentino Edoardo Winspeare.
Nel frattempo il rettore del santuario, sacerdote-esorcista, Giuseppe Stendardo, a cui è andato in fumo un investimento di € 639.000, presentati come frutto di 40anni di sacrifci, ha ora ammesso che quei soldi appartenevano alle casse del santuario ed erano destinati da tempo alla costruzione del nuovo.
Penso che al salento serva uno stendardo dell’Uaar.