Nella scuola Diaz di Lecce per la presenza di bambini di 25 diversi credi e orientamento si è ritenuto di soprassedere dall’ esposizione del presepe.
Corretta la decisione, forzata invece la rimostranza di alcuni genitori, tanto più che è prevista una stella per ogni classe con una recita che richiama il tema della natività.
In Italia è garantita la più ampia libertà religiosa, con tanti privilegi e sostegni alla chiesa cattolica, devono essere rispettate anche la libertà, l’autonomia e la competenza dell’insegnamento.
Il rito del presepe è liberamente coltivato in chiesa, in casa, ovunque, ripeterlo in una scuola pubblica e multietnica, è pretesa non giusta.
A scuola non dovrebbero svolgersi più riti, ancora riproposti come al tempo della religione cattolica di Stato, il cui insegnamento, non indispensabile, doppione del
catechismo, è divenuto facoltativo.
I confessionalisti non sanno rinunciare alla egemonia piena e accettare i valori costituzionali delle laicità e imparzialità degli enti pubblici.
Continuano a marcare la società e il potere civico con riti e simboli religiosi, confondendo politica e fede, formazione e religione, scivolando in conflitti e intolleranze.
Dalla scuola deve rimanere fuori il confessionalismo, ripresentato con le vesti di una tradizione a senso unico, perchè le culture di una stessa civiltà sono molteplici, se pure sopravvissute al vento delle crociate, errore di cui la Chiesa si scusa sempre dopo.
Errata l’idea di alcuni politici, ora in trincea, di allestire un presepe all’esterno della scuola, non certo un buon esempio per i bambini.
Nello spazio della ricerca e del dubbio, se è antipedagogico proporre riti preconfezionati, è assurdo mobilitare una maggioranza, per stabilire, del panorama delle idee, quali debbano prevalere e quali “restare all’opposizione”.
Siamo alla versione democratizzata del fondamentalismo, peraltro, come raccontano, Barabba fu salvato proprio da un voto popolare.
Giacomo Grippa, coordinatore del circolo Uaar di Lecce (lecce@uaar.it)
Lecce: scuola non fa presepe, critiche dei confessionalisti
29 commenti
Commenti chiusi.
Non conosco quella scuola ma, ipotizzando che sia un istituo all’avanguardia, proporrei di installare il presepe in luoghi diversi:
– nel laboratorio di zoologia metterei l’asino e il bue, per studiare le capacità di riscaldare un ambiente da parte dei due illustri mammiferi;
– in quello di astronomia posizionerei i re magi e incaricherei il prof di spiegare come seguendo le stelle comete si arrivi a Betlemme;
– nell’aula di biologia la sacra famiglia, per una ricerca sulle meccaniche riproduttive…
🙂
ma mi sfugge perchè a scuola si debba fare il presepe.
credenti o non credenti, chi se ne frega del presepe?
il presepe se vogliono se lo fanno a casa loro, così come io a casa mia se voglio mi faccio un murale a tutta parete.
25 credi diversi? O_O
E’ un mondo piccolo…
Io seguirei il consiglio della Littizzetto e farei un presepe di caganers
http://www.tgcom.mediaset.it/fotogallery/fotogallery4449.shtml
Come dice Stefano YAWN ogni anno la solita diatriba!!
basta con il praesepium…è un obrobrio estetico e concettuale
un bue e un asinello, un bambinello una vergine e un papà putativo…:) ecco a voi il presepe! hahahahahaha! siamo nel 2008 gente, incredibile…
nella mia zona (VCO) la preseza di presepi “pubblici” è molto forte. Davantia questi fatti sono proprio contento di essere in questa provincia, dove l’ignoranza, l’arronganza, l’ingenuità e l’ingerenza dell’UAAR non è stata anora raggiunta. Ringrazio Dio per questo, perchè siamo testimoni della presenza terrena di Cristo
@edoardo
guarda che hai sbagliato a scrivere, al posto di “uaar” dovevi scrivere chiesa.
sai è l’unico sostantivo che io assocerei a “ignoranza, ingerenza, ingenuità e arroganza” (soprattutto ingerenza e arroganza).
x kaworu
ricorda di non nutrire i troll 🙂 meno li consideri meno rompono.
25 diverse professioni di fede in una scuola di lecce? cattolici, protestanti, ebrei, musulmani, geova, indù, wiccani, neopagani, atei, agnostici… e poi? Ma neanche a new york ci sono realtà del genere! Mah! O ci sono anche i santoronzisti, i sangiustisti, i san fortunatisti, i santirenisti ed i sanchiaristi…? 🙂
@stefano
uff, lo so ma è una sorta di dipendenza… ho bisogno di un gruppo tipo “trollfeeder anonimi” 😆
Ho provato a fare il presepio vivente, purtroppo, a differenza di pastori e ” pecoroni ” ( Biffi docet ) il bue e l’asinello hanno rifiutato categoricamente di prestarsi alla commedia!!!
Come dar loro torto ?
Io ho visto un presepe per la prima volta a 7 anni a casa di un compagno di classe.
“Che robaccia triste e ridicola” ho pensato “vuoi mettere con la sfarzosita’ dell’albero? E i regali dove li metti?” “Li porta Gesu’ bambino” mi ha risposto il mio compagno indottrinato. “Ma e’ ridicolo, i neonati non parlano nemmeno, quel neonato nella mangiatoia che vuoi che ne sappia di cosa voglio, che cosa puo’ portarmi, la sua paglia sporca?”
Continuai a fare albero ed ad attendere Babbo Natale, per lo meno per un po’.
Occorrerebbe sempre di accennare alla falsità del fatto storico, di cui dobbiamo riattrezzarci.
al cattolico doc Edoardo: è difficile trovare “un cattolico doc che pensi o quantomeno che pensi con la sua testa. Tanto cè il capo, di bianco vestito, che pensa per tutti.”
Edoardo, tu nel presepe fai la parte del babbo cornuto? 🙂
Io penserò magari con la testa del capo vestito in bianco, cosa che non credo, visto che non mi ha chiamato il papa per scrivere su questo sita =), voi scrivete con la testa di Voltaire e la sua combricola del 1700, siamo 300 anni dopo cerchiamo di modernizzarci carissimi amici miei.
IO forse penserò con la testa di un capo con il vestito bianco, cosa che credo all’ordine del ridicolo, ma voi pensato con la testa di Voltaire e della sua combricola del 1700. Siamo nel 2008 non è forse ora di modernizzarci??
…..
Io penserò magari con la testa del capo vestito in bianco, cosa che non credo, visto che non mi ha chiamato il papa per scrivere su questo sita =), voi scrivete con la testa di Voltaire e la sua combricola del 1700, siamo 300 anni dopo cerchiamo di modernizzarci carissimi amici miei….
@edoardo
no scusa ma ti rendi conto di quello che dici?
voltaire è o non è più moderno di un falegname della galilea, anagraficamente?
risposta: si.
ora, chi è che si deve modernizzare?
risposta: tu 😉
Avete mai pensato di fare una campagna per far sostituire tutte le feste religiose con delle belle feste laiche?.
P.S mi spiace dirlo, ma si legge una certa intolleranza tra i vari commenti. E’ un peccato..Visto pure che esiste uno specifico regolamento che invita al confronto, crescita e dibattito civile. Vi risulta così difficile confrontarvi con chi la pensa in modo diverso da voi? E’ più facile insultare le persone che si scostano dal vostro pensiero unico? Non vi annoiate a sentir sempre e solo la stessa campana? Oppure temete qualcosa?
Ma Voltaire non è il tizio che disse:”Non sono d’accordo con ciò che pensi, ma sono pronto a lottare affinché tu possa continuare a pensarlo”. Se è così, Voltaire si può dire in fondo che fosse almeno un po’ più tollerante di altri. No?
@edoardo
Appunto modernizziamoci:quel che serve ora è un rinascimento spirituale,una rivoluzione dell’essere umano,un progresso che stavolta parta dal cambiamento profondo nei cuori delle persone.
@ Edoardo: modernizziamoci? E’ un invito, molto caloroso e pressante, che rivolgo a te e a quanti pensano come te. Ne avete un disperato bisogno e nello stesso tempo fareste un grande favore a tutta l’umanità.
Visto che siete così moderni e così atei(solo voi)leggetevi il libro del cardinal Martini come ha consigliato ieri sera in televisione un ateo doc. come Eugenio Scalfari. Non potete dire di essere più illuministi e moderni di lui. O forse si?
ad Arturo: il guaio è che nella chiesa le opinioni del cardinal martini contano come il………due di picche. Posso anche accettare che martini sia un moderno illuminista. non lo è la chiesa ufficiale,purtroppo.Anzi è una delle Istituzioni più reazionarie di questo mondo.
@arturo
non l’hai ancora capito, vero, che una persona che non fuma e che lavora in un’industria del tabacco non fa dell’industria del tabacco qualcosa di salutare?