Secondo quanto reso noto dall’Icos, un think-tank occidentale, gli integralisti islamici pashtun, noti da anni come ‘talebani’, controllerebbero ormai quasi i tre quarti del paese, contro il 54% di soltanto un’anno fa. La stessa capitale, Kabul, è quotidianamente infiltrata da sabotatori talebani.
Afghanistan: i talebani stanno riprendendo il controllo del paese
17 commenti
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Doveva accadere prima o poi.
Gli analisti più attendibili lo avevano previsto: come può una missione internazionale riuscire dove hanno fallito 14 anni di occupazione sovietica? (l’urss, tra l’altro, non doveva preoccuparsi più di tanto dell’opinione pubblica e degli osservatori)…
Mala tempora currunt.
Chissà se la tv di stato afghana è controllata dagli integralisti quanto la nostra…
Così imparano, gli americani, a regalare i missili ai talebani
Eppure c’è chi ancora sostiene che l’integralismo islamico e il conseguente terrorismo si può combattere solo in questo modo.
Lasciamo perdere (si fa per dire) i micidiali ‘effetti collaterali’, ma è così difficile capire che eliminato un ‘talebano’ in un conflitto di questa natura, si alimenta solo la cultura del martirio e per uno ucciso in simile contesto ne sorgono subito almeno altri due?
E se anche prima o poi (ma sarà sempre dopo che il prezzo più alto sarà pagato dalla popolazione civile) l’occupazione militare avrà la meglio, non ci si illuda per questo di aver risolto il problema del fanatismo religioso. Riemergerà ancora più virulento da qualche altra parte… oltre all’aver intanto ridestato gli istinti tribali che una guerra – anche per chi si trovasse dalla ‘parte giusta’ – inevitabilmente provoca.
La resa dei conti.
Una guerra al terrore. Una guerra di terrore.
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Vittime = ????
i talebani non hanno mai perso il controllo del paese.
quella della “guerra di liberazione per la democrazia in afghanistan” è solo squallida propaganda occidentale, gridata dai nostri mass media servili, che del terrorismo hanno bisogno per vendere costruire e usare armi.
la guerra è ricchezza, i civili inermi carne da macello.
scusate la sintassi…penso che il significato si sia comunque capito.
@ Bruno Gualerzi
Se gli americani fossero stati in buona fede ed avessero avuto veramente intenzione di eliminare l’integralismo islamico, avrebbero disseminato il territorio non di mine ma di scuole, ospedali, centri per anziani, fabbriche, case e quant’altro per far crescere il livello culturale di quelle popolazioni. Soprattutto avrebbero cercato di far emancipare le donne con una grande opera di informazione e responsabilizzazione perchè tutta la civiltà moderna non può esimersi dall’aiuto che solo la donna può apportare alla società. Purtroppo non è andata così ed ecco i risultati. Chi semina vento, raccoglie tempesta.
Gli americani sono stati così cretini da combattere i telebani alleandosi con i signori della guerra locali… la cui ragione per combattere non era la modernità del paese (visto che sono estrmisti quanto i taliban sauditi), ma il fatto che gli rugava avere un governo di occupanti sauditi e giordani (alqaeda).
Qualcuno ha poi spiegato allo stato maggioer USA che le guerre si vincono tramite il controllo del territorio e non di 4\5 città simbolo?
Paolo
I talebani i missili non li hanno ricevuti in regalo. Se li comperano con i loro soldi.
I talebani sono la multinazionale leader nella produzione mondiale di oppio.
Stefano
Le scuole dopo l’intervento armato sono state riaperte. Sono i talebani che le vogliono richiudere e bruciare.
Bruno
Se fosse per te, in questo momento negli ex-campi di addestramento di Al Queda in Afghanistan non troveresti posto perché tutto esaurito, e le scuole elementari – ad eccezione delle madrasse dove i bambini imparano a memoria il corano – sarebbero tutte vuote.
Per farla finita con i talebani, bisogna togliergli innanzitutto dalle mani il mercato dell’oppio.
@ rolling stone
“I talebani stanno riprendendo il controllo del paese”
O questa notizia è priva di fondamento, oppure dimmi quali vantaggi hanno avuto gli afghani da questa guerra.
Naturalmente senza mettere nel conto le migliaia di civili morti che non credo siano in grado di tenere il conto se ne avrebbero uccisi di più i talebani o le bombe della Nato.
In quanto al mercato dell’oppio, chi è che alimenta questo mercato?
C’era da intervenire, certo, ma la scelta della guerra, oltre che dettata da ben altro che da motivi di salvaguardia della civiltà (e/ma ancor più per questo), era l’ultima da fare.
@ rolling stone
per farla finita con i talebani, noi occidentali dovremmo consumare meno droghe
@ Stefano Grassino
Se anche gli americani avessero fatto come tu dici, nulla sarebbe cambiato. L’arretratezza culturale di quel paese non è colmabile in tempi brevi. Uno stato tribale, dove l’unica economia forte è legata all’oppio, isolato dal resto del mondo, che solo un monarca non particolarmente illuminato riusciva a tenere insieme, non si raddrizza con una manciata di opere pubbliche.
Ora i talebani hanno un nemico comune da combattere. Appena saranno padroni incontrastati di quella terra desolata, si faranno la guerra tra loro, finché il loro medioevo approderà – auguriamoci presto – ad un’era meno oscura.
@ rothko61
Diciamo che il discorso è molto complesso. O li lasciavi stare da sempre o li piegavi con il bastone e la carota dosati sapientemente. Ma ciò a chi poteva interessare? Gli stati si muovono verso gli altri stati solo se ne traggono profitto (vedi gli inglesi con l’india) e stà poi all’intelligenza dell’occupato lottare per la propria indipendenza, se ne ha la consapevolezza. Con i talebani vedo poche speranze.
L’Afghanistan venne definito il “Vietnam dei Russi”; agli Americani non era bastato il proprio e si sono cimentati anche in quello dei Russi ed, anzi, se ne sono creato uno ancora più contemporaneo in Iraq: quello “made in USA” mi sembra uno strano modo di ricordare la storia…bah!!!
@ Stefano Grassino
OK. Alla fine la pensiamo allo stesso modo ed entrambi vediamo poche speranze per l’Afghanistan talebano.
In effetti se non c’è riuscita l’URSS era poco probabile che ci riuscissero USA e alleati:d’altra parte il Vietnam non ha insegnato proprio niente a nessuno?!? Non è un “Laviamocene le mani”, ma le nazioni, i popoli devono autodeterminarsi in relazione a ciò che sono e al mondo circostante, la democrazia non la imponi con la forza: è una cotraddizione in termini