India: corte suprema annulla matrimonio tra cattolico e indù

La corte suprema indiana ha stabilito che, secondo l’Hindu Marriage Act, una legge indiana del 1955 che disciplina i matrimoni, un matrimonio misto cristiano-indù non può essere ritenuto valido, perché la normativa prevede espressamente che a stringere il vincolo matrimoniale siano due persone appartenenti all’induismo. Lo rendono noto i siti Express India e The Hindu. La questione è sorta in seguito a un matrimonio celebrato nel 1996 in base all’HMA. La moglie scoprì qualche mese dopo che il marito era in realtà un cattolico romano, e chiese l’annullamento delle nozze. Un tribunale le diede ragione nel 2002, tanto che la donna potè risposarsi con un uomo di fede indù: ma il primo marito fece ricorso davanti alla corte suprema, ricorso che è stato respinto nei giorni scorsi.
L’HMA estende la possibilità di registrare il matrimonio religioso a buddhisti, giainisti e sikh, ma non a cristiani e musulmani, che devono così ricorrere allo Special Marriage Act. Nell’ambito di quest’ultima normativa è altresì possibile sposarsi civilmente.

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21 commenti

Roberto Grendene

a parte l’assurdita’ del riconoscimento civile del matromonio subordinato all’appartenenza religiosa, notiamo un altro particolare: che la religione e’ una fonte di divisione in assenza di altre ragioni e causa del comunitarismo (non contano piu’ i diritti individuali, subentra la comunita’ di appartenenza che impone restrizioni e risolve le questioni)

Hagar

..trionfa la religione ed esce sconfitto l’amore..se mai ci sia stato..

Leo55

Assurdo per assurdo, mi sembra, però, di cogliere una punta di giusto nella legge alla fonte del provvedimento…….saggiamente vengono tenuti fuori dalla possibilità di registrare il matrimonio religioso, i fedeli appartenti alle terribili religioni monoteiste e la cosa non mi sembra casuale.
Beninteso, per il resto codivido la considerazione che fa Roberto Grendene.

Sailor-Sun

Ma a quella donna importava così tanto la religione del marito?
O non l’amava e si era sposata con lui per una qualche convenienza (che è venuta meno con la scoperta) o pur amandolo si è sentita obbligata a lasciarlo per motivi religiosi (e a risposarsi con un indù).
In emtrambi i casi questa è la riprova che la religione divide, non unisce.

Manlio Padovan

Mi pare, però, che al di là del fatto giuridico, legge o non legge sul matrimonio, ci sia la prova che il primo marito disse il falso e tanto a me basta.

ignazio

@ Manlio Padovan

Concordo, ma
… come poteva un cattolico dire la verità?

TalebAteo

@Hagar
“..trionfa la religione ed esce sconfitto l’amore..se mai ci sia stato..”
non c’era, altrimenti non sarebbe volata tra le braccia di un altro…
e cmq dio li fa e poi li accoppia… oops, scusa

stefano

mah a noi atei certe diatribe risibili non dovrebbero interessare.
scusate se sono tedioso ma non vedo l’interesse di un post simile su un blog razionalista.
irrilevante.

Toptone

@ Stefano.

Non è irrilevante. Mostra, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che le leggi statali (civili) modellate sulle pretese religiose sono assurde, illogiche e portano a risultati assurdi.

Inoltre, questo fatto è la prova che le religioni dividono e non uniscono, e che sono in lotta fra loro.

Infine, mostra anche che, quando una religione è minoranza, la sua gerarchia strilla di “parità di diritti” e “libertà” per i propri fedeli.

Quando la stessa religione è maggioranza, si adopra a reprimere e soffocare proprio quei diritti concessi a se’, puntualmente negati a tutti gli altri.

Concetti più volte spiegati e sviscerati su questo ed altri siti.

Nifft

@stefano

E’ una questione di diritti umani. Il problema dell’impossibilità dei matrimoni tra fedi miste è diffusissimo. In molti paesi non è nemmeno contemplato il matrimono civile (tutti i paesi musulmani per esempio). Per non parlare del matrimonio con un conuige ateo…

ateismo

@stefano: non sono molto d’accordo. E’ una questione di libertà generalizzata a chiunque.

Se, da ateo, vuoi sposare ad es. una persona cattolica (malgrado tutto) puoi farlo senza cresima nè comunione nè nulla (la chiesa tende a non pubblicizzare questa possibilità, ma c’è). Pero’ sei costretto a “scendere a compromessi” sull’educazione cattolica ai figli, cosa che rimani virtualmente OBBLIGATO a dare (certo, te ne freghi, ma poi chi la sente tua moglie/tuo marito cattolica/o? passano per democratici, ma sono proprio furbi).

Rimane la possibilità del matrimonio civile, che sembra la scelta ideale per coppie “miste”: ma non sempre l’altro coniuge è d’accordo, per motivi tradizionali, familiari o quali preferite. Per cui i vincoli religiosi e le modalità dei matrimoni (extra)religiosi ci interessano nostro malgrado, a meno che noi atei non ci sposiamo esclusivamente tra di noi (cosa possibile, ma niente affatto scontata e non certo valida nella maggioranza dei casi).

ateismo

Ultima cosa. Questo post è dedicato a chi dice che la religione è un valore universale, unisce, fa amare le persone, ecc ecc. 🙂

Gérard

Segnalo ” en passant” che in Egitto, è assolutamente proibito di sposarsi se una dei due le persone non è musulmana .
I copti, oltre ad avere pochi diritti, devono convertirsi all’ Islam per poter sposare una donna musulmana . Allora si sposano soltanto fra copti ma hanno bisogno di tanta pazienza e passare attraverso tante burocrazie prima di poter sposarsi …

Deus_sive_natura

@ Leo55

Non vorrei aver capito male, ma mi sembra che tu reputi l’induismo meno crudele delle religioni monoteiste. Beh, se così è, sbagli. È di qualche giorno fa la notizia di un ragazzino appartente alla casta degli intoccabili sia stato gettato sotto un treno, sotto gli occhi della madre, per aver scritto un biglietto d’amore a una ragazza appartenente a una casta superiore. E non è questo un singolo episodio. Gli induisti sono orrendi tanto quanto i loro compari monoteisti.
Non deve vigere la regola de “il nemico del mio nemico è un mio amico” se no si finisce dalla padella alla brace

Nifft

@Gérard

In ogni paese musulmano è proibito. Anche per il matrimonio civile in Italia occorre un certificato di conversione all’islam, se ci si sposa con un coniuge originario di questi paesi.

Deus_sive_natura

@ Nifft

non mi risulta che in Italia occorra un certificato di conversione all’Islam per sposare uno/a originario di paesi islamici (a meno che non sia una trovata recente). Una mia amica ha sposato civilmente un marocchino senza nessuna conversione e/o certificato e un mio conoscente ha sposato nello stesso modo una marocchina, senza nessuna conversione.
Un altro mio conoscente tunisino (musulmano) ha sposato un’italiana (cattolica) anche in questo caso senza conversione.
C’è da dire che in questi casi di cui sono a conoscenza, nessuno dei soggetti implicati è religioso, anzi sono tutti atei/agnostici, ma questo ai fini dell’eventuale certificato di conversione sarebbe irrilevante.

Nifft

@Deus_sive_natura

Se vuoi che il matrimonio sia anche riconosciuto in quei paesi, il certificato di conversione è obbligatorio. E’ un accordo internazionale tra l’Italia e quei paesi. Se poi il soggetto se ne frega… meglio per lui.

Nifft

@Deus_sive_natura

Te lo dico per esperienza personale. Mi sto sposando in comune con una ragazza marocchina. Per ottenere il nulla osta dal consolato marocchino ho dovuto esibire un certificato di conversione. Il certificato di conversione l’ho ottenuto dopo un esame/colloquio con un imam “certificato”. E’ stata una delle esperienze più umilianti della mia vita, anche se adesso posso dire di conoscere molto meglio l’islam a ragion veduta… Per certi paesi non esiste neanche concettualmente la distinzione tra matrimonio civile e matrimonio laico.

Asatan

Nel caso dell’islam la questione è diversa. Secondo il corano e gli hadit un mussulmano maschio può sposare chi vuole a prescindere dalla religione (tanto poi la si impone a moglie figli a mazzate). Una donna mussulmana ha la totale proibizione di sposare un non-mussulmano.
A titolo dinota redazionele per l’islam tradizionale (Saudi-arabia, Yemen Siria,…) i figli sono propietà del marito e, per quanto la donna possa chiedere il divorzio\annullamento, in caso di separazione restano automaticamente al padre.

Quanto alla notizia in oggetto. Mah.
Considerei il fatto che il marito ha mentito fino a dopo le nozze. Questa mancanza di trasparenza non fà pensare molto bene di lui.

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